Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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ANCORA 37
- Musicus
- Collaboratore
- Messaggi: 2972
- Iscritto il: martedì 3 dicembre 2013, 20:33
- La mia penna preferita: Waterman Commando Music Nib
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Bleu Sérénité
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Bolzano
- Gender:
ANCORA 37
Parola d’ordine: Aerodinamica!
Sul finire degli anni ‘40, a II Guerra Mondiale da poco terminata, anche in Italia come nel resto del mondo la stilografica andò rapidamente abbandonando quelle forme che erano divenute mature e tradizionali per assumere linee aerodinamiche sempre più accentuate: lo stile streamlined (affusolato) esperito dalla Sheaffer Balance quasi vent’anni prima nel lontano 1929 (che aveva comunque visto l’adesione all’idea di modelli straordinari ma poco compresi quali l’Aurora Superba), fu infine adottato da quasi tutti i Produttori italiani pressoché contemporaneamente (come era avvenuto ed ancora avverrà per le tendenze stilistiche o tecniche più profondamente innovative).
E fu così una pioggia di missili e torpedini, fusi, sigari e siluri!!!
Credits
Questa e tutte le fotografie seguenti della ANCORA 37 sono state scattate sulla riproduzione di “Untitled” (1953) di Mark Rothko.
La penna
ANCORA 37 in celluloide arco marrone tornita da barra piena, parti metalliche a vista placcate oro, pennino originale Ancora in oro 14 carati, caricamento a leva, produzione Italia fine anni 1940. Le misure
Chiusa: cm. 13,6 Cappuccio: cm. 6,5 Fusto: cm. 12,5 (con pennino sporgente di cm.2) Con cappuccio calzato: cm. 15,5 (con pennino sporgente di cm.2) Diametro massimo (all’anellino): mm. 13,4
Diametro all’iscrizione: mm. 11,8
Diametro medio impugnatura: mm. 9,9 Peso (a vuoto): gr. 17
Cappuccio: gr. 6
Fusto: gr. 11 Continua....
Sul finire degli anni ‘40, a II Guerra Mondiale da poco terminata, anche in Italia come nel resto del mondo la stilografica andò rapidamente abbandonando quelle forme che erano divenute mature e tradizionali per assumere linee aerodinamiche sempre più accentuate: lo stile streamlined (affusolato) esperito dalla Sheaffer Balance quasi vent’anni prima nel lontano 1929 (che aveva comunque visto l’adesione all’idea di modelli straordinari ma poco compresi quali l’Aurora Superba), fu infine adottato da quasi tutti i Produttori italiani pressoché contemporaneamente (come era avvenuto ed ancora avverrà per le tendenze stilistiche o tecniche più profondamente innovative).
E fu così una pioggia di missili e torpedini, fusi, sigari e siluri!!!
Credits
Questa e tutte le fotografie seguenti della ANCORA 37 sono state scattate sulla riproduzione di “Untitled” (1953) di Mark Rothko.
La penna
ANCORA 37 in celluloide arco marrone tornita da barra piena, parti metalliche a vista placcate oro, pennino originale Ancora in oro 14 carati, caricamento a leva, produzione Italia fine anni 1940. Le misure
Chiusa: cm. 13,6 Cappuccio: cm. 6,5 Fusto: cm. 12,5 (con pennino sporgente di cm.2) Con cappuccio calzato: cm. 15,5 (con pennino sporgente di cm.2) Diametro massimo (all’anellino): mm. 13,4
Diametro all’iscrizione: mm. 11,8
Diametro medio impugnatura: mm. 9,9 Peso (a vuoto): gr. 17
Cappuccio: gr. 6
Fusto: gr. 11 Continua....
Ultima modifica di Musicus il venerdì 5 agosto 2016, 11:17, modificato 3 volte in totale.
- Musicus
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ANCORA 37
Marca e modello
Come accennavamo nell’introduzione, nel primissimo dopoguerra Ancora disegnò una nuova penna sigariforme: la stilografica venne declinata in due classi (“Lusso” ed economica) in ragione del sistema di caricamento (a pistone, in celluloide semitrasparente, e a levetta, in celluloide opaca).
Molti sono i dettagli condivisi tra le due classi (il più importante, dopo la forma, è il pennino); per le differenze, tecniche e decorative, oltre che per conoscere la storia di questo glorioso Marchio italiano e l’arco temporale del modello, si consulti il nostro formidabile Wiki partendo dalla voce Ancora Lusso:
https://www.fountainpen.it/Ancora_Lusso
In questa sede gioverà ricordare solamente che l’Ancora #37 è il già generoso modello intermedio fra la #38 (oversize) e la #36.
Il cappuccio
Il cappuccio è l’elemento stilisticamente più estremo, un autentico proiettile: l’ogiva molto accentuata si diparte dalla metà esatta del cappuccio, all’altezza dei due fori di aerazione speculari.
Il fermaglio avvolgente, decisamente scenografico, è chiaramente ispirato a quello della Sheaffer Balance Defender del 1940 (il cui brevetto di clip military “passante” si può consultare sul Wiki): al contrario del modello americano, tuttavia, esso rimane rigorosamente rettangolare per tutto il suo sviluppo lineare, per allargarsi leggermente soltanto sulla sommità, venendo a formare una splendente cupolina. La decorazione, rifinita da una eccellente doratura, è completata da una veretta di oltre un millimetro di larghezza.
Il cappuccio si avvita compiendo poco più di un giro sulla filettatura.
Il fusto
Il fusto non mostra una pronunciata bombatura centrale, e risulta snello e filante: la percepita sensazione di movimento verso le estremità (pennino e fondello cieco) è indotta, oltre che dal graduale restringimento del fusto, anche dagli “archi” opalescenti che prorompono dalla bella celluloide (detta appunto “arco”). Sul lato opposto rispetto alla levetta orgogliosamente campeggia l'incisione del bel logo della gloriosa Casa italiana (l’ancora a due bracci) che contiene anche il numero del modello:
ANCORA
37 Se non sai che c’è, potresti anche non vederlo, nonostante sia perfettamente impresso: è il caso, proprio in questi giorni, di una Ancora 38 messa in vendita da un noto inserzionista straniero ad un prezzo (viste le forme e le pubblicità, coerentemente) spaziale , e rubricata come Ancora “modello sconosciuto” …
Il sistema di caricamento
Il sistema di caricamento, ancora nel primo dopoguerra, è la non più originalissima ma pur sempre affidabile levetta, nel caso di specie facilmente azionabile grazie alla distintiva ansa ellissoidale che ne agevola non poco il sollevamento. La leva si inserisce perfettamente nel disegno complessivo: notiamo, infatti, come le parti metalliche dorate (clip, veretta e leva) di forma “rettangolare” (reale o percepita), vengano a fungere da contraltare formale rispetto alle accentuate linee curve della struttura in celluloide. Il pennino
Il pennino, in oro 14 Ct. con foro circolare, reca inciso:
ANCORA (in intersezione con il fusto del logo dell’ancora)
585 (in un rombo)
Osmiridi[um]
4 e risulta identico (come disegno, iscrizioni ed alimentatore in ebanite) a quello montato sui modelli della classe “Lusso” a stantuffo (#87 e #97, lunghe come la presente media #37), seppure di misura solo leggermente inferiore (questo, come detto, è un #4).
Sempre con un misto di piacere e trepidazione completo l’esame di una vecchia stilografica offrendole la possibilità di lasciare nuovamente, spesso dopo molti decenni, il suo segno sulla carta: dopo qualche pagina vergata in sua compagnia (spesso, come in questo caso, riconoscente per l’ispirazione da essa ricevuta), concludo con la rituale dedica al nostro Forum... Commiato
ANCORA 37, una stilografica davvero ben progettata: per l’originale interpretazione delle sue moderne forme (che la rende riconoscibile all’interno di una corrente stilistica tra le più affollate), per la coloristica raffinatezza di oro e celluloide (nel solco della grande tradizione del Produttore), per i decori dall’affilata eleganza di un algido e quasi affettato understatement…
In conclusione: “economica” a chi?!?
Grazie per l'attenzione!
Giorgio
Come accennavamo nell’introduzione, nel primissimo dopoguerra Ancora disegnò una nuova penna sigariforme: la stilografica venne declinata in due classi (“Lusso” ed economica) in ragione del sistema di caricamento (a pistone, in celluloide semitrasparente, e a levetta, in celluloide opaca).
Molti sono i dettagli condivisi tra le due classi (il più importante, dopo la forma, è il pennino); per le differenze, tecniche e decorative, oltre che per conoscere la storia di questo glorioso Marchio italiano e l’arco temporale del modello, si consulti il nostro formidabile Wiki partendo dalla voce Ancora Lusso:
https://www.fountainpen.it/Ancora_Lusso
In questa sede gioverà ricordare solamente che l’Ancora #37 è il già generoso modello intermedio fra la #38 (oversize) e la #36.
Il cappuccio
Il cappuccio è l’elemento stilisticamente più estremo, un autentico proiettile: l’ogiva molto accentuata si diparte dalla metà esatta del cappuccio, all’altezza dei due fori di aerazione speculari.
Il fermaglio avvolgente, decisamente scenografico, è chiaramente ispirato a quello della Sheaffer Balance Defender del 1940 (il cui brevetto di clip military “passante” si può consultare sul Wiki): al contrario del modello americano, tuttavia, esso rimane rigorosamente rettangolare per tutto il suo sviluppo lineare, per allargarsi leggermente soltanto sulla sommità, venendo a formare una splendente cupolina. La decorazione, rifinita da una eccellente doratura, è completata da una veretta di oltre un millimetro di larghezza.
Il cappuccio si avvita compiendo poco più di un giro sulla filettatura.
Il fusto
Il fusto non mostra una pronunciata bombatura centrale, e risulta snello e filante: la percepita sensazione di movimento verso le estremità (pennino e fondello cieco) è indotta, oltre che dal graduale restringimento del fusto, anche dagli “archi” opalescenti che prorompono dalla bella celluloide (detta appunto “arco”). Sul lato opposto rispetto alla levetta orgogliosamente campeggia l'incisione del bel logo della gloriosa Casa italiana (l’ancora a due bracci) che contiene anche il numero del modello:
ANCORA
37 Se non sai che c’è, potresti anche non vederlo, nonostante sia perfettamente impresso: è il caso, proprio in questi giorni, di una Ancora 38 messa in vendita da un noto inserzionista straniero ad un prezzo (viste le forme e le pubblicità, coerentemente) spaziale , e rubricata come Ancora “modello sconosciuto” …
Il sistema di caricamento
Il sistema di caricamento, ancora nel primo dopoguerra, è la non più originalissima ma pur sempre affidabile levetta, nel caso di specie facilmente azionabile grazie alla distintiva ansa ellissoidale che ne agevola non poco il sollevamento. La leva si inserisce perfettamente nel disegno complessivo: notiamo, infatti, come le parti metalliche dorate (clip, veretta e leva) di forma “rettangolare” (reale o percepita), vengano a fungere da contraltare formale rispetto alle accentuate linee curve della struttura in celluloide. Il pennino
Il pennino, in oro 14 Ct. con foro circolare, reca inciso:
ANCORA (in intersezione con il fusto del logo dell’ancora)
585 (in un rombo)
Osmiridi[um]
4 e risulta identico (come disegno, iscrizioni ed alimentatore in ebanite) a quello montato sui modelli della classe “Lusso” a stantuffo (#87 e #97, lunghe come la presente media #37), seppure di misura solo leggermente inferiore (questo, come detto, è un #4).
Sempre con un misto di piacere e trepidazione completo l’esame di una vecchia stilografica offrendole la possibilità di lasciare nuovamente, spesso dopo molti decenni, il suo segno sulla carta: dopo qualche pagina vergata in sua compagnia (spesso, come in questo caso, riconoscente per l’ispirazione da essa ricevuta), concludo con la rituale dedica al nostro Forum... Commiato
ANCORA 37, una stilografica davvero ben progettata: per l’originale interpretazione delle sue moderne forme (che la rende riconoscibile all’interno di una corrente stilistica tra le più affollate), per la coloristica raffinatezza di oro e celluloide (nel solco della grande tradizione del Produttore), per i decori dall’affilata eleganza di un algido e quasi affettato understatement…
In conclusione: “economica” a chi?!?
Grazie per l'attenzione!
Giorgio
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ANCORA 37
bis..... bis....
sempre capolavori di letteratura mondiale. ....
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ANCORA 37
Fantastica recensione Musicus, come sempre! E bellissime anche le foto, per non dire della penna!
Grazie e... al tuo prossimo scritto!
Grazie e... al tuo prossimo scritto!
Cesare
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Stavo litigando col PC, ma tu mi hai rimesso di buon umoregoccioloso ha scritto:...bis..... bis....
sempre capolavori di letteratura mondiale...
Grazie!!
Grazie mille a te, Cesare!!Cex71 ha scritto:Fantastica recensione Musicus, come sempre! E bellissime anche le foto, per non dire della penna!
Vista la stagione, ho in caldo ( ) un paio di belle novità: speriamo dunque di continuare...Cex71 ha scritto:Grazie e... al tuo prossimo scritto!
Grazie, Michele, anche per il coro.!!nacanco ha scritto:Mi unisco al coro, caro Musicus, per ringraziarti di cuore per le tue godibilissime recensioni. Buona giornata.
Grazie per l'apprezzamento, Roccopin: il buono che si rileva in chi non studia con rigore la "Calligrafia", spesso è merito dell'ergonomia della penna e delle sensazioni virtuose che comunica il pennino allo scrivente... Quindi, onore ad Ancora!!roccopin ha scritto:Bella recensione e bella penna. E complimenti per la calligrafia
Giorgio
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Complimenti Giorgio, grande penna (anche di dimensioni) e splendida presentazione, da leggere e rileggere.
Grazie
Luigi
Grazie
Luigi
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Grazie a te, caro Luigi!!lucre ha scritto:Complimenti Giorgio, grande penna (anche di dimensioni) e splendida presentazione, da leggere e rileggere.
Grazie
Luigi
Infatti, la 38 che ho avuto per le mani (ma non acquistato) era veramente un siluro...
Giorgio
P.s.: certo che se non la leggo e rileggo scappa qualche errorino di troppo...
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Ormai le parole di apprezzamento le ho finite, quindi non sto a ripetermi, finisco di mettere le foto sul wiki, e mi ritiro in buon ordine...
Simone
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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e per aiutare chi non trova un termine:
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piccardi ha scritto:Ormai le parole di apprezzamento le ho finite, quindi non sto a ripetermi, finisco di mettere le foto sul wiki, e mi ritiro in buon ordine...
Giorgio
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ANCORA 37
Raffinato accostamento fra una celluloide che è un capolavoro e un altro capolavoro, di M.Rothko.
Bellissima recensione come sempre, anche questa da collezionare così come la Ancora 37
Grazie, Giorgio
Bellissima recensione come sempre, anche questa da collezionare così come la Ancora 37
Grazie, Giorgio
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
Daniela
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Carissima Daniela, ti ringrazio per il commento che, tu lo sai, mi fa un grandissimo piacere…Irishtales ha scritto:Raffinato accostamento fra una celluloide che è un capolavoro e un altro capolavoro, di M.Rothko.
Bellissima recensione come sempre, anche questa da collezionare così come la Ancora 37
Grazie, Giorgio
Ti confesso di aver impiegato il capolavoro di Rothko non tanto e non solo per la contiguità temporale della riflessione estetica dell'Artista rispetto alla progettazione della penna in presentazione, bensì quasi per esorcizzare un’opera che trovo per molti aspetti profondamente inquietante, se non addirittura terrificante…
L’impianto teorico che sta alla base di questa e delle consimili opere del grande Maestro ebreo-americano (il suo periodo “classico”), è chiaramente espresso dal suo Autore in acutissime riflessioni: Rothko sosteneva che il dramma umano messo in scena sulla tela (era così, oltremodo “teatrale” l’approccio del Maestro alla Pittura), che pure aveva dipinto in passato nel modo più convenzionale privilegiando soggetti della mitologia classica (che gli consentivano di dipingere “idee” più che persone), non si sarebbe più dovuto consumare tra personaggi antropomorfi, ma tra superfici (solo “quasi” perfettamente) quadrangolari di colore.
Questo egli affermava con chirurgica precisione: “La familiarità con le cose va ridotta in polvere, per annullare le associazioni limitanti… La chiarezza, innanzi tutto: l’eliminazione di tutti gli ostacoli tra il pittore e l’idea e tra l’idea e colui che guarda. Esempi di tali ostacoli: la memoria, la storia e la geometria… Le forme saranno ora gli attori, realizzati in modo da poter recitare il dramma senza imbarazzo ed eseguire tutto senza vergogna”.
A fronte di ciò, non possono non assumere una enorme rilevanza in queste tele i bordi sfrangiati, indeterminati, infuocati...
E qui è meglio che mi fermi…
E comunque, il rosa col marron ci sta anche bene…
Giorgio
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Musicus ha scritto: Ti confesso di aver impiegato il capolavoro di Rothko non tanto e non solo per la contiguità temporale della riflessione estetica dell'Artista rispetto alla progettazione della penna in presentazione, bensì quasi per esorcizzare un’opera che trovo per molti aspetti profondamente inquietante, se non addirittura terrificante…
Giorgio, sei sorprendente. Quoto anche le virgole!
Impressionante realizzare di quanti argomenti tu sia esperto: ciò rende i tuoi interventi sempre interessanti e... imprevedibili
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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