Dove ho sbagliato...
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Dove ho sbagliato...
Racconto una breve storia direi tragicomica, avvenuta quasi un anno fa.
Avevo un amico prossimo al diploma, e volendo "convertirlo" al mondo stilografico penso bene di regalargli una penna per il suo diploma. Gli avevo già parlato un po' di stilografiche, e lui mi aveva detto che era interessato e ne avrebbe voluta una a pistone perché voleva provare il metodo "tradizionale". Decido di accontentarlo, e la scelta cade infine su una TWSBI Eco Rose Gold, perché mi sembrava una buona penna da neofita, non troppo "scolastica" per via delle placcature in oro rosa e soprattutto facilmente manutenibile vista la chiavetta in dotazione. Gliela impacchetto per benino insieme con un calamaio.
Il mio amico riceve questo regalo con molta gratitudine e gioia, ma qui arriva la parte che mi ha fatto pensare: "boh...". Vi riporto in maniera approssimativa il nostro scambio di messaggi poco dopo:
Amico: "ciao scusa ma è normale che il fondello quando il pistone è tutto giù si muova leggermente nella sua sede?"
Io: "eh guarda è probabile, non è una penna pregiatissima in cui tutte le parti combaciano alla perfezione, ma finché è ben fermo quando il fondello è chiuso (cioè quando il pistone è tutto su) allora è tutto apposto "
Amico: "no perché ho smontato il pistone e non vorrei averlo rimontato male..."
Io: "ma scusa perché hai smontato il pistone, la penna è nuova..."
Amico: "no perché non avevo letto le istruzioni e pensavo che per caricare la penna si dovesse togliere il pistone e inserire l'inchiostro da sopra"
Io:
Non so cosa dovrei imparare esattamente da questa storia; forse la morale è che bisogna sempre spiegare tutto, anche ciò che sembra ovvio perché non è detto che sia ovvio per l'altro, oppure che come prima penna è meglio regalare qualcosa a cartucce, massimo con un converter, anche contro il parere dell'interessato
Avevo un amico prossimo al diploma, e volendo "convertirlo" al mondo stilografico penso bene di regalargli una penna per il suo diploma. Gli avevo già parlato un po' di stilografiche, e lui mi aveva detto che era interessato e ne avrebbe voluta una a pistone perché voleva provare il metodo "tradizionale". Decido di accontentarlo, e la scelta cade infine su una TWSBI Eco Rose Gold, perché mi sembrava una buona penna da neofita, non troppo "scolastica" per via delle placcature in oro rosa e soprattutto facilmente manutenibile vista la chiavetta in dotazione. Gliela impacchetto per benino insieme con un calamaio.
Il mio amico riceve questo regalo con molta gratitudine e gioia, ma qui arriva la parte che mi ha fatto pensare: "boh...". Vi riporto in maniera approssimativa il nostro scambio di messaggi poco dopo:
Amico: "ciao scusa ma è normale che il fondello quando il pistone è tutto giù si muova leggermente nella sua sede?"
Io: "eh guarda è probabile, non è una penna pregiatissima in cui tutte le parti combaciano alla perfezione, ma finché è ben fermo quando il fondello è chiuso (cioè quando il pistone è tutto su) allora è tutto apposto "
Amico: "no perché ho smontato il pistone e non vorrei averlo rimontato male..."
Io: "ma scusa perché hai smontato il pistone, la penna è nuova..."
Amico: "no perché non avevo letto le istruzioni e pensavo che per caricare la penna si dovesse togliere il pistone e inserire l'inchiostro da sopra"
Io:
Non so cosa dovrei imparare esattamente da questa storia; forse la morale è che bisogna sempre spiegare tutto, anche ciò che sembra ovvio perché non è detto che sia ovvio per l'altro, oppure che come prima penna è meglio regalare qualcosa a cartucce, massimo con un converter, anche contro il parere dell'interessato
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C'è un po' da ridere... solo che non tutti sanno come funziona una stilografica. Un giorno sono andata dal mio ottico di fiducia e non so come è uscito il discorso sulle stiligrafiche. Lui aveva un'Aurora della prima comunione e mi diceva che non riusciva ad aprirla per caricarla, gli ho chiesto si farmela vedere e lui l'aveva mezza fracassata per inserire la cartuccia. Ma la penna è a pistone e così gli ho spiegato come caricarla... era tutto felice
Maruska
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Dove ho sbagliato...
Beh, sicuramente è bene non dare nulla per scontato e cercare di spiegare tutti i dettagli.
NB Io personalmente ti avrei chiesto consiglio PRIMA di smontare il pistone e non dopo.
NB Io personalmente ti avrei chiesto consiglio PRIMA di smontare il pistone e non dopo.
Dove ho sbagliato...
Forse non è del tutto attinente, ma mi ha ricordato una "triste" storiella di qualche mese fa:
Cartoleria in centro, a Milano.
Io: "Buongiorno, vorrei qualche foglio di carta assorbente",
Cartolaio, con sguardo perplesso: "Ma guardi che la carta assorbente la trova nei supermercati. Ha presente i rotoloni?".
Provato a spiegargli... Niente. Non aveva mai visto un foglio di carta assorbente. Ed era un uomo maturo, sulla cinquantina!
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Cartolaio, con sguardo perplesso: "Ma guardi che la carta assorbente la trova nei supermercati. Ha presente i rotoloni?".
Provato a spiegargli... Niente. Non aveva mai visto un foglio di carta assorbente. Ed era un uomo maturo, sulla cinquantina!
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Quello ha trovato le istruzioni e la chiavetta per smontare il pistone ed ha creduto di aver capito tutto!
Cesare Augusto
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Immagino che dopo il diploma non si sia iscritto a ingegneria…
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I tempi si sono dilatati, se chiamano comunemente "ragazzi" dei trentenni, allora un cinquantenne non è un "uomo maturo" (parlo di uomini di proposito, perchè le donne maturano prima, molto prima )asx2 ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:40 Forse non è del tutto attinente, ma mi ha ricordato una "triste" storiella di qualche mese fa:
Cartoleria in centro, a Milano.
Io: "Buongiorno, vorrei qualche foglio di carta assorbente",
Cartolaio, con sguardo perplesso: "Ma guardi che la carta assorbente la trova nei supermercati. Ha presente i rotoloni?".
Provato a spiegargli... Niente. Non aveva mai visto un foglio di carta assorbente. Ed era un uomo maturo, sulla cinquantina!
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cinquanta? troppo giovane per al carta assorbenteasx2 ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 17:40 Forse non è del tutto attinente, ma mi ha ricordato una "triste" storiella di qualche mese fa:
Cartoleria in centro, a Milano.
Io: "Buongiorno, vorrei qualche foglio di carta assorbente",
Cartolaio, con sguardo perplesso: "Ma guardi che la carta assorbente la trova nei supermercati. Ha presente i rotoloni?".
Provato a spiegargli... Niente. Non aveva mai visto un foglio di carta assorbente. Ed era un uomo maturo, sulla cinquantina!
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ecco, io sono una di quelle persone, che le istruzioni non le legge o eventualmente, proprio, proprio se di mio non riesco, le leggo dopo
pessima abitudine, ma mi piace arrivarci da sola e velocemente, se comincio a leggere mi perdo nei meandri dei foglietti illustrativi
Maruska
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Ciao Maruska,Maruska ha scritto: ↑giovedì 25 maggio 2023, 20:33ecco, io sono una di quelle persone, che le istruzioni non le legge o eventualmente, proprio, proprio se di mio non riesco, le leggo dopo
pessima abitudine, ma mi piace arrivarci da sola e velocemente, se comincio a leggere mi perdo nei meandri dei foglietti illustrativi
Anche io sono un po’ così però se incontro delle difficoltà prendo le istruzioni, servono a quello.
Tipo: “L’ho comprato? Allora è mio e lo monto come dico io ”
A parte gli scherzi credo che sono cose che capitano un po’ a chiunque (anche a noi) magari con altri oggetti ma non con le stilografiche.
Buona serata
BP
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ne abbiamo di queste storie qua...
incontro a tre, io il mio ex-capo e un cliente, su un micro tavolino in un hotel.
L'ex-capo cerca di spiegare qualcosa... vuole fare uno schema su un foglio, ma ha bisogno di una penna e non ce l'ha.
Mi lancia "l'occhiata da capo"... e guarda la mia penna, chiusa.
Io gliela apro e gliela porgo... faccia inorridita alla vista del pennino!
impagabile!
incontro a tre, io il mio ex-capo e un cliente, su un micro tavolino in un hotel.
L'ex-capo cerca di spiegare qualcosa... vuole fare uno schema su un foglio, ma ha bisogno di una penna e non ce l'ha.
Mi lancia "l'occhiata da capo"... e guarda la mia penna, chiusa.
Io gliela apro e gliela porgo... faccia inorridita alla vista del pennino!
impagabile!