FountainPen.it Forum

Orsobruno56 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 8:29 Conduttori N O S in ebanite?
Ovvio allora che abbiano bisogno di tempo per saturarsi e stabilizzarsi…
Ovvio anche che ogni esemplare abbia una sua personalità…

CUT
Buona domenica.

Giovanni

Ciao, faccio domanda da ignorante, saturarsi indica in qualche modo una porosità che “assorbe” una parte di inchiostro o sono completamente fuori strada? Grazie

Iridium ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 9:16

Orsobruno56 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 8:29 Conduttori N O S in ebanite?
Ovvio allora che abbiano bisogno di tempo per saturarsi e stabilizzarsi…
Ovvio anche che ogni esemplare abbia una sua personalità…

CUT
Buona domenica.

Giovanni

Ciao, faccio domanda da ignorante, saturarsi indica in qualche modo una porosità che “assorbe” una parte di inchiostro o sono completamente fuori strada? Grazie

Giusto

Infatti se avessi il conduttore non nero vedresti che dopo un po’ cambia colore

Automedonte ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 9:30

Iridium ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 9:16

Ciao, faccio domanda da ignorante, saturarsi indica in qualche modo una porosità che “assorbe” una parte di inchiostro o sono completamente fuori strada? Grazie

Giusto

Infatti se avessi il conduttore non nero vedresti che dopo un po’ cambia colore

Grazie Cesare, tutto chiaro

Buona domenica
Per quanto riguarda la saturazione dei conduttore in ebanite vi racconto un episodio che ha riguardato una delle mie stilografiche.

Qualche anno fa ho acquistato, da un commerciante che conosco bene da circa trenta anni, una Aurora Dante Alighieri L E, rimasta in vetrina per tanti, ma tanti anni.

Il conduttore in ebanite ha impiegato molto tempo per saturarsi. L’inchiostro era verde ed è diventato verde, emanando un odore suo caratteristico. Oggi quella penna scrive meravigliosamente bene. Non la uso di frequente, ma quando la carico il conduttore si saturave stabilizza in pochi minuti. Una favola.

Penso che sarà così anche per la Duchessa. Il mio esemplare 133 con pennino M già va benissimo.

Giovanni

Ricordo che Ottorino ha scritto che la Duchessa è stata ispirata dalle prime penne Sheaffer, così questa sera le ho presentate l'una all'altra.

Marsich ha scritto: ↑martedì 2 agosto 2022, 10:50

Modello60 ha scritto: ↑martedì 2 agosto 2022, 4:58 La Duchessa è arrivata sana e salva in Nuova Zelanda. Grazie a tutti coloro che hanno reso questa bellissima penna una realtà.
.20220801_201944.jpg20220801_202756.jpg

Boia!
E quanto ci ha messo ad arrivare laggiù?

La Duchessa è partita da Firenze il 25 luglio ed è stata consegnata a Wellington il 1° agosto, più velocemente di alcuni pacchi tra città della Nuova Zelanda.

Modello60 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 22:21 La Duchessa è partita da Firenze il 25 luglio ed è stata consegnata a Wellington il 1° agosto, più velocemente di alcuni pacchi tra città della Nuova Zelanda.

Ammazza che velocità!

Modello60 ha scritto: ↑domenica 7 agosto 2022, 22:21

Marsich ha scritto: ↑martedì 2 agosto 2022, 10:50

Boia!
E quanto ci ha messo ad arrivare laggiù?

La Duchessa è partita da Firenze il 25 luglio ed è stata consegnata a Wellington il 1° agosto, più velocemente di alcuni pacchi tra città della Nuova Zelanda.

Incredibile rapido!
Tutto ciò mi riporta alla mente un fatto curioso che mi capitò.
Qualche anno fa, io e mia moglie vivevamo in due paesi diversi, io in Italia e lei in Paraguay. A fine ottobre, con Poste Italiane, le spedii il regalo di compleanno (è nata a metà novembre), ma questo gli arrivò solo ad aprile!

oggi ho portato la Duchessa, insieme alla 88, in ufficio. Nel loro astuccio di pelle nella tasca interna della borsa. Duchessa prima penna, 88 backup. Nessun rigurgito ne gocciolamento, stavolta l'ho tenuta in orizzontale sulla scrivania qualche giorno. Speriamo continui così. Sara saturo l'alimentatore?

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 4 agosto 2022, 17:03 Dovrebbe essere acqua. L'emulsione olio-acqua della tornitura è stato eliminato a monte.
Nel dubbio esercitati a riempirla con acqua per comprendere come funziona. Carica e scarica acqua diverse volte. Se ci dovessero essere residui, improbabile ma non impossibile, se ne vannp

Grazie mille Ottorino, proverò: mi sembra qualcosa di lattescente e non acqua, come "organico". Carico solo la penna con acqua fredda (o calda? sapone? solventi?) anzichè con inchiostro? Non serve altro? O consigli di svitarla e lavarla? Ho un po' paura di compromettere le tenute dell'inchiostro...

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 4 agosto 2022, 17:03 Siamo dei trafficoni e ci piace smontare e rimontare. Ma non è assolutamente obbligatorio ne' consigliabile. Son fatte per scrivere non per essere smontate.

Ok non la smonto...In caso come va aperta correttamente per pulirla dentro da quei residui?

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 4 agosto 2022, 17:03 Usane uno a lascia che tutto il sistema si stabilizzi. E' tutto nuovo e non ha mai visto inchiostro. C'e' a chi da fastidio non essere il/la primo/a a inchiostrare.
Quando si è stabilizzato tutto, se hai voglia, cambia gruppo pennino e lascia che si stabilizzi di nuovo.

Ok, consigli su quale inchiostro usare? Nei post seguenti a questo (es. di Automedonte) leggo che il sistema si satura di inchiostro, domanda: una volta saturato il sistema con un tipo di inchiostro o un colore è un problema cambiare la tipologia o il colore? (Succede per le teiere in terracotta porosa -Yixing- una volta condizionate: vanno poi usate per un solo tipo di tè, lo stesso con cui le si condiziona inizialmente, per non perderne l'aroma)

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 4 agosto 2022, 17:03 Allora lasciala aperta in un portapenne, senza tappo a pennino in su e dimenticala. Si asciuga da sola.
Quando avrai voglia, la inchiostri e la usi

Intendi lasciarla a pennino in su dopo averla lavata per pulirla? O non la toccheresti proprio, lasciandola solo asciugare? Inchiostrata/"condizionata" o non è indifferente?
In generale lasciare le nostre penne nuove di fabbrica riposte per anni senza lavarle (non in questo caso), potrebbe essere un errore/comprometterle nel tempo? Meglio usarle, lavarle e riporle o lasciarle nuove?

Grazie mille per i preziosissimi consigli e la pazienza, scusate le domande banali.

Bosatzu1 ha scritto: ↑martedì 9 agosto 2022, 14:00 .....

Ottorino ha scritto: ↑giovedì 4 agosto 2022, 17:03 Usane uno a lascia che tutto il sistema si stabilizzi. E' tutto nuovo e non ha mai visto inchiostro. C'e' a chi da fastidio non essere il/la primo/a a inchiostrare.
Quando si è stabilizzato tutto, se hai voglia, cambia gruppo pennino e lascia che si stabilizzi di nuovo.

Ok, consigli su quale inchiostro usare? Nei post seguenti a questo (es. di Automedonte) leggo che il sistema si satura di inchiostro, domanda: una volta saturato il sistema con un tipo di inchiostro o un colore è un problema cambiare la tipologia o il colore? (Succede per le teiere in terracotta porosa -Yixing- una volta condizionate: vanno poi usate per un solo tipo di tè, lo stesso con cui le si condiziona inizialmente, per non perderne l'aroma)

Ciao,
chiaramente lascio la risposta alle varie domande al progettista o a chiunque abbia una buona esperienza.
Sul quesito che ho riportato su, da “non esperto” inserisco il mio punto di vista sul discorso della saturazione dell’alimentatore.
Appena è arrivata la mia copia della Duchessa ho messo su il Parker Quink nero, che uso spesso e conosco bene. Forse però è un inchiostro un po’ troppo asciutto per le caratteristiche della penna, o forse sono stato io un po’ frettoloso, e non gli ho dato sufficiente tempo di saturare il gruppo scrittura, fatto sta che ho sciacquato tutto, fatto asciugare ed inserito un blu scuro della TWSBI, più fluido.
La penna rede molto bene e le sto dando il tempo di assestarsi, usandola comunque molto (quasi in esclusiva). Scrive benissimo!
Tra l'altro ho notato che con il passare dei giorni l'inchiostro fluisce leggermente più abbondante ed anche il colore su carta sembra un po' più saturo rispetto alle prime pagine scritte. Adesso il colore è uguale a quello che esce da una penna caricata con lo stesso inchiostro e pennino stessa ampiezza del tratto, mentre prima sembrava un po' più chiaro.
Su questa penna non farò “salti di inchiostro” passando da rossi a neri o roba del genere: indipendentemente dalle caratteristiche dell’alimentatore della Duchessa, in generale tendo a dedicare un inchiostro ad una penna, una volta trovata una combinazione che funziona bene, in modo da effettuare i “lavaggi” solo nel lungo periodo, se se ne presenta la necessità, oppure se intendo riporre la penna e non usarla per un po’ di tempo.
Ciao!

Bosatzu1 ha scritto: ↑martedì 9 agosto 2022, 14:00 Grazie mille Ottorino, proverò: mi sembra qualcosa di lattescente e non acqua, come "organico". Carico solo la penna con acqua fredda (o calda? sapone? solventi?) anzichè con inchiostro? Non serve altro? O consigli di svitarla e lavarla? Ho un po' paura di compromettere le tenute dell'inchiostro...

Attieniti a quanto ho detto nell'intervento precedente e non ti fare altre domande.
E' una penna stilografica, suvvia !

Bosatzu1 ha scritto: ↑martedì 9 agosto 2022, 14:00 mi sembra qualcosa di lattescente [...], come "organico".

Ma è una penna o un pene?

Ho ripreso la penna dopo l'intervento in assistenza (ottimo e veloce) e dopo cinque giorni di uso continuo, senza particolari attenzioni se non quelle normali per una penna stilografica, posso dire finalmente di essere completamente soddisfatto. Scrive molto bene senza alcun inconveniente e nelle lunghe sedute non stanca affatto. Ancora complimenti a tutti coloro che si sono prodigati per questo progetto.

Bons ha scritto: ↑martedì 9 agosto 2022, 19:18

Bosatzu1 ha scritto: ↑martedì 9 agosto 2022, 14:00 mi sembra qualcosa di lattescente [...], come "organico".

Ma è una penna o un pene?

Bè grossa è grossa ma ... suvvia non esageriamo