Pelikan black fount india

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loriscalo
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Pelikan black fount india

Messaggio da loriscalo »

Ciao a tutti. Qualcuno ha mai provato il Pelikan black fount india? Se si.. potete farne una breve recensione e comparazione con alcuni inchiostri?
Grazie
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Si.
Molto scuro e setoso, adatto al disegno. Indelebile.
La casa lo dà adatto alla stilografica, ma non è vero: l'ho provato in tre stilografiche diverse (una Pelikan a cartuccia, una Pentel Tradio e una cinese), tutte prive di problemi e con ottimo flusso, e dopo uno o due giorni tutte si sono inchiodate.
Non male con i pennini da intinzione, che a mio avviso sono il suo naturale complemento.
Se si vuole usare con la stilografica, cosa che ho fatto, a mio avviso è da usare al volo; carichi la penna, la usi, scarichi eventuali residui, la lavi e la riponi ben pulita.
Vista la sua natura posso compararlo solo con altri inchiostri analoghi, come il Winsor&Newton Black Indian Ink (il mio inchiostro da disegno di prima scelta, che contiene però gommalacca), rispetto al quale lo ritengo di molto inferiore. L'idea che mi sono fatto è che Pelikan abbia voluto creare un inchiostro indelebile per stilografica, senza prendere decisioni nette in quel senso; così com'è, per come la vedo io, non è né carne né pesce, e lì fuori è pieno di ottimi indelebili.
:wave:
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Messaggio da Rodelinda »

La mia opinione si accoda a quella di Monet, con la sola distinzione che io non disegno sicché non sono in grado di dirti se sia più o meno adatto a tale scopo.
Tuttavia, posso dire che non è adatto alla stilografica. Si trasforma in una sorta di morchia che inceppa qualsiasi penna ed è anche difficilissimo da lavare una volta che si è bloccata.
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Messaggio da maxpop 55 »

Monet63 ha scritto: mercoledì 8 luglio 2020, 15:54 Si.
Molto scuro e setoso, adatto al disegno. Indelebile.
La casa lo dà adatto alla stilografica, ma non è vero: l'ho provato in tre stilografiche diverse (una Pelikan a cartuccia, una Pentel Tradio e una cinese), tutte prive di problemi e con ottimo flusso, e dopo uno o due giorni tutte si sono inchiodate.
Non male con i pennini da intinzione, che a mio avviso sono il suo naturale complemento.
Se si vuole usare con la stilografica, cosa che ho fatto, a mio avviso è da usare al volo; carichi la penna, la usi, scarichi eventuali residui, la lavi e la riponi ben pulita.
Vista la sua natura posso compararlo solo con altri inchiostri analoghi, come il Winsor&Newton Black Indian Ink (il mio inchiostro da disegno di prima scelta, che contiene però gommalacca), rispetto al quale lo ritengo di molto inferiore. L'idea che mi sono fatto è che Pelikan abbia voluto creare un inchiostro indelebile per stilografica, senza prendere decisioni nette in quel senso; così com'è, per come la vedo io, non è né carne né pesce, e lì fuori è pieno di ottimi indelebili.
:wave:
Con la Waterman 52 inchiostrata da una decina di giorni non mi ha dato problemi, forse perchè ha circa un secolo e digerisce tutto.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

maxpop 55 ha scritto: sabato 23 ottobre 2021, 16:05 Con la Waterman 52 inchiostrata da una decina di giorni non mi ha dato problemi, forse perchè ha circa un secolo e digerisce tutto.
Diciamo che con penne come questa parti avvantaggiato, hanno alimentatori molto più semplici e lineari, e sono più difficili da intasare.

Simone
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