Esme ha scritto: ↑martedì 25 novembre 2025, 21:57
Più che un angelo sono curiosa come una gatta.
Adesso però me ne è venuta un'altra a me di domanda: chissà se Waterman ha scelto la forma a cuore associandoci qualche significato particolare.
Dovrò leggermi un po' di "pen prophet"!
La mia teoria è questa, ma con scarse probabilità che sia effettivamente così.
1853 Matthew Perry al comando della marina statunitense forza i porti giapponesi e li obbliga ad aprirsi al commercio sbilanciato con gli occidentali culminante nel trattato di kanagawa 1858.
Nel 1867 nasce il sistema Hepburn per trascrivere i caratteri giapponesi in caratteri occidentali.
Ora il Giappone è da sempre povero di acciaio di qualità (da qui le tecniche segrete per incrementare la qualità delle poche risorse più decenti per le katane). I primi pennini e stilografiche in Giappone erano importate dall'America e tra questi marchi nella Wikipedia giapponese non possono mancare i pennini Waterman.
Stando alla Wikipedia nipponica nel 1884 iniziarono ad essere importati da una compagnia giapponese le prime stilografiche.
Data pericolosamente vicina a quella del 1892/1895.
Ora mi chiederete dove voglio arrivare a parare con questa teoria del complotto e che c'entrano i giapponesi se usavano dei pennelli.
In Giappone da secoli prima veniva utilizzato come simbolo il cuore, solo che non era interpretato come cuore, bensì sarebbe un occhio di cinghiale (猪目 - inome). L'occhio di cinghiale simboleggerebbe lo sguardo dell'animale che ha come tratto distintivo la carica in avanti e quindi associato a coraggio e forza, per questo utilizzato nella decorazione di armi ed oggetti dedicati ai samurai.
Ora nel contesto storico del Giappone di quegli anni c'era stata una rivoluzione non solo civile, ma anche culturale del rinnovamento Meiji. Il potere in mano allo Shogun (capo militare che deteneva da secoli tutto il potere nel Giappone ancora feudale) passa all'imperatore con la sconfitta della parte pro-shogun. Ciò segna l'inizio dell'era Meiji e il ripristino del potere nelle mani dell'imperatore, iniziando quindi una fase di occidentalizzazione tra cui semplificando il bando delle armi e la riqualificazione della casta dei samurai in funzionari governativi che credo di ricordare fosse già avviata da tempo considerando il lungo periodo di pace durante il periodo plurisecolare di isolamento.
Se ora teniamo anche conto che la produzione di penne veniva probabilmente fatta da artigiani che da secoli si tramandavano le tecniche di lavorazione e che fino ad allora producevano frecce forate con il simbolo dell'occhio di cinghiale (una dei tanti usi di questa decorazione), aggiungiamo che la casta dei samurai ora entrava in larga parte a fare parte della burocrazia e con l'occidentalizzazione le penne stilografiche (di cui soprattutto i pennini da far montare artigianalmente) venivano in quel periodo importate dall'America...
Non lo so. Può essere forzato o meno, di sicuro non ho dati a supporto né fonti né testimonianze... Ma mi piace pensare possa essere andata così e fare prima o poi una penna che ricordi una freccia in bambù con il pennino con il cuore o inome
Di sicuro non viene mai citato il nome ad occhio di cinghiale e da subito pubblicizzato e recepito come cuore. La realtà prettamente artigianale e di importazione giapponese dell'epoca non aiuta nemmeno a fornire fonti credo. Forse prima o poi con ricerche approfondire troverò qualcosa, chissà.
Per foto di decorazioni giapponesi o se come me non riuscite a cogliere il cuore negli occhi del cinghiale
