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Cristallizzazione

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Questo 3D non è aperto per una riparazione, ma per chiedere un parere a persone più esperte, sapevo che si cristallizzasse solo la celluloide ad arco,o colorata in genere e che la nera non fosse attaccata da questo cancro della celluloide, ad una penna ad arco oltre ad essersi cristallizzato il cappuccio, anche la sezione in celluloide nera ha subito danni, non visibili come variazione del colore ma diventando estremamente fragile, non si è sbriciolata ma si è spaccata in più parti solo tenendola tra le dita esercitando una pressione minima, tentavo di ricostruire la boccola per la pompetta, quindi immaginate che forza potevo esercitare.
L'alimentatore si è tarlato proprio come se attaccato da tarli, se fosse l'inchiostro credo che anche la parte interna si sarebbe dovuta rovinare.
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roccopin
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Messaggio da roccopin »

L'alimentatore è (probabilmente, basta strofinare per saperlo) in ebanite. Credevo che l'ebanite, salvo la sua vulnerabilità agli ultravioletti, fosse estremamente stabile nel tempo.
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ciro
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Messaggio da ciro »

Io non sono un esperto, lo sai, però posso fare una considerazione.
L'ebanite è, a tutti gli effetti, una gomma, tanto che gli inglesi la chiamano hard rubber (gomma dura). Ora, quanti sacchetti di gomma trasformati in vetro abbiamo trovato?
Certo che su spessori del genere non m'era mai capitato ma... Sembra che nulla in questo mondo duri per sempre.
Ciro
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Messaggio da valerio50 »

Ho sempre pensato che le sezioni montate sulle penne di celluloide fossero esclusivamente di ebanite. Materiale più duro, quindi più fragile se cade, ma resistente alle sollecitazioni che imprime la mano nell'atto della scrittura.
Saluti. Valerio
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Messaggio da Phormula »

L'ebanite è appunto una gomma cristallizzata.
E' stata una delle prime materie plastiche di grande diffusione.
Tutte le materie plastiche con il tempo tendono a cristallizzare.
La differenza è appunto nel "quanto" ci mettono, quanto che è funzione del tipo di plastica, della sua formulazione e delle condizioni di impiego, luce e temperatura in primis, ma anche attacco da parte di sostanze chimiche.
Dal punto di vista del fabbricante la scelta è dettata da considerazioni di costo in relazione alla vita utile del prodotto.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da PeppePipes »

Per quanto a mia conoscenza la cristallizzazione colpisce generalmente la celluloide ma secondo alcune variabili che sembrerebbero dipendere anche dalla colorazione; in particolare parrebbe potersi affermare che la celluloide trasparente ha l'attitudine massima a cristallizzare, mentre le colorazioni uniformi sembrerebbero esserne quasi immuni. Ho visto cristallizzate innumerevoli penne con fondo trasparente, come le Lucens e le Extra Lucens con anellature o spirale nera, o con parti madreperlate di colore su tale fondo. Frequentissmi i problemi sulle Aurora Novum della prima serie, che sembravano fatte con "pennellate" di colore su base trasparente. Molto colpito è anche il "Black and Pearl".
Sembra assodato che la cristallizzazione comporti una sorta di "scomposizione" della celluloide e che in particolare liberi acido nitrico. Questo spiega perché quando le penne sono colpite da questo "cancro" le parti metalliche (specie le clip) siano interessate da ossidazioni e corrosioni ed anche i componenti in ebanite vangano attaccati, presentandosi "corrosi" coe il conduttore della penna di Massimo e spesso appiccicosi in superficie. Si tratta comunque di un fenomeno indotto dalla cristallizzazione della celluloide adiacente; di per sé non mi risulta che l'ebanite sia soggetta ad alterarsi.
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Messaggio da maxpop 55 »

Grazie a tutti per gli interventi ed a Marcello delle spiegazioni, ma quello che mi ha colpito maggiormente è la sezione diventata di una fragilità disarmante, ecco perchè credo che venga colpita in qualche modo anche la celluloide di colore uniforme come il nero, non sbriciolandosi, ma diventando di una delicatezza che mi ha sconvolto.
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Messaggio da Phormula »

Si, le plastiche quando cristallizzano, infragiliscono, perché si creano delle discontinuità tra le varie zone cristallizzate che facilitano la propagazione di cricche. Basta osservare la vetroresina lasciata a cuocersi sotto il sole.

Si, la cristallizzazione della celluloide (che è appunto nitrato di cellulosa), soprattutto in presenza di umidità, tende a rilasciare acido nitrico.
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Messaggio da maxpop 55 »

La sezione è in celluloide di colore uniforme nero non è in plastica.
Si è vetrificata, ha subito qualcosa che l'ha resa come il vetro, fragilissima, probabilmente l' acido nitrico rilasciato dalla celluloide cristallizzata non attacchi la celluloide di colore uniforme alterandone in qualche modo la struttura molecolare.
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Purtroppo la celluloide delle nostre amate penne non è un materiale stabile e più volte mi ha sfiorato il pensiero/incubo se con gli anni tutti gli oggetti realizzati in questo materiale siano destinati alla disgregazione. In effetti la cristallizzazione è il processo più letale nel quale capita d'imbattersi, ma ve ne sono altri, che non saprei dire se abbiano o meno radici comuni a questa, che pur se non altrettanto distruttivi, hanno comunque effetti deleteri. Uno direi che è quello descritto da Max che pur senza evidenti effetti visivi, rende il materiale fragile come una crosta di pane; l'altro, particolarmente frequente sulla celluloide nera, provoca contrazioni dimensionali anche molto accentuate ed accompagnate da fratture. Spesso e volentieri l'allentamento e magari la perdita degli anelli del cappuccio deriva proprio da questo fenomeno. Un tempo si attribuiva questo ad una cattiva o frettolosa stagionatura del materiale, ma ho qualche dubbio che questa sia l'unica spiegazione.
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Credo anch'io che non dipende dalla stagionatura del materiale piuttosto come viene conservata ma non solo.
Mettiamoci l'anima in pace, la celluloide col passare del tempo si deteriora, soprattutto quando è un mix per dare belle variazioni di colore, come quella ad arco, ma anche la nera, giudicata la più resistente prima o poi col tempo andrà a farsi benedire.
Forse il materiale più resistente, ma non eterno è l' ebanite, a parte la solfatazione che la rende marrone (danno riparabilissimo) per il momento non da grossi problemi.
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Messaggio da Esme »

È un post vecchio, me ne rendo conto.
Ma penso che il necropost abbia in questo caso senso.

Ho appena verificato con certezza assoluta che anche l'ebanite cristallizza (come del resto diceva Phormula).
Il mio caso, oltretutto, è estremamente particolare.

Si tratta di una penna a pistone anonima.
La celluloide del fusto, trasparente con dei "coriandoli" marmorizzati e laminata a spirale, è perfetta. Ha mantenuto integra la sua trasparenza, si è giusto scurita per via dell'inchiostro nella zona serbatoio. Non presenta cristallizzazione alcuna.

Invece presentano cristallizzazione vetrosa il fondello di azionamento, l'anellino con vite di aggangio del sistema pistone al fusto e il top del cappuccio. Sono certa che siano in ebanite perchè l'odore è inconfondibile.
Ieri, mentre stavo pulendo il cappuccio, mi è rimasta in mano la testina, che si è tranciata di netto.
Ne sono uscite schegge vetrose e anche la parte interna della testina, molto deteriorata, ha un aspetto cristallizzato e vetroso.
Osservando con una torcia la parte rimasta dentro al cappuccio, si vede che anche lei ha lesioni di cristallizzazione.

La sezione sembra integra e solida. L'alimentatore è perfetto, ma potrebbe non essere il suo.
Purtroppo si è rotto qualcosa anche nel sistema di azionamento del pistone.
Ero riuscita a smontare il tutto con facilità, grazie al fatto che fosse avvitato e non incollato.
Sembrava tutto perfetto, a parte solchi superficiali che credo siano stati fatti nel tentativo di estrarre la spinetta.
Ho rifatto la guarnizione del pistone, contenta rimonto il tutto e... trac! qualcosa si rompe nel fondello. Il pistone si blocca, l'anellino per svitare gira a vuoto, segno che si è scollegato dalla vite.
Immagino che anche in questo caso ci sia stata un tranciamento netto dovuto a cristallizzazione. Quando riusciró a estrarre la spinetta (ovviamente bloccata e forse anche piegata 🤬) potró vedere l'entità del danno e il livello di cristallizzazione.

In questo caso dubito che ci sia stata un'interazione malefica tra celluloide e ebanite, dato lo stato di perfetta conservazione della celluloide.
Può essere che il tipo di ebanite impiegato, estremamente lucida, sia maggiormente soggetto a questa degradazione.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Sarò più entusiasta di incoraggiare il pensiero fuori dagli schemi quando ci saranno prove di un pensiero all'interno di essi." [sir Terry Pratchett]
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