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eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 13:52
da Mequbbal
sansenri ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 11:44 Grazie per il contributo.
La poliedrica non è a converter? l'hai usata in eyedropper? immagino non sia poco l'inchiostro che contiene :)
Dipende... la Urushi no. È stato un'edizione limitata con caricamento eyedropper. Anche il negozio di Roma che sta vendendo un modello simile (cambia la laccatura) indica che è un eyedropper. In questo caso, come nella mia, i materiali sono lavorati in maniera da garantire la tenuta ed evitare il gocciolone.

L'inchiostro che contiene è un bel po' (credo 4/5 ml).

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 15:23
da sansenri
Normie ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 12:14
sansenri ha scritto: sabato 1 novembre 2025, 22:57

be' no, astruso perché?, se tutte le eyedropper fossero fatte come la namiki emperor o la opus 88 non staremmo qui a parlarne, ma non è così (principalmente perché appunto sono differenti) le eyedropper "classiche", quelle nate per funzionare in eyedropper, sono nate molto prima delle suddette (che sono una evoluzione) e sono nate "più semplici".
Il ragionamento è semplice, non astruso, se voglio una penna che non ha i problemi della eyedropper allora passo direttamente ad una a pistone... ma il punto è che qui stavo cercando di parlare proprio delle eyedropper e del loro uso...
ottimo non capisco perche' una versione che ne elimina l'unico problema smette di essere un eyedropper
essenzialmente perché diventa altro dal punto di vista del progetto tecnico.

Inoltre perché è una scelta fortemente limitante, buttiamo a mare tutte le eyedropper (tantissime, pensa a tantissime vintage, alcune meravigliose) e ci teniamo solo la opus 88, la emperor e qualche altra? (e di conseguenza chiudiamo qui il topic?)

Io apprezzo il modo in cui le eyedropper scrivono e quindi le voglio usare (non a tutti i costi, vedi sotto).

Dato che esistono esperienze che riportano l'uso di eyedropper che non burpano, io vado avanti per la mia strada di verifica e raccolta di esperienze sulle eyedropper classiche. :)

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 15:24
da sansenri
Mequbbal ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 13:52
sansenri ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 11:44 Grazie per il contributo.
La poliedrica non è a converter? l'hai usata in eyedropper? immagino non sia poco l'inchiostro che contiene :)
Dipende... la Urushi no. È stato un'edizione limitata con caricamento eyedropper. Anche il negozio di Roma che sta vendendo un modello simile (cambia la laccatura) indica che è un eyedropper. In questo caso, come nella mia, i materiali sono lavorati in maniera da garantire la tenuta ed evitare il gocciolone.

L'inchiostro che contiene è un bel po' (credo 4/5 ml).
ah, ecco, grazie, ho visto anche il messaggio di edis.

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 15:31
da sansenri
edis ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 12:14
sansenri ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 11:44 Grazie per il contributo.
La poliedrica non è a converter? l'hai usata in eyedropper? immagino non sia poco l'inchiostro che contiene :)
Era quello che cercavo dire qualche intervento sopra. La Poliedrica esiste anche in versione eyedropper, che non è come quelle che ho io a cartuccia. La versione eyedropper della Poliedrica è stata fatta solo su penne di fascia alta, con alimentatore di ebanite e pennino oro. È modificata rispetto a quella a cartuccia ma non so in che termini. L' alimentatore ha poche lamelle essendo di ebanite e non è lungo come quello della Platinum, eppure la penna a quanto pare non burpa. Con l' alimentatore di ebanite si può usare solo come eyedropper perché non c'è l' innesto per la cartuccia. Ho messo acqua nel mio fusto, contiene circa 4ml.
grazie, mi era sfuggito, quindi una eyedropper "vera" nata come tale e con pennino e alimentatore in ebanite a frizione.
Mi chiedo anch'io, per curiosità, in queste versioni come sia modificata la zona di contatto dell'inchiostro con l'alimentatore.

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 15:41
da piccardi
Normie ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 12:14 ottimo non capisco perche' una versione che ne elimina l'unico problema smette di essere un eyedropper
E' una convenzione. Una eyedropper tradizionale, quello delle penne della fine del 1800 e inizio del 1900 non prevede nessun tipo di meccanismo, il fusto è un serbatoio e basta. Poi si può scegliere se aderire alla convenzione o meno, non c'è una autorità superiore che possa costringerti a osservarla, ma se mi parli di eyedropper io intendo quello.

Simone

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 16:14
da edis
sansenri ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 15:31 grazie, mi era sfuggito, quindi una eyedropper "vera" nata come tale e con pennino e alimentatore in ebanite a frizione.
Mi chiedo anch'io, per curiosità, in queste versioni come sia modificata la zona di contatto dell'inchiostro con l'alimentatore.
Esattamente. Non so come venga modificata la penna ma di sicuro si tratta di un intervento che non è a costo zero, perché altrimenti il modello verrebbe dichiarato eyedropper e a cartuccia/converter, mentre solo alcune edizioni speciali sono vendute come eyedropper senza alternativa di caricamento.

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 16:19
da Automedonte
piccardi ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 15:41
Normie ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 12:14 ottimo non capisco perche' una versione che ne elimina l'unico problema smette di essere un eyedropper
E' una convenzione. Una eyedropper tradizionale, quello delle penne della fine del 1800 e inizio del 1900 non prevede nessun tipo di meccanismo, il fusto è un serbatoio e basta. Poi si può scegliere se aderire alla convenzione o meno, non c'è una autorità superiore che possa costringerti a osservarla, ma se mi parli di eyedropper io intendo quello.

Simone
Anche perché se non fosse così qualunque Pelikan che si può caricare svitando il pennino potrebbe essere considerata una eyedropper.

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 16:24
da Mir70
Roland ha scritto: giovedì 30 ottobre 2025, 18:19
Normie ha scritto: giovedì 30 ottobre 2025, 18:04 quindi i pennoni indiani sono i meno adatti ad essere eyedropperati ed il sistema eyedropper migliore è quello con la valvola alla giapponese utile sulle penne di grandi dimensioni
Già, la valvola di sicurezza isola l'alimentatore e una piccola quantità d'inchiostro dal resto del serbatoio. Ovviamente quando si esaurisce l'inchiostro nella parte frontale della penna bisogna aprire la valvola per travasare un po' d'inchiostro e poi chiuderla.
Per quanto riguarda le vecchie (primi decenni del novecento) stilografiche giapponesi con carica a contagocce e dotate del sistema "ink-stop" (contagocce di sicurezza sul wiki), il loro funzionamento è molto semplice: si svita il pomello posteriore di qualche giro e si inizia a scrivere (l'otturatore del sistema ink-stop arretra dall'imbocco dell'alimentatore e l'inchiostro inizia a fluire al pennino); durante tutta l'attività di scrittura l'otturatore (la valvola) è sempre aperta e dovrà essere richiusa solo al termine della scrittura.

Non c'è un apri-chiudi-apri-... , sarebbe una cosa snervante e improponibile.

Lo scopo di questo meccanismo non è neanche quello di regolare il flusso di inchiostro (anche se potrebbe essere fattibile), è un più semplice apri e scrivi , smetti di scrivere e chiudi.
E' pensato per trasportare la penna in sicurezza senza correre il rischio di trovarsi la tasca imbrattata di inchiostro o trovarsi il cappuccio con qualche goccia di liquido.

C'entra forse marginalmente con questa discussione, ma vi invito a vedere anche questo video (al minuto 5:50 e al minuto 7:30) https://www.youtube.com/watch?v=NNQsddKnimM

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 20:08
da Roland
E legittimo chiedersi allora perché nessun altro produttore abbia adottato la soluzione giapponese della valvola di sicurezza. Visto quello che dici Mir70 questo distema non è specifico delle eyedropper. Quindi si potrebbe usare sulle penne a pistone etc...

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 20:25
da Mir70
Roland ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 20:08 Visto quello che dici Mir70 questo distema non è specifico delle eyedropper. Quindi si potrebbe usare sulle penne a pistone etc...
Veramente non ho detto questo :shifty: , anzi è specifico delle eyedropper giapponesi (e forse non solo giapponesi come la Onoto)https://www.fountainpen.it/Sistemi_di_c ... _sicurezza

Ed è stato pure utilizzato su penne a siringa rovesciata come questa vecchia Pilot http://www.fountainpen.it/images/c/c2/P ... 070461.pdf

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 20:30
da Enbi
Roland ha scritto: domenica 2 novembre 2025, 20:08 E legittimo chiedersi allora perché nessun altro produttore abbia adottato la soluzione giapponese della valvola di sicurezza. Visto quello che dici Mir70 questo distema non è specifico delle eyedropper. Quindi si potrebbe usare sulle penne a pistone etc...
No aspetta, come si potrebbe avere una valvola di chiusura su un sistema a pistone, il quale non prevede alcuna asta che arriva fino al gruppo scrittura?

un sistema che invece è compatibile con una valvola di chiusura è il plunger filler (https://www.fountainpen.it/Plunger_filler), tant'è che tutte le penne moderne che adottano questo sistema (di solito chiamato "vacuum" e tradotto da noi come "siringa rovesciata": Pilot 823, Tswbi VAC700R, tantissime cinesi...) prevedono tutte la valvola di chiusura e dunque bisogna svitare il fondello di qualche giro per permettere all'inchiostro del fusto di passare al gruppo scrittura.

Su un sistema a pistone la vedo dura avere una valvola che "tappi" l'alimentatore da dietro... come si muoverebbe il pistone?

eyedropper - nell'uso

Inviato: domenica 2 novembre 2025, 21:38
da Esme
Se vi guardate il brevetto per la Montblanc Travel (? non mi ricordo se si chiama così), cioè quella a carica dal fondello, vi potete rendere conto che volendo ci sono modi molto complessi di inserire una valvola.
Partendo dal concetto della Pelikan Level, che era semplice, hanno inserito meccanismi di azionamento sofisticati.
Non è una penna a pistone, ma ha azionamenti similari.

Ovviamente rimane da valutare se ne vale veramente la pena. (Io ne dubito.)

eyedropper - nell'uso

Inviato: martedì 4 novembre 2025, 11:27
da sansenri
solo per aggiornamento, in questi giorni ho continuato ad usare la Asa Nauka, che è piena a circa 1/6 di serbatoio, ma di burping neanche l'ombra, anche tenendola in mano per un certo tempo. E' possibile che il primo evento sia stato causato da qualche mia manovra non avveduta, ad esempio non aver asciugato l'eccesso di inchiostro sul pennino dopo il primo caricamento...


RANGA 8B
Provo allora a caricare un'altra eyedropper, in questo caso una Ranga.
Nello specifico si tratta di una Ranga 8B, versione maggiorata della più piccola Ranga 8.
P1150404-3 Ranga 8B pink blue pale yellow.jpg

L'ebanite usata su questa penna è una premium, denominata pink, blue, pale yellow (soffermandomi una attimo su questa denominazione, si tratta di una tipica pragmatica "furbizia" Ranga. I coloranti originali usati per creare questa ebanite sono il blu, il rosso e il bianco, tuttavia durante la miscelazione e la cottura (vulcanizzazione) i colori cambiano. Mischiandosi, il blu e il rosso formano un colore rosato, il blu diventa quasi viola, e il bianco si sporca e ingiallisce. Dato che qualche "testa di legno" in passato si era lamentata che la penna non fosse "davvero" blu, rossa e bianca, ecco che Ranga gli ha cambiato nome! ora WYSIWYG ;) ).

La penna ha alcuni accorgimenti, tipici delle Ranga non recentissime, che io tuttavia apprezzo:
il cappuccio si svita in due giri e mezzo. Su una eyedropper il semplice mezzo giro non è desiderabile, ci vuole una chiusura sicura per ogni evenienza;

il cappuccio reca un piccolissimo forellino che permette alla penna di essere aperta senza aspirare inchiostro nel cappuccio:
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il fusto si svita dalla sezione in 7 giri. La filettatura è precisa e ingrassata con grasso di silicone per una perfetta tenuta.
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Il serbatoio (fusto), se riempito fin sotto la filettatura interna contiene 4 ml, non una enormità per una eyedropper, d'altronde la 8B pur non essendo piccola non è nemmeno un mostro in dimensioni. La dimensione non è molto dissimile da una Aurora 88 BIG, un po' più lunga, e un po' più panciuta, la forma rimane comunque comodissima, sia per la sezione adeguatamente lunga e leggermente concava, sia per il filetto sottile e perfettamente a filo.
Tenendola in mano la sensazione non è molto diversa dalla 88 BIG (una delle penne più ergonomiche che ci sia, per la mia mano di dimensioni medie).
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Il pennino su questa Ranga, in acciaio, è marcato Conklin ed è (era) prodotto da Bock, tratto B.
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L'alimentatore, in ebanite, è molto simile a un Omas, usato nella serie Arte Italiana.
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Da notare che alimentatore e pennino sono montati a frizione direttamente nella sezione della penna, non c'è alcun collare.
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Lo spessore della ebanite che forma il fusto è notevole, non sono andato a misurarla con il calibro, ma ad occhio è sicuramente più di 1,5 mm, in corrispondenza della filettatura, all'interno forse è di più.
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Vado a caricarla con 1 ml di Diamine Majestic "my LE" (viewtopic.php?t=35408)
Inserisco la sezione sul fusto tenendo la penna in verticale, avvito la sezione fino a poco più della metà dei 7 giri, capovolgo la penna a pennino in giù sul calamaio, e completo l'avvitamento, qualche goccia ricade nel calamaio. Facendo in questo modo l'alimentatore si impregna di inchiostro.
Questa volta, asciugo il pennino...

Non serve attendere, alimentatore e pennino sono già ben carichi, l'inchiostro è un filo più liquido del solito perché per misurare la carica del fusto ho usato l'acqua, poi non l'ho lasciato asciugare. Il Majestic comunque un po' di diluizione la apprezza essendo parecchio saturo.
Questo B è un burro e la penna vola sulla carta, grazie anche ad un flusso per nulla stitico. Il tratto è parecchio largo, la penna non ha minimamente bisogno di essere premuta contro la carta per scrivere, scrive sotto il suo stesso peso, scrive appena sfiorando la carta - questo mi piace.
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La penna potrebbe gradire un pennino più fine, proverò a vedere, devo avere dei ricambi Bock in giro.

La terrò in uso per un po' e vediamo come si comporta (soprattutto riguardo eventuale burping).