Aggiungo a questo il fatto che lo stub potrebbe essere considerato un "italico consumato".courthand ha scritto:Mi permetto di intervenire.
Premetto che non sono un intenditore di pennini per stilografica ma da quel poco che so e da quel molto che Daniele ha scritto qui:
viewtopic.php?f=12&t=5608&start=15
un pennino Stub ed uno Italic non sono la stessa cosa: sono tagliati diversi e,inoltre, il primo ha la punta in iridio mentre il secondo, proprio consentire un tratto netto e la corretta angolatura del pennino, non ce l’ha.
Il vantaggio dello stub è che "scorre", non impunta.
Ottimo per scrivere tutti i giorni. Impossibile prendere appunti con un italico "vero"
Lo svantaggio è che si perde un po' di finezza dei tratti fini. E quindi una scrittura meno contrastata.
Scrivere in caratteri i cui tratti sono dovuti alla pressione con uno stub è semplicemente un controsenso,
Inutile ? direi dannoso.
Percheè allora non scrivere in cancelleresco, italic style o comunque lo si voglia chiamare, con un extra fine doppio e poi annerire i tratti grossi ??
E' lo strumento che fa la scrittura, non viceversa.
Avete presente le lapidi ? é lo scalpello che fa le lettere in quel modo. E' il modo piu' semplice.
Immaginate dover scrivere in corsivo inglese sulla pietra !!
Quanti scalpelli vi servirebbero ??
Quanto tempo ci mettereste ??
PS
La tirata qui sopra non è ovviamente farina del mio sacco. Mi pare che sia sul Johnston
http://openlibrary.org/books/OL14049464 ... _lettering