Esattamente
Mostra Scambio - Pen Show - di Napoli
27 settembre 2025 - Hotel Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri, 9
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Perché proprio quella penna?
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- Messaggi: 6210
- Iscritto il: lunedì 11 agosto 2014, 22:49
- La mia penna preferita: Pelikan
- Il mio inchiostro preferito: Misty Blue Diamine
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: imperia (provincia)
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Perché proprio quella penna?
Maruska
Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
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Perché proprio quella penna?
Pelikan da quando a scuola usavo la Pelikano che funzionava bene sempre. Mi è rimasta nel cuore e comunque continuano a scrivere bene sempre e sempre bene 

Maruska
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- La mia penna preferita: Pelikan M200
- Misura preferita del pennino: Fine
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Perché proprio quella penna?
Pelikan m200, mi ha accompagnato per tutto il corso di laurea, è tuttora la penna che preferisco per estetica e qualita di scrittura!
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Perché proprio quella penna?
Lamy 2000 con pennino EF – acquistata nell'agosto 2025
Dovrò stare a Tubingen per diverso tempo, avevo quindi il bisogno di avere una penna di qui, di una penna autoctona.
In centro, nella bottega di Fritz Schimpf ho acquistato questa Lamy 2000 con pennino EF.
Non la costruiscono proprio qui, ma nella città universitaria gemella di Hedilberg, sempre nel Baden-Wurtemberg.
Mi posso accontentare.
Dovrò stare a Tubingen per diverso tempo, avevo quindi il bisogno di avere una penna di qui, di una penna autoctona.
In centro, nella bottega di Fritz Schimpf ho acquistato questa Lamy 2000 con pennino EF.
Non la costruiscono proprio qui, ma nella città universitaria gemella di Hedilberg, sempre nel Baden-Wurtemberg.
Mi posso accontentare.
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Perché proprio quella penna?
Pelikan M200 Golden Lapis – acquistata nell'agosto 2025
Per anni sono vissuto accanto ai favolosi affreschi blu di Giotto a Padova.
l'Istituto di Geologia distava appena settantacinque metri, ma gli studenti non si potevano azzardare a vederli.
Adesso è ora di andare, ma non mi posso presentare senza niente in mano. Devo essere preparato.
Il signor Pelikan mi ha promesso che la sua M200 Golden Lapis mi farà fare una bella figura e che piacerà anche al Maestro Giotto. Il signor Pelikan è un serio tedesco del nord, del Niedersachsen. Mi sono fidato di lui.
Per anni sono vissuto accanto ai favolosi affreschi blu di Giotto a Padova.
l'Istituto di Geologia distava appena settantacinque metri, ma gli studenti non si potevano azzardare a vederli.
Adesso è ora di andare, ma non mi posso presentare senza niente in mano. Devo essere preparato.
Il signor Pelikan mi ha promesso che la sua M200 Golden Lapis mi farà fare una bella figura e che piacerà anche al Maestro Giotto. Il signor Pelikan è un serio tedesco del nord, del Niedersachsen. Mi sono fidato di lui.
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- Iscritto il: lunedì 26 maggio 2025, 14:02
- La mia penna preferita: Pelikan 150 (e le altre)
- Il mio inchiostro preferito: Attualmente Diamine Damson
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: firenze
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Perché proprio quella penna?
Le Pelikan, perché mi hanno rubato quella ereditata da mia zia, una 120, che non ho più ricomprato perché nessuna è uguale a quella, mentre la 150 la trovai a 10 mila lire dopo un mese dal furto e l'ho usata per anni e anni. Adesso da pochi mesi la Aurora Nizzoli perché la volevo da bambina ma non me la compravano perché l'avrei rotta, secondo i miei. Avevo ragione da bambina e questa, presa usata, l'ho riaccomodata.
Adesso devo prendere prima o poi una Parker 51 perché non sono sicura di non aver voluto una Parker 51 da bambina oltre alla Aurora (questa per la comunione: mi regalarono invece un sacco di confetti che poi non potei mangiare. Strana famiglia i miei
)
Le altre perché frequento da anni il forum che è tossico e mi ci sono pure iscritta.
Adesso devo prendere prima o poi una Parker 51 perché non sono sicura di non aver voluto una Parker 51 da bambina oltre alla Aurora (questa per la comunione: mi regalarono invece un sacco di confetti che poi non potei mangiare. Strana famiglia i miei

Le altre perché frequento da anni il forum che è tossico e mi ci sono pure iscritta.
- MatteoQ
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- Iscritto il: venerdì 7 febbraio 2025, 14:57
- La mia penna preferita: Kaweco Al Sport Piston Filler
- Il mio inchiostro preferito: Noodler's Baystate Blue
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Trento
Perché proprio quella penna?
La Parker Vector “Mondrian” è stata la penna stilografica che ho desiderato di più nella mia vita, fin da quando la vidi la prima volta in una cartoleria nella mia città natale.
All'epoca frequentavo le scuole elementari, o forse le medie. Non ricordo con esattezza l'anno. Quando finalmente riuscii a convincere mia madre a regalarmela e ci recammo in cartoleria, rimasi con un pugno di mosche. Le avevano vendute tutte e non ne erano rimaste altre. Cercammo in tutte le cartoleria della città, ma niente da fare.
Dispiaciuta dalla delusione sul mio volto di non poter avere l'oggetto tanto desiderato, mia madre si prodigò per acquistarne un'altra che mi piacesse. Una storia nota che si ripete dalla notte dei tempi: chiodo scaccia chiodo. Fu così che entrai in possesso di una Parker Fifteen.
Peccato che a pochissima distanza dalla cartoleria ci fosse un tabacchi con esposta in vetrina la tanto desiderata penna. Io, appoggiato al vetro, con in mano il sacchetto che conteneva la Fifteen e, al di là del vetro, la tanto agogniata Mondrian. Alle spalle mia madre che mi ripeteva che ormai mi aveva acquistato già una stilografica e dovevo accontentarmi. Cuor di mamma ebbe però la meglio e così, alcuni giorni dopo, in gran segreto, si reco al tabacchi per farmi una sorpresa e regalarmi quella che avevo sognato per lungo tempo.
Oggi mi trovo con queste due penne, una molto vivace e che adoro tuttora e una dal tono più serio, rossa scura con il cappuccio in acciaio spazzolato. Entrambe, tra loro inseparabili, stanno sempre nelle loro scatoline metalliche e saranno sempre un ricordo di mia madre, da cui mi sarà impossibile separarmi.
Poi, grazie a questo forum, ho iniziato ad avventurarmi su penne di altra levatura, per sperimentare, imparare, studiare, capire, lasciarmi affascinare da questi splendidi strumenti di scrittura. E così sono arrivate altre penne a stuzzicare le mie dita: Kaweco, TWSBI, Pilot, Platinum, … per iniziare a capire le differenze di pennini, di flusso di inchiostro, di impugnatura, di bilanciamento. Sono arrivati gli inchiostri più bizzarri, Asa-Gao, Baystate Blue, Akkerman (acquistato direttamente in negozio da loro, ironia della sorte, in un viaggio madre-figlio), Edelstein, … Uno studio personale, in attesa di trovare una penna, che mi permetta di dire: “È lei! È la mia!” e con la quale scrivere per sempre.
All'epoca frequentavo le scuole elementari, o forse le medie. Non ricordo con esattezza l'anno. Quando finalmente riuscii a convincere mia madre a regalarmela e ci recammo in cartoleria, rimasi con un pugno di mosche. Le avevano vendute tutte e non ne erano rimaste altre. Cercammo in tutte le cartoleria della città, ma niente da fare.
Dispiaciuta dalla delusione sul mio volto di non poter avere l'oggetto tanto desiderato, mia madre si prodigò per acquistarne un'altra che mi piacesse. Una storia nota che si ripete dalla notte dei tempi: chiodo scaccia chiodo. Fu così che entrai in possesso di una Parker Fifteen.
Peccato che a pochissima distanza dalla cartoleria ci fosse un tabacchi con esposta in vetrina la tanto desiderata penna. Io, appoggiato al vetro, con in mano il sacchetto che conteneva la Fifteen e, al di là del vetro, la tanto agogniata Mondrian. Alle spalle mia madre che mi ripeteva che ormai mi aveva acquistato già una stilografica e dovevo accontentarmi. Cuor di mamma ebbe però la meglio e così, alcuni giorni dopo, in gran segreto, si reco al tabacchi per farmi una sorpresa e regalarmi quella che avevo sognato per lungo tempo.
Oggi mi trovo con queste due penne, una molto vivace e che adoro tuttora e una dal tono più serio, rossa scura con il cappuccio in acciaio spazzolato. Entrambe, tra loro inseparabili, stanno sempre nelle loro scatoline metalliche e saranno sempre un ricordo di mia madre, da cui mi sarà impossibile separarmi.
Poi, grazie a questo forum, ho iniziato ad avventurarmi su penne di altra levatura, per sperimentare, imparare, studiare, capire, lasciarmi affascinare da questi splendidi strumenti di scrittura. E così sono arrivate altre penne a stuzzicare le mie dita: Kaweco, TWSBI, Pilot, Platinum, … per iniziare a capire le differenze di pennini, di flusso di inchiostro, di impugnatura, di bilanciamento. Sono arrivati gli inchiostri più bizzarri, Asa-Gao, Baystate Blue, Akkerman (acquistato direttamente in negozio da loro, ironia della sorte, in un viaggio madre-figlio), Edelstein, … Uno studio personale, in attesa di trovare una penna, che mi permetta di dire: “È lei! È la mia!” e con la quale scrivere per sempre.