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Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: venerdì 25 luglio 2025, 15:08
da Polemarco
francoiacc ha scritto: ↑venerdì 25 luglio 2025, 14:55
Polemarco ha scritto: ↑venerdì 25 luglio 2025, 14:36
Il mio interesse nasce da una domanda che feci al mio maestro che ci spiegava la scoperta dell’America: “come faceva Colombo a navigare controvento, e se il vento avesse soffiato sempre verso l’America, come avrebbe fatto a tornare indietro ? “ La domanda rimase senza risposta ma segnò il mio destino.
A remi
Questo si fa in caso di bonaccia: barca a remi che traina la nave per ritrovare il vento
Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: venerdì 25 luglio 2025, 15:20
da maylota
12fra34 ha scritto: ↑venerdì 25 luglio 2025, 14:00
Non sono il Francesco convocato dal post precedente ma aggiungo la mia lo stesso
20250725_133710.jpg
Qualsiasi concetto scritto bene con una M800 su carta di buon livello assume tutt’altro significato !
Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: domenica 27 luglio 2025, 1:40
da Purkaballo
Ciao, sono Cornelius, il gabbiano amico di Purkaballo. Sono neerlandese, nato su una spiaggia del Mare del Nord, ho abitato tanto tempo a Paris nel 19° in Rue de Belleville, ora vivo a Viana do Castelo, sull'Oceano Atlantico nel Portogallo del Nord.
Sono un pennuto di mare e amo fare “il guardatore di Oceani”.
Con la mia Aurora Optima “Mare” e l'inchiostrio Sargasso di Diamine cerco di ripetere il blu dell'Oceano Atlantico. Chissà?
Con la mia vecchia Aurora 88 degli anni 70 e il Jacques Herbin Blue des Profondeurs sto cercando di copiare quell'Oceano denso e compatto che a volte mi accompagna oltre le isole Azzorre.
Ma è ancora più difficile.
Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: domenica 27 luglio 2025, 11:23
da Mir70
Noto con un certo stupore che in questa corposa discussione manca la bella e
lussuosa (chi ha detto lussuriosa ???
) Lauretta™.
Tento di porvi rimedio, anche se la mia scrittura non rende giustizia a questo più che dignitoso pennino
(cazzuola all'occorrenza).
L' Aurora Auretta Lusso accetta le cartucce di Sailor. Va da sé che l'inchiostro è un Sailor Blue Ink
Per quanto riguarda il
romanzo del Professore , non posso che consigliarvelo, in cartaceo o anche in audiolibro. Assolutamente coinvolgente.
Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: lunedì 28 luglio 2025, 22:49
da Koten90
12fra34 ha scritto: ↑venerdì 25 luglio 2025, 14:00
Non sono il Francesco convocato dal post precedente ma aggiungo la mia lo stesso
20250725_133710.jpg
Chiaro, tecnico e comprensibile!
Non avevo mai considerato che si potesse sfruttare la vela anche così, rendendola decisamente più efficiente
Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: venerdì 1 agosto 2025, 9:35
da Linos
Dopo un paio di anni che ho queste Conklin Endura mi sono deciso a provarle, scrivono magnificamente e mi domando ancora quale fosse il segreto per costruire dei pennini così fantastici, siamo negli anni 1920/30. Ovviamente è parere del tutto personale.

Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: venerdì 1 agosto 2025, 16:08
da sansenri
Il pennino riporta alcune marcature che lo caratterizzano "From 1937 "Pelikan" spotted, "585", "14 KARAT" A with serifs". Ciò vale fino al 1938 in cui si passa a "1938-1940 PD", quindi la penna (o il pennino) dovrebbe essere del 1937. Il pennino è marcato con una stellina, pare che in base a queste marcature Pelikan risalisse al produttore del materiale metallico d'origine (l'oro).
Il cappuccio è marcato Gunther Wagner, il fondello è marcato F.
La clip e l'anello marcato a canne era una delle due possibili varianti offerte (l'altra ha la clip liscia e due anelli sottili al posto del singolo anello rigato).
Il tratto è sottile eppure molto scorrevole e il flusso generoso (permette di scrivere molto veloce senza percepire alcun grattamento della carta), come da classico stile Pelikan.
Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: venerdì 1 agosto 2025, 16:11
da Linos
sansenri ha scritto: ↑venerdì 1 agosto 2025, 16:08
Pelikan 100N 14karat.JPG
Il pennino riporta alcune marcature che lo caratterizzano "From 1937 "Pelikan" spotted, "585", "14 KARAT" A with serifs". Ciò vale fino al 1938 in cui si passa a "1938-1940 PD", quindi la penna (o il pennino) dovrebbe essere del 1937. Il pennino è marcato con una stellina, pare che in base a queste marcature Pelikan risalisse al produttore del materiale metallico d'origine (l'oro).
Il cappuccio è marcato Gunther Wagner, il fondello è marcato F.
La clip e l'anello marcato a canne era una delle due possibili varianti offerte (l'altra ha la clip liscia e due anelli sottili al posto del singolo anello rigato).
Il tratto è sottile eppure molto scorrevole e il flusso generoso (permette di scrivere molto veloce senza percepire alcun grattamento della carta), come da classico stile Pelikan.
Complimenti, una meraviglia.

Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: venerdì 1 agosto 2025, 17:11
da francoiacc
Conklin Endura Lapis Blue, e si come diceva Linos, penne che scrivono meravigliosamente... il segreto mi sa che se lo sono portati nella tomba

Due righe, qualche linea: vi prego.
Inviato: venerdì 1 agosto 2025, 23:21
da sansenri
belle anche le vostre Conklin!
