Majohn p 136 ....quasi quasi

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Messaggio da DeficitSpending »

dueeffe ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 12:28 Continuo a pensare che questo mondo è anche (e soprattutto) tradizione.

Proprio stamattina stavo contemplando diversi esamplari di penne di marchi storici.

Continuare con le cinesate (fatte quasi sempre di scimmiottamenti mal riusciti), in un forum tematico, porterà (IMHO) alla distruzione di questa passione.

cordiali saluti,

Fabio.

Non saranno le penne di produzione cinese a distruggere la mia passione.

Anzi, è interessante vedere affacciarsi un nuovo player con le sue proposte - certo di varia qualità per fogge, materiali e originalità.

Poi, ognuno di noi è libero di ritagliarsi la nicchia (o le nicchie) che vuole.
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Messaggio da Iridium »

dueeffe ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 12:28 Continuo a pensare che questo mondo è anche (e soprattutto) tradizione.

Proprio stamattina stavo contemplando diversi esamplari di penne di marchi storici.

Continuare con le cinesate (fatte quasi sempre di scimmiottamenti mal riusciti), in un forum tematico, porterà (IMHO) alla distruzione di questa passione.

cordiali saluti,

Fabio.
Ciao Fabio, con tutto il rispetto, non ti sembra di essere un pochino drastico ? Non credo che comprare una penna cinese ci farà smettere di apprezzare penne che scrivono dopo cento anni oppure ci farà smettere di desiderare una Hemingway o di apprezzare la maestria e la cura con cui è costruita una moderna Leonardo in celluloide imho.
Io ne sono un esempio pratico e onestamente penso che ce ne siano molti altri e che sarà così anche quando i cinesi faranno le penne in ebanite e rivestite di lacca Urushi :mrgreen:
EDIT: mi hanno preceduto mentre scrivevo

henryicd ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 12:48
dueeffe ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 12:28 Continuo a pensare che questo mondo è anche (e soprattutto) tradizione.

Proprio stamattina stavo contemplando diversi esamplari di penne di marchi storici.

Continuare con le cinesate (fatte quasi sempre di scimmiottamenti mal riusciti), in un forum tematico, porterà (IMHO) alla distruzione di questa passione.

cordiali saluti,

Fabio.
rispetto e capisco la tua opinione, ma sono convinto che una cosa non escluda l'altra. Possono tranquillamente convivere. Ognuno sceglierà in base alle sue idee, al suo portafoglio, alla sua passione che non deve necessariamente essere uguale per tutti. Se avessi la disponibilità economica domani andrei a comprarmi una Namiki da 1700€ perché ora la passione è tanta. Ma non avendo la possibilità di spendere così tanto riesco ad apprezzare anche una umilissima e falsissima P136 se scrive bene. Questa è la mia opinione.
Enrico
Ciao, sul falsissima non sono d’accordo. Non sono un esperto di copyright ma non mi pare la P136 venga spacciata per una ben più nota 146 o che abbia la stella bianca in cima al cappuccio. Perché falsa? :wave:
Fabio

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Messaggio da henryicd »

Iridium ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 13:07
henryicd ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 12:48
rispetto e capisco la tua opinione, ma sono convinto che una cosa non escluda l'altra. Possono tranquillamente convivere. Ognuno sceglierà in base alle sue idee, al suo portafoglio, alla sua passione che non deve necessariamente essere uguale per tutti. Se avessi la disponibilità economica domani andrei a comprarmi una Namiki da 1700€ perché ora la passione è tanta. Ma non avendo la possibilità di spendere così tanto riesco ad apprezzare anche una umilissima e falsissima P136 se scrive bene. Questa è la mia opinione.
Enrico
Ciao, sul falsissima non sono d’accordo. Non sono un esperto di copyright ma non mi pare la P136 venga spacciata per una ben più nota 146 o che abbia la stella bianca in cima al cappuccio. Perché falsa? :wave:
hai ragione, diciamo che si sono fortemente ispirati.
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Iridium ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 11:59 Penso che facesse riferimento alla X159
Ah ecco, ora mi torna. ;)

henryicd ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 13:13 hai ragione, diciamo che si sono fortemente ispirati.
Se facciamo la lista degli ispirati, stiamo qui sino a domani... es. la Sailor Realo 1911, l'Aurora 88 Big, Pilot 823... ma se ne trovano di penne che fanno occhiolino alle MB come stilistica...
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Keplero ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 15:20
Se facciamo la lista degli ispirati, stiamo qui sino a domani... es. la Sailor Realo 1911, l'Aurora 88 Big, Pilot 823... ma se ne trovano di penne che fanno occhiolino alle MB come stilistica...
la forma che la 146/149 ha adottato non è certo made in MB; al limite (ma proprio...) i rapporti dimensionali della 149 sono meno comunemente usati, ma in ogni caso la disegno della 146 non è "l'inizio di tutto"

Così come (gli appassionati di orologi si stringeranno a coorte con me) il look originario del Submariner non è farina del sacco Rolex 8-)
Giorgio

la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Messaggio da Keplero »

rolex hunter ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 15:35
Keplero ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 15:20
Se facciamo la lista degli ispirati, stiamo qui sino a domani... es. la Sailor Realo 1911, l'Aurora 88 Big, Pilot 823... ma se ne trovano di penne che fanno occhiolino alle MB come stilistica...
la forma che la 146/149 ha adottato non è certo made in MB; al limite (ma proprio...) i rapporti dimensionali della 149 sono meno comunemente usati, ma in ogni caso la disegno della 146 non è "l'inizio di tutto"

Così come (gli appassionati di orologi si stringeranno a coorte con me) il look originario del Submariner non è farina del sacco Rolex 8-)
Si lo so, comunque come per le penne, anche per gli orologi sono ben poche le forme stilistiche innovative... spesso si gira e si rigira intorno alla solita minestra. A me non interessa molto il fatto che assomiglia a questa o a quella penna... mi fa più pensare che la Majohn ha cambiato tiro, cioe si è messa a produrre penne di qualità superiore al solito con dei prezzi molto concorrenziali... attualmente una penna con pistone a meccanismo in ottone, fatta con resine valide e sezioni smontabili... non si trova a 40 euro al pubblico e questo darà fastidio a molte case occidentali.
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Messaggio da rolex hunter »

Keplero ha scritto:
Si lo so, comunque come per le penne, anche per gli orologi sono ben poche le forme stilistiche innovative... spesso si gira e si rigira intorno alla solita minestra. A me non interessa molto il fatto che assomiglia a questa o a quella penna... mi fa più pensare che la Majohn ha cambiato tiro, cioe si è messa a produrre penne di qualità superiore al solito con dei prezzi molto concorrenziali... attualmente una penna con pistone a meccanismo in ottone, fatta con resine valide e sezioni smontabili... non si trova a 40 euro al pubblico e questo darà fastidio a molte case occidentali.
Si OK, sono completamente d'accordo con queste tue considerazioni.....

Ho risposto a quel post temendo che si innescasse un'altra guerra su "chi l'ha inventato".

Son contento che le tue affermazioni tendessero, in effetti, in un'altra direzione :thumbup: :clap: :wave:
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Messaggio da novainvicta »

La P 136 da me ordinata il 27 u.s. è arrivata ieri e l'ho voluta smontare per vedere di persona personalmente di che "pasta" fosse fatta anche nelle parti non a vista. Premetto che lo smontaggio è di una facilità assoluta (avevo acquistato anche l'appropriata chiavetta). Esternamente non mi dilungo perchè se ne è parlato a sufficienza: è ben fatta in ogni sua parte con rifiniture e lucidatura della resina ottime (non si notano tracce dello stampaggio e le filettature, a passo ristretto, sono ben eseguite nei minimi particolari). La vite che serra, dall'interno del cappuccio, il top e l'anello con il fermaglio è in ottone (particolare non da poco per un elemento soggetto, anche per la sua posizione, a possibile ossidazione). Il gruppo scrivente è innestato a vite mentre il conduttore e pennino sono innestati a frizione: in merito il pennino dovrebbe essere un #6 però il conduttore in ABS ha un diametro di mm. 6,4 , misura questa non riscontrata in altri conduttori Jowo o Boch in mio possesso.
Ho allegato delle foto del gruppo scrivente e da un confronto fatto tra i conduttori ho potuto notare che quello della Majohn e molto più articolato nella sua struttura avendo altresì una sorta di fermo triangonale dove và posizionato il pennino. Quest'ultimo ha due asole in lievissimo rilievo che ritengo servano anche a serrare a molla l'innesto all'interno del collarino. Quest'ultimo esternamente ha ai suoi estremi due o-ring in silicone per ulteriore tampone ad eventuali trafilaggi di inchiostro.
Il pistone ha il gruppo di manovra in ottone mentre l'asta e la vite senza fine del tampone sono in materiale plastico; il tampone mi sembra essere fatto in silicone, comunque in plastica molto morbida. Tutto il gruppo risultava ben lubrificato con olio siliconico e ben rifinito con tolleranze minime.
Tutta la penna risulta avere un peso di g. 25 (quattro in meno della Montblanc 146 con gruppo pistone in ottone).
Questo è quanto ho potuto constatare su questa penna in cui, secondo me, Majohn al di là di ogni possibile valutazione ha raggiunto un livello qualitativo davvero notevole, se poi si rapporta al prezzo .....eppoi scrive davvero bene .
P.S.: La chiavetta per la Majohn p 136 funziona sulla Montblanc 146 solo per il pistone .
Allegati
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L'anello che divide il fondello dalla sezione ha lo svaso che ne obbliga l'esatto collocamento.
L'anello che divide il fondello dalla sezione ha lo svaso che ne obbliga l'esatto collocamento.
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“

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Messaggio da Alpha7 »

Sembra una penna di discreta qualità, ben rifinita e da quanto si sente in giro dovrebbe anche scrivere bene. Certo che, in coerenza con questo aumento di livello qualitativo, il prezzo non è più da pennetta usa e getta... Sulla soglia dei 50 euro forse si trova qualcosa di più allettante. :think:
Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.
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Alpha7 ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 22:49 Sembra una penna di discreta qualità, ben rifinita e da quanto si sente in giro dovrebbe anche scrivere bene. Certo che, in coerenza con questo aumento di livello qualitativo, il prezzo non è più da pennetta usa e getta... Sulla soglia dei 50 euro forse si trova qualcosa di più allettante. :think:
Curiosando sul noto sito le ho viste a 29,5 euro spedizione in 15 gg compresa.
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Alpha7 ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 22:49 Sembra una penna di discreta qualità, ben rifinita e da quanto si sente in giro dovrebbe anche scrivere bene. Certo che, in coerenza con questo aumento di livello qualitativo, il prezzo non è più da pennetta usa e getta... Sulla soglia dei 50 euro forse si trova qualcosa di più allettante. :think:
Non è proprio così; è circa la metà o poco più di 50 euro . E poi. non per poolemica ma per curiosità e voglia di ampliare la conoscenza su questo meraviglioso settore, quali sarebbero le alternative più allettanti a parità di caratteristiche e qualità tecniche ?
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novainvicta ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 22:34 La P 136 da me ordinata il 27 u.s. è arrivata ieri e l'ho voluta smontare per vedere di persona personalmente di che "pasta" fosse fatta anche nelle parti non a vista. Premetto che lo smontaggio è di una facilità assoluta (avevo acquistato anche l'appropriata chiavetta). Esternamente non mi dilungo perchè se ne è parlato a sufficienza: è ben fatta in ogni sua parte con rifiniture e lucidatura della resina ottime (non si notano tracce dello stampaggio e le filettature, a passo ristretto, sono ben eseguite nei minimi particolari). La vite che serra, dall'interno del cappuccio, il top e l'anello con il fermaglio è in ottone (particolare non da poco per un elemento soggetto, anche per la sua posizione, a possibile ossidazione). Il gruppo scrivente è innestato a vite mentre il conduttore e pennino sono innestati a frizione: in merito il pennino dovrebbe essere un #6 però il conduttore in ABS ha un diametro di mm. 6,4 , misura questa non riscontrata in altri conduttori Jowo o Boch in mio possesso.
Ho allegato delle foto del gruppo scrivente e da un confronto fatto tra i conduttori ho potuto notare che quello della Majohn e molto più articolato nella sua struttura avendo altresì una sorta di fermo triangonale dove và posizionato il pennino. Quest'ultimo ha due asole in lievissimo rilievo che ritengo servano anche a serrare a molla l'innesto all'interno del collarino. Quest'ultimo esternamente ha ai suoi estremi due o-ring in silicone per ulteriore tampone ad eventuali trafilaggi di inchiostro.
Il pistone ha il gruppo di manovra in ottone mentre l'asta e la vite senza fine del tampone sono in materiale plastico; il tampone mi sembra essere fatto in silicone, comunque in plastica molto morbida. Tutto il gruppo risultava ben lubrificato con olio siliconico e ben rifinito con tolleranze minime.
Tutta la penna risulta avere un peso di g. 25 (quattro in meno della Montblanc 146 con gruppo pistone in ottone).
Questo è quanto ho potuto constatare su questa penna in cui, secondo me, Majohn al di là di ogni possibile valutazione ha raggiunto un livello qualitativo davvero notevole, se poi si rapporta al prezzo .....eppoi scrive davvero bene .
P.S.: La chiavetta per la Majohn p 136 funziona sulla Montblanc 146 solo per il pistone .
Ecco una recensione sicuramente non superficiale...
Per la parte delle sezioni del conduttore ho trovato dei gruppi di alimentazione senza pennino sia per pennini Bock che Jovo...oltretutto parrebbe che ci sia una collaborazione tra Majohn e Jovo sulla produzione di pennini in Cina.
Comunque io non mi focalizzerei sulle comparazioni tra la P136 e la MB... mentre mi focalizzerei più che altro sui nuovi obbiettivi della Majohn in questo mercato... ok la P136 assomiglia molto alla 146, ma a parte questo modello nella produzione si nota che alza di molto il tiro... ok molti per l'acquisto si sono focalizzati sulla P136 e la M800 per via delle somiglianze stilistiche (che a mio avviso è cercata per un motivo di marketing non per fare copie) ma sta facendo anche altre penne di buona qualità senza copiare spudoratamente nessuno.
Il problema a mio avviso è diverso.... se io guardo la P136 ed i suoi costi al pubblico (che ovviamente non sono quelli di una Jinhao), se cerco a pari costo nel mercato occidentale una penna cosi... non trovo nulla... come non trovo nulla se piglio una M800 con pennino Bock... o altra la T5 che ora cominciano a giarare con Bock o Jovo... carine le T1 le C4 ecc. ecc.... con dei costi che se confrontati con le nostre produzioni restano quasi popolari...

novainvicta ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 9:57 Non è proprio così; è circa la metà o poco più di 50 euro . E poi. non per poolemica ma per curiosità e voglia di ampliare la conoscenza su questo meraviglioso settore, quali sarebbero le alternative più allettanti a parità di caratteristiche e qualità tecniche ?
E' propio la tua domanda finale il fulcro...se guardi il prezzo al pubblico non ci sono alternative, non esiste una penna con quelle caratteristiche nel mercato occidentale a 45 euro. Nella mia affermazione non è che io esulto di gioia... temo in verità chestanno emergendo difficoltà tra due sistemi produttivi completamente diversi assogettati a problematiche profondamente diverse ove le nostre produzioni avranno grosse difficoltà a restare nel mercato.

Tutto questo creerà problemi ai nostri produttori locali a mio avviso...
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Keplero ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 12:25
novainvicta ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 9:57

Non è proprio così; è circa la metà o poco più di 50 euro . E poi. non per poolemica ma per curiosità e voglia di ampliare la conoscenza su questo meraviglioso settore, quali sarebbero le alternative più allettanti a parità di caratteristiche e qualità tecniche ?
E' propio la tua domanda finale il fulcro...se guardi il prezzo al pubblico non ci sono alternative, non esiste una penna con quelle caratteristiche nel mercato occidentale a 45 euro. Nella mia affermazione non è che io esulto di gioia... temo in verità chestanno emergendo difficoltà tra due sistemi produttivi completamente diversi assogettati a problematiche profondamente diverse ove le nostre produzioni avranno grosse difficoltà a restare nel mercato.
Secondo me potranno convivere. Come ho scritto qualche post addietro, se voglio una MB o una Aurora per quello che rappresentano e non perché mi serve una penna per scrivere, non desisterò certo dall’acquisto perché majohn ha iniziato a costruire buone penne.
Poi ovviamente se i produttori occidentali abbassassero un pelo i prezzi di certo non mi lamenterei :mrgreen:
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Iridium ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 14:03
Keplero ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 12:25

E' propio la tua domanda finale il fulcro...se guardi il prezzo al pubblico non ci sono alternative, non esiste una penna con quelle caratteristiche nel mercato occidentale a 45 euro. Nella mia affermazione non è che io esulto di gioia... temo in verità chestanno emergendo difficoltà tra due sistemi produttivi completamente diversi assogettati a problematiche profondamente diverse ove le nostre produzioni avranno grosse difficoltà a restare nel mercato.
Secondo me potranno convivere. Come ho scritto qualche post addietro, se voglio una MB o una Aurora per quello che rappresentano e non perché mi serve una penna per scrivere, non desisterò certo dall’acquisto perché majohn ha iniziato a costruire buone penne.
Poi ovviamente se i produttori occidentali abbassassero un pelo i prezzi di certo non mi lamenterei :mrgreen:
Sinceramente posso condividere per MB dato che sia la produzione che la clientela è più collezionistica che altro, già per Aurora che non non produce solo penne rivolte ai collezionisti la vedo un pochino più complessa...per altri marchi peggio ancora...
e già spesso sono sold out...leggevo sui forum usa che li stanno spopolando...ma vedremo.
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Messaggio da Alpha7 »

novainvicta ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 9:57
Alpha7 ha scritto: martedì 14 marzo 2023, 22:49 Sembra una penna di discreta qualità, ben rifinita e da quanto si sente in giro dovrebbe anche scrivere bene. Certo che, in coerenza con questo aumento di livello qualitativo, il prezzo non è più da pennetta usa e getta... Sulla soglia dei 50 euro forse si trova qualcosa di più allettante. :think:
Non è proprio così; è circa la metà o poco più di 50 euro . E poi. non per poolemica ma per curiosità e voglia di ampliare la conoscenza su questo meraviglioso settore, quali sarebbero le alternative più allettanti a parità di caratteristiche e qualità tecniche ?
Il prezzo alle soglie dei 50 euro l'ho trovato sul noto sito amazzonico. Su altri portali non ho guardato ma immagino si trovi a meno.
Per quanto riguarda le alternative, io pensavo di primo acchito a una Twsbi eco che, personalmente, trovo bella, funzionale e facilmente smontabile in ogni singolo componente. E si trovano senza problemi anche pennini di ricambio per provare tratti diversi. Però immagino che a molti non piaccia perché demonstrator.
È pur vero che viene da Taiwan ma comunque trovo sia una penna riuscita e, almeno credo, abbastanza originale.
Alpha7 ha scritto: mercoledì 15 marzo 2023, 15:23 Il prezzo alle soglie dei 50 euro l'ho trovato sul noto sito amazzonico. Su altri portali non ho guardato ma immagino si trovi a meno.
Per quanto riguarda le alternative, io pensavo di primo acchito a una Twsbi eco che, personalmente, trovo bella, funzionale e facilmente smontabile in ogni singolo componente. E si trovano senza problemi anche pennini di ricambio per provare tratti diversi. Però immagino che a molti non piaccia perché demonstrator.
È pur vero che viene da Taiwan ma comunque trovo sia una penna riuscita e, almeno credo, abbastanza originale.
Il riferimento alla provenienza da Taiwan non vuol certo essere un demerito, anzi, era solo per anticipare il possibile rilievo che comunque si tratta di una penna cinese, anche se di una marca più nota in occidente (e solo su questo si aprirebbe uno scenario di problemi vista la diatriba sull'esistenza di un'unica Cina.. :lol: ma qui siamo O. T. )
Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.
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