Goldfink CusTom
Inviato: venerdì 3 dicembre 2021, 22:04
Goldfink e' stata una famosa catena di negozi di cancelleria tedesca che ha operato dagli inizi del secolo fino agli inizi degli anni '60, quando chiuse il suo ultimo negozio a Berlino. Non avevano alcuna capacita' produttiva ma avevano a catalogo penne stilografiche con il marchio Goldfink realizzate con parti commissionate da diversi produttori, non ho mai avuto il piacere di mettere le mani su una di queste penne ma godono la reputazione di essere prodotti di ottima qualità.
Il marchio e' stato riportato in vita da uno dei nomi più noti nell'ambito della produzione delle penne stilografiche, Tom Weisterich, il quale ha iniziato una produzione di penne molto esclusive realizzate completamente a mano tra le colline abruzzesi. I materiali usati sono tra i più esclusivi e ricercati, tra cui preziose barre di celluloide provenienti dai magazzini OMAS e Delta dove ha operato come consulente, tutti rigorosamente lavorati a mano su tornio parallelo. L'esemplare oggetto di questa recensione e' una CusTom Oversized ispirata alle linee della Montblanc 139 e realizzata con una celluloide proveniente dai magazzini di Delta. La celluloide di questa penna ha un fascino unico, un materiale che ha una incantevole lucentezza e profondità, una di quelle celluloidi che e' impossibile catturare in una foto. Molte celluloidi moderne come questa offrono una sensazione al tatto che definisco setosa, invogliano a farci scorrere i polpastrelli e a rigirarsele tra le dita, ed hanno una una lucidità ed una profondità che non trovo nelle celluloidi vintage, ma forse semplicemente perché il tempo le ha cancellate.
Partiamo subito con le misure:
Lunghezza chiusa: 146.5mm
Lunghezza aperta: 135mm
Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 177mm
Diametro fusto: 15mm
Diametro sezione: 13mm
Peso: 32gr
La prima cosa che salta all'occhio guardando questa penna è che è "disordinata", il corpo della penna ha sezione, fusto principale, l'anello che fissa il pistone ed il fondello di ricarica, in nessuna delle quattro parti il motivo della celluloide si allinea, ovviamente neanche il motivo del cappuccio si allinea con il resto della penna.
Ma questa è la filosofia dei prodotti Goldfink, sono prodotti genuinamente artigianali. La stessa clip è realizzata a mano nella sua bottega, è incredibile il dettaglio con cui viene fatta e la placcatura opaca stile Montblanc Hemingway, ma l'anellino tra corpo del cappuccio e testina è qualche decimo di millimetro più grande e si sente. Mi piace? A me intriga avere una penna che so essere fatta a mano per me, Tom mi ha scritto per chiedermi quale sezione preferivo tra una scelta di tre.
Il cappuccio si rimuove in un giro e 1/4 e calza sul fusto anche se non bene rischiando di perderselo mentre si scrive. Comunque date le dimensioni direi che non è per nulla necessario calzarlo. Sulla base troviamo tre anellini che trovo molto eleganti, oltre questi l'unico altro anello metallico è quello della clip.
Il sistema di ricarica è un pistone ingegnerizzato e ben realizzato da Tom, è un pistone vero ma che, come un captive converter, scorre in un corpo separato dalla celluloide, presumo per due motivi: primo evitare di macchiare la celluloide, secondo non caricare troppo inchiostro evitando problemi di flusso. E' tuttavia facilmente manutenibile per gli smanettoni come me.
La sezione è fatta per mani grandi e senza conicità, non è lunga e le dita finiscono sulla filettatura che però non è per nulla fastidiosa.
Sulla penna è installato un gruppo scrittura composto da alimentatore in ebanite e un pennino Bock #8, il tutto tenuto insieme da un collarino in ebanite avvitato nella sezione, insieme alla penna mi sono fatto fornire da Tom un secondo collarino idoneo ad ospitare un gruppo scrittura Montblanc 149.
Ma veniamo alle note dolenti, ho chiesto un pennino stub 1.3, purtroppo però quando la penna è arrivata il pennino non scriveva, i rebbi erano disallineati ed uno era estroflesso, insomma era un po' incasinato, ho provato a sistemarlo ma non ho sortito buoni risultati. L'ho rispedita a Tom il quale dopo essersi scusato me l'ha restituita dopo una settimana, purtroppo però benché scriveva leggermente meglio ancora non andava, avevo molti salti e continue false partenze. Non so il motivo per cui mi è ritornata così, magari avevo fatto io qualcosa di sbagliato cercando di sistemarlo prima di rispedirla, ma non mi è stato detto nulla. A questo punto mi sono armato di pazienza e un piccola dose di coraggio e sono intervenuto in maniera più decisa, il grosso problema era un fastidioso baby bottom, una bella rogna da risolvere su uno stub, ma con molta pazienza ne sono venuto a capo. Ora scrive con un bel flusso ed uno di quei tratti che definisco "gloriosi", perché dà gloria anche ad un 4001 Royal Blue.
Oltre allo stub ho anche montato un gruppo scrittura con un pennino F, prelevato da una 149 cannibalizzata, che rende la penna più "usabile" in contesti lavorativi.
Cosa dire di questa penna, è una penna esclusiva, un prodotto artigianale realizzato quasi esclusivamente su richiesta del cliente con ottimi materiali, ben fatta, solida e con un ottimo sistema di ricarica. L'unica cosa di cui non sono stato molto soddisfatto è il gruppo scrittura, dopo averla rispedita indietro avrei gradito che mi fosse stata restituita una penna che scriveva bene o un messaggio che mi diceva che non poteva essere sostituito e per quale motivo, ma ho accettato la cosa e me la sono sistemata da solo. Ora sono il felice possessore di una meravigliosa penna fatta per me, una penna che può deliziare con lo stub 1.3 e fungere da formidabile strumento di lavoro con il Fine della 149.
Il marchio e' stato riportato in vita da uno dei nomi più noti nell'ambito della produzione delle penne stilografiche, Tom Weisterich, il quale ha iniziato una produzione di penne molto esclusive realizzate completamente a mano tra le colline abruzzesi. I materiali usati sono tra i più esclusivi e ricercati, tra cui preziose barre di celluloide provenienti dai magazzini OMAS e Delta dove ha operato come consulente, tutti rigorosamente lavorati a mano su tornio parallelo. L'esemplare oggetto di questa recensione e' una CusTom Oversized ispirata alle linee della Montblanc 139 e realizzata con una celluloide proveniente dai magazzini di Delta. La celluloide di questa penna ha un fascino unico, un materiale che ha una incantevole lucentezza e profondità, una di quelle celluloidi che e' impossibile catturare in una foto. Molte celluloidi moderne come questa offrono una sensazione al tatto che definisco setosa, invogliano a farci scorrere i polpastrelli e a rigirarsele tra le dita, ed hanno una una lucidità ed una profondità che non trovo nelle celluloidi vintage, ma forse semplicemente perché il tempo le ha cancellate.
Partiamo subito con le misure:
Lunghezza chiusa: 146.5mm
Lunghezza aperta: 135mm
Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 177mm
Diametro fusto: 15mm
Diametro sezione: 13mm
Peso: 32gr
La prima cosa che salta all'occhio guardando questa penna è che è "disordinata", il corpo della penna ha sezione, fusto principale, l'anello che fissa il pistone ed il fondello di ricarica, in nessuna delle quattro parti il motivo della celluloide si allinea, ovviamente neanche il motivo del cappuccio si allinea con il resto della penna.
Ma questa è la filosofia dei prodotti Goldfink, sono prodotti genuinamente artigianali. La stessa clip è realizzata a mano nella sua bottega, è incredibile il dettaglio con cui viene fatta e la placcatura opaca stile Montblanc Hemingway, ma l'anellino tra corpo del cappuccio e testina è qualche decimo di millimetro più grande e si sente. Mi piace? A me intriga avere una penna che so essere fatta a mano per me, Tom mi ha scritto per chiedermi quale sezione preferivo tra una scelta di tre.
Il cappuccio si rimuove in un giro e 1/4 e calza sul fusto anche se non bene rischiando di perderselo mentre si scrive. Comunque date le dimensioni direi che non è per nulla necessario calzarlo. Sulla base troviamo tre anellini che trovo molto eleganti, oltre questi l'unico altro anello metallico è quello della clip.
Il sistema di ricarica è un pistone ingegnerizzato e ben realizzato da Tom, è un pistone vero ma che, come un captive converter, scorre in un corpo separato dalla celluloide, presumo per due motivi: primo evitare di macchiare la celluloide, secondo non caricare troppo inchiostro evitando problemi di flusso. E' tuttavia facilmente manutenibile per gli smanettoni come me.
La sezione è fatta per mani grandi e senza conicità, non è lunga e le dita finiscono sulla filettatura che però non è per nulla fastidiosa.
Sulla penna è installato un gruppo scrittura composto da alimentatore in ebanite e un pennino Bock #8, il tutto tenuto insieme da un collarino in ebanite avvitato nella sezione, insieme alla penna mi sono fatto fornire da Tom un secondo collarino idoneo ad ospitare un gruppo scrittura Montblanc 149.
Ma veniamo alle note dolenti, ho chiesto un pennino stub 1.3, purtroppo però quando la penna è arrivata il pennino non scriveva, i rebbi erano disallineati ed uno era estroflesso, insomma era un po' incasinato, ho provato a sistemarlo ma non ho sortito buoni risultati. L'ho rispedita a Tom il quale dopo essersi scusato me l'ha restituita dopo una settimana, purtroppo però benché scriveva leggermente meglio ancora non andava, avevo molti salti e continue false partenze. Non so il motivo per cui mi è ritornata così, magari avevo fatto io qualcosa di sbagliato cercando di sistemarlo prima di rispedirla, ma non mi è stato detto nulla. A questo punto mi sono armato di pazienza e un piccola dose di coraggio e sono intervenuto in maniera più decisa, il grosso problema era un fastidioso baby bottom, una bella rogna da risolvere su uno stub, ma con molta pazienza ne sono venuto a capo. Ora scrive con un bel flusso ed uno di quei tratti che definisco "gloriosi", perché dà gloria anche ad un 4001 Royal Blue.
Oltre allo stub ho anche montato un gruppo scrittura con un pennino F, prelevato da una 149 cannibalizzata, che rende la penna più "usabile" in contesti lavorativi.
Cosa dire di questa penna, è una penna esclusiva, un prodotto artigianale realizzato quasi esclusivamente su richiesta del cliente con ottimi materiali, ben fatta, solida e con un ottimo sistema di ricarica. L'unica cosa di cui non sono stato molto soddisfatto è il gruppo scrittura, dopo averla rispedita indietro avrei gradito che mi fosse stata restituita una penna che scriveva bene o un messaggio che mi diceva che non poteva essere sostituito e per quale motivo, ma ho accettato la cosa e me la sono sistemata da solo. Ora sono il felice possessore di una meravigliosa penna fatta per me, una penna che può deliziare con lo stub 1.3 e fungere da formidabile strumento di lavoro con il Fine della 149.