Il lato oscuro del lato oscuro

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LeonardoCambria
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Messaggio da LeonardoCambria »

Ottorino ha scritto: martedì 1 febbraio 2022, 11:25 leggere a lato nel mio avatar. E piu' di due "nero" non ci entravano !
Il neronero di Scribo è davvero così bello e profondo come sembra? Penso proprio che prima o poi lo acquisterò.

Vedo comunque che il gruppo dei puristi dell'oscurità è bello nutrito. Devo ammettere che, a vedervi così numerosi, mi viene voglia di esplorare di nuovo quelle strade.
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Allora cerca le cartucce Rotring Art Pen. Se le trovi. Siamo vicini all'inchiostro di china.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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LeonardoCambria
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Messaggio da LeonardoCambria »

Stavo giusto pensando di uscire a fare acquisti.
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Messaggio da vikingo60 »

Io faccio sicuramente parte della categoria degli "intransigenti": il nero deve essere più tenebroso possibile. Pur avendo usato l'azzurro, quasi sempre Gnocchi blu o Kores blu o Pessi blu o Pelikan Blu Royal fino alle scuole medie, col tempo sono passato al nero, sia per obbligo di lavoro, sia perchè risaltando di più sulla carta affatica di meno la vista. Gli inchiostri neri antichi e fino al 2000 erano tutti neri e brillanti; purtroppo questa caratteristica si è persa con il cambio delle formulazioni dovuto all'eliminazione di particolari componenti, in primis i fenoli, ritenuti cancerogeni. In più, mancando i fenoli che avevano azione antimuffa ed antibatterica, ora gli inchiostri si alterano più facilmente, col risultato, a mio parere, che il danno ambientale è maggiore visto che gran parte del contenuto dei flaconi danneggiati finisce inevitabilmente negli scarichi.
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Messaggio da Koten90 »

Dilettanti! Io sono talmente tanto del lato oscuro che cerco un inchiostro bianco per usare la carta nera😎

Attualmente l’unico nero che ho è il 4001, ma mi soddisfa solo nel prezzo (volevo avere un nero per calligrafia e sicuramente avrei fatto meglio a spendere qualcosa di più. Sarei tentato di prendere l’iroshizuku per lubrificare come si deve il pennino Falcon della mia Pilot, ma ancora non è arrivata abbastanza vicina la scimmia
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Messaggio da LeonardoCambria »

Koten90 ha scritto: giovedì 3 febbraio 2022, 22:48 Dilettanti! Io sono talmente tanto del lato oscuro che cerco un inchiostro bianco per usare la carta nera😎

Attualmente l’unico nero che ho è il 4001, ma mi soddisfa solo nel prezzo (volevo avere un nero per calligrafia e sicuramente avrei fatto meglio a spendere qualcosa di più. Sarei tentato di prendere l’iroshizuku per lubrificare come si deve il pennino Falcon della mia Pilot, ma ancora non è arrivata abbastanza vicina la scimmia
AHAHAHAHAH... aspetta un attimo! Guarda che l'inchiostro bianco non è un'idea così assurda, anzi.
Attento invece all' Iroshizuku Take-Sumi, non sarà il nero più profondo, ma crea dipendenza ed è perfetto per le Pilot. O almeno per la mia amatissima Justus. Però costa ancora un tantino troppo per quello che è.
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Messaggio da Koten90 »

LeonardoCambria ha scritto: giovedì 3 febbraio 2022, 23:14 AHAHAHAHAH... aspetta un attimo! Guarda che l'inchiostro bianco non è un'idea così assurda, anzi.
Attento invece all' Iroshizuku Take-Sumi, non sarà il nero più profondo, ma crea dipendenza ed è perfetto per le Pilot. O almeno per la mia amatissima Justus. Però costa ancora un tantino troppo per quello che è.
Eh lo so, non è una cattiva idea. Il problema è trovare un’inchiostro che faccia il suo lavoro come si deve (le eventuali sfumature di colore si vedono molto più su un bianco che su un nero, se non è “saturo” si torna al discorso del grigio…), scegliendo tra gli inchiostri meno utilizzati, testati e recensiti meno in assoluto.
A questo aggiungi che devi procurarti anche la carta nera…

Con Iroshizuku si va sul sicuro. Il pennino Falcon è davvero molto esigente, ci vuole un inchiostro che corre parecchio altrimenti si fanno i binari (ho anche l’alimentatore a triplo canale avquistato a parte, ma il nero 4001 non mi sta dietro). Mi tentava (per saturazione e per spedizione Prime) anche il Platinum carbon ink, ma devo informarmi: Platinum è abbastanza famosa per i flussi magri e i tratti iper-fini e contenuti
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Messaggio da LeonardoCambria »

Koten90 ha scritto: venerdì 4 febbraio 2022, 6:55 Il pennino Falcon è davvero molto esigente, ci vuole un inchiostro che corre parecchio altrimenti si fanno i binari (ho anche l’alimentatore a triplo canale avquistato a parte, ma il nero 4001 non mi sta dietro).
Confermi, quindi, tutto quello che si vede/legge in rete su quel pennino, compreso questo forum? Peccato perché ho sempre desiderato averne uno, al punto che quando ho acquistato la Justus 95 ìin realtà ero in cerca della 742 FA.
Senza l'alimentatore di terze parti proprio non scrive?

Per l'inchiostro bianco allora vale ancora di più la questione della purezza e saturazione assoluta della tinta.
Interessante come i due estremi della gamma cromatica (bianco e nero) pongano problemi che gli altri colori scavalcano agilmente.
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Messaggio da piccardi »

LeonardoCambria ha scritto: venerdì 4 febbraio 2022, 9:11 Senza l'alimentatore di terze parti proprio non scrive?
No scrive, e molto bene, tra l'altro.

Ma quando vai a sfruttare la flessibilità il flusso (almeno sulle due che provai a suo tempo, poco dopo essere uscita) non regge, e appunto fai i binari. Per scrivere normalmente non ha nessun problema.

Simone
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Messaggio da Koten90 »

Diciamo che dipende tantissimo dall’inchiostro.

L’ho provato (parlo di scrivere in Copperplate allargando il tratto al massimo consentito) con i Diamine Green Black, Kelly Green, Oxblood e Autumn Oak e tutti hanno il problema di non correre abbastanza lasciando il pennino scarico.

Il 4001 nero va discretamente, anche se lettere con tratti dritti e molto lunghi (il corpo principale della f che attraversa tutta la riga da cima a fondo per dire il peggiore) spesso lo devo recuperare in un secondo tempo.

Con i blu mi sono trovato meglio: sia il Diamine Eau du Nil (come tinta è il mio blu preferito), sia il R&K Verdigris (un turchese scuro e poco saturo) funzionano molto bene e senza dare problemi con l’alimentatore triplo.

Per togliermi ogni dubbio ho voluto provare anche con Iroshizuku Tsuki-Yo (sempre un blu con viraggio al verde): in questo caso si vede che l’inchiostro è studiato per fare il lavoro in coppia con quel pennino e l’alimentatore triplo scarica quasi troppo, lasciando tratti corposi e molto bagnati. Su carta patinata tipo Rhodia si forma proprio la goccia che ci mette qualche minuto ad asciugare.

Non ho fatto la prova con alimentatore originale ancora perché sto facendo delle partecipazioni di nozze per un’amica e tengo caricato il nero, ma appena libero la penna voglio provare.

Per ognuno degli inchiostri sopra citati, quoto Simone
piccardi ha scritto: venerdì 4 febbraio 2022, 11:03 Per scrivere normalmente non ha nessun problema.
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Messaggio da Automedonte »

Koten90 ha scritto: venerdì 4 febbraio 2022, 11:25

Non ho fatto la prova con alimentatore originale ancora perché sto facendo delle partecipazioni di nozze per un’amica e tengo caricato il nero, ma appena libero la penna voglio provare.

ma fare il cambio di alimentatore è così facile?
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Messaggio da Koten90 »

Molto più semplice che in una OMAS o in una Pelikan!
L’alimentatore ha una piccola “cresta” a cui basta appoggiare il pennino, lo si fa scivolare finché arriva in battuta e poi si infila tutto nella sezione

https://m.youtube.com/watch?v=Qxq2Ful9p5M
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Messaggio da LeonardoCambria »

È un vero peccato che una penna così intrigante - almeno per me - e con il pennino più famigerato tra gli elastici/flessibili moderni sia al contempo così capricciosa.
Provo però a consigliare il Blue des Profondeurs di Herbin, premettendo che è l'unico Herbin che possiedo, quindi non posso parlare dell'intera linea dei prodotti. Quando l'ho usato prima sulla Justus, poi su una vintage anonima ( riporta la scritta Svanstrom Standard Pen), ha dato risultati al limite del ridicolo, a scapito però della finezza del tratto di partenza.

Impegni permettendo, magari faccio qualche prova e scatto qualche fotografia per fornire prove di ciò che affermo.
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Messaggio da valhalla »

Koten90 ha scritto: venerdì 4 febbraio 2022, 6:55 Eh lo so, non è una cattiva idea. Il problema è trovare un’inchiostro che faccia il suo lavoro come si deve (le eventuali sfumature di colore si vedono molto più su un bianco che su un nero, se non è “saturo” si torna al discorso del grigio…), scegliendo tra gli inchiostri meno utilizzati, testati e recensiti meno in assoluto.
A questo aggiungi che devi procurarti anche la carta nera…
Che io sappia il bianco è ancora più un problema del nero: per essere coprente deve necessariamente essere ai micropigmenti, e non possono essere neanche troppo micro, altrimenti finisce col vedersi grigio.

La cosa migliore che io abbia mai visto è stata viewtopic.php?f=9&t=25419 e comunque non è bianco che più bianco non si può, a tratti il nero traspare facilmente (e già questo da una sensazione sufficientemente viscosa da farmi paura lasciato in una stilografica).

Invece la carta nera non mi pare così difficile da procurare, almeno se se ne vogliono quantità modeste (il costo è sicuramente più alto di quello della carta bianca in risme).
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Messaggio da novainvicta »

Mi piace provare colori diversi. Il blu rimane il preferito con Parker e Pelikan 4001 su tutti. Ma quando voglio un blu alla giotto, senza alcuna tendenza di viola, allora vado sul Kon-Peki che abbinato alla Pilot Justus, per me, è il massimo. Attualmente sto provando anche il Noodler's Eel Blue e devo dire che su carte buone difficilmente lo distinguo dall'iroshizuku. Ogni tanto ritorno sul nero e quando lo faccio voglio che sia veramente nero! Prima usavo solo Herbin Perle Noire sostituito con successo dall'Aurora Nero; ora sto provando il Noodler's Polar Black, veramente il nero più saturo mai usato.
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