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Omas Gentlemen

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Biondi
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Messaggio da Biondi »

Buonasera a tutti,

ho acquistato tramite ebay una Omas Gentlemen e una Omas 72. La Gentleman è la prima penna "grande" ed "importante" che mi capita di tenere in mano; enorme m'appare anche il pennino in oro 14 carati che presenta anche una discreta flessibilità. Sotto al riquadro coi carati v'è però scritto Extra Lucens che, se non erro, è un altro modello della Omas. E' normale che questo pennino sia montato sulla Gentlemen?
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Se è la Gentleman della vecchia serie, in celluloide, direi proprio di sì: la OMAS ha utilizzato quei pennini su diversi modelli successivi alla Extra Lucens, stilofori compresi. Ci sono diverse piccole differenze che distinguono la serie vecchia dalla nuova, ma la più facile da riconoscere è .... piccolissima: nel fondello della vecchia sono ben visibili i forellini diametralmente opposti di una spina che l'attraversa, che nel modello recente non c'è più, avendo una costruzione diversa.
Tra l'altro la vecchia oltre ad essere decisamente più quotata per il valore collezionistico, è anche decisamente superiore nella realizzazione. A me di una Gentleman degli anni '80, di quelle "moderne" in resina vegetale, si sgranò lo stantuffo: ho potuto constatare come la guida fosse decisamente debole e sottodimensionata rispetto ai vecchi modelli, nei quali sgranare lo stantuffo è pressoché impossibile. La penna fu inviata alla Omas che la restituì, in vero per una somma onesta, ma con un nuovo corpo marchiata "Omas Extra". Per una casa che ha basato il prestigio della sua immagine sul collezionismo, non fu una gran bella mossa....
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Biondi
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Messaggio da Biondi »

la mia presenta i due forellini cui accenni! :D Il fondello risulta però estremamente duro e ruota a fatica. Ho paura che il pistone possa riportare dei danni. Cosa posso fare?
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Secondo me per prima cosa lavarla a fondo. Lasciala a lungo a bagno in acqua tiepida, con qualche goccia di sapone liquido. Poi, ma senza fretta, prova a ruotare lo stantuffo, poco per volta, in un senso e nell'altro: se lo sforzo si riduce, poco a poco, sempre facendola caricare e scaricare acqua, cerca di arrivare all'escursione completa. Se al contrario continua a richiedere troppo sforzo, desisti. A quel punto conviene smontare il gruppo del caricamento. Se te la senti ti spiego come fare (non è nulla si trascendentale ma una certa attenzione è necessaria), altrimenti devi farti aiutare da qualcuno che sappia farlo.
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Biondi
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Messaggio da Biondi »

Puoi espormi come fare cosicché posso valutare se le mie competenze sono sufficienti? grazie
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Devi partire svitando il puntale; rimuovere anche pennino e conduttore può facilitarne la pulizia, ma non è indispensabile. Potrebbe essere necessario dare una scaldata col phon per la presenza del sigillante bituminoso in uso all'epoca. A questo punto devi spingere fuori dal fondello la spinetta di cui si è detto prima, con un chiodino altrettanto sottile al quale è meglio togliere la punta. E' meglio se non la fai uscire del tutto: può essere utile il riferimento del lato sul quale è inserita. L'importante è sfilarla di quel tanto che non vincoli più l'alberino al suo interno. A questo punto sviti completamente il fondello che potrà quindi essere rimosso. Ora puoi estrarre l'alberino con l'elicoide e lo stantuffo, eventualmente spingendolo dall'imboccatura della penna. A questo punto puoi lavare tutto accuratamente, aiutandoti con un vecchio spazzolino da denti o simili. Anche l'interno del corpo deve essere accuratamente pulito: molto utili gli appositi scovolini.
E' possibile che la tenuta del pistone sia di sughero ed in questo caso potrebbe essere seccata e da sostituire. Nel caso su questo stesso sito ci sono apposite sezioni che insegnano a ricostruirle, con foto di dettaglio per agevolare il compito.
Quando tutto è pronto per essere rimontato è opportuno lubrificare con grasso al silicone (meglio) o di vasellina la superficie interna del corpo, elicoide, guide dello stantuffo e pistone. Evitare di lasciare grasso in eccesso. Rimonta tutto nell'ordine corretto ed avvita forte (ma davvero forte!) il fondello. Adesso dal basso spingi bene sino in cima lo stantuffo. Prova con uno spillo (più sottile della spinetta) se i fori di fondello ed alberino corrispondono.
In passato ho fatto una vita da bestie per allinearli ed evitare di eseguire un nuovo foro, che è molto meglio evitare: con la punta dello spillo ed infinita pazienza tentare di fare ruotare l'alberino della quantità necessaria. Poi ho scoperto che stringendo a morte il fondello, i fori corrispondono (direi) sempre. Re-inserita la spinetta il lavoro è concluso: puoi rimontare il puntale e provare il caricamento approfittando per far defluire acqua nel conduttore e pulirlo se non l'hai fatto smontandolo.
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Messaggio da Biondi »

grazie mille per le indicazioni; ora tento con l'acqua e col sapone che sono decisamente più alla mia portata.

Le confesso che, malgrado l'abbia comprata, la Gentleman è una penna che non riesco a ben inquadrare. E' tanto inferiore ad una 146? Qual'è il suo valore?
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Premesso che giudizio e valutazioni sono molto soggettive, secondo me la Gentleman della serie che hai non ha nulla sa invidiare alla 146, anzi! La tua Omas è figlia di tornio, fresa e tante lavorazioni eseguite manualmente su ogni singola penna; la 146, con tutto il rispetto, è figlia di un'iniezione di resina che l'ha creata insieme ad altre N penne identiche. Gli anelli del cappuccio della tua penna, come di tutte le penne d'epoca, sono stretti con apposite attrezzature attorno al cappuccio. Quelli della Montblanc sembrano separati ma in realtà sono un corpo unico che viene inglobato dalla resina. Il risultato naturalmente è esteticamente perfetto e quegli anelli non potranno mai allentarsi, ma la poesia è ben diversa....
Intendiamoci, le Montblanc sono perfette ed affidabili, ma sono anche "fredde" come qualsiasi prodotto industriale di larga scala lo è rispetto ad una creazione artigianale.
Secondo me la valutazione della Gentleman, che era il modello più grande (Milord era la intermedia e Dama la lady), dovrebbe aggirarsi a mio parere intorno ai 250 euro. Puoi naturalmente trovare valutazioni che si scostano anche nettamente, in eccesso od in difetto.
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Messaggio da maxpop 55 »

Adoro le Omas e le MB ne ho più modelli di entrambe, devo dire che sono ambedue bellissime e non trovo per niente fredda una penna come la 149 che viene prodotta dal lontano 1950.
E' sul mercato da oltre 60 anni, sono cambiati solo i materiali, come del resto per la OMAS.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da maxpen2012 »

maxpop 55 ha scritto:Adoro le Omas e le MB ne ho più modelli di entrambe, devo dire che sono ambedue bellissime e non trovo per niente fredda una penna come la 149 che viene prodotta dal lontano 1950.
E' sul mercato da oltre 60 anni, sono cambiati solo i materiali, come del resto per la OMAS.
Non e' proprio cosi', le prime 149 oltre ad essere di celluloide ,il che non e' poco, avevano il conduttore
in ebanite ( sembra una finezza poco importante ma non lo e' affatto) ed erano munite di pistone telescopico
che permetteva di caricare piu' inchiostro...
Poi dai primi '60 ci fu l'avvento della "preziosa resina" ma comunque dai '70 agli '80 circa la qualita'
si mantenne discreta. dai '90 ad oggi i materiali e la realizzazione sono ulteriormente peggiorati in
particolare per quanto riguarda i pennini, anche se la penna resta sostanzialmente affidabile e desiderabile...
Se vuoi informazioni, foto e particolari di tutti i modelli ( non e' sempre facile distinguerli )
vai su pentrace.net . C'e' un lungo e interessante articolo ricco di immagini e informazioni,
un vero testo di riferimento per questa penna ( article # 405 , di Lex Villines )
" La gloria di Colui che tutto move
per l'Universo penetra e risplende
in una parte più, e meno altrove..."
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Grazie, visiterò senz'altro gli articoli del sito che mi hai consigliato, la mia 149 è della fine anni '70 e ne sono contentissimo.
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Messaggio da gianpi73 »

Scusate, ma due foto delle Omas non erano opportune? Così, tanto per ammirare...
Per scrivere rapidamente, bisogna avere pensato molto.
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Messaggio da piccardi »

maxpop 55 ha scritto:Adoro le Omas e le MB ne ho più modelli di entrambe, devo dire che sono ambedue bellissime e non trovo per niente fredda una penna come la 149 che viene prodotta dal lontano 1950.
E' sul mercato da oltre 60 anni, sono cambiati solo i materiali, come del resto per la OMAS.
La 149 non è la 146 con cui veniva fatto il confronto, la cui produzione è stata sospesa per vari anni per poi esser ripresa col tornare in voga del marchio. E comunque fra una 149 del 1952 (anno di introduzione) e anni successivi, ed una di oggi, c'è un abisso incolmabile (testimoniato oggi anche dal rapporto dei prezzi).

Ma oltre alle differenze sottolineate da Massimo, anche a stare nella produzione contemporanee, personalmente ritengo che ci sia comunque un abisso rispetto ad una produzione comunque semi-artigianale con penne fatte al tornio (come ad esempio la nostra FP500) rispetto a penne fatte a stampo come le attuali 146 e 149.

La qualità dei materiali c'è (ed il pennino, per quanto peggiorato rispetto ai predecessori) è senz'altro superiore nelle Montblanc, le linee classiche sono sempre belle e gradevoli, ma quel materiale plastico che pure viene tanto esaltato a me da comunque una sensazione di freddezza che in altri materiali non trovo.

Simone
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Messaggio da PeppePipes »

Credo che le differenze sottolineate valgano in un po' tutti i raffronti tra le penne d'epoca, comunque costruite in modo artigianale, e le modelle penne prodotte in larga scala.
Il personalissimo parere che ho espresso intendeva porre a raffronto la Gentleman "d'epoca" con la 146 attuale, perché tale mi sembrava la richiesta di Biondi. Confermo che le Meisterstuck d'epoca, per quanto ad uno sguardo superficiale possano sembrare analoghe, sono assolutamente imparagonabili. Oltre agli aspetti già evidenziati c'è anche un decadimento sostanziale nel metallo utilizzato per il fermaglio: non so neppure che lega possa essere, ma è leggerissimo: nulla a che vedere con l'ottone laminato delle penne degli anni '50.
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Messaggio da maxpop 55 »

piccardi ha scritto: La 149 non è la 146 con cui veniva fatto il confronto, la cui produzione è stata sospesa per vari anni per poi esser ripresa col tornare in voga del marchio. E comunque fra una 149 del 1952 (anno di introduzione) e anni successivi, ed una di oggi, c'è un abisso incolmabile (testimoniato oggi anche dal rapporto dei prezzi).
Chiedo scusa per aver fatto confusione,certo i materiali di una volta erano tutt'altra cosa.
La migliore 149 è indubbiamente quella degli anni '50 poi non male quella fino agli anni '80 poi c'è stato un decadimento progressivo fino ad oggi.
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