Sì, questo lo avevo già scritto.
Ma la grafica e il soggetto risultano decisamenti più datati, è questo che mi fa sorgere qualche dubbio sul reale periodo dell'idea. Le tavole si possono sempre correggere.

Proprio perché l'Italia e il mondo si stavano riprendendo da due guerre mondiali, un riferimento ai mas di entrambe le guerre non mi sembra fosse così azzeccato.
D'Annunzio e tutta la sua retorica erano oramai alquanto sorpassati.
Del resto lo dicono anche sul sito: "una rarissima pubblicità". E te credo!
Ma quello comunque è stato un "problema" del 1950.
Come si domandava mikils, anch'io mi sono chiesta come mai abbiano scelto proprio quell'illustrazione per annunciare il ritorno della famiglia Simoni per il marchio Omas.
La comunicazione è sempre importante, per un marchio con così tante vicessitudini e tribolazioni, direi ancora di più.
Alla fin fine, però, parleranno le penne.
Tolto il filone Omas franco-cinese-americano-partenope, come ricordava Piccardi la Omas originale si era rovinata l'immagine con una serie di penne problematiche.
Il tentativo di riproporsi con Atelier Simoni ha mostrato gli stessi punti deboli.
Credo che avranno bisogno, più che di motti dannunziani, di dimostrare una ritrovata affidabilità.
La Omas americana può piacere o meno, può far storcere il naso per la riesumazione posticcia (e sono d'accordo), ma mi pare che sul fronte affidabilità non si sia comportata male.