Dispensa matrimoniale

La storia della grafia quotidiana dagli esempi di quaderni e scritti del passato
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ricart
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Messaggio da ricart »

Pubblico una lettera del 1863 indirizzata alla Cancelleria Capitolare di Udine per ottenere una dispensa matrimoniale. I protagonisti sono Natale e Anna che si sposarono l'anno dopo. Natale morì nel 1873 e Anna nel 1912 all'età di 90 anni. Il pievano di Porpetto, Angelo Deganis, morì nel 1884.
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per facilitarvi la lettura
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Mandi
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Messaggio da kisso »

Al di là del fascino storico del documento, ciò che mi colpisce di più è il fatto che, appena 150 anni fa, i 40 fossero considerati un'età avanzata.
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Polemarco
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Messaggio da Polemarco »

Il pievano doveva aver qualche problema a calcolare i gradi di parentela (che rappresentavano l'impedimento al matrimonio salvo dispensa): il 2^ grado collaterale è quello tra fratelli, il 3^ tra zio e nipote. È vero che sento spesso parlare di "cugino di primo grado", ma tra cugini è il 4^. Probabilmente si confonde il grado con il termine "cugini primi" (figli di due fratelli).
Senza contare che la consanguineità di 2^ grado (in linea retta: nonno e nipote; in linea collaterale: fratello e sorella) non è dispensabile.
Il sistema di conto è quello romano utilizzato sia da codice civile che dal diritto canonico

Probabilmente il riferimento all'età dei nubendi voleva sottolineare che non c'erano moventi lussuriosi ...

Devo rettificare per debito di verità: il Pievano aveva ragione a inoltrare la richiesta di dispensa

L'istanza di dispensa precede la riforma del 1983; in quegli anni la Chiesa adottava il sistema di calcolo germanico e non romano.
In quello germanico: " Secondo questo sistema nella linea collaterale uguale, cioè equidistante dallo stipite, si calcola il numero delle generazioni che intercede fra i due consanguinei rispetto al comune ascendente e cioè si contano le generazioni da una sola parte; nella linea collaterale diseguale si contano i gradi di quella linea che è a distanza maggiore dall'antenato (gradus remotior trahit ad se propinquiorem). Questo computo, che viene ad attribuire ai collaterali un grado più prossimo di parentela rispetto a quello romano (i fratelli e i cugini, che in diritto romano sono rispettivamente parenti in secondo e quarto grado, secondo la computazione canonica sono invece parenti in primo e secondo grado) e viene conseguentemente ad estendere la parentela, fu adottato dalla Chiesa perché appariva più rigoroso circa gl'impedimenti matrimoniali e più corrispondente alle prescrizioni mosaiche, oltre ad essere adottato usualmente in tutta l'Europa centrale e settentrionale".

Quindi i due nubendi erano almeno cugini e quindi dispensabili.
Non capisco però l doppio grado (2° e 3°).
Ultima modifica di Polemarco il sabato 23 gennaio 2021, 12:08, modificato 2 volte in totale.
Bons

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Messaggio da Bons »

E io che ho sempre pensato che la dispensa matrimoniale fosse uno stipo con generi alimentari per due... :shifty:
;) :P
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ricart
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Messaggio da ricart »

Per Polemarco:

Ecco il grado di parentela fra Natale e Maria. Nel precedente messaggio ho fatto un errore, non è Anna (la madre) che muore nel 1912 ma è Maria. Chiedo scusa.

Grado di parentela.jpg

Mandi
Riccardo

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Polemarco
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Messaggio da Polemarco »

Forse ho capito il mistero del doppio grado (2 e 3).

1) Natale di Bert è il padre di Nicola di Bert e il nonno di Maria Caterina Giuseppa di Bert (quindi quest'ultima è la nipote abiatica di Natale di Bert)
2) Natale di Bert è pure il padre di Anna Maria di Bert, il nonno di Anna Bramuzzo e il bisnonno di Natale Candotto (quindi quest'ultimo è il bisnipote abiatico di Natale di Bert).
3) Quindi Maria Caterina Giuseppa di Bert non è la cugina di Natale Candotto ma della di lui madre Anna Bramuzzo.

Secondo il "calcolo germanico" nella linea collaterale "diseguale" come questa (la prima è la nipote, il secondo è il bisnipote dell'ascendente comune), la regola è che si contano i gradi di quella linea che è a distanza maggiore dall'antenato comune perchè "gradus remotior trahit ad se propinquiorem" (l'antenato comune è Natale di Bert e la linea più lunga è quella di Natale Candotto) : quindi tra moglie e marito il grado di parentela germanico (calcolato sul marito) è il 3°.

Ma il pievano non applica la regola della prevalenza e calcola non solo quello del marito (3°) anche quello della moglie ( 2°).

L'errore è evidente: uno non può essere parente di 2° grado con un soggetto che è parente di 3° grado con lui (è questo il motivo della prevalenza della linea più lunga in caso di linea collaterale "diseguale").
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