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Io comincio con questo
Saluti

Polemarco ha scritto: ↑lunedì 26 maggio 2025, 14:21 Io comincio con questo
Saluti

A noi è stata consigliata la guida di McCourt, e l’Ulisse che sto leggendo è quello della Bompiani con testo in inglese e italiano a margine.
Buona lettura!

ciao, bella idea.

Casualmente "Il filo d'oro" sulla storia della scrittura, ebook, Boringhieri. Bello, ma qua e là mi pare che ci siano approssimazioni.

Di solito leggo gialli, gli ultimi la serie di Alan Parks, ambientata in Scozia, non male, un po' ripetitivi.

Quello che mi è piaciuto di più di recente è "David Copperhead", della Kingsolver, un ottimo romanzone secondo me.

Bah !

Uno si aspetta di leggere la storia delle penne Aurora e invece è quella dei suoi amministratori e principali collaboratori, con particolare riguardo per la famiglia Verona

Io sto leggendo "Portnoy's complaint" di Roth. Fino a che i diritti sono stati di Einaudi, era tradotto come "Il lamento di Portnoy", da qualche mese è uscita la nuova edizione Adelphi e la scelta del traduttore è stata quella di tradurre il titolo "Portnoy", togliendo "il lamento".
Ho trovato questa bellissima edizione in offerta, rilegatura fantastica.

Sto leggendo due libri, mattonazzi, alternandomi fra i due.
Un libro sulla rivoluzione russa dai primi 'tumulti' di fine 800
Le storie, di Erodoto. Ammappelo com'erano crudeli all'epoca. Non abbiamo inventato nulla nel corso dei secoli

Dopo averlo iniziato ed abbandonato molte volte, sono riuscito, un paio d'anni fa, a portare a compimento la lettura dell'Ulisse.
Traduzione Terrinoni.

Io inizio la lettura di
J.P. Martínez Martínez, Saber y Vida. Encuentros y desencuentros

Buongiorno!
Sto leggendo:
"Cella numero 14
I semi della Rivoluzione"
Di: Sayyed Alì Khamenei
Ed: La Vela

È l'autobiografia della guida spirituale iraniana, dall'infanzia fino al 1979, anno della cacciata dello Shah.

Buona estate.
Annalisa

Sto iniziando a leggere "Un miliardo di anni prima della fine del mondo".
E' la storia di un astrofisico chiuso in casa da solo che non riesce a fare i suoi studi in tranquillità perché intorno a lui succedono cose sempre più strane, come se ci fosse un complotto alle sue spalle. Si fa anche riferimento al regime sovietico anche senza nominarlo esplicitamente.
Hanno girato anche un film, anche se non riprende fedelmente ciò che è scritto nel libro, ma penso che lo guarderò lo stesso

Vivamente consigliato.

Dal romanzo è stato tratto:


e prima ancora

Polemarco ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 13:10 Durrenmatt.jpg

Vivamente consigliato.

Dal romanzo è stato tratto:

la promessa film.jpeg

e prima ancora

il mostro di.jpeg

Durrenmatt è purtroppo sottovalutato, lo dovrebbero fare leggere a scuola, specialmente in questo momento in cui tutti accampano diritti e mai doveri. Opinione mia, chiaro.
Consiglio anche "Il giudice e il suo boia" o "La panne" che si legge in mezza giornata.

Appena finito di leggere Il ponte sul fiume Kai

Abbastanza simile al film a parte il finale che si conclude esattamente all'opposto rispetto al primo. (strano)
Se dovessi individuare un difetto, è la figura del capitano che è un pò troppo paranoico, manca di personalità confrontato a quanto visto sullo schermo.

Capitolo primo: “ È la logica conseguenza della cultura di massa. Allargando la base, e’ diminuito lo spessore”.

Forse un po’ snob …

Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una diagnosi.
Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia.
Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza.
Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente.
Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.

Riprendo solo un concetto di questo libro, su cui mi trovo assolutamente allineato con l'autrice: non si tratta di stabilire cosa è giusto, o cosa è sbagliato, ma di dare libertà di scelta a donne e uomini. L'aborto, così come l'eutanasia, devono diventare diritti inalienabili della nostra società.

Se volete avventurarvi nella sofferenza, ma anche nelle gioie, di una famiglia che non ha avuto possibilità di scelta, per una mancata diagnosi, questo libro offre ottimi spunti di riflessione su cosa significhi crescere un figlio, o una figlia, totalmente disabile e sui pensieri dei genitori per il “dopo”, cioè qualora sopravvivesse ai genitori.