Eyedropper ... sono infide ?

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cinturino
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Eyedropper ... sono infide ?

Messaggio da cinturino »

Scusate ma ritorno sull'argomento. Ho da qualche giorno la mia prima eyedropper (una Asa pens Athlete) e mi piace sempre di più. In particolare ho trovato molto pratico caricare la penna con il contagocce. Non avere a che fare con pistoni, converter e quant'altro, in un'ottica anche di manutenzione futura, non mi dispiace. La mia prima carica dell'Athlete è stata un disastro. Probabilmente l'avevo caricata troppo e quindi è fuoriuscito dell'inchiostro. Lavata e caricata in modo più parco funziona perfettamente. Vi volevo chiedere però questo: nel corso della prima sfortunata carica l'inchiostro è evidentemente fuoriuscito dal pennino in quanto l'ho ritrovato ..sulle mie mani ... proveniente dal cappuccio. Perché avviene questo ? Voglio dire è ovvio che il pennino rappresenti un passaggio verso l'esterno dell'inchiostro contenuto nel serbatoio ma perché con una eyedropper avviene una "tracimazione" che non ho mai riscontrato con altre forme di caricamento. Ho poi studiato la penna ed, a mio avviso, la filettatura molto sottile e prolungata del fusto con la sezione ed anche del cappuccio rende praticamente impossibile che dell'inchiostro fuoriesca all'esterno della penna (si dovrebbe rompere il fusto o la sezione ma in questo caso ci sarebbe fuoriuscita di inchiostro anche da una penna a pistone). Forse, a questo punto, l'unico remoto rischio sarebbe di trovare dell'inchiostro nel cappuccio al momento dell'apertura ma basterebbe essere cauti nell'operazione. Mi verrebbe quindi da pensare che la penna portata nel taschino della giacca (peraltro con pennino in su e quindi tendenzialmente non a contatto con l'inchiostro contenuto nel fusto) e cappuccio correttamente serrato non rappresenti (per la giacca) un pericolo; nella più sfortunata delle ipotesi ci si potrebbe sporcare le dita al momento dell'apertura della penna. Tranquillizzatemi ... che ne ho già adocchiata un'altra ....
Bons

Eyedropper ... sono infide ?

Messaggio da Bons »

Ritengo il caricamento a contagocce obsoleto e rozzo.
L'unica stilografica con questo sistema che mi sento di consigliare è la Opus 88, progettata e realizzata con cura e intelligenza.
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Il tema è interessante e dibattuto.
Uno dei vantaggi del caricamento al quale ti riferisci è ovviamente quello d'una maggiore autonomia, a parità d'altre condizioni, e d'una maggior semplicità dello strumento, con i conseguenti vantaggi in termini di durata e manutenzione.
Applicare un po' di grasso siliconico sulla filettatura della sezione aiuta a ridurre le probabilità d'una tracimazione dell'inchiostro.
Va però ricordato che con l'aumento della quantità d'aria nel fusto, conseguente al consumo dell'inchiostro, quando la penna viene impugnata aumentano le probabilità che l'aria riscaldata, premendo di più sul fluido, ne causi la fuoriuscita per gocciolamento dal pennino.
Personalmente, ho risolto il problema tenendo sempre le mie eyedroppers caricate almeno per i due terzi.
Recentemente, ho ottenuto ottimi risultati con una Kaweco Sport converita in eyedropper.

Kaweco Sport Skyline grey - nib .JPG
Ultima modifica di A Casirati il martedì 6 luglio 2021, 12:01, modificato 2 volte in totale.
Alberto Casirati
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Messaggio da Corvogiallo »

Io con le indiane (non la tua marca però) ho sempre avuto problemi. Bellissima l’ebanite e comodo l’idea del caricamento eyedropper ma…ma inevitabilmente verso la fine della carica mi accadeva una cosa diversa dalla tua: mentre scrivevo si presentava la terribile gocciolona di inchiostro che imbrattava il foglio. Leggo sul forum che si tratta di un problema di pressione interna e parlando con gli amici mi hanno detto che la opus non presenta quest’inconveniente perché riprende un sistema che avevano le vecchie eyedropper giapponesi, cioè una valvola che impedisce le problematiche sopra menzionate. Ripeto, peccato perché anche io sono molto affascinato dalle indiane ma mi limito ad usare solo quelle che hanno anche l’attacco per il converter (es. la fosfor)
cinturino
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Eyedropper ... sono infide ?

Messaggio da cinturino »

Molto probabilmente si tratta di un effetto del sistema di alimentazione "misto" aria/inchiostro; quello che non capisco però è che anche in un converter o in uno statuffo, consumandosi con l'uso l'inchiostro, il suo spazio viene occupato dall'aria ... Sbaglio qualcosa ? Urge laureato in fisica ...
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Messaggio da maylota »

A mio parere l'unico vero vantaggio di una eyedropper è l'autonomia, Almeno per l'utilizzatore, per il produttore è....diverso ;)

Però se uno ha bisogno dell'autonomia stratosferica di una eyedropper, significa che fa un uso impressionante della sua penna e quindi che ha bisogno di uno strumento professionale e perfetto e purtroppo l'eyedropper non lo è: i millemila sistemi di caricamento di una stilografica sono stati inventati perchè il semplice contagocce aveva (ed ha) dei problemi, in particolare a livello di costanza del flusso e gocciolamento in scrittura.

Quindi non credo che sia particolarmente "infida" (secondo me è più facile rovinare una giacca con una penna a levetta laterale che si impiglia che con una eyedropper), ma è poco utile.
Venceremos.
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Messaggio da A Casirati »

cinturino ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 12:38 Molto probabilmente si tratta di un effetto del sistema di alimentazione "misto" aria/inchiostro; quello che non capisco però è che anche in un converter o in uno statuffo, consumandosi con l'uso l'inchiostro, il suo spazio viene occupato dall'aria ... Sbaglio qualcosa ? Urge laureato in fisica ...
Pur non essendo laureato in fisica, immagino che il problema stia nella quantità d'aria che si forma all'interno del serbatoio d'una eyedropper, relativamente maggiore, data la volumetria disponibile, di quella d'ogni altro sistema di caricamento.
Ma lascio la parola agli esperti.
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Messaggio da Tribbo »

cinturino ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 11:21 Scusate ma ritorno sull'argomento. Ho da qualche giorno la mia prima eyedropper (una Asa pens Athlete) e mi piace sempre di più. In particolare ho trovato molto pratico caricare la penna con il contagocce. Non avere a che fare con pistoni, converter e quant'altro, in un'ottica anche di manutenzione futura, non mi dispiace. La mia prima carica dell'Athlete è stata un disastro. Probabilmente l'avevo caricata troppo e quindi è fuoriuscito dell'inchiostro. Lavata e caricata in modo più parco funziona perfettamente. Vi volevo chiedere però questo: nel corso della prima sfortunata carica l'inchiostro è evidentemente fuoriuscito dal pennino in quanto l'ho ritrovato ..sulle mie mani ... proveniente dal cappuccio. Perché avviene questo ? Voglio dire è ovvio che il pennino rappresenti un passaggio verso l'esterno dell'inchiostro contenuto nel serbatoio ma perché con una eyedropper avviene una "tracimazione" che non ho mai riscontrato con altre forme di caricamento. Ho poi studiato la penna ed, a mio avviso, la filettatura molto sottile e prolungata del fusto con la sezione ed anche del cappuccio rende praticamente impossibile che dell'inchiostro fuoriesca all'esterno della penna (si dovrebbe rompere il fusto o la sezione ma in questo caso ci sarebbe fuoriuscita di inchiostro anche da una penna a pistone). Forse, a questo punto, l'unico remoto rischio sarebbe di trovare dell'inchiostro nel cappuccio al momento dell'apertura ma basterebbe essere cauti nell'operazione. Mi verrebbe quindi da pensare che la penna portata nel taschino della giacca (peraltro con pennino in su e quindi tendenzialmente non a contatto con l'inchiostro contenuto nel fusto) e cappuccio correttamente serrato non rappresenti (per la giacca) un pericolo; nella più sfortunata delle ipotesi ci si potrebbe sporcare le dita al momento dell'apertura della penna. Tranquillizzatemi ... che ne ho già adocchiata un'altra ....
Interessante. Quindi hai trovato dell'inchiostro nel cappuccio a seguito della prima carica, quindi a penna completamente piena?
Il cappuccio è a pressione? potrebbe essere che stappando troppo velocemente abbia creato un risucchio nel cappuccio che magari con una eyedropper carica più facilmente può provocare una perdita?
O magari rienpiendo oltre un limite si verifica un riversamento di inchiostro nell'alimentatore all'atto del riavvitamento della sezione, che combinato con lo stappamento veloce di cui sopra può causare perdita di inchiostro?
Anche a me è capitato il gocciolone di inchiostro alla fine della carica.. sob! Per questo non la uso più quella eyedropper (anche lei un'indianina, credo, è una Kingson)
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Messaggio da cinturino »

No, il cappuccio è a vite e serve anche una rotazione consistente per avvitarlo tutto. Benché ci fosse parecchio inchiostro all'interno del cappuccio non è trafilato all'esterno, mi sono sporcato (le dita) quando l'ho aperto perché non me lo aspettavo. Avevo poi posizionato la penna in verticale a pennino in giù con l'intento di imbibire l'alimentatore ( in questo senso ...ci sono riuscito). Sto "studiando" sul forum e, almeno così ho capito, il problema si manifesta per effetto della pressione dell'aria (presente internamente in quantità maggiore rispetto ad altri sistemi di caricamento) quando l'inchiostro è prossimo ad esaurirsi. Ovviamente non era questo il mio caso. Probabilmente la eccessiva quantità di inchiostro presente ha creato, inserendo la sezione, una pressione anomala (l'ho in qualche modo "pompato" verso l'unica via di fuga, cioè il pennino). Questo mi porta a pensare che caricata correttamente ( giusto quantitativo di inchiostro), cappuccio avvitato, posizione verticale all'insù nel taschino, la giacca è ( sarebbe) salva, che è poi quello che mi importa ( mi dispiacerebbe poter utilizzare la penna solamente a casa e non poterla in tranquillità portarla con me .. )
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Messaggio da francoiacc »

Finora il solo sistema di ricarica tipo eydropper che ho trovato valido e sicuro è quello implementato da OPUS.
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Messaggio da Monet63 »

Avendo avuto e usato, in passato, un paio di eyedropper, con tutti i problemi che ne derivano, sono arrivato alla conclusione che il gioco non vale la candela, neanche quando si vuole grande autonomia, agevolmente raggiungibile con un caricamento a cartuccia e una sicura scatolina piena in tasca.
In altre parole:
- se scrivo molto con lo stesso inchiostro, meglio un paio di scatoline di cartucce, di autonomia inarrivabile per qualsiasi altro sistema;
- se scrivo cambiando spesso inchiostro qualsiasi eyedropper mi rema contro.
:wave:
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Messaggio da hobbit »

Io uso generalmente le penne a cartuccia dotate di converter. Mi trovo benissimo in questo modo. Comunque non è che disdegni le cartucce, ma trovo più comodo avere una boccetta.
A pistone non mi affascinano, non sono un amante dell'antico e le penne a pistone mi sanno un po' di antico, complicate nella manutenzione e con delle criticità, ma è una questione personale, me ne rendo conto. Attualmente ne ho solo una, la Reform 1745, che funziona benissimo, ma di cui apprezzo poco l'estetica e perciò uso poco.
Di eyedropper autentica, ho solo la Moonman M2 (quella che ho nel mercatino), con la sua pipetta! È ben congegnata, ha delle belle guarnizioni, è fatta di plastica molto spessa che garantisce una buona indistruttibilità, utile ad evitare disastri. Presa per curiosità, ma esteticamente non mi affascina e non la uso.
Ho anche una Kaweco Sport Clear EF (quella trasparente), che ho trasformato in eyedropper. È da più di un anno che la uso così, solo ultimamente ci avevo infilato una cartuccia di marrone che non ho in boccetta, ma poi è tornata eyedropper. Senza grasso siliconico sulla vite del serbatoio trafilava leggermente, ma poco, per capirci dopo una settimana. Da quando ho preso a pochi euro il grasso (quello per orologi), non trafila niente, nemmeno dopo mesi. L'inchiostro non ci prova nemmeno a risalire la vite (dato che è trasparente posso osservare il fenomeno). Perciò per me la Sport che è un po' sfortunata con le cartucce, potendo montarne solo una corta, ha molto più senso come eyedropper, con una funzionalità pari alla M2 che è nata eyedropper.
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Messaggio da piccardi »

cinturino ha scritto: martedì 6 luglio 2021, 12:38 Molto probabilmente si tratta di un effetto del sistema di alimentazione "misto" aria/inchiostro; quello che non capisco però è che anche in un converter o in uno statuffo, consumandosi con l'uso l'inchiostro, il suo spazio viene occupato dall'aria ... Sbaglio qualcosa ? Urge laureato in fisica ...
Il volume d'aria in una eyedropper è molto maggiore (magari su una penna piccola no, per cui su quelle può funzionare un po' meglio).

Inoltre essendo converter/cartuccia contenuta dentro un ulteriore serbatoio la trasmissione del calore che favorisce l'espansione dell'aria all'interno è più lenta. Ma il grosso resta comunque la differenza nei volumi in gioco.

Simone
PS è un caso, ma sono laureato in fisica, anche se per questo basta un po' di termodinamica base e ci dovrebbe arrivare anche un ingegnere ...
PPS sul perché ritengo che l'eyedropper sia sostanzialmente una fisima ha detto esattamente quello che penso Monet
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Messaggio da stefanoc »

Io ho una Moonman C1 che può essere usata con caricamento a contagocce ed ha un serbatoio enorme, mai dato un problema di perdite né dalla filettatura né dal pennino.
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Messaggio da hobbit »

Sì, è vero che il calore favorisce l'aumento della pressione con il conseguente aumento di volume.
Però di cosa stiamo parlando di una variazione di temperatura da 20° (293K) a 30° (303K) perciò di un aumento di volume piccolo. A me tutti questi disastri non li fa.
È vero che le cartucce e i converter sono piccolini e termicamente più isolati, perciò l'espansione dell'aria è ridicola, ma anche nelle penne a stantuffo, tanto apprezzate ci dovrebbe essere lo stesso effetto presente nelle eyedropper. Io però ho poca esperienza con le stantuffo, se così non fosse, sarei curioso di capire perché!
Francesco
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