Riflessione su come avete in mente di (finire di) collezionare le penne

I problemi che incontriamo nel mondo delle Penne, oltre quelli generali. Parliamone.
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maumau
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Riflessione su come avete in mente di (finire di) collezionare le penne

Messaggio da maumau »

Mia moglie mi ha definito collezionista, io mi ritengo un amante della scrittura stilografica, ne ho poche che uso quotidianamente, le migliori le lascio libere di andare a far felici qualcun altro, quelle bisognevoli di cure mi lasciano dopo essere ben guarite, una mi accompagna da una vita, qualche inguaribile rimane nel cassetto in attesa di miracolo :D


La stilografica è un oggetto speciale, chi la riceve deve averne gioia :wave:
RealMe
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Messaggio da RealMe »

Credo anche io che un collezionista per la pura eccezione del termine sia colui che in modo maniacale è affascinato dall'oggetto che possiede o che vorrebbe possedere e quando lo possiede, lo possiede non per l'uso ma per il puro piacere del possesso.
Personalmente non mi ritengo un collezionista e delle penne che ho ci sono dei puri sfizi ed altre delle quali sono innamorato anzi, usandole, direi che potrei definirmi un farfallone perchè ogni due tre gioni le cambio e scrivo, poi nei giorni di festa pulizia e si riparte.
Di penne che mi piacerebbe avere potrei farne una lista lunga un metro ma poi ritorno sempre sulle stesse.
Mi piacciono le vintage ed in particolare le Sheaffer con il pennino Lifetime Triumph - sono attratto da quel pallino bianco su cappuccio e dal pennino in particolare che sembra un ditale da sartina oltre a quelle incisioni ...... stupende!!! se smetterò???? l'attrazione è ciclica, ma perchè privarsi del piacere ..... l'importante è il non ritrovarsi forzati ...

Raffaele
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Simy
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Messaggio da Simy »

Io so solo com'è iniziata la seconda fase (anni dopo la scuola) della mia collezione di stilografiche: è iniziata al ribasso, dicendomi che non avrei mai speso più di 15 euro per una penna, poi mi sono trovata con diverse penne che costano 10 volte tanto. E ce ne sono alcune che costano uno sproposito e che mi attraggono ma non sento la spinta a risparmiare per quelle. Potrei cambiare idea in futuro, oggi non c'è nei miei pensieri la possibilità di spendere 1.000 o più euro per una penna: non è qualcosa che voglio potermi permettere di fare.

Quindi, come penso di finire di comprarne? Non lo penso. Ho cominciato con i modelli base più consigliati dalle comunità di appassionati, ricominciando a conoscere da capo le mie preferenze ed esigenze. Mi sono mossa con calma verso modelli un poco più costosi e, per ora, ho trovato uno spot che mi soddisfa in termini di estetica e prestazioni. Continuo a guardarmi intorno perché è sempre interessante trovare qualcosa di nuovo ma mi impongo di pensare più e più volte prima di cliccare su "compra", perché so - razionalmente - che non ha davvero senso (per me stessa) continuare a farlo. So che ogni tanto cederò, mi conosco. A oggi ho più forte la scimmia degli inchiostri che, se non altro, dilapidano meno il portafogli.
Non ho intenzione di finire né per forza di continuare. Vedrò di volta in volta, nuova uscita dopo nuova uscita, cosa mi andrà di fare.
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Messaggio da maxpop 55 »

Snellire la raccolta attuale dai doppioni e penne che non incontrano al 100% i miei gusti.
Ridurre la collezione al minimo rimanendo solo con penne di un certo valore sia economico che collezionistico, questo per un giorno che non ci sarò più per non far trovare i figli a dover gestire un monte di penne che sicuramente saranno svendute. Con una collezione al minimo con poche penne di valore il discorso sarà diverso, o almeno spero.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Non sono un collezionista (non amo le collezioni in genere) e di norma non vendo le penne, neanche quelle che non mi piacciono/uso per i più svariati motivi. Se voglio disfarmi di una penna le strade sono due: darla in dono a chi l'apprezzerà (ne ho almeno una ventina nel cassetto dei futuri regali) o - nel caso di un esemplare di oggettiva cattiva qualità - mandarlo direttamente all'indifferenziata (se regalo una penna, regalo una penna buona, non 'na monnezza). Ho molte penne ferme da molto - o addirittura da sempre - e di contro alcune (tre o quattro) non vedono un attimo di tregua da anni. C'è da dire che ho smesso di acquistare penne da tantissimo tempo, proprio perché per le mie esigenze sono più che soddisfatto e quindi preferisco usare quei denari per altro. Resta comunque un debole per gli inchiostri, ma quella è un'altra storia.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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