Quanti Stadi attraversa questa passione ?

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
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linusmax
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Messaggio da linusmax »

Da quando ho iniziato questa passione, circa tre anni fà, penso di aver attraversato due passaggi, ma ora chiedo ai più anziani coltivatori di questa passione magari di illustrare cosa mi aspetta.

1) Dopo aver acquistato giusto un paio di pennette economiche da pochi soldi (una pelikan scolastica e ...non ricordo), ho iniziato a leggere il forum e a guardare i video di MC. Mi sono fatto una discreta cultura e dopo qualche mese ho iniziato ad acquistare molte stilografiche in tempi molto molto stretti. Per fortuna gli acquisti effettuati erano tutti molto mirati e studiati, quindi non ho acquistato porcherie, ma solo stilografiche che oggi mi soddisfano moltissimo.

2) Nell'ultimo anno ho iniziato ad acquistare veramente poco, forse due penne in tre mesi e neanche di grande valore.

Ho pochissime vintage, perchè ho paura di prendere pezzi semirotti.
Giuseppe
La Maestra a scuola di mio figlio detesta le stilografiche. dice; "abbiamo fatto tanto per levarcele di torno" :-)
Maruska
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Messaggio da Maruska »

linusmax ha scritto: venerdì 9 settembre 2022, 19:11 Da quando ho iniziato questa passione, circa tre anni fà, penso di aver attraversato due passaggi, ma ora chiedo ai più anziani coltivatori di questa passione magari di illustrare cosa mi aspetta.

1) Dopo aver acquistato giusto un paio di pennette economiche da pochi soldi (una pelikan scolastica e ...non ricordo), ho iniziato a leggere il forum e a guardare i video di MC. Mi sono fatto una discreta cultura e dopo qualche mese ho iniziato ad acquistare molte stilografiche in tempi molto molto stretti. Per fortuna gli acquisti effettuati erano tutti molto mirati e studiati, quindi non ho acquistato porcherie, ma solo stilografiche che oggi mi soddisfano moltissimo.

2) Nell'ultimo anno ho iniziato ad acquistare veramente poco, forse due penne in tre mesi e neanche di grande valore.

Ho pochissime vintage, perchè ho paura di prendere pezzi semirotti.
multistadio, da ragazzina usavo la Pelikano P465, e me la sono portata dietro fino alla 5^ superiore, era praticamente distrutta, ma scriveva da dio, non so se l'ho persa o se me l'hanno fregata da quanto scriveva bene, da allora mi sono sentita orfana di quella penna, e comunque negli anni ho sempre comprato penne economiche per il lavoro, un bel giorno mi sono comprata una bella Waterman Expert e anche quella scriveva benissimo... ma mi è caduta in terra e ho distrutto il pennino. Così ne ho comprata un'altra uguale, ma nera invece che bordeaux, ma quella bordeaux mi è rimasta sullo stomaco :cry: Poi ho voluto togliermi lo sfizio di una Montblanc e l'ho presa con caricamento a cartuccia ma con un pennino <M> che non mi permetteva di scrivere sui registri, troppo grosso il tratto: acquisto sbagliato. Ho preso successivamente una Montblanc 146 Le Grand con pennino <F> e quella la uso ancora oggi, ma non tantissimo. Credo di essere tarata Pelikan. Un bel giorno di otto anni fa mi decido ed entro in un negozio e chiedo una Pelikan. Il negoziante mi guarda stranito, e mi dice che di solito le Pelikan non gliele chiedono, gli chiedono le Montblanc, ma mi rassicura dicendomi che le Pelikan sono tra le penne più affidabili da lui conosciute.... Poi sono approdata su questo forum... e da lì ho fatto una strage! Sarà che sono appassionata di penne, colori, carta e di tutto quello che ci sta intorno, ma ho davvero collezionato una moltitudine di penne. Sono stata un bel po' assente dal forum e mi ero data una calmata, usavo solo la Twsbi Eco con pennino 1.1 e l'inchiostro Sailor Seiboku. Poi sono tornata sul forum, non so neanche perché ed ho comprato tutte le penne che mi ero persa da quanto ero stata qui l'ultima volta. Ecco, diciamo che gli stadi sono tanti e altalenanti. Ora sarebbe il caso che mi dessi una calmata :wave:
Maruska
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Messaggio da ricart »

Giuseppe ti aspetta "l'inferno" neanche se vai A Lourdes ti puoi salvare, comunque tranquillo io sono ancora in questo mondo :D
:wave:
Riccardo

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Messaggio da valhalla »

linusmax ha scritto: venerdì 9 settembre 2022, 19:11 2) Nell'ultimo anno ho iniziato ad acquistare veramente poco, forse due penne in tre mesi e neanche di grande valore.
nonostante quello che fa pensare questo forum, due penne in tre mesi in fondo non sono così poco. Certo, non c'è limite al numero di acquisti fatti da certa gente :D, ma se si esclude chi compra vintage in cattive condizioni (a poco prezzo) e ripara, non credo che molti possano permettersi di comprare una penna nuova al mese, a maggior ragione se son penne di un certo costo.

Avere un nuovo desiderio da aggiungere alla lista, sì, indubiamente :D

(comunque sospetto che il numero di stadi dipenda molto da persona a persona e da come sono soliti gestirsi le scimmie.)
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Messaggio da Esme »

1 precontemplazione
2 contemplazione
3 determinazione
4 azione
5 mantenimento

No, non sono le fasi del cambiamento. 😁

La 5 interpretatela a vostro piacere, ma per esempio:
"ho una nuova penna, mi serve un nuovo inchiostro/quaderno"
oppure:
"ok, ora sono a posto, dedicherò tutte le mie attenzioni a lei, diciamolo agli amici del forum, toh! guarda che bella penna nel 3d dei nuovi acquisti..."
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Sarò più entusiasta di incoraggiare il pensiero fuori dagli schemi quando ci saranno prove di un pensiero all'interno di essi." [sir Terry Pratchett]
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Messaggio da giorgiogreco »

le vie del Signiore sono finite ( per me) :lol: :wave:
Alpha7
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Messaggio da Alpha7 »

La prossima fase potrebbe essere quella dell'acquisto mirato ancora più sporadico ma, ahimè, più doloroso per il portafogli..
Oppure inizi a guardare le vintage e lì si apre il baratro... :roll:
mastrogigino
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Messaggio da mastrogigino »

Per me è iniziato tutto nel 2019 quando ormai ero più che schifato dalla mia "cosa" che mi ostinavo a definire "scrittura".
In più davo la colpa ANCHE alle pessime biro che sono state da sempre le uniche cose che usavo per scrivere.

Le varie "fasi" sono state nell'ordine.

1. Negazione da ignoranza: le stilo sono "robe di lusso", costano un botto, se le comprano solo i notai, i dottori, gli avvocati, i dirigenti, insomma quelli col "grano"

2. Scoperta dell'oriente e delle sue attrattive:
Ho visto la Gingiao (cp) 992 a 2€ ne ho comprate un pacchetto da 6.

3. Sboccia l'amore:
Scrivo comunque maluccio, ma con le stilo cinesastre è molto meglio che con le biro. Compro una 159 come penna "per le firme"

4. Gratto la crosta e inizio a scoprire un mondo nuovo:
Mi arrivano pubblicitá di penne.. oddio cosa sono quelle a "pistone" ? Ma dai esistono anche pennini "stub" e che roba è?
Voglio provare, compro una CingSung :D a pistone e un altra Gingiao 599 con pennino 1.1

5. Il tradimento arriva da est, il concetto di "finchè morte non vi separi" è molto diverso nella cultura del celeste impero:
Le mie pennette cinesi una dopo l'altra, come i pizzini delle missioni dell'ispettore gadget si autodistruggono..

6. Il sole sorge più a est di così, ovvero se faccio vene le spade non vedo perchè dovrei fare male le penne:
Scopro che anche in giappone si fanno penne stilo, e sono eccellenti, e ci sono anche i modelli per i povery!
Compro un paio di Preppy e una 78g, scopro un nuovo concetto di "scrive fine"..

7. Una volta si che sapevano fare le cose, e qui prima era tutta campagna:
Sostituite o seppellite le Gingiao mi godo le mie piccole Katane giapponesi, che peró hanno un difetto, esteticamente diciamo.. sono belle come la tuta blu del carrozziere...
Ma per caso mentre stavo cercando un paio di scarpe in un negozio dell'usato, mi casca l'occhio sullo scaffale delle "cianfrusaglie" e vedo brillare tra accendini, mazzi di carte e rasoi arrugginiti un cilindri di acciaio...
Compro per 10 miseri euro la mia prima penna "seria" una PaperMate Dynasty.
Un'altro pianeta... un'altra dimensione..
Penna in acciaio industruttibile.
Made in West Germany, c'era ancora il MURO!
Pennino M che è di un morbido che sembra fatto di velluto
Puó sembrare "demodè" ma rispetto alle penne "evonomiche" fa un figurone

8. La pillola rossa, ovvero se Morpheus quella sera fosse andato a vedere la finale dell'NBA oggi vivrei sereno:
Inizio a bazzicare i mercatini e i negozi di antiquariato e il mio cassetto comincia a riempirsi di penne dagli anni 70 in poi...

9. Ah, ma non esistono solo le cartucce blu pelikan, ovvero il mondo a colori
Scoprire che se vai nei negozi seri, o online, e non nella sfigata cartoleria del paesello esistono più inchiostri su questa terra che stelle nel cielo..
Compro i miei primi calamai, le siringhe, sulla scrivania conpaiono i fazzolettini di carta per pulire i pennini, il bicchiere per sciaquare, il bicchiere con la carta cucina per farli asciugare...

10. La beata supponenza di chi pensa ormai di aver provato di tutto.
E poi assaggia la burrata fresca a MartinaFranca.
Per caso in un robivecchi compro un "coso" etichettato "accendino in bachelite", che si peró ha una foggia inusuale, e su un pezzetto di metallo ha inciso un mappamondo con la scritta IDEAL.
Ho tra le mani una Waterman di quasi cent'anni.
Quando la tieni tra le dita si scalda e rilascia il suo particolare odore, profuma di storia.
È piccola, dimessa, un po' rovinata e scolorita, ma è lei e le sue battaglie, le sue avventure, il mondo che è cambiato intorno
Poi metti l'inchiostro, tocchi il foglio, scrivi e... e... è come, vabbeh mi trattengo se no finisco nel pornografico.
Non è perfetta, è smorfiosa, è difficile, non è per tutte le carte, ne per tutti gli inchiostri, richiede costante attenzione, precisione, impegno.
Ma ne vuoi sempre di più, come una droga.

11. Ormai pensi di aver provato DAVVERO tutto... insomma dopo quella penna li cos'altro vuoi che ci sia di "diverso", si vi saranno altre più belle, altre ancora più affascinanti, oppure altre più funzionali, più affidabili, più moderne... etc, ovvero variazioni di quanto giâ visto.
E poi, mentre cammini così pensando, ti centra in faccia un pellicano:
Compri per qualche spiccio una pelikano anni 80.
Scrive bene!
Proviamo su tutte le carte. Non sbaglia un colpo.
Con tutti gli inchiostri. Non si scompone.
Maltrattiamola. Non fa un plissè.
Sti cazz direbbe un abitante di Aix en Provence.
Ok.
Compri una M150. Idem
Oh pork! E questa é pure bella!
Compri una Signum.
Ok, pesa una tonnellata, è come guidare un Panzer VI in centro storico, peró these dicks!
Compri una 140.
Oddio, come la 150 ma questa è pure semiflex !
Adesso voglio una 400... e una M800 ... e una 100 e...
ok, la tana del bianconiglio è appena iniziata e io non ho ancora capito un cazz...


Maledetto Morpheus.


E maledette Gingiao!!!!!!! :lol:
Maruska
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Messaggio da Maruska »

mastrogigino ha scritto: venerdì 9 settembre 2022, 23:37 Per me è iniziato tutto nel 2019 quando ormai ero più che schifato dalla mia "cosa" che mi ostinavo a definire "scrittura".
In più davo la colpa ANCHE alle pessime biro che sono state da sempre le uniche cose che usavo per scrivere.

Le varie "fasi" sono state nell'ordine.

1. Negazione da ignoranza: le stilo sono "robe di lusso", costano un botto, se le comprano solo i notai, i dottori, gli avvocati, i dirigenti, insomma quelli col "grano"

2. Scoperta dell'oriente e delle sue attrattive:
Ho visto la Gingiao (cp) 992 a 2€ ne ho comprate un pacchetto da 6.

3. Sboccia l'amore:
Scrivo comunque maluccio, ma con le stilo cinesastre è molto meglio che con le biro. Compro una 159 come penna "per le firme"

4. Gratto la crosta e inizio a scoprire un mondo nuovo:
Mi arrivano pubblicitá di penne.. oddio cosa sono quelle a "pistone" ? Ma dai esistono anche pennini "stub" e che roba è?
Voglio provare, compro una CingSung :D a pistone e un altra Gingiao 599 con pennino 1.1

5. Il tradimento arriva da est, il concetto di "finchè morte non vi separi" è molto diverso nella cultura del celeste impero:
Le mie pennette cinesi una dopo l'altra, come i pizzini delle missioni dell'ispettore gadget si autodistruggono..

6. Il sole sorge più a est di così, ovvero se faccio vene le spade non vedo perchè dovrei fare male le penne:
Scopro che anche in giappone si fanno penne stilo, e sono eccellenti, e ci sono anche i modelli per i povery!
Compro un paio di Preppy e una 78g, scopro un nuovo concetto di "scrive fine"..

7. Una volta si che sapevano fare le cose, e qui prima era tutta campagna:
Sostituite o seppellite le Gingiao mi godo le mie piccole Katane giapponesi, che peró hanno un difetto, esteticamente diciamo.. sono belle come la tuta blu del carrozziere...
Ma per caso mentre stavo cercando un paio di scarpe in un negozio dell'usato, mi casca l'occhio sullo scaffale delle "cianfrusaglie" e vedo brillare tra accendini, mazzi di carte e rasoi arrugginiti un cilindri di acciaio...
Compro per 10 miseri euro la mia prima penna "seria" una PaperMate Dynasty.
Un'altro pianeta... un'altra dimensione..
Penna in acciaio industruttibile.
Made in West Germany, c'era ancora il MURO!
Pennino M che è di un morbido che sembra fatto di velluto
Puó sembrare "demodè" ma rispetto alle penne "evonomiche" fa un figurone

8. La pillola rossa, ovvero se Morpheus quella sera fosse andato a vedere la finale dell'NBA oggi vivrei sereno:
Inizio a bazzicare i mercatini e i negozi di antiquariato e il mio cassetto comincia a riempirsi di penne dagli anni 70 in poi...

9. Ah, ma non esistono solo le cartucce blu pelikan, ovvero il mondo a colori
Scoprire che se vai nei negozi seri, o online, e non nella sfigata cartoleria del paesello esistono più inchiostri su questa terra che stelle nel cielo..
Compro i miei primi calamai, le siringhe, sulla scrivania conpaiono i fazzolettini di carta per pulire i pennini, il bicchiere per sciaquare, il bicchiere con la carta cucina per farli asciugare...

10. La beata supponenza di chi pensa ormai di aver provato di tutto.
E poi assaggia la burrata fresca a MartinaFranca.
Per caso in un robivecchi compro un "coso" etichettato "accendino in bachelite", che si peró ha una foggia inusuale, e su un pezzetto di metallo ha inciso un mappamondo con la scritta IDEAL.
Ho tra le mani una Waterman di quasi cent'anni.
Quando la tieni tra le dita si scalda e rilascia il suo particolare odore, profuma di storia.
È piccola, dimessa, un po' rovinata e scolorita, ma è lei e le sue battaglie, le sue avventure, il mondo che è cambiato intorno
Poi metti l'inchiostro, tocchi il foglio, scrivi e... e... è come, vabbeh mi trattengo se no finisco nel pornografico.
Non è perfetta, è smorfiosa, è difficile, non è per tutte le carte, ne per tutti gli inchiostri, richiede costante attenzione, precisione, impegno.
Ma ne vuoi sempre di più, come una droga.

11. Ormai pensi di aver provato DAVVERO tutto... insomma dopo quella penna li cos'altro vuoi che ci sia di "diverso", si vi saranno altre più belle, altre ancora più affascinanti, oppure altre più funzionali, più affidabili, più moderne... etc, ovvero variazioni di quanto giâ visto.
E poi, mentre cammini così pensando, ti centra in faccia un pellicano:
Compri per qualche spiccio una pelikano anni 80.
Scrive bene!
Proviamo su tutte le carte. Non sbaglia un colpo.
Con tutti gli inchiostri. Non si scompone.
Maltrattiamola. Non fa un plissè.
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Ok.
Compri una M150. Idem
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Compri una Signum.
Ok, pesa una tonnellata, è come guidare un Panzer VI in centro storico, peró these dicks!
Compri una 140.
Oddio, come la 150 ma questa è pure semiflex !
Adesso voglio una 400... e una M800 ... e una 100 e...
ok, la tana del bianconiglio è appena iniziata e io non ho ancora capito un cazz...


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Messaggio da MicBell »

Buona sera!
Io ho osservato questo mondo per un bel po’ di tempo e solo adesso ho deciso di dedicarmici con più attenzione ed impegno.
Dopo qualche ricerca, grazie ai consigli ricevuti su questo Forum ho acquistato la prima penna, e nelle more che arrivi sto continuando a leggere, guardare video e prove…
In buona sostanza: gli ingredienti per la dipendenza ci sono tutti :D e chissà cosa mi riserverà il futuro!!
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Messaggio da Iridium »

Io ho attraversato la fase della curiosità, poi dello studio, cosa che faccio sempre prima di acquistare qualsiasi cosa, poi l’acquisto cauto di penne affidabili ed economiche tipo la Safari e la Kaweco sport per capire se la stilo facesse per me, poi pian piano gli acquisti sono diventati più frequenti e anche più costosi e vari per provare pennini diversi, materiali diversi, sistemi di caricamento diversi. Quando mi è sembrato di aver spaziato abbastanza la curiosità si è placata e la consapevolezza dell’oggetto del desiderio è diventata più concreta. Gli acquisti ormai si sono diradati parecchio, ma sono via via più onerosi (mi sono però imposto dei limiti) tipo la Starwalker e la M1000 acquistate però sfruttando due occasioni particolarmente favorevoli e la Mozart acquistata usata dal buon Paolo, aka Sanpei. A questo punto della mia passione stilografica non sento più il bisogno di spendere e spandere a casaccio. Fortunatamente mi piace più usarle che comprarle :mrgreen:. Ho nel mirino 4 o 5 penne che prima o poi comprerò, ma senza fretta, nei prossimi anni. In parallelo ma con molto meno vigore è maturata la curiosità per gli inchiostri. Penso di averne una 40ina e non ne compro di nuovi già da parecchio :wave:
Fabio

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Messaggio da sansenri »

essendo questo un hobby e una passione, lo stadio "mi serve una penna per scrivere" lo hai già superato.
In effetti se lo scopo fosse solo "scrivere meglio che con l'odiata biro", penna ne basterebbe una sola.
Se sei andato oltre, sei nello stadio esplorazione, e questo stadio può durare anche molto a lungo, perché come ti sarai reso conto, seppure un settore di nicchia, stilografiche ne esistono davvero tante e di tanti tipi, e quindi dipende da quanto sia ampia la tua curiosità e la tua volontà a proseguire l'esplorazione.
E' evidente che una parte non indifferente del divertimento è insito nella ricerca e nello studio di quello che poi andrai a comprare, a maggior ragione gratificato da un acquisto che ti soddisfa nell'uso ma anche nel possesso. Poi dipende anche dai tuoi scopi, se sei solo un utilizzatore o anche un collezionista (e a volte si è un po' entrambi).
Nelle fasi successive c'è chi colleziona all'infinito, c'è chi confina la collezione a determinati ambiti, c'è chi usa di tutto, e chi solo alcune marche o addirittura modelli.
Tra gli utilizzatori c'è chi affina la scelta ai modelli di punta di molte marche, e chi confina la rosa finale delle sue brame unicamente ai modelli che più lo soddisfano.
C'è chi esplora solo il moderno e chi si tuffa nell'affascinante mondo del vintage (che richiede ancor più studio e attenzione - come hai capito).
C'è chi diventa un professionista e la sua collezione la amplia per venderla agli appassionati. Etc.
Insomma, oltre l'esplorazione a mio parere gli stadi successivi possono prendere varie strade.
C'è poi chi lascia le sue penne agli eredi, e chi abbandona prima... :)
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Messaggio da platax »

Personalmente, dopo lo stadio dello “studio iniziale” e quello della "curiosità di sperimentare diverse soluzioni", sono in una fase di “dubbio”.
Mi spiego: ho ricominciato da un po’ ad usare la stilografica, dopo un lungo periodo con le sole penne a sfera, perché mi stavo disabituando troppo a scrivere a mano (solo veloci note) ed ero travolto, inevitabilmente anche per lavoro, dalla tastiera del computer.
Allora ho deciso, per spronarmi, di gratificarmi con le stilografiche, più affascinanti di una banale usa e getta a sfera.
Ho provato vari modelli, economici e buoni, senza però mai arrivare a quelli costosi, con vari pennini, carte ed inchiostri, divertendomi a sperimentare.
Ora però cominciano a essere "presenti" nella mia mente anche le limitazioni/vincoli che si hanno rispetto alla penna a sfera.
Ogni sistema ha i suoi pro e contro e qui, in un forum di stilografiche, conosciamo bene i vari dettagli.
Quello che più mi sta lasciando perplesso in questo momento è il vincolo di dover usare una carta adatta e comunque una funzionale combinazione carta/pennino/inchiostro, per avere risultati appaganti.
Altrimenti spiumaggio, inchiostro che trapassa e scrittura stentata sono dietro l’angolo.
Poi soluzioni si trovano, certo, ad esempio in questo momento per gli appunti di lavoro, la Al Star EF con l’inchiostro Lamy blu, anche usata sulla carta per fotocopie, se la cava.
Ma se prendo già una F con inchiostro più fluido… non ci siamo. E non parliamo di stub... :D
L’attenzione alle combinazioni dei materiali usati per scrivere fa parte del fascino dell’uso della stilografica, ok, ma capisco anche perché le penne a sfera siano ormai da tempo molto più usate, data la maggiore praticità e la scarsa selettività in fatto di carta, che ormai viene prodotta con poca attenzione agli utenti di stilografica, salvo andarsi a cercare quella “ok”.
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Messaggio da sansenri »

PS non dimentichiamo anche lo stadio per cui alcuni appassionati diventano divulgatori!
qui sul forum ce n'è più d'uno ai quali dobbiamo un bel po' di riconoscenza :thumbup:
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Messaggio da linusmax »

mastrogigino ha scritto: venerdì 9 settembre 2022, 23:37 Per me è iniziato tutto nel 2019 quando ormai ero più che schifato dalla mia "cosa" che mi ostinavo a definire "scrittura".
In più davo la colpa ANCHE alle pessime biro che sono state da sempre le uniche cose che usavo per scrivere.

Le varie "fasi" sono state nell'ordine.

1. Negazione da ignoranza: le stilo sono "robe di lusso", costano un botto, se le comprano solo i notai, i dottori, gli avvocati, i dirigenti, insomma quelli col "grano"

2. Scoperta dell'oriente e delle sue attrattive:
Ho visto la Gingiao (cp) 992 a 2€ ne ho comprate un pacchetto da 6.

3. Sboccia l'amore:
Scrivo comunque maluccio, ma con le stilo cinesastre è molto meglio che con le biro. Compro una 159 come penna "per le firme"

4. Gratto la crosta e inizio a scoprire un mondo nuovo:
Mi arrivano pubblicitá di penne.. oddio cosa sono quelle a "pistone" ? Ma dai esistono anche pennini "stub" e che roba è?
Voglio provare, compro una CingSung :D a pistone e un altra Gingiao 599 con pennino 1.1

5. Il tradimento arriva da est, il concetto di "finchè morte non vi separi" è molto diverso nella cultura del celeste impero:
Le mie pennette cinesi una dopo l'altra, come i pizzini delle missioni dell'ispettore gadget si autodistruggono..

6. Il sole sorge più a est di così, ovvero se faccio vene le spade non vedo perchè dovrei fare male le penne:
Scopro che anche in giappone si fanno penne stilo, e sono eccellenti, e ci sono anche i modelli per i povery!
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7. Una volta si che sapevano fare le cose, e qui prima era tutta campagna:
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Ma per caso mentre stavo cercando un paio di scarpe in un negozio dell'usato, mi casca l'occhio sullo scaffale delle "cianfrusaglie" e vedo brillare tra accendini, mazzi di carte e rasoi arrugginiti un cilindri di acciaio...
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Pennino M che è di un morbido che sembra fatto di velluto
Puó sembrare "demodè" ma rispetto alle penne "evonomiche" fa un figurone

8. La pillola rossa, ovvero se Morpheus quella sera fosse andato a vedere la finale dell'NBA oggi vivrei sereno:
Inizio a bazzicare i mercatini e i negozi di antiquariato e il mio cassetto comincia a riempirsi di penne dagli anni 70 in poi...

9. Ah, ma non esistono solo le cartucce blu pelikan, ovvero il mondo a colori
Scoprire che se vai nei negozi seri, o online, e non nella sfigata cartoleria del paesello esistono più inchiostri su questa terra che stelle nel cielo..
Compro i miei primi calamai, le siringhe, sulla scrivania conpaiono i fazzolettini di carta per pulire i pennini, il bicchiere per sciaquare, il bicchiere con la carta cucina per farli asciugare...

10. La beata supponenza di chi pensa ormai di aver provato di tutto.
E poi assaggia la burrata fresca a MartinaFranca.
Per caso in un robivecchi compro un "coso" etichettato "accendino in bachelite", che si peró ha una foggia inusuale, e su un pezzetto di metallo ha inciso un mappamondo con la scritta IDEAL.
Ho tra le mani una Waterman di quasi cent'anni.
Quando la tieni tra le dita si scalda e rilascia il suo particolare odore, profuma di storia.
È piccola, dimessa, un po' rovinata e scolorita, ma è lei e le sue battaglie, le sue avventure, il mondo che è cambiato intorno
Poi metti l'inchiostro, tocchi il foglio, scrivi e... e... è come, vabbeh mi trattengo se no finisco nel pornografico.
Non è perfetta, è smorfiosa, è difficile, non è per tutte le carte, ne per tutti gli inchiostri, richiede costante attenzione, precisione, impegno.
Ma ne vuoi sempre di più, come una droga.

11. Ormai pensi di aver provato DAVVERO tutto... insomma dopo quella penna li cos'altro vuoi che ci sia di "diverso", si vi saranno altre più belle, altre ancora più affascinanti, oppure altre più funzionali, più affidabili, più moderne... etc, ovvero variazioni di quanto giâ visto.
E poi, mentre cammini così pensando, ti centra in faccia un pellicano:
Compri per qualche spiccio una pelikano anni 80.
Scrive bene!
Proviamo su tutte le carte. Non sbaglia un colpo.
Con tutti gli inchiostri. Non si scompone.
Maltrattiamola. Non fa un plissè.
Sti cazz direbbe un abitante di Aix en Provence.
Ok.
Compri una M150. Idem
Oh pork! E questa é pure bella!
Compri una Signum.
Ok, pesa una tonnellata, è come guidare un Panzer VI in centro storico, peró these dicks!
Compri una 140.
Oddio, come la 150 ma questa è pure semiflex !
Adesso voglio una 400... e una M800 ... e una 100 e...
ok, la tana del bianconiglio è appena iniziata e io non ho ancora capito un cazz...


Maledetto Morpheus.


E maledette Gingiao!!!!!!! :lol:
Hai Fatto un decalogo ! Bellissimo. Personalmente penso di trovarmi al tuo 11esimo livello ! I miei livelli sono stati molto inferiori. In quanto avevo visto centinaia di video di MC prima di fare acquisti, ho potuto farli in seguito in modo veramente mirato. Pensate che ho identificato il mio tratto preferito sin da subito (Extra Fine e Fine). Nella fase di acquisti massivi iniziale, altro che due penne in un mese, erano anche 12 o 13 penne.

Comunque non mi sono sbagliato in niente (eccetto qualche cinesata di prova), le stilografiche che ho preso sono a tuttoggi in uso costante.

Poi ho acquistato diverse stilografiche di valore, dalle Montblanc 149 146, alle Scribo che per me sono il massimo.

Penso che mi attesterò al livello di acquisti pochi e mirati e spesso costosi perchè non sento la necessità di provare stilografiche di basso o medio costo, in quanto non aggiungono niente a quanto già in mio possesso. Diversamente tra le sticolagriche di costo elevato ci sono pochi ma bellissimi pezzi veramente belli, opere d'arte. Penso che anche nel vintage posso trovare stilografiche di questo livello o superiore a costi più bassi ma ho paura di fare acquisti perchè non ritengo di avere una cultura tale da prendere al primo colpo una stilografica iconica di un periodo storico senza commettere errori.
Quindi penso che aspettero sino a quando non sarò formato.
Giuseppe
La Maestra a scuola di mio figlio detesta le stilografiche. dice; "abbiamo fatto tanto per levarcele di torno" :-)
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