FountainPen.it Forum

Buongiorno a tutti.

proprio ieri sono andato a prendere da un signore 3 penne che vendeva in lotto, una di questa è quella che presento in questo post e che non ho mai visto sino a ieri.

Si tratta di una Penco, modello sconosciuto e forma abbastanza inusuale in quanto è tronca e cilindrica sia sul cappuccio che sul fondo.

Il pennino è acciaio con la scritta "Penco Manufacturers", il foro sul pennino è a forma di cuore.

Cappuccio laminato in oro con su inciso "PENCO 8% 18.K."

Altra particolarità: sull'impugnatura (si vedano e foto) sono presenti delle incisioni molto sottili e passanti, quindi forano il fusto; ce ne sono 5. Qaulcuno sa a cosa servano? (vedere quarta foto dall'alto)

Per il momento non c'è molto altro da dire...ha bisogno di una sistemata perché il pennino va lucidato, messo un nuovo sacchetto e al cappuccio va rimossa la botta presa e fissata bene la clip.

Se qualcuno sa illuminarmi sul nome del modello ne sarei più che felice. Io la collocherei negli anni 40 più o meno, voi che dite?

Un saluto a tutti

Sembra un'imitazione della wahl 5th avenue

kircher ha scritto: ↑domenica 22 maggio 2022, 15:45 Sembra un'imitazione della wahl 5th avenue

Mai vista, decisamente imita la 5th Ave, ma copiarne una di successo no?

Forse è più carina della 5th avenue

Ci va poco, con quella sezione triangolare, la brutta copia di una 51 che già non è uno splendore

Beh, mi sembra messa meno peggio di quello che sembrava nelle foto che avevi postato (a parte il cappuccio che ha esattamente i problemi che si vedevano).

Quelle incisioni mi avevano incuriosito, ma non immaginavo fossero passanti.
Visto il curioso e temerario sistema di ritenuta del cappuccio, non è che servono per compensare le sovrapressioni che si creerebbero inserendolo e sfilandolo?

Però quel pennino deve proprio stare così sporgente?

A proposito di imitazioni... Ricordo che Penco costruiva metà/fine anni '50 delle belle stilografiche con il pennino troppo uguale allo sheaffer triumph però, vedi la PenCo 53 per esempio. E infatti la Sheaffer le fece causa e la vinse. Saluti.

Giorgio1955 ha scritto: ↑domenica 22 maggio 2022, 18:51 A proposito di imitazioni... Ricordo che Penco costruiva metà/fine anni '50 delle belle stilografiche con il pennino troppo uguale allo sheaffer triumph, però, vedi la PenCo 53 per esempio. E infatti la Sheaffer le fece causa e la vinse. Saluti.

Hai riferimenti specifici a questa cosa della causa? Perché finora ho sentito di tutto, e tracce documentali non ce ne sono, ma se c'è una sentenza, deve senz'altro esser registrata.

Simone

No, ma è quello che credo si sia sempre letto e detto.

Esme ha scritto: ↑domenica 22 maggio 2022, 17:09 Beh, mi sembra messa meno peggio di quello che sembrava nelle foto che avevi postato (a parte il cappuccio che ha esattamente i problemi che si vedevano).

Quelle incisioni mi avevano incuriosito, ma non immaginavo fossero passanti.
Visto il curioso e temerario sistema di ritenuta del cappuccio, non è che servono per compensare le sovrapressioni che si creerebbero inserendolo e sfilandolo?

Però quel pennino deve proprio stare così sporgente?

Si, a parte il canonico sbriciolamento del sacchettino i difetti sono estetici…la ho provata per intinzione e il pennino scrive.

Ho pensato anche io che quei fori servissero a bilanciare la pressione ma pensavo più che altro a quando la penna semiscarica gocciola perché il calore della mano espande l’aria nel serbatoio…è una cosa che credo mi sia successa su alcune penne, forse mi sbaglio. Sarebbe bello avere la risposta certa.

Il pennino è in fuori perché ho smontato la penna per una bella pulizia e disincrostazione e successivamente ho piazzato il pennino al suo posto ma non ho premuto perché fatica sia a entrare che uscire e non volevo sollecitare rimontarlo e poi obbligare chi luciderà il pennino a fare ilteriore fatica rischiando di rompere. Lasciandolo così pensavo fosse facile toglierlo ma la verità è che la ruggine fa presa e si fa uguale fatica amen…tanto non la tocco più per il momento fino a che non viene riparata…

Giorgio1955 ha scritto: ↑domenica 22 maggio 2022, 20:43 No, ma è quello che credo si sia sempre letto e detto.

Si, il problema che un sacco di cose di cui si è sempre letto e detto (tipo la Etiopia modello rarissimo dato agli ufficiali della guerra di Etiopia e mai entrato in commercio) si sono palesate come colossali bufale, o più semplicemente (come la FERT di produzione Aurora) false/sbagliate, e prima di propagare informazioni per sentito dire, preferirei avere un minimo di basi documentali. Se no poi si ritrovano in libri e articoli e la gente dice che son vere perché è scritto su X o Y.

Credo che questa renda l'idea molto meglio di qualunque spiegazione:

https://xkcd.com/978/

Simone

La Penco 53 fu il modello di punta dell’azienda, lanciata sul mercato nel ’52, e si ispirava fortemente ai modelli Sheaffer con pennino conico Triumph. La penna ebbe una buona campagna pubblicitaria in cui si evidenziavano caratteristiche tecniche all’avanguardia, in particolar modo sul sistema di caricamento che riprendeva alcune caratteristiche della Vacumatic. Benché fortemente ispirata, nella versione base e con cappuccio cromato, rispettivamente alla Touchdown Valiant e Sentinel Deluxe, era tuttavia stilisticamente all’avanguardia con un fusto più gande, secondo quelle che saranno le tendenze future. La 53 era una penna di ottima fattura realizzata con materiali di buona qualità, la versione base con cappuccio nero e pennino in oro 14K costava l’equivalente di 120€, in linea con il prezzo di una Sheaffer Valiant di 12,5$ dell’epoca rapportabili a circa 130€ odierni.
Il sistema di caricamento non riscosse un grosso successo, in quanto richiedeva l’apertura del fusto in un’epoca i cui sempre più sistemi si operavano dall’esterno, in particolar modo proprio le Sheaffer a cui si ispirava. Per questo motivo nel ’53 venne introdotto un sistema di carica molto simile al Touchdown, talmente simile da attirare le attenzioni dei legali di Sheaffer. Il pennino conico molto simile al pennino Targa, le linee di chiara ispirazione Sheaffer, il nome che ricordava il Pen Co. di Sheaffer ed ora anche il sistema di carica Touchdown erano un’ottima serie di buoni motivi per intentare una azione legale. I fratelli Rossi cercarono di correre ai ripari cambiando nel ’54 il sistema di ricarica per l’ultima versione della 53, implementando un classico sistema di ricarica a pistone, anche questo di ottima fattura, tuttavia fu tardi, il colosso Americano non desistette dalla sua azione legale. La Penco non potendo sostenere una causa del genere smise la produzione della 53 nel 1956. La 53 fu il canto del cigno della Penco che chiuse i battenti nel 1957.
[Rif. Wiki di fountainpen.it, Pentrace, Pen Hero]
Mi permetto di fare copia e incolla di quello che scrive francoiacc in un suo post sulla Penco 53. Ci sono tre riferimenti.Grazie Francesco.
viewtopic.php?f=72&t=19059
Quindi non si arrivò alla causa ma Penco smise di fare la 53 e poco dopo chiuse.

La parte relativa alle vicende legali deriva da pentrace, è un articolo che mi ricordavo.
Però anche lì non vengono citate fonti, e non è ben chiarito se si fosse trattato di soli carteggi tra uffici legali o se ci fosse una causa avviata (e quindi registrata).

Mi ricordo anche che su un forum di lingua inglese (forse fpn, ma la memoria visiva mi rimanda a un layout differente) c'era una discussione in merito alla Penco dove si faceva riferimento a quell'articolo, scritto da un membro del forum. Qualche anno dopo la figlia di uno dei fratelli Rossi aveva chiesto di poter avere maggiori informazioni, ma l'autore non era più iscritto e quindi la richiesta pare non abbia avuto seguito.

Ho considerato le fonti riportate, incluso Pentrace, alquanto attendibili, poi diversi elementi portano a ritenere molto plausibile la cosa. Una evidenza della eventuale causa o confronto legale sarebbe sicuramente una utile conferma.