Endless Creator - Una nuova penna con pennino retrattile
Inviato: giovedì 11 maggio 2023, 0:11
Finalmente è arrivata la ENDLESS Creator che avevo ordinato (in pre-order) a febbraio di quest'anno, nel sito dell'omonima azienda, attualmente nota più che altro per prodotti di cartoleria di foggia un po' artigianale.
Positivamente impressionato dalle Pilot Capless, che trovo imbattibili per prendere appunti durante le riunioni di lavoro, non potevo farmi scappare questa novità che si inserisce nel panorama attualmente molto ristretto delle penne con pennino retrattile (che credo comprenda solo la Platinum Curidas oltre alla citata Pilot). Di seguito alcune mie considerazioni sulla nuova Endless.
1. Ho ordinato la penna a fine febbraio e in quell'occasione la consegna era programmata per il mese di marzo. Invece la penna è arrivata a maggio, con un paio di mesi di ritardo.
2. Nel frattempo ho ricevuto una mail che mi permetteva di scegliere un pennino diverso da quello "F" che costituiva l'unica opzione al momento del preordine. Ho chiesto quindi di ricevere la penna con un pennino "M" che ritenevo più adatto per l'uso da ufficio e per prendere appunti al volo.
3. Per qualche stano motivo mi ero fatto l'idea che il marchio fosse tedesco (forse per il design un po' teutonico della penna) e sono quindi rimasto basito quando mi è arrivato un messaggio del corriere che mi avvisava della necessità di saldare le spese doganali. Per le quali ho dovuto sborsare 32,48 € (in realtà il mio ordine comprendeva oltre alla penna anche un altro oggetto - per superare la soglia di azzeramento delle spese di spedizione - e quindi è possibile che la cifra sia stata influenzata anche da questo aspetto).
4. La penna arriva custodita in una scatola di un certo peso e di buona qualità e controscatola di cartoncino. All'interno oltre alla penna ci sono un foglietto con le istruzioni e una cartuccia sciolta, priva di marchio (formato standard).
5. Il primo impatto con la penna non è esaltante, la plastica sembra di qualità modesta e l'accoppiamento delle sfaccettature tra fusto e cappuccio avviene regolando la rotazione e non per fine corsa della stessa. La filettatura è in plastica su plastica mentre la clip, per quanto di forma semplice, è di metallo.
6. Il meccanismo di apertura/chiusura a pulsante ha bisogno di un po' di rodaggio: all'inizio scorre in maniera ruvida e il tasto tende a bloccarsi. Dopo un po' di uso quotidiano è diventato più scorrevole (...non come la Capless!) e non si è mai bloccato. Premendo il tasto per estrarre il pennino, questo fuoriesce spingendo una linguetta metallica che chiude il foro quando il pennino è retratto, impedendo l'essiccazione dell'inchiostro. Un meccanismo semplice che però resta un po' visibile quando si usa la penna, conferendole un aspetto leggermente approssimativo.
7. All'interno la penna è fornita di un converter a siringa semplice, molto economico e corredato di un cappuccio metallico indispensabile, perché altrimenti il taso di apertura agirebbe direttamente sul perno del converter, espellendo l'inchiostro. La capienza del converter è molto ridotta.
8. L'inserimento del gruppo scrittura, dotato di relativo converter o cartuccia, dentro alla penna è un po' problematico. Bisogna infatti infilare il gruppo nel cappuccio allineando 2 frecce (quella sul cappuccio è poco visibile) ma non c'è un vero e proprio innesto e il più dele volte si va un po' a tentoni; rischiano di incastrate il pennino nel foro di uscita che non è a sezione rotonda.
9. Il pennino è la cosa meglio riuscita della penna. E' un "M" (nel mio caso) con tratto e flusso contenuti, rigido, molto scorrevole ma con un leggero feedback che trovo davvero gradevole. Non ho mai notato false partenze o skip anche usandolo su una carta liscia come la Clairfontaine. Le prove le sto facendo con inchiostro Pelikan 4001 Royal Blue.
10. L'ergonomia non mi sembra particolarmente azzeccata. Lo spessore dell'impugnatura è notevole e complici le "facce" un po' grossolane si ha l'impressione di impugnare un oggetto che scrive piuttosto che una penna. Il meccanismo che chiude il pennino quando la penna non è in uso sembra funzionare bene e l'inchiostro finora non si è mai seccato.
CONCLUSIONI
Per avere questa penna ho pagato circa 80 € (50 € per la penna e 30 € per le spese doganali) che corrispondono più o meno al prezzo di una Curidas (che non possiedo e quindi non posso fare un paragone diretto, che sarebbe interessante). Complessivamente la penna ha un aspetto abbastanza misero, la qualità percepita dei materiali è modesta e gli accoppiamenti sono sempre approssimativi. Per contro scrive davvero bene anche se il piacere della giusta scorrevolezza è un po' guastato da un'impugnatura poco gratificante, comunque non scomoda e forse adatta anche per lunghe sessioni di scrittura. L'estetica ovviamente va a gusti personali, sicuramente il design spicca per originalità ma la clip ha un aspetto dozzinale e il puntale dal quale fuoriesce il pennino lo trovo davvero brutto.
Un caro saluto alle/agli amici del Forum. G.
Positivamente impressionato dalle Pilot Capless, che trovo imbattibili per prendere appunti durante le riunioni di lavoro, non potevo farmi scappare questa novità che si inserisce nel panorama attualmente molto ristretto delle penne con pennino retrattile (che credo comprenda solo la Platinum Curidas oltre alla citata Pilot). Di seguito alcune mie considerazioni sulla nuova Endless.
1. Ho ordinato la penna a fine febbraio e in quell'occasione la consegna era programmata per il mese di marzo. Invece la penna è arrivata a maggio, con un paio di mesi di ritardo.
2. Nel frattempo ho ricevuto una mail che mi permetteva di scegliere un pennino diverso da quello "F" che costituiva l'unica opzione al momento del preordine. Ho chiesto quindi di ricevere la penna con un pennino "M" che ritenevo più adatto per l'uso da ufficio e per prendere appunti al volo.
3. Per qualche stano motivo mi ero fatto l'idea che il marchio fosse tedesco (forse per il design un po' teutonico della penna) e sono quindi rimasto basito quando mi è arrivato un messaggio del corriere che mi avvisava della necessità di saldare le spese doganali. Per le quali ho dovuto sborsare 32,48 € (in realtà il mio ordine comprendeva oltre alla penna anche un altro oggetto - per superare la soglia di azzeramento delle spese di spedizione - e quindi è possibile che la cifra sia stata influenzata anche da questo aspetto).
4. La penna arriva custodita in una scatola di un certo peso e di buona qualità e controscatola di cartoncino. All'interno oltre alla penna ci sono un foglietto con le istruzioni e una cartuccia sciolta, priva di marchio (formato standard).
5. Il primo impatto con la penna non è esaltante, la plastica sembra di qualità modesta e l'accoppiamento delle sfaccettature tra fusto e cappuccio avviene regolando la rotazione e non per fine corsa della stessa. La filettatura è in plastica su plastica mentre la clip, per quanto di forma semplice, è di metallo.
6. Il meccanismo di apertura/chiusura a pulsante ha bisogno di un po' di rodaggio: all'inizio scorre in maniera ruvida e il tasto tende a bloccarsi. Dopo un po' di uso quotidiano è diventato più scorrevole (...non come la Capless!) e non si è mai bloccato. Premendo il tasto per estrarre il pennino, questo fuoriesce spingendo una linguetta metallica che chiude il foro quando il pennino è retratto, impedendo l'essiccazione dell'inchiostro. Un meccanismo semplice che però resta un po' visibile quando si usa la penna, conferendole un aspetto leggermente approssimativo.
7. All'interno la penna è fornita di un converter a siringa semplice, molto economico e corredato di un cappuccio metallico indispensabile, perché altrimenti il taso di apertura agirebbe direttamente sul perno del converter, espellendo l'inchiostro. La capienza del converter è molto ridotta.
8. L'inserimento del gruppo scrittura, dotato di relativo converter o cartuccia, dentro alla penna è un po' problematico. Bisogna infatti infilare il gruppo nel cappuccio allineando 2 frecce (quella sul cappuccio è poco visibile) ma non c'è un vero e proprio innesto e il più dele volte si va un po' a tentoni; rischiano di incastrate il pennino nel foro di uscita che non è a sezione rotonda.
9. Il pennino è la cosa meglio riuscita della penna. E' un "M" (nel mio caso) con tratto e flusso contenuti, rigido, molto scorrevole ma con un leggero feedback che trovo davvero gradevole. Non ho mai notato false partenze o skip anche usandolo su una carta liscia come la Clairfontaine. Le prove le sto facendo con inchiostro Pelikan 4001 Royal Blue.
10. L'ergonomia non mi sembra particolarmente azzeccata. Lo spessore dell'impugnatura è notevole e complici le "facce" un po' grossolane si ha l'impressione di impugnare un oggetto che scrive piuttosto che una penna. Il meccanismo che chiude il pennino quando la penna non è in uso sembra funzionare bene e l'inchiostro finora non si è mai seccato.
CONCLUSIONI
Per avere questa penna ho pagato circa 80 € (50 € per la penna e 30 € per le spese doganali) che corrispondono più o meno al prezzo di una Curidas (che non possiedo e quindi non posso fare un paragone diretto, che sarebbe interessante). Complessivamente la penna ha un aspetto abbastanza misero, la qualità percepita dei materiali è modesta e gli accoppiamenti sono sempre approssimativi. Per contro scrive davvero bene anche se il piacere della giusta scorrevolezza è un po' guastato da un'impugnatura poco gratificante, comunque non scomoda e forse adatta anche per lunghe sessioni di scrittura. L'estetica ovviamente va a gusti personali, sicuramente il design spicca per originalità ma la clip ha un aspetto dozzinale e il puntale dal quale fuoriesce il pennino lo trovo davvero brutto.
Un caro saluto alle/agli amici del Forum. G.