Eh pensa che il pennino ballava all'inizio, ho dovuto premerlo un po' sul tavolo per fare sì che si appiattisse quel minimo da farlo stare fermo sulla penna, ora va bene.Koten90 ha scritto: ↑martedì 30 luglio 2024, 21:51
Niente di sotto il sole: con Lamy la variabilità è all’ordine del giorno e ti è andata benone così.
Se anche con l’EF trovi che il tratto sia abbondante, puoi iniziare a giocare con gli inchiostri: un inchiostro più secco stringe il tratto (o semplicemente evita di allargarlo come fa il Carbon Ink) e potresti valutare un ferrogallico o il fantastico X-Feather (super resistente a tutto, ma astringente e lubrificante, ovvero migliora la scorrevolezza)
Tra l'altro guardando i due pennini con una lente di ingrandimento forte si vede che la punta di quello F è più ruvida di quello EF(e penso sia questa la ragione del maggiore attrito sulla carta).
Terrò a mente questo consiglio sull'inchiostro, in effetti il carbon ink è poco viscoso quindi viene assorbito subito dalla carta e allarga il tratto. Per ora ho risolto scrivendo sulla carta della Rhodia che è poco assorbente e mi permette di avere un tratto più fine.
Posso dire che lo trovo un buon inchiostro, effettivamente è davvero resistente all'acqua, il pennino scorre bene e il nero è molto scuro.
L'unico difetto è che ogni tanto si formano delle righine che partono dal tratto e seguono le fibre della carta (credo sia sempre dovuto alla viscosità molto bassa).