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Qui a Napoli si boccheggia, mentre leggo di alluvioni nel centro Europa ed oggi grandinate e tempeste nel parmense.
Il clima è impazzito, solo uno sciocco non se nerenderebbe conto. Tuttavia ancora si nega l'evidenza.
Che pianeta lasceremo ai posteri?

La penso come te.
Molti mi prendono in giro, mi dicono che sono paranoico e che è sempre stato così, ma io non ricordo niente del genere e sono preoccupatissimo.
Alcuni anni fa un amico meteorologo, ex collega, mi ha spiegato la meccanica che sta alla base di ciò che stiamo vedendo, e francamente credo ci sia poco da stare allegri.
Ho una sola figlia, per la quale morirei se dovessi, e mi spaventa pensare che fa parte di una generazione alla quale lasciamo un pianeta a pezzi.
In quanto a Parma: ho ancora dei familiari nel parmense (Colorno), ed è una città alla quale sono molto legato per vari motivi, oltre ad averci abitato per un quadriennio.

Da quasi 40 ho una casetta in collina nell'OltrePo, in mezzo alle vigne.
Da allora ho sempre fatto caso agli eventi meteorologici, visto che non ho un box, e debbo lasciare l'auto allo scoperto.
Fenomeni forti ed anche estremi lì ci sono sempre stati, grandine, vento di tempesta, e trombe d'aria; sette anni fa ne ho fatto le spese anch'io, con 5 mila euro di danni, in parte coperti dall'assicurazione.
Le trombe d'aria sul tratto Piacenza-Parma si ripetono abbastanza spesso, per la vicinanza della A1 e della via Emilia al corso del fiume, sul cui alveo c'è sempre una corrente d'aria sensibile che modifica il clima da una sponda all'altra; capita che su un versante ci sia il sole e su quello opposto il temporale, ed il periodo più rischioso sia quello estivo, quando gli sbalzi termici fra pianura e colline possono essere anche di 5-10 gradi.
Altro periodo a rischio è quello di fine ottobre, quando il fiume si gonfia d'acqua e bastano tre/quattro giorni di pioggia per provocare esondazioni, anche da paura. Ricordo bene quella di fine ottobre 2000 quando il Po divenne furioso, largo km, corrente fortissima, tutta la gente era sugli argini a cercare di rialzarli con sacchetti di sabbia, nel penoso tentativo di cercare di salvare case e bestiame. Poi tra Pavia, Piacenza e Cremona nel bene e nel male dopo tre giorni la piena passò, anche se a filo dell'argine di maestra.
La verità è che la nostra memoria è corta, vediamo il presente, senza ricordarci che la forza della natura può essere senza freni, e che lo è sempre stata. Ma passata la tempesta, tutto torna normale, e non si fa nulla per prevenire i possibili disastri futuri. Si continua a costruire dove non si dovrebbe, non si fanno manutenzione ai ponti, si fanno strade, magari anche dighe, su siti in frana.
Quanto al cielo, lì è anche più difficile...

Forse la Natura ci sta restituendo il dovuto ratealmente ? ritengo proprio di si !

Non sono un esperto della materia quindi evito di di dare giudizi tecnici .
Per quanto mi riguarda , ricordo che fenomeni estremi ce ne sono sempre stati , anche molto frequenti e pesanti.
Ad esempio , la tempesta sulla costa romagnola del 1964 è considerata forse la peggiore del XX secolo e fece anche numerose vittime.
http://www.emiliaromagnameteo.com/la-gr ... -riminese/

Volendo analizzare altri fenomeni estremi potremmo pensare alla "piccola era glaciale"
https://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale

Se ci si prende la briga di scandagliare il passato recente , meno recente o remoto ci si accorgerà che i fenomeni estremi sono sempre esistiti, anche quando non c'erano i media a darne notizia o l'argomento non destava più di tanto interesse.
Per quanto riguarda l'emergenza climatica, mi sbaglierò , ma resto molto tiepido.
Le forze della natura possono provocare disastri , è sempre stato così, certo che se poi l'uomo fa di tutto per amplificarne gli effetti allora non è più una questione di emergenza climatica.
Se non avessimo costruito sui vulcani, in mezzo all'alveo dei torrenti, in riva i fiumi, sulle spiagge, su terreni franosi e via discorrendo, forse potremmo guardare alle previsioni meteo con meno patemi.

Ma, dopo tutte le rassicurazioni e le profonde analisi di Donald:

November 2012: "The concept of global warming was created by and for the Chinese in order to make U.S. manufacturing non-competitive."

November 2012: "It's freezing and snowing in New York--we need global warming!"

March 2013: "Looks like the U.S. will be having the coldest March since 1996-global warming anyone?????????"

May 2013: "It's freezing outside, where the hell is "global warming"??"

January 2014: "We are experiencing the coldest weather in more than two decades-most people never remember anything like this. GLOBAL WARMING anyone?"

October 2014: "Just out - the POLAR ICE CAPS are at an all time high, the POLAR BEAR population has never been stronger. Where the hell is global warming?"

January 2015: "It's record cold all over the country and world - where the hell is global warming, we need some fast!"

February 2015: "Record low temperatures and massive amounts of snow. Where the hell is GLOBAL WARMING?

October 2015: "It's really cold outside, they are calling it a major freeze, weeks ahead of normal. Man, we could use a big fat dose of global warming!"

December 2017: “In the East, it could be the COLDEST New Year’s Eve on record. Perhaps we could use a little bit of that good old Global Warming that our Country, but not other countries, was going to pay TRILLIONS OF DOLLARS to protect against. Bundle up!”

c'è ancora qualcuno che è allarmato dalle variazioni climatiche? Ma dài...

analogico ha scritto: ↑martedì 27 luglio 2021, 11:38
Volendo analizzare altri fenomeni estremi potremmo pensare alla "piccola era glaciale"
https://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale

Per parte del medioevo e fino al 13 secolo i passi alpini erano valicabili senza troppi problemi anche d'inverno.
In compenso, al tempo dei Romani il nordafrica era il granaio dell'impero, cosa che adesso sembra abbastanza difficile da credere, almeno per me.

Non credo che stiamo prendendo minimamente sul serio la nostra responsabilità di conservare la terra, ma è anche vero che in natura niente è immutabile e che (soprattutto) tra uomo e natura, alla fine la natura vince sempre. Ma non è una buona scusa per fregarsene e andare avanti a farci gli affari nostri come se non stessimo facendo dei gran danni all'ambiente...

Io ho fatto il liceo scientifico, ma oltre a questo non ho altro che l’esperienza personale su cui basarmi.
Ricordo distintamente che i termometri segnavano fino a -18º/-20º d’inverno (con problemi di congelamento del gasolio delle auto) e ben oltre i 40º d’estate con il cavalletto dei motorini che sprofondava nell’asfalto fuori dall’oratorio fino a circa 15-16 anni fa.
Ricordo di piovute alluvionali a luglio praticamente tutti gli anni, alternati ai caldi estremi che hanno sempre portato l’afa tipica della palude Padana.
Quello che posso affermare per certo è che quest’anno il tempo è guasto come non mai, con il cielo perennemente nuvoloso la sera, parecchie nevicate l’inverno scorso e abbondanti precipitazioni durante tutta la primavera e per metà del mese di estate appena trascorso. La mia ultima astrofotografia risale al lontano 16 novembre 2020, data dopo la quale non si è più avuto il cielo sereno per più di poche ore. La speranza è che si stia sfogando adesso per lasciarci godere delle soleggiate vacanze estive, ma nel dubbio ho speso un po’ di soldini in abbigliamento molto impermeabile

maylota ha scritto: ↑martedì 27 luglio 2021, 12:57

analogico ha scritto: ↑martedì 27 luglio 2021, 11:38
Volendo analizzare altri fenomeni estremi potremmo pensare alla "piccola era glaciale"
https://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale

Per parte del medioevo e fino al 13 secolo i passi alpini erano valicabili senza troppi problemi anche d'inverno.
In compenso, al tempo dei Romani il nordafrica era il granaio dell'impero, cosa che adesso sembra abbastanza difficile da credere, almeno per me.

Non credo che stiamo prendendo minimamente sul serio la nostra responsabilità di conservare la terra, ma è anche vero che in natura niente è immutabile e che (soprattutto) tra uomo e natura, alla fine la natura vince sempre. Ma non è una buona scusa per fregarsene e andare avanti a farci gli affari nostri come se non stessimo facendo dei gran danni all'ambiente...

Assolutamente d’accordo, e a quanti ancora pensano che il riscaldamento globale non sia colpa nostra, lancio un invito a guardare un qualsiasi documentario sull’inquinamento da microplastiche degli oceani, di certo è difficile dire che quella non sia colpa nostra. Per non parlare dello sfruttamento selvaggio delle risorse. Si potrebbe andare avanti per ore. Che tristezza

Senza scomodare la scienza "alta"... Ma
quando piccolo, negli anni 70, a novembre faceva freddo... E l'estate era dominata dall'anticiclone delle azzorre e non da quello africano, che a partire dai primi anni del duemila domina il Mediterraneo.

Gennaio/marzo 1970- Bra- Battaglione di addestramento II rgt alpini:
temperatura media - 15°C (senza riscaldamento, ma con dotazione regolamentare di "cordiale")
previe due settimane di nevicata ininterrotta, che superarono i 2,00 mt.
Sì, eccome se me lo ricordo che faceva freddo...

Non ci crederete ma il cordiale dell’esercito è ancora in vendita (in bottiglia) in versione brandy o grappa

Mi unisco alle preoccupazioni dei "paranoici" io direi attenti osservatori! Frequento da sempre ambienti alpini negli ultimi giorni lo zero termico si è spostato ad un'altitudine superiore al Bianco se consideriamo il Caucaso Europa solo l'Elbrus è sopra lo zero termico, il ghiacciaio del Gran Paradiso è morto, sul Rosa il passo de Lis sta diventando il limitare inferiore, il Kilimangiaro ha giusto un piccolo cappellino bianco. L'aumento demografico, i livelli di inquinamento negli ultimi anni sono aumentati e mi riesce difficile pensare che la situazione venga considerata seriamnte.....

ASTROLUX ha scritto: ↑lunedì 26 luglio 2021, 19:59 Qui a Napoli si boccheggia, mentre leggo di alluvioni nel centro Europa ed oggi grandinate e tempeste nel parmense.
Il clima è impazzito, solo uno sciocco non se nerenderebbe conto. Tuttavia ancora si nega l'evidenza.
Che pianeta lasceremo ai posteri?

Siamo vicini al collasso. Più passano gli anni e più il clima diventa violento; giornate caldissime da non respirare e subito dopo uragani e bombe d'acqua. Siamo diventati un paese tropicale. Tutto concorre a questo, dalle nostre abitazioni tutte fornite di condizionatore, alle autovetture, alle fabbriche.
Il sole non ha più alcuna protezione nella nostra atmosfera, quando esce il sole quasi immediatamente le temperature salgono verso i 40 gradi, qualsiasi sia la stagione, dalla primavera all'estate sino all'autunno...insomma sino a quando c'è sole.
Mi sembra Normale che tutto si sballa.

Non credo che questa cosa avrà fine sino a quando la natura non ci cancella dalla faccia della terra.

Non voglio fare il negazionista, ma oggi in ridente cittadina della costiera adriatica (ex parte della pentapoli bizantina) c'era temperatura max 30 gradi, vento e di sera quasi serve il golfino...come nei film anni 60