Forse non hai capito che su internet non esiste qualcosa chiamato permesso, le tutele vengono create proprio perché non c'è un tasto " concedi permesso " per quando fai cose del genere. Piratando qualcosa non chiedi il permesso alla casa o alla persona a cui stai arrecando un potenziale danno, copiare il testo, fare screenshot , scaricare qualcosa: ti viene dato un avviso sul usarli, non al farlo.MiraB ha scritto: ↑domenica 16 novembre 2025, 16:09Postare una foto del proprio viso non significa dare il permesso di usarla per creare pornografia. È come dire che se esci di casa con una gonna corta non devi lamentarti se qualcuno ti molesta. Condividere qualcosa in un contesto non autorizza qualsiasi uso successivo.RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 16 novembre 2025, 15:40 Un saggio disse, se non vuoi diventare di dominio pubblico , non caricare foto online.
Chi si fa i selfie con i bei cellulari da €1000 e poi si lamenta che il suo viso viene usato nei porno AI non ha capito niente di come funziona internet.
Questo ragionamento sposta la responsabilità da chi commette l'abuso a chi lo subisce. Chi crea deepfake non consensuali compie un atto deliberato e dannoso, la colpa non é di chi ha semplicemente condiviso una foto.
Internet funziona anche con frodi e cyberbullismo, ma Internet non è il Far West e questo non li rende accettabili. Le leggi esistono proprio per regolare comportamenti dannosi.
Quello che proponi equivale a dire che se non vuoi subire abusi devi rinunciare alla vita digitale. Significa chiedere alle persone di autocensurarsi e nascondersi invece di punire gli aggressori.
Su internet non c'è qualcuno che ti tutela, ti tuteli con il buonsenso. Se qualcuno ti vuole arrecare un danno , ed ha gli strumenti per farlo, lo fa e basta. Sta a te capire come proteggerti, non è un dovere dello stato né di qualsiasi altra piattaforma.
Ma ovviamente ( ringraziando chi ci lavora ) strumenti e leggi che abbassano i requisiti del buonsenso per proteggersi ( es. avviso su utilizzo dati, scelte di marketing ed altro ...) sono più che benvenuti per aiutare chi non capisce nulla di queste cose.
La sicurezza è purtroppo un problema di equilibrio: più sicurezza significa meno libertà, e viceversa.
Guardasi il caso "controllo chat" e "verifica età".
Non è che quando cammino in mezzo alla strada chiedo il permesso alle macchine di farmi passare; se ci sono le strisce pedonali devono fermarsi e io devo comunque stare attento di poter attraversare con sicurezza, se non ci sono il problema è solo mio. Così come caricare le proprie foto su una piattaforma social e meravigliarsi che qualche malintenzionato usa le tue foto.
Ti vuoi tutelare da cose del genere? allora limita le foto alla tua cerchia di amici o pubblicale solo per determinate persone.
Cioè, più facile di così...
il problema infatti poi non è neanche la questione di crearlo il deepfake con l'ai, chi è bravo con photoshop già lo poteva fare anni orsono.
Riagganciandomi alla questione privacy e pirateria, e alla mia impassabilità riguardo l'uso dei deepfake, fintanto che questi strumenti non servono ad arrecarmi un danno diretto ( cosa molto difficile se non sei famoso o bello di aspetto) , che lo usino pure. La mentalità dovrebbe rimanere aperta riguardo ad un uso personale nei limiti della legalità del possesso di questi materiali: se non sono stati ottenuti con strumenti illegali o illegali all'origine, allora non c'è nulla di sbagliato finché non comincia a creare disagio,danno o entra nel territorio dell'illegale. Ignorarli è il modo migliore per combatterli, e se non basta, trovare la soluzione o sperare che qualcun altro lo trovi.




