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Inviato: martedì 14 gennaio 2020, 23:43
da ricart
Buonasera a tutti, visto che vi piace quello che vi invio allego un nuovo documento, spero solo di non diventare noioso. Si tratta di un ordine per materiale d'ufficio fatto dal comune di San Giorgio di Nogaro (UD) ad un fornitore.

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Siamo alla fine del 1914 e a poche settimane dallo scoppio della WWI. San Giorgio di Nogaro, all'epoca, era l'ultima stazione ferroviaria del Regno d'Italia prima del confine con l'Impero, distante una decina di chilometri, era sede di dogana. Tutti i passeggeri venivano fatti scendere, identificati e controllati come anche le merci. Dopo lo scoppio della guerra divenne paese di retrovia con i suoi otto ospedali militari ( sei della Croce Rossa e due della III Armata). Nel 1916 divenne la sede della "Università Castrense" cioè di una università di guerra dove gli studenti del quarto e quinto anno di medicina, chiamati alle armi, completavano i loro studi, si laureavano e venivano spediti al fronte. Molti di loro non ritornarono, molti divennero, dopo la guerra, apprezzati medici. L'Università venne fondata dal tenente colonnello Giuseppe Tusini, ordinario di chirurgia all'Università di Modena, volontario nella Croce Rossa. Si laurearono 1.177 medici.L'Università Castrense è l'unico caso in Italia di formazione al fronte.

Mandi

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 9:14
da Miata
Noioso? Tu, questi documenti e le pillole di storia? Io trovo che gran parte del piacere di frequentare questo forum derivi anche da questo tipo di interventi. :clap:

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 9:55
da francoiacc
Bravo Riccardo, continua tranquillamente a deliziarci con queste noiosissime testimonianze dei tempi andati, non vedo l'ora di farmi annoiare dal prossimo interessantissimo documento che pubblicherai. :wave:

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 10:21
da maicol69
MOOOOOOLTO INTERESSANTE!
l'università al fronte nella consapevolezza che dopo l'agognato titolo vai in trincea …
valeva doppia!
non sapevo di questa iniziativa del luminare modenese, grazie della chicca !
:wave:

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 11:05
da Irishtales
Mi associo ai ringraziamenti e ai complimenti (tanti, tanti).

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 13:02
da ricart
Buongiorno e grazie a tutti, a completamento dell'ultimo invio allego questa cartolina spedita nel 1916 dallo studente Rodolfo che, in base agli indizi raccolti, trattasi di Pizzuto Rodolfo di Palermo

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infatti scorrendo l'elenco degli studenti della Castrense troviamo Lorenzo in quello del periodo febbraio - maggio 1916, poi in quello del V anno e, infine, in quello dei laureati. Lorenzo appartiene ai laureati con semplice approvazione, votazione inferiore a 99/110.

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I dati li ho estrapolati dal volume "Studenti al fronte " a cura di Daniela Baldo, la cartolina fa parte del mio archivio.

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Non so per quale mistero della vita la cartolina di Rodolfo sia arrivata a Palermo e, 100 anni dopo, ritornata a San Giorgio da dove era partita. Altro mistero: come avrà fatto ad arrivare a Palermo in solo tre giorni? Spedita il giorno 11/05/1916 è arrivata il giorno 13/05/1916 tenendo conto del periodo di guerra. Le poste moderne dovrebbero arrossire dalla vergogna.

Alla prossima

Mandi e grazie ancora

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 13:05
da Miata
ricart ha scritto: mercoledì 15 gennaio 2020, 13:02 Altro mistero: come avrà fatto ad arrivare a Palermo in solo tre giorni? Spedita il giorno 11/05/1916 è arrivata il giorno 13/05/1916 tenendo conto del periodo di guerra. Le poste moderne dovrebbero arrossire dalla vergogna.
Dai timbri, mi pare sia arrivata a Palermo giorno 13 ma di giugno e non di maggio.

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 13:21
da ricart
Ciao, ho avuto anche io il dubbio ma confrontando le sagome del 6 con quella del 5 mi sembra più un 5. Sul timbro di arrivo di Palermo la "pancia" del 6 è più arrotondata e la parte superiore è più tonda e chiusa. La parte bassa,se fosse un 6, chiuderebbe in modo diverso come nel 6 del millesimo. Se confronti questo "5" con quello del timbro di partenza,più nitido e marcato, le corrispondenze ci sono. Suppongo sia un 5 ma posso anche sbagliarmi, se è così mi scuso con le Poste moderne.

Mandi

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 14:03
da AinNithael
Miata ha scritto: mercoledì 15 gennaio 2020, 9:14 Noioso? Tu, questi documenti e le pillole di storia? Io trovo che gran parte del piacere di frequentare questo forum derivi anche da questo tipo di interventi. :clap:
Concordo. Grazie ricart.

P.S. Uno dei seminari ed esami universitari che amai di più era sulla Storia materiale con correlata ricerca di documenti. Continuo ad essere estasiata da tutto questo.

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 14:54
da piccardi
Non posso che unirmi ai ringraziamenti per questa serie di argomenti, ed non solo per le scansioni che ci mostrano la scrittura dei nostri avi, ma anche per le note storiche con cui li corredi, che sono davvero interessantissime.

Simone

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 16:00
da Mauro78
ricart ha scritto: mercoledì 15 gennaio 2020, 13:21 Ciao, ho avuto anche io il dubbio ma confrontando le sagome del 6 con quella del 5 mi sembra più un 5. Sul timbro di arrivo di Palermo la "pancia" del 6 è più arrotondata e la parte superiore è più tonda e chiusa. La parte bassa,se fosse un 6, chiuderebbe in modo diverso come nel 6 del millesimo. Se confronti questo "5" con quello del timbro di partenza,più nitido e marcato, le corrispondenze ci sono. Suppongo sia un 5 ma posso anche sbagliarmi, se è così mi scuso con le Poste moderne.

Mandi
Anche a me sembra un 5 dopo averlo confrontato con quello del timbro di partenza...che le poste di allora fossero davvero più efficienti di quelle moderne? :roll:

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Inviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 19:05
da balthazar
Le Poste di oggi dovrebbero arrossire comunque ... Un grande grazie a Ricart per questa graditissima immersione nel passato.