Tempo addietro a San Miniato c’era un bravissimo rilegatore di libri che restaurava anche libri rinascimentali con una calligrafia cancelleresca perfetta. Prima che attraversaße il fiume Stige gli feci rilegare alcuni libri anch’io. Scriveva con penne d’oca nelle quali aveva inserito un pò di retina di ferro , quella per pulire le pentole , affinché la penna d’oca avesse una maggior riserva di inchiostro.Un giorno lo vidi scrivere su una pergamena in cancelleresco. Mi disse che tra spartire il foglio , e scrivere tre righe aveva impiegato quasi tre ore. Queste tre righe sembravano stampate. Personalmente per scrivere due pagine protocollo, oggi chiamato A4, impiego circa un ora e un quarto. Naturalmente la mia è una cancelleresca soggettiva. Riesco anche a prendere appunti veloci e leggibili in cancelleresca soggettiva ma la forma ne risente un pò. Mio figlio quando andava all’università metteva il registratore sulla cattedra del professore e poi ,risentendo la lezione a casa, estraeva gli argomenti importanti. Cosa voglio dire ? Ammeßo e non conceßo che uno abbia metabolizzato ,sufficientemente bene,uno stile scriverlo correttamente è una questione di tempo. I nostri vecchi dicevano che presto e bene non stanno insieme. Quando lavoravo e dovevo compilare 30/40 schede tecniche di lavorazione grandi come un foglio protocollo mi ci volevano circa sei ore ma ciò era accettabile perché erano esteticamente belle e tutti ci sapevano leggere. Si parla dei primi degli anni ’70. Oggi con il calcolatore elettronico ed il giusto programma si fa in un ora. Quindi anche se si sa scrivere in modo sufficientemente corretto ,la riuscita estetica del documento dipende anche dal tempo che si impiega per redigerlo.
Un caro saluto.
Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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LA SCRITTURA è QUESTIONE DI TEMPO
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LA SCRITTURA è QUESTIONE DI TEMPO
C'è anche un libro di Lamberto Maffei con lo stesso titolo , molto bello, lo consiglio!
Anche se velocità non è sinonimo di qualità, adesso viene data sempre più importanza alla velocità (più o meno a discapito della qualità) e forse anche per quello si sta perdendo tutto ciò che è manuale, scrittura compresa.
Anche se velocità non è sinonimo di qualità, adesso viene data sempre più importanza alla velocità (più o meno a discapito della qualità) e forse anche per quello si sta perdendo tutto ciò che è manuale, scrittura compresa.
- Dory
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LA SCRITTURA è QUESTIONE DI TEMPO
Quando si parla di scrittura istintuale (personale) la velocità secondo me é un valore aggiunto alla leggibilità. Le ricette del medico, quando ancora le scriveva a mano, erano scritte velocemente ma per nulla leggibili
Per quanto riguarda la calligrafia di stili tradizionali che che devono seguire rigide regole, la velocità invece non é un'alleata perché puó portare a errori banali o imprecisioni che in un testo lungo si possono notare. Personalmente cerco di velocizzare solo quando scrivo le prime bozze di preparazione di un lavoro e sto studiando spazi e impaginazione: già é noioso, almeno provo a metterci meno tempo!
Per quanto riguarda la calligrafia di stili tradizionali che che devono seguire rigide regole, la velocità invece non é un'alleata perché puó portare a errori banali o imprecisioni che in un testo lungo si possono notare. Personalmente cerco di velocizzare solo quando scrivo le prime bozze di preparazione di un lavoro e sto studiando spazi e impaginazione: già é noioso, almeno provo a metterci meno tempo!
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LA SCRITTURA è QUESTIONE DI TEMPO
Buona sera Dory, come ho scritto nel Pdf ognuno di noi deve seguire il suo sentire. Personalmente sono un rifleßivo, mi piace oßervarmi quando scrivo , coltivando in questo modo la presenza. Scrivi come ti senti di scrivere ,quello che conta è che tu sia soddisfatta.
Un caro saluto : Guido
Un caro saluto : Guido
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LA SCRITTURA è QUESTIONE DI TEMPO
Concordo sul discorso del prendersi il proprio tempo. Per necessità scrivo parecchio a computer, il che mi offre il vantaggio di poter copiare, incollare, impaginare e correggere a piacimento. E archiviare in maniera da ritrovar tutto ordinatamente. Senza occupare spazio praticamente (portatile e HDD esterno di backup occupan pochissimo spazio rispetto a pile di quaderni). Ma, almeno nel mio caso personalissimo, comporta uno svantaggio non di poco conto: una discreta perdita di capacità di assimilare/elaborare mentalmente quanto scrivo.
Ricordo che ai tempi del liceo e dell'università riassumevo le lezioni per apprenderle. Ovviamente a penna. I pc c'erano già (dal 1991 al 2001), ma erano poco usati in ambito scolastico (avevamo in casa un Apple, non ricordo esattamente quale modello). Riassumendo i testi imparavo.
Se oggi faccio la medesima cosa, prendere appunti mentre leggo un libro, magari un saggio, riesco a tenere a mente parecchie cose. Semplicemente riassumendo. Di contro se faccio la medesima cosa con il PC ho sì un eccellente programma a disposizione per prendere appunti, catalogarli ecc. (Obsidian), ma assimilo assai meno. Credo sia un discorso di velocità, ma non soltanto. Nello scrivere a penna vi è qualcosa di più "personale" o "fisico" forse ? O il ritmo è semplicemente più adatto ai miei neuroni ?
Quando vedo i ragazzi studiare su tablet e portatili resto stupito. Io non riesco. O meglio, riesco, tecnicamente, ma mi rende davvero poco.
E dire che il PC lo uso moltissimo da una vita, anche per altri miei hobbies. Non è per nulla qualcosa che mi metta a disagio, anzi, ho una discreta passione. Eppure scrivere a penna, con calma, è il metodo migliore per apprendere.
Ricordo che ai tempi del liceo e dell'università riassumevo le lezioni per apprenderle. Ovviamente a penna. I pc c'erano già (dal 1991 al 2001), ma erano poco usati in ambito scolastico (avevamo in casa un Apple, non ricordo esattamente quale modello). Riassumendo i testi imparavo.
Se oggi faccio la medesima cosa, prendere appunti mentre leggo un libro, magari un saggio, riesco a tenere a mente parecchie cose. Semplicemente riassumendo. Di contro se faccio la medesima cosa con il PC ho sì un eccellente programma a disposizione per prendere appunti, catalogarli ecc. (Obsidian), ma assimilo assai meno. Credo sia un discorso di velocità, ma non soltanto. Nello scrivere a penna vi è qualcosa di più "personale" o "fisico" forse ? O il ritmo è semplicemente più adatto ai miei neuroni ?
Quando vedo i ragazzi studiare su tablet e portatili resto stupito. Io non riesco. O meglio, riesco, tecnicamente, ma mi rende davvero poco.
E dire che il PC lo uso moltissimo da una vita, anche per altri miei hobbies. Non è per nulla qualcosa che mi metta a disagio, anzi, ho una discreta passione. Eppure scrivere a penna, con calma, è il metodo migliore per apprendere.