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Tornio o stampo e produzione industriale

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ASTROLUX
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Possiedo la justus, che ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo. Dovessi operare una scelta... Sceglierei Leonardo non la decò ma Leonardo
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

ASTROLUX ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:10 è un prodotto industriale fatta a stampo.
Prodotta per stampaggio o tornita da barra, sempre plastichina sottile resta. Non ci sono differenze rilevanti a livello meccanico, qualitativo o di durata nel tempo.
Se punti alla celluloide o all’ebanite avrai un altro materiale, certo, ma se la prendi in resina non c’è grande differenza.

Comunque un prodotto industriale resta: come i pennini vengono fatti a macchina e non a mano, così il corpo penna viene tornito automaticamente. Non c’è un cristiano che si mette sul tornio, fa girare la barra e muove ruote e leve a mano.
Non l’ho visto con i miei occhi, ma sono sicuro che il processo è completamente automatizzato
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Koten90 ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:25
ASTROLUX ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:10 è un prodotto industriale fatta a stampo.
Prodotta per stampaggio o tornita da barra, sempre plastichina sottile resta. Non ci sono differenze rilevanti a livello meccanico, qualitativo o di durata nel tempo.
Se punti alla celluloide o all’ebanite avrai un altro materiale, certo, ma se la prendi in resina non c’è grande differenza.

Comunque un prodotto industriale resta: come i pennini vengono fatti a macchina e non a mano, così il corpo penna viene tornito automaticamente. Non c’è un cristiano che si mette sul tornio, fa girare la barra e muove ruote e leve a mano.
Non l’ho visto con i miei occhi, ma sono sicuro che il processo è completamente automatizzato
non è completamente automatizzato e qualcuno più pratico ti potrà dare maggiori ragguagli.

Inoltre se di Leonardo prendi una penna a pistone la differenza a livello meccanico mi pare evidente, infine anche le plastiche non sono tutte uguali guarda gli interni di una Dacia e quelli di una Mercedes e poi ne riparliamo :D .

Detto questo cinturino devi fare quel che senti, io non darei mai via una penna che uso e scrive bene per il gusto di prenderne un’altra anche se bella viceversa se quel le due penne non le usi e non ti ci trovi bene eliminale subito e prendi qualcos’altro.

Le penne non basta che siano belle, per chi le usa devono essere anche funzionali ed ognuno di noi ha i suoi gusti.

Io ho una Visconti Homo Sapiens che trovo bellissima ma l’ho presa con un pennino Stub e non mi ci trovo proprio, molti mi diranno che sono pazzo ma la darei tranquillamente via per l’ennesima Optima ma forse anche per una Justus per il gusto di provarla. Alla base però c’è che non mi trovo bene con la HS altrimenti non la darei via.

In conclusione solo tu puoi decidere, se non le usi e ti trovi male vai, altrimenti aspetta a comprare quel che ti piace un po’ di più ma almeno non avrai il rimpianto di aver dato via delle penne che ti piacciono.
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

ASTROLUX ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:10 Possiedo la justus, che ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo
Guarda che sono prodotti industriali anche quelli fatti al tornio (che sono macchine a controllo numerico completamente automatizzate). Sempre macchinari sono.

Simone
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Giulio64
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Messaggio da Giulio64 »

Koten90 ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:25
ASTROLUX ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:10 è un prodotto industriale fatta a stampo.
Prodotta per stampaggio o tornita da barra, sempre plastichina sottile resta. Non ci sono differenze rilevanti a livello meccanico, qualitativo o di durata nel tempo.
Se punti alla celluloide o all’ebanite avrai un altro materiale, certo, ma se la prendi in resina non c’è grande differenza.

Comunque un prodotto industriale resta: come i pennini vengono fatti a macchina e non a mano, così il corpo penna viene tornito automaticamente. Non c’è un cristiano che si mette sul tornio, fa girare la barra e muove ruote e leve a mano.
Non l’ho visto con i miei occhi, ma sono sicuro che il processo è completamente automatizzato
...mi permetto di dissentire. Il processo produttivo per ottenere oggetti ricavati dal pieno è più costoso rispetto allo stampaggio, nel caso di "grandi numeri". Al di là del costo, la lavorazione al tornio dalla barra piena è comunque un processo che permette di mantenere una maggiore resistenza degli oggetti che si ottengono, a parità di spessori, e questo può essere sfruttato per ottenere oggetti più leggeri (a parità di dimensioni).

Per quanto riguarda l'artigianalità del processo produttivo in contrapposizione a processi prettamente industriali mi viene da dire che ormai il mondo moderno non è più tollerante rispetto alle inevitabili differenze che contraddistinguono il lavoro dell'artigiano rispetto a quello delle macchine a controllo numerico. Il nostro Forum è pieno di lamentele di acquirenti che si ritrovano a comprare penne che hanno qualche difetto di fabbricazione e, giustamente, poi si rivolgono ai servizi di garanzia. Inevitabilmente una produzione artigianale non può competere con una industriale (...entrambi i termini qui sono usati in modo non proprio preciso, ma credo che ci capiamo) sulla costanza delle caratteristiche del prodotto finito e su questo probabilmente il consumatore è sempre meno disposto a scendere a compromessi.

Un saluto. :wave:
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Automedonte ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:42 non è completamente automatizzato e qualcuno più pratico ti potrà dare maggiori ragguagli.
Mi parrebbe strano, francamente riterrei la cosa più un segno di arretratezza del macchinario che un vantaggio della lavorazione.

Comunque non capisco il motivo di questo sminuire i risultati di una produzione industriale (indipendentemente dal fatto che l'alternativa poi lo sia altrettanto).

Non c'è assolutamente nulla di negativo in una produzione industriale, è quello che consente di far si che una penna anche di alta qualità possa essere fatta senza doverci spendere l'equivalente di uno o più stipendi, come accadeva negli anni 20, quando le stilografiche se le poteva permettere solo chi era particolarmente ricco.

Simone
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piccardi ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 18:26
ASTROLUX ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 9:10 Possiedo la justus, che ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo
Guarda che sono prodotti industriali anche quelli fatti al tornio (che sono macchine a controllo numerico completamente automatizzate). Sempre macchinari sono.

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Ho lavorato 38 anni in ambito industriale... di cui sei in una azienda all'epoca leader nelle macchine a CNC.
Ma sono stato anche in visita alla Leonardo, ti confermo che lì la mano umana è molto più presente di quanto si immagini. Dopo quella visita tutti i miei dubbi riguardo l'allora neonato marchio si sono dissipati.
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Giulio64 ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 18:47 ...mi permetto di dissentire. Il processo produttivo per ottenere oggetti ricavati dal pieno è più costoso rispetto allo stampaggio, nel caso di "grandi numeri".
Beh, visto la quantità di materiale scartato, senz'altro. Tanto che è sostenibile solo per produzioni di quantità tutto sommato ridotte.
Giulio64 ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 18:47 Al di là del costo, la lavorazione al tornio dalla barra piena è comunque un processo che permette di mantenere una maggiore resistenza degli oggetti che si ottengono, a parità di spessori, e questo può essere sfruttato per ottenere oggetti più leggeri (a parità di dimensioni).
Sulla maggiore resistenza invece ho molti dubbi, in genere la resistenza dipende dal materiale e dagli spessori... Per quale ragione un oggetto tornito sarebbe più resistente perché tornito?

Simone
PS stiamo andando fuori tema, per cui questa parte della discussione sarà spostata.
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ASTROLUX ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 18:52 Ma sono stato anche in visita alla Leonardo, ti confermo che lì la mano umana è molto più presente di quanto si immagini. Dopo quella visita tutti i miei dubbi riguardo l'allora neonato marchio si sono dissipati.
Non ho nessuna difficoltà a credere che alla Leonardo la mano umana sia molto più presente di quanto si immagini e forse di più che alla Pilot (ma non avendo visitato nessuna delle due, francamente non posso fare confronti).

Non vedo però come questa presenza debba rendere per forza Leonardo (o chiunque altro) migliore di chi ha un processo industriale che ne richiede meno. E' quello che ho trovato dissonante nella tua frase iniziale:
ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo
ci ho sentito (ma posso anche aver sbagliato) lo sminuire il risultato di un processo industriale rispetto ad un altro, come se produrre le cose a stampo le rendesse di minor pregio; è un difetto fare una produzione a stampo rispetto a farla al tornio?

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Ho ritracciato questo video su youtube:
Leonardo:
https://www.youtube.com/watch?v=aHpk35QWLDs
Vi prego di fare attenzione soprattutto dal minuto 8:58.
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piccardi ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 19:23
ASTROLUX ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 18:52 Ma sono stato anche in visita alla Leonardo, ti confermo che lì la mano umana è molto più presente di quanto si immagini. Dopo quella visita tutti i miei dubbi riguardo l'allora neonato marchio si sono dissipati.
Non ho nessuna difficoltà a credere che alla Leonardo la mano umana sia molto più presente di quanto si immagini e forse di più che alla Pilot (ma non avendo visitato nessuna delle due, francamente non posso fare confronti).

Non vedo però come questa presenza debba rendere per forza Leonardo (o chiunque altro) migliore di chi ha un processo industriale che ne richiede meno. E' quello che ho trovato dissonante nella tua frase iniziale:
ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo
ci ho sentito (ma posso anche aver sbagliato) lo sminuire il risultato di un processo industriale rispetto ad un altro, come se produrre le cose a stampo le rendesse di minor pregio; è un difetto fare una produzione a stampo rispetto a farla al tornio?

Simone
Con la produzione a stampo però la vedo difficile produrre qualcosa del genere.
F08D3A97-DCF1-443A-92E0-95A02E7BFF78.jpeg
Che poi ci si possa fare un buon portapennino e conduttore in resina (persino con cappuccio) non c’è dubbio. :mrgreen:
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piccardi ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 18:57
Sulla maggiore resistenza invece ho molti dubbi, in genere la resistenza dipende dal materiale e dagli spessori... Per quale ragione un oggetto tornito sarebbe più resistente perché tornito?

Simone
PS stiamo andando fuori tema, per cui questa parte della discussione sarà spostata.
Non è la tornitura che conferisce la migliore resistenza del materiale quanto piuttosto la pressofusione (il processo di stampo) che la riduce; portando il materiale allo stato fuso si determinano delle modifiche della struttura molecolare che, appunto, riducono la resistenza del materiale una volta che torna solido. E qui mi taccio perché di più non ne so. Ciao :wave:
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Le banconote sono stampate. 🤑 💵 💶 💷 💴
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Bons ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 23:13 Le banconote sono stampate. 🤑 💵 💶 💷 💴
Ah, ora capisco perché valgono sempre meno!!
Pensavo che fosse l'inflazione, ed invece ....

Grazie Bons! :D
Andrea

Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm
(Winston Churchill)
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Aerd68 ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 23:28
Bons ha scritto: sabato 19 novembre 2022, 23:13 Le banconote sono stampate. 🤑 💵 💶 💷 💴
Ah, ora capisco perché valgono sempre meno!!
Pensavo che fosse l'inflazione, ed invece ....

Grazie Bons! :D
Vogliamo le banconote tornite! 😀
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