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Oggi si va di Pilot

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Roland
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Oggi si va di Pilot

Messaggio da Roland »

maylota ha scritto: mercoledì 26 aprile 2023, 20:51
Scrivi in corsivo? Ricordo anni fa di aver letto una discussione (o un articolo) in cui si teorizzava che le penne giapponesi danno il meglio quando si continua a togliere e mettere il pennino sulla carta - come si fa con i caratteri asiatici - e meno con il corsivo specie veloce dove il pennino resta continuamente aderente al foglio.

Se sia completamente vero non lo so. Io però scrivo in stampatello minuscolo e di problemi di flusso particolari con le Pilot non ne ricordo.
Scrivere in stampatello con una stilografica è come prendere la Ferrari per fare il giro dell'isolato a 20 km/h. :lol:
Le stilografiche giapponesi sono progettate per la scrittura dei caratteri giapponesi e affini. Siccome non esiste la scrittura corsiva con i caratteri asiatici ecco spiegato il comportamento di tali penne. Anche la finezza del tratto è legato al fatto de i loro caratteri sono molto più intricati di quelli del nostro alfabeto. Le penne asiatiche hanno un flusso troppo anemico per la scrittura occidentale.
Datemi un bel pennino bagnato (poco importa se fine, medio, broad, o 2b ecc...) e le asiatiche non le guardo neanche col binocolo. Quando vedrò una pilot scrivere con le stesse prestazioni di un pennino sheaffer o Parker o Omas se ne può riparlare della superiorità asiatica nel mercato delle stilografiche.
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Messaggio da maylota »

Roland ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 19:56
maylota ha scritto: mercoledì 26 aprile 2023, 20:51 Io però scrivo in stampatello minuscolo e di problemi di flusso particolari con le Pilot non ne ricordo.
Scrivere in stampatello con una stilografica è come prendere la Ferrari per fare il giro dell'isolato a 20 km/h. :lol:
Perchè fare body shaming alla mia grafia? ;)
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Messaggio da Koten90 »

Roland ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 19:56 Scrivere in stampatello con una stilografica è come prendere la Ferrari per fare il giro dell'isolato a 20 km/h. :lol:
Le stilografiche giapponesi sono progettate per la scrittura dei caratteri giapponesi e affini. Siccome non esiste la scrittura corsiva con i caratteri asiatici ecco spiegato il comportamento di tali penne. Anche la finezza del tratto è legato al fatto de i loro caratteri sono molto più intricati di quelli del nostro alfabeto. Le penne asiatiche hanno un flusso troppo anemico per la scrittura occidentale.
Datemi un bel pennino bagnato (poco importa se fine, medio, broad, o 2b ecc...) e le asiatiche non le guardo neanche col binocolo. Quando vedrò una pilot scrivere con le stesse prestazioni di un pennino sheaffer o Parker o Omas se ne può riparlare della superiorità asiatica nel mercato delle stilografiche.
Scrivere in stampatello minuscolo è pur sempre lecito, senza dover per forza andare a passo di lumaca. Il corsivo, in fin dei conti, è una distorsione dello stampato minuscolo ottenuto dal non staccare la penna dal foglio, ma proprio questa distorsione lo rende meno leggibile.
Per me che scrivo piccolo, il tratto sottile è un plus e su questo le giapponesi danno una o due piste alle occidentali.
Quelle che prendi ad esempio, poi, sono aziende non proprio fiorenti… Omas è solo una vecchia gloria del passato, Parker fa fare pennini di latta dai cinesi e non riesce a fare cappucci ermetici. Sheaffer non la conosco per niente, ma mi pare di capire che sia andata a finire non molto lontano.
Mi parlassi di Pelikan, ancora ancora, ma così parliamo di morti/malati terminali contro coevi che corrono maratone al passo degli etiopi…

Quanto a scorrevolezza e feedback dei pennini, pur con flusso stitico, un F Pilot è pari a un F Pelikan (della M200, non M1000), ma il tratto è largo la metà e ci si scrive molto di più senza innaffiare la pagina. L’EF Pelikan che ho provato grattava orribilmente ed era pari all’FM di Pilot.
Con pennini M o più son buoni tutti a farli scorrevoli. Prova una Justus M e non rimpiangerai nessuna occidentale, se non per le plastiche colorate del corpo penna.
Alessio Pariani

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Messaggio da Mir70 »

Roland ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 19:56 ...
Le penne asiatiche hanno un flusso troppo anemico per la scrittura occidentale.
...
Ma pensa te, io non lo sapevo e scrivevo (e scrivo) proprio che penne asiatiche . Mi toccherà riscrivere tutto daccapo ... ;)
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Messaggio da Koten90 »

Mir70 ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 20:50 Ma pensa te, io non lo sapevo e scrivevo (e scrivo) proprio che penne asiatiche . Mi toccherà riscrivere tutto daccapo ... ;)


:lol: :lol: :lol:
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Messaggio da maylota »

I gloriosi pennini Omas, Parker e Sheaffer sono meravigliosi, ma sono anche figli di un'altra era in cui sicuramente l'utente medio era un "nativo stilografico" e quindi mediamente calcava meno, aveva più sensibilità alle risposte del pennino e teneva la penna meno verticale di come si fa con le penne a sfera. Ed erano tarati per inchiostri un po' diversi dagli attuali.
Alcuni pennini moderni hanno mantenuto qualche caratteristica "vecchia scuola", c'è chi li ama e chi....meno, ma è molto soggettivo. Le giapponesi sono oggettivamente un po' diverse, ma anche qui è questione di prenderci la mano e di essere in sintonia con quello che sanno dare, non di penne ottime o pessime a prescindere. Parere personale.
Venceremos.
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Messaggio da sansenri »

che poi questa fissa dello scrivere fino non è che sia obbligatoria per tutti. Un M non è inferiore ad un EF, dipende dai gusti, e non è che gli M li fanno più spessi degli EF per farli scorrere di più... nel senso, il tratto più largo non è un effetto collaterale del voler un pennino più scorrevole, semmai è il contrario. Io gli EF li lascio volentieri ad altri, tranne qualche caso, dove essendo flessibili magari sono EF solo a tratti.
E' tutta una questione di gusti, c'è chi preferisce aghi e chi aratri, nulla di male.
E se per questo anche i pennini stitici li lascio volentieri ad altri, già mi infastidisce quando il flusso non segue e devo rallentare, se poi non riesco a leggere quello che scrivo - e più vado avanti e meno ci riesco - cambio subito penna. Massimo rispetto per i pennini giapponesi, comunque. Sui fini lo vedo anch'io che sono molto precisi (un paio di Sailor e di Platinum le ho).
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Messaggio da Koten90 »

sansenri ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 23:33 che poi questa fissa dello scrivere fino non è che sia obbligatoria per tutti. Un M non è inferiore ad un EF, dipende dai gusti, e non è che gli M li fanno più spessi degli EF per farli scorrere di più...
Ma no, è chiaro, il punto di partenza resta la mia esigenza
Koten90 ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 20:50 Per me che scrivo piccolo, il tratto sottile è un plus
anche perché arrivi a un certo punto che non distingui più con quale colore stai scrivendo ed è un peccato avere colori diversi se poi sembran tutti neri.
Di EF giapponesi non ne ho nemmeno io proprio per questo motivo, ma nemmeno mi spingo oltre i medi.
Ho un M TWSBI che ho smontato dopo poco perché mi pareva di dover scrivere gigante e l’ho sostituito con un F che ho dovuto passare alla micromesh per levargli un po’ di feedback (e nemmeno completamente). Ora c’è montato un BB portato ad Architect della Kaigelu che mi piace molto (nel tratto orizzontale sembra il M originale, in verticale EF che lascia un po’ di respiro).
Un altro BB tagliato che ho è quello Plumix, che però uso solo per sottolineare perché mi costringe ad allargare parecchio le lettere (a differenza dell’Architect che me le fa allungare verso l’alto).
Il B Lamy è per me inutilizzabile. Flusso abbondante e testo completamente impastato.
Ho un BB Kaweco che non ho mai avuto il coraggio di montare sulla Original 250
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Messaggio da platax »

Come sempre, esistendo tante necessità, esistono tanti strumenti.
Personalmente la penna la uso soprattutto per appunti di lavoro (blocco a fianco del computer) quindi difficilmente scrivo intere paginate di fila, normalmente mi fermo ad alcune righe per volta.
Per questo utilizzo apprezzo molto la precisione delle giapponesi (la pilot 742 SF che ho è davvero ineccepibile sotto questo aspetto) e preferisco pennini a tratto sottile. Unitamente ad un inchiostro che non trapassi troppo facilmente il foglio (non sempre purtroppo di carta adattissima alle stilo), in modo da poter usare gli appunti in fronte-retro.
Poi, certo, capita ogni tanto che mi voglia divertire piuttosto che lavorare, allora va benone una penna a flusso abbondante, tratto ampio ed inchiostro dal colore “sfizioso”, differente dal solito blu onero che uso per lavoro.
Insomma, sono “pro” giapponesi e mi piacciono le Pilot, senza per questo disdegnare altre filosofie costruttive relative alle nostre amate penne stilografiche
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Messaggio da sansenri »

Koten90 ha scritto: venerdì 28 aprile 2023, 7:10
sansenri ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 23:33 che poi questa fissa dello scrivere fino non è che sia obbligatoria per tutti. Un M non è inferiore ad un EF, dipende dai gusti, e non è che gli M li fanno più spessi degli EF per farli scorrere di più...
Ma no, è chiaro, il punto di partenza resta la mia esigenza
Koten90 ha scritto: giovedì 27 aprile 2023, 20:50 Per me che scrivo piccolo, il tratto sottile è un plus
anche perché arrivi a un certo punto che non distingui più con quale colore stai scrivendo ed è un peccato avere colori diversi se poi sembran tutti neri.
Di EF giapponesi non ne ho nemmeno io proprio per questo motivo, ma nemmeno mi spingo oltre i medi.
Ho un M TWSBI che ho smontato dopo poco perché mi pareva di dover scrivere gigante e l’ho sostituito con un F che ho dovuto passare alla micromesh per levargli un po’ di feedback (e nemmeno completamente). Ora c’è montato un BB portato ad Architect della Kaigelu che mi piace molto (nel tratto orizzontale sembra il M originale, in verticale EF che lascia un po’ di respiro).
Un altro BB tagliato che ho è quello Plumix, che però uso solo per sottolineare perché mi costringe ad allargare parecchio le lettere (a differenza dell’Architect che me le fa allungare verso l’alto).
Il B Lamy è per me inutilizzabile. Flusso abbondante e testo completamente impastato.
Ho un BB Kaweco che non ho mai avuto il coraggio di montare sulla Original 250
Sul B Lamy ti do ragione, quello sulla mia 2000 è un idrante!... e di tratto un pennarellone! oddio, mi ci diverto lo stesso (nell'uso è godurioso come un fiume in piena), non ci prendo appunti, questo no :D
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