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Considerazioni su penne NOS

Inviato: martedì 19 febbraio 2019, 15:38
da Arenaldiel
muristenes ha scritto: martedì 19 febbraio 2019, 14:58 Sono d'accordo con le considerazioni di Analogico e Rolex Hunter.
Detto questo, dal tuo post di presentazione evinco che tu sia un antiquario o un rigattiere e ti chiedi quale possa essere la strategia migliore per vendere una penna. A mio modesto parere dipende dal genere di clientela alla quale ti rivolgi:
  • Un acquirente occasionale e non collezionista, magari un curioso o un turista che frequenta i mercatini domenicali: quasi sicuramente preferisce acquistare un prodotto funzionante e revisionato, anche a scapito dell'originalità delle parti.
  • Collezionista smaliziato: NOS o restauro conservativo
  • Collezionista low budget, riparatori smanettoni, etc: se il costo dei materiali e della manodopera incidono pesantemente sul prezzo finale avrai difficoltà nel venderla a chi normalmente è abituato a tirare sul prezzo. Nel frattempo tu hai impegnato tempo e soldi.
Cerco in effetti di comprendere cosa voglia il "mercato" e ti/vi ringrazio per la disamina.
Il Vintage non è la mia prima occupazione, ma un piacevole "side job"...diciamo che la mia tendenza a salvare oggetti dalla spazzatura mi ha un pò preso la mano e ho cominciato a studiare la storia dietro ogni pezzo salvato, scoprendo perle di storia, di design, di artigianato...
Questo post è legato al fatto che sono anche uno portato a "sistemare" le cose e questo concetto del "lascialo così com'è" mi lasciava un pò interdetto, ma anche nella numismatica la patina di una moneta si lascia.
Da quello che ho letto su questo forum c'è inoltre una ulteriore suddivisione della tipologia "Collezionista smaliziato" che sono: il conservatore: " ho trovato una NOS e conservo questa importante fotografia del passato nelle condizioni in cui è e giammai (forse) la userò" e l'Iniziatore: "questa penna è arrivata a me dopo ottant'anni ancora con l'etichetta addosso e oggi la farò scrivere per la prima volta".
Aggiungiamo che il collezionista che vuole far scrivere una NOS o ha la capacità (e il piacere) di metterci le mani sopra direttamente lui oppure ha un suo resturatore di fiducia. In entrambi i casi magari non gradisce che uno sconosciuto o poco conosciuto compia queste operazioni per lui.
Conclusione, credo che su questo forum offrirò le NOS esattamente nello stato in cui si trovano, riservandomi di offrire le riparazioni (quelle di cui sono capace) in altri lidi, o a chi le chiede espressamente.

Considerazioni su penne NOS

Inviato: martedì 19 febbraio 2019, 16:08
da sanpei
Piccola puntualizzazione, non ho letto tutto il post attentamente ma mi pare che non sia precisato,
sembra che si confondano i concetti di NOS con MINT, il primo significa che la penna fondo di magazzino non è mai stata utilizzata, ma può come nel caso della Montegrappa citata, mostrare segni del tempo e danni da mala conservazione, il secondo che la penna è anche perfetta, nuova di zecca per tradurre letteralmente.

Se rifaccio lo stantuufo in sughero, o rimetto il serbatoio in gomma ad una NOS, NOS rimane, se la carico di H2O per vedere che non perda NOS rimane, se nel revisionarla la rigo NOS rimane, poi, cosa vera, ho avuto un cliente che non puliva, spolverava, lucidave le penne, le voleva come la stora glie le aveva consegnate, nuove o usate che fossero, un pochino come alcuni collezionisti di elmetti militari, guai a rimuovere i ragni e le cacche di gallina :lol:

Tutto è soggettivo, importante è che la penna sia descritta correttamente quando si acquista on-line,
al di là della terminologia di oltreoceano o no?

Considerazioni su penne NOS

Inviato: martedì 19 febbraio 2019, 16:12
da Arenaldiel
sanpei ha scritto: martedì 19 febbraio 2019, 16:08 Piccola puntualizzazione, non ho letto tutto il post attentamente ma mi pare che non sia precisato,
sembra che si confondano i concetti di NOS con MINT, il primo significa che la penna fondo di magazzino non è mai stata utilizzata, ma può come nel caso della Montegrappa citata, mostrare segni del tempo e danni da mala conservazione, il secondo che la penna è anche perfetta, nuova di zecca per tradurre letteralmente.

Se rifaccio lo stantuufo in sughero, o rimetto il serbatoio in gomma ad una NOS, NOS rimane, se la carico di H2O per vedere che non perda NOS rimane, se nel revisionarla la rigo NOS rimane, poi, cosa vera, ho avuto un cliente che non puliva, spolverava, lucidave le penne, le voleva come la stora glie le aveva consegnate, nuove o usate che fossero, un pochino come alcuni collezionisti di elmetti militari, guai a rimuovere i ragni e le cacche di gallina :lol:

Tutto è soggettivo, importante è che la penna sia descritta correttamente quando si acquista on-line,
al di là della terminologia di oltreoceano o no?
Grazie per la precisazione, Mint dunque è la ciliegina sia sul NOS che sul revisionato che sta a indicare un pezzo "Flawless" senza difetto alcuno giusto?
Il che implica che prima di offrire il pezzo (che magari esternamenteè perfetto) lo si debba provare, almeno con acqua, per verificare la tenuta di serbatoi e guarnizioni.

Un aspetto collaterale e conseguente a questo discorso, almeno per chi vende, è che se ho una penna di buon livello, magari mediamente prezzata a 100...ma che pur essendo NOS è un bel pò rovinata dal tempo (e che quindi magari non venderei a più di 50), dovrei allora preferire un restauro, anche invasivo, ricostruttivo che la porti quanto più vicino a MINT e mi consenta di venderla a 100 o vicino a questa cifra?

Considerazioni su penne NOS

Inviato: martedì 19 febbraio 2019, 16:17
da sanpei
Esatto :thumbup:

Considerazioni su penne NOS

Inviato: martedì 19 febbraio 2019, 16:25
da Arenaldiel
Per correttezza: l'"esatto " di Sanpei era solo per la definizione di MINT, cioè senza difetti, nuovo di zecca.

La mia elucubrazione di fine post è stata aggiunta con modifica al post, e mentre la scrivevo Sanpei ha postato il suo "esatto"

Considerazioni su penne NOS

Inviato: martedì 19 febbraio 2019, 21:57
da Giotto
Da compratore, aggiungo che il significato di "Mint", "Near mint", "Very good" e sfumature varie cambia, anche sensibilmente, da una persona all'altra; ciò che conta, come ha scritto Sanpei qualche riga sopra, è la descrizione, anche fotografica, dello stato dell'oggetto.
Personalmente apprezzo anche la presenza di un breve resoconto delle operazioni che sono state necessarie al ripristino dell'oggetto.

Considerazioni su penne NOS

Inviato: mercoledì 20 febbraio 2019, 0:13
da Ottorino
Ero contentissimo , poi col tempo e l’esperienza ho capito che la penna era stata modificata o massacrata se preferite, riducendo, non so perché, l’escursione dello stantuffo e sostituendo la testa dello stesso con un materiale non meglio identificato, oltre ad alcuni segni sul fusto ben visibili, seppure in controluce.
Qui posso spiegare io.
Il pistone delle 88 è di nylon, un materiale che col tempo diventa fragile anche se non ha mai visto l'inchiostro. Questa fragilità diventa un problema quando bisogna cambiare le guarnizioni perché anch'esse sono irrigidite dal passare del tempo.
Nello smontare la penna puo' capitare che la testa filettata del pistone si spezzi al minimo sforzo.
Anzi, direi che se si spezza mentre la ripari, è un vantaggio perché puoi prendere provvedimenti. L'alternativa è che si rompa piu' avanti.
Si puo' sostituire la parte filettata con altro materiale plastico, spesso PVC e assicurarlo al resto del nylon in vario modo piu' o meno elaborato (riducendo o meno la corsa) ma sempre funzionale.

Strettamente parlando non sarà piu' NOS ma funziona.
Se si tiene a questa cosa del NOS, per me NON si devono nemmeno cambiare le guarnizioni !!

In conclusione: io preferirei una NOS riparata e funzionale che non una non funzionale.