Solo se pensi che quei inchiostri non abbiano difetti
Per il resto non metto in dubbio che siano di ottima qualità.
Per montblanc il discorso è molto complicato, sono ottimi inchiostri, ma oltre alla linea principale con i suoi pro e i suoi contro è molto difficile creare un quadro sulla qualità generale.
Costano troppo o non si trovano.
Credo che a parità di prezzo al millilitro le montblanc siano equiparabili agli inchiostri speciali della sailor, come shikiori o studio.
Ho provato il Lavender Purple della montblac, assomiglia tanto a un inchiostro della sailor, rimane lubrificato ma è leggermente secco.
Direi che se dovessi consigliare una montblanc o una iroshizuku, consiglierei il secondo.
maylota ha scritto: ↑mercoledì 7 febbraio 2024, 12:23
E' che a discutere ci son persone di tutte le età e background.... E magari anche qualcuno che si ricorda che fino a non moltissimi anni fa tutti questi inchiostri premium non esistevano eppure le stilografiche scrivevano bene lo stesso (e si scriveva di più).
Insomma ben vengano, ma il dubbio che rispondano a bisogni indotti ci può anche stare
Sicuro che non sia un effetto mandela? Credo che le esperienze del passato sembrano buone perché non c'erano cose migliori. L'inchiostro della pelikan, blu, ad esempio è rimasto più o meno uguale negli ultimi 30 anni , ma non mi sembra davvero un prodotto comparabile ad alcuni inchiostri odierni come appunto gli iroshizuku ( 2007)