Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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La Libra cursive italic e altri pennini
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Buonasera amici di penna,
chiedo venia da subito: un post come questo dovrebbe essere accuratamente preparato e non lo è. Se avessi aspettato di preparare tutto a dovere non lo avrei fatto mai, ho quindi scelto di condividere qualcosa di prematuro e incompleto piuttosto che il nulla. Se l'interesse è scarso possiamo chiudere qui, se dovessero esserci curiosità e interessi particolari vedremo di approfondire e dettagliare meglio le parti di interesse.
Posseggo da alcuni mesi una Leonardo Messenger Caramel con pennino in acciaio Jowo misura stub 1.1, una Franklin Christoph model 19 con pennino in acciaio cursive italic misura M (Nagahara grind), e ho di recente ricevuto una splendida Santini Libra con pennino cursive italic.
Bene, mia moglie mi ha appena detto che devo andare a raccogliere qualche foglia di bambù per la ricerca di mio figlio, per ora mi limito ad aggiungere qualche foto della nuova arrivata e qualche riga di confronto delle tre.
Libra Red Bronze con pennino rose gold cursive italic flex:
Qualche riga con ciascuna:
chiedo venia da subito: un post come questo dovrebbe essere accuratamente preparato e non lo è. Se avessi aspettato di preparare tutto a dovere non lo avrei fatto mai, ho quindi scelto di condividere qualcosa di prematuro e incompleto piuttosto che il nulla. Se l'interesse è scarso possiamo chiudere qui, se dovessero esserci curiosità e interessi particolari vedremo di approfondire e dettagliare meglio le parti di interesse.
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Bene, mia moglie mi ha appena detto che devo andare a raccogliere qualche foglia di bambù per la ricerca di mio figlio, per ora mi limito ad aggiungere qualche foto della nuova arrivata e qualche riga di confronto delle tre.
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Non ho capito che penna é la terza, quella scura.
Complimenti per le penne e la calligrafia.
Dispiace comunque sempre leggere del povero cane pigro.
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Sempre bella la Santini.....Il pennino coi suoi fregi fa veramente molta figura
Come ti trovi con la Leonardo Messenger Caramel? E' uno dei miei possibili prossimi acquisti
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Tu che ne pensi?Phrancesco ha scritto: ↑domenica 9 maggio 2021, 19:16 Se avessi aspettato di preparare tutto a dovere non lo avrei fatto mai, ho quindi scelto di condividere qualcosa di prematuro e incompleto piuttosto che il nulla. Se l'interesse è scarso possiamo chiudere qui, se dovessero esserci curiosità e interessi particolari vedremo di approfondire e dettagliare meglio le parti di interesse.
La mia impressione dalle tue prove è che il CI di Franklin Christoph derivato da un medio, sia il più utilizzabile per scrittura "di tutti i giorni" ma con un pizzico di varietà in più rispetto ad un pennino normale.
Quel pennino ce l'ho anch'io identico e la prova di scrittura è esattamente come me lo aspettavo (a me piace molto)
Il pennino Santini CI flexy è anche lui come me lo aspettavo. Nel senso che non l'ho preso perchè avevo il dubbio che la flessibilità unita ad un cursive italic alla fin fine non facesse altro che allargare il tratto senza molti altri benefici, nella scrittura "di tutti i giorni".
Probabilmente se lo si usa in modo calligrafico è diverso, ma per scrivere normalmente a me sfugge il significato di aggiungere la flessibilità ad un tagliato. Non sono due cose diverse per stili calligrafici diversi?
Lo stub mi sembra un buono stub, ma troppo grande per i miei gusti.
Son curioso di sapere se la pensiamo in modo simile o del tutto diverso
Venceremos.
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Confermo: la voglia me l'ha fatta venire Iridium che aveva preso un fine, avevo ammirato il carattere della scrittura e mi sono orientato su un medio. E' un pennino un po' "crispy", va un attimo capito, mal tollera inclinazioni e angolazioni che gli sono poco congeniali, ma raggiunta l'abitudine e l'equilibrio è piacevolissimo e la calligrafia che ne esce mi soddisfa molto. E, sì, può tranquillamente essere un pennino per tutti i giorni, a meno della necessità di scritture velocissime.maylota ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 10:14 Tu che ne pensi?
La mia impressione dalle tue prove è che il CI di Franklin Christoph derivato da un medio, sia il più utilizzabile per scrittura "di tutti i giorni" ma con un pizzico di varietà in più rispetto ad un pennino normale.
Quel pennino ce l'ho anch'io identico e la prova di scrittura è esattamente come me lo aspettavo (a me piace molto)
Confermo anche questo e ti dico che mi sono fatto le stesse domande tue: sapevo a cosa andavo incontro con Santini (il CI è dato per 1.1 mm) e per un attimo mi aveva pure sfiorato l'idea di provare a chiedere di lavorarlo più "stretto", ma poi ho rinunciato. E' un pennino estremamente piacevole, liscio e elastico, ma scrive effettivamente largo. Sai, sono un ex extrafinista e provenivo dalla scoperta dell'effetto che fa scrivere con un pennino largo (dio, che goduria...), la mia voglia di larghezza ha fatto la scelta.Il pennino Santini CI flexy è anche lui come me lo aspettavo. Nel senso che non l'ho preso perchè avevo il dubbio che la flessibilità unita ad un cursive italic alla fin fine non facesse altro che allargare il tratto senza molti altri benefici, nella scrittura "di tutti i giorni".
Probabilmente se lo si usa in modo calligrafico è diverso, ma per scrivere normalmente a me sfugge il significato di aggiungere la flessibilità ad un tagliato. Non sono due cose diverse per stili calligrafici diversi?
Ma, a 'sto punto, mi è venuta voglia di provare anche un F Flexy, ma solo se davvero F.
Confermo che è un buono stub, ma se uno volesse fare quel tipo di passo e mi chiedesse un consiglio, tra lo stub Jowo e il CI Santini gli consiglierei Santini (lo so che Jowo e d'acciaio e Santini è d'oro 18, ma ci sono penne che costano come la Libra e montano quel pennino).Lo stub mi sembra un buono stub, ma troppo grande per i miei gusti.
Son curioso di sapere se la pensiamo in modo simile o del tutto diverso
Francesco
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Ma si trova ancora? Penso che avrai qualche difficoltà, di certo con la Caramel, magari la trovi in altri colori.
Beh, che dire, ci sono affezionato perché ha uno stub che è il mio primo stub, mi ha fatto scoprire un mondo.
L'alimentatore fa egregiamente il suo lavoro e alimenta il pennino, che "beve" parecchio, senza difficoltà.
La penna è bella, il color caramello mi piace molto, non l'avrei voluta in nessun altro colore.
Francesco
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E' una Franklin Christoph model 19, questa quabcontrario ha scritto: ↑domenica 9 maggio 2021, 19:27 Non ho capito che penna é la terza, quella scura.
https://www.franklin-christoph.com/coll ... untain-pen
So che potrei fare meglio in termini di foto e condivisione dell'esperienza, ma non ho tempo, mannaggia!
Francesco
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Bellissime e bella calligrafia.
Però, la storia del "cane pigro" in italiano non è più un "pangramma".
Magari si usa "Pranzo d'acqua fa volti sghembi" (o roba del genere)
Scherzo eh? E' che mi sento un po' "cane pigro", ultimamente...
Splendida la Leonardo "caramello"!
Ciao!
Pino
Però, la storia del "cane pigro" in italiano non è più un "pangramma".
Magari si usa "Pranzo d'acqua fa volti sghembi" (o roba del genere)
Scherzo eh? E' che mi sento un po' "cane pigro", ultimamente...
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Io ho una Santini con M flexi. Ero stato molto in dubbio se prendere un M perchè avevo paura di ritrovarmi una specie di pennarellone complice anche l'alimentatore in ebanite. Invece son rimasto sorpreso, provo a spiegarlo con una prova di scrittura: In pratica la penna dà il meglio di se con una mano "piuma". Il tratto è molto "bagnato" ma non è assolutamente largo, anzi è probabilmente il M meno M che io abbia.Phrancesco ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 18:01Confermo anche questo e ti dico che mi sono fatto le stesse domande tue: sapevo a cosa andavo incontro con Santini (il CI è dato per 1.1 mm) e per un attimo mi aveva pure sfiorato l'idea di provare a chiedere di lavorarlo più "stretto", ma poi ho rinunciato. E' un pennino estremamente piacevole, liscio e elastico, ma scrive effettivamente largo. Sai, sono un ex extrafinista e provenivo dalla scoperta dell'effetto che fa scrivere con un pennino largo (dio, che goduria...), la mia voglia di larghezza ha fatto la scelta.Il pennino Santini CI flexy è anche lui come me lo aspettavo. Nel senso che non l'ho preso perchè avevo il dubbio che la flessibilità unita ad un cursive italic alla fin fine non facesse altro che allargare il tratto senza molti altri benefici, nella scrittura "di tutti i giorni".
Probabilmente se lo si usa in modo calligrafico è diverso, ma per scrivere normalmente a me sfugge il significato di aggiungere la flessibilità ad un tagliato. Non sono due cose diverse per stili calligrafici diversi?
Ma, a 'sto punto, mi è venuta voglia di provare anche un F Flexy, ma solo se davvero F.
Se invece uso mano più pesante il tratto si allarga e diventa uguale a quello della prova di scrittura che Santini ha allegato alla penna. Ossia M.
(se invece calco per provare la flessibilità, come si vede con i ghirigori, la cartaccia che ho usato e il Waterman Inspired Blue spiumano).
Ci ho messo qualche giorno a capire il pennino e adesso mi piace veramente molto. Però questo settaggio che richiede mano "piuma" - unito alla flessibilità - su un CI (o uno stub) secondo me rischia di allargare troppo il tratto? E' per questo che dicevo di non capire del tutto il CI unito alla flessibilità, specie se uno è abituato a F e EF che non sono pennini che invitino molto a tenere la mano leggerissima sul foglio.
Forse se prenderò una seconda Santini (e vorrei un CI) la prenderò non flessibile, anche per vedere se batte il F-C come piacevolezza nell'uso quotidiano. Ma c'è tempo....molto tempo visto il costo
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Confermo le vostre sensazioni, io ho preso una Libra con lo Stub flexy ed allarga parecchio il tratto. Lo proverò con un inchiostro meno liquido perché così non mi piace proprio.maylota ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 18:52Io ho una Santini con M flexi. Ero stato molto in dubbio se prendere un M perchè avevo paura di ritrovarmi una specie di pennarellone complice anche l'alimentatore in ebanite. Invece son rimasto sorpreso, provo a spiegarlo con una prova di scrittura:Phrancesco ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 18:01
Confermo anche questo e ti dico che mi sono fatto le stesse domande tue: sapevo a cosa andavo incontro con Santini (il CI è dato per 1.1 mm) e per un attimo mi aveva pure sfiorato l'idea di provare a chiedere di lavorarlo più "stretto", ma poi ho rinunciato. E' un pennino estremamente piacevole, liscio e elastico, ma scrive effettivamente largo. Sai, sono un ex extrafinista e provenivo dalla scoperta dell'effetto che fa scrivere con un pennino largo (dio, che goduria...), la mia voglia di larghezza ha fatto la scelta.
Ma, a 'sto punto, mi è venuta voglia di provare anche un F Flexy, ma solo se davvero F.
IMG_2430 2.jpg
In pratica la penna dà il meglio di se con una mano "piuma". Il tratto è molto "bagnato" ma non è assolutamente largo, anzi è probabilmente il M meno M che io abbia.
Se invece uso mano più pesante il tratto si allarga e diventa uguale a quello della prova di scrittura che Santini ha allegato alla penna. Ossia M.
(se invece calco per provare la flessibilità, come si vede con i ghirigori, la cartaccia che ho usato e il Waterman Inspired Blue spiumano).
Ci ho messo qualche giorno a capire il pennino e adesso mi piace veramente molto. Però questo settaggio che richiede mano "piuma" - unito alla flessibilità - su un CI (o uno stub) secondo me rischia di allargare troppo il tratto? E' per questo che dicevo di non capire del tutto il CI unito alla flessibilità, specie se uno è abituato a F e EF che non sono pennini che invitino molto a tenere la mano leggerissima sul foglio.
Forse se prenderò una seconda Santini (e vorrei un CI) la prenderò non flessibile, anche per vedere se batte il F-C come piacevolezza nell'uso quotidiano. Ma c'è tempo....molto tempo visto il costo
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Mi confermi che è la flessibilità il "problema" e non il pennino?Automedonte ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 21:01
Confermo le vostre sensazioni, io ho preso una Libra con lo Stub flexy ed allarga parecchio il tratto. Lo proverò con un inchiostro meno liquido perché così non mi piace proprio.
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Lo stub flex va usato sulla carta giusta, se no è un disastro, come la maggior parte dei pennini larghi
Inoltre non è un pennino da appunti veloci, ma da scrittura ragionata
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Non saprei dirti, anche se non premo per niente scrive molto largo e soprattutto non ha variazioni significative di tratto.maylota ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 21:23Mi confermi che è la flessibilità il "problema" e non il pennino?Automedonte ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 21:01
Confermo le vostre sensazioni, io ho preso una Libra con lo Stub flexy ed allarga parecchio il tratto. Lo proverò con un inchiostro meno liquido perché così non mi piace proprio.
Può darsi che dipenda anche dalla carta, io ne ho provato 4/5 senza alcun significativo cambiamento. Ho fatto prove e non l’ho mai usato per “scrivere” quindi andavo piano e ragionavoJetMcQuack ha scritto: ↑lunedì 10 maggio 2021, 21:52 Lo stub flex va usato sulla carta giusta, se no è un disastro, come la maggior parte dei pennini larghi
Inoltre non è un pennino da appunti veloci, ma da scrittura ragionata
L’unica cosa devo riconoscere che è un burro molto morbido.
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Io trovo il pennino Stub flex molto piacevole dipende da cosa uno ci si aspetta dal pennino a tal proposito allego una prova scusate non riesco a raddrizzare la foto ma se cliccate sopra si raddrizza quaderno carta normalissima
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Automedonte mi sembra che prediliga pennini fini, probabilmente scrive con grafia piccola e magari fatica anche a trovare il giusto orientamento delle punte per massimizzare la variazione di tratto. GLi consiglio di non arrendersi e di continuare a studiare prendendo la pagina di Lotus56 come esempio