eyedropper - nell'uso
Inviato: mercoledì 5 novembre 2025, 17:27
(Scherzi a parte, non può essere che quando scrivi inclini la penna a 45 gradi e l'inchiostro che ha una superficie immensa su cui distribuirsi lascia in parte scoperto il canale dell'aria e quindi sbilancia tutto?)
Interessante sperimentazione.
no, perché se così fosse succederebbe sempre... invece accade solo dopo che la penna è rimasta inutilizzata abbastanza a lungo, mentre dopo averla "sfiatata", in qualunque posizione la tengo, pur continuando a tenerla in mano, l'inchiostro non gocciola più.maylota ha scritto: ↑mercoledì 5 novembre 2025, 17:59Screenshot 2025-11-05 at 17.52.25.png
(Scherzi a parte, non può essere che quando scrivi inclini la penna a 45 gradi e l'inchiostro che ha una superficie immensa su cui distribuirsi lascia in parte scoperto il canale dell'aria e quindi sbilancia tutto?)
in questo ambito credo che ogni eyedropper sia un caso a se, vi sono diversi fattori che interagiscono, come il volume, l'alimentatore in uso, il materiale, lo spessore del materiale. Il pennino secondo me influisce poco.
grazie,Esme ha scritto: ↑mercoledì 5 novembre 2025, 18:55Interessante sperimentazione.
Se aprendola si sfiata e il gocciolamento sparisce, la storica teoria della espansione dell'aria per riscaldamento trova un dato (empirico) di sostegno.
Nella penna in esame credo che i canali per l'inchiostro e quello per l'aria coincidano, come nelle penne più anziane.
Negli alimentatori più moderni spesso, oltre alle fitte lamelle, c'è anche un canale/percorso per l'aria separato. A volte sul lato opposto di quelli per l'inchiostro.
Probabilmente questo aiuta molto ad assicurare il corretto scambio aria/ink anche quando si verifica l'espansione dell'aria.
Che poi era uno dei principi alla base del regolatore termico della Pelikan.
Bella penna e bellissimo pennino: insomma accoppiata vincente