Sondaggio: tra due idee uguali, quale scegliereste?

[fanfenfurfer]

Non mi permetterei mai di discutere colori e svolazzi, mi sono però permessa di riformulare gli haiku per onorare la progressione dagli arti all'anima:

Scrivere a mano
prima che della penna
è un gesto dell'anima

Scrivere a penna
prima che della mano
è un gesto dell'anima

[MrStaty]

Non mi permetterei mai di discutere colori e svolazzi, mi sono però permessa di riformulare gli haiku per onorare la progressione dagli arti all'anima:

Scrivere a mano
prima che della penna
è un gesto dell'anima

Scrivere a penna
prima che della mano
è un gesto dell'anima

Belli! Brava fanfenfurfer

[netosaf]

Per me la seconda, per logica di concetto e per colore.

Bravissimo in ogni caso!

stefano

[Oscar78]

Anche a me piace più la metrica della prima anche se , per una mia tara mentale, il gesto lo trovo più relativo alla mano che alla penna.

Forse una variazione tipo :

Scrivere a penna è un gesto dell'anima prima che della mano

mi suona meglio, ma non so quanto sia corretto in italiano.

Per il resto , come sempre la tua calligrafia, anche in "brutta copia" è inarrivabile.
Complimenti per tutto.

[AinNithael]

A mio gusto personale, l'ideale sarebbe la seconda ma scritta nel colore della prima

Concordo

[fufluns]

Per maggioranza molto ampia, il verdetto del sondaggio ha dato la ragione all’espressione numero 1 dell’idea.

Dico, solo per spiegare perché ne sia esistita una versione 2, che la prima versione - per quanto innegabilmente più bella per il miglior ritmo - contiene però un errore semantico, come ha notato anche Oscar78. Nell’ultimo rigo dice del “gesto della penna”, ma una penna non fa alcun gesto: lo fa la mano, che guida la penna. La versione 2 corregge la semantica, riconsegna il gesto alla mano, ma perde il ritmo. Punto, non c’é altro da dire.

Oggi pomeriggio (già ieri per voi), con molta calma e un buon caffè, ho seguito dunque l’operetta che vi presento più sotto.

Inchiostro. Contro molti pareri, ho scelto un blu, però un blu davvero speciale. É l’Homer Greek Blue di Montblanc, una edizione limitata che uscì insieme alla penna degli scrittori dedicata a Omero. Io ne ricevetti una boccetta in regalo da un caro amico, ed é un inchiostro che centellino come il migliore dei vini d’annata. É blu, ma chiaro e pieno di sfumature, ha un tono turchese ma non squillante quanto piuttosto muto e profondo: come il mare Egeo, o le acque intorno al Peloponneso. Non ha traccia di verde, la qual cosa mi aggrada molto (per un blu). Trovo che Montblanc ne abbia indovinati la tinta e il nome. Spero che piaccia anche a voi l’effetto che fa su una carta ben bianca.

La carta é la metà di un foglio fatto a mano in una cartiera artigianale francese. Carta di puro cotone dalla grana fine ma non finissima, che resiste all’inchiostro come una carta per acquarello ma senza essere - come quella - vagamente assorbente. É una carta che amoreggia con il pennino. Il pennino riparato della 149 Calligraphy ha potuto tracciarvi linee sottili e altre più spesse, senza soffrire né con le une né con le altre. Non ho cancellato le linee guida marcate con la matita, perché mi é parso che la carta non sopporti bene la abrasione della gomma. Le fioriture - come é stato richiesto da vari amici di penna - sono più sobrie di quanto lo fossero nella versione 1, ma non cosí monastiche come nella precedente versione 2.

Quel che dice il “pensierino” é, per me, molto vero. Ringrazio di cuore le mie penne per stimolare costantemente l’anima mia a compiere i suoi gesti espressivi.

[JohnDT10]

Grazie.... per tutto....

[calli1958]

Sono ritardatario...... ma avrei anch'io votato per la tua scelta definitiva. Come sempre, è assolutamente piacevole sia vedere i tuoi scritti sia leggere i tuoi pensieri... sia apprezzare la tua prosa.

Ma basta complimenti! Vediamo di fare anche i guastafeste! Tutto bene (e che bene) tranne.....
Mi disturba "leggermente" vedere la tracciatura a matita (di fatto solo nell'ingrandimento); o meglio: non è tanto la tracciatura in sé ma il fatto che non sia di larghezza uniforme nelle diverse righe (indipendentemente da quanto oltre le parole), in modo da farla apparire come "scelta deliberata" anziché "ripiego" (per i legittimi dubbi dell'esito della cancellatura sulla carta).
Trovo il taglio della "t" un poco "striminzito": piuttosto avrei preferito o un taglio effettivo all'altezza "x", o poco sopra, oppure uno svolazzo più ampio lavorato in modo da non interferire con la "d".
Sono piccolezze, ben s'intende, soprattutto la prima, e dovute a preferenze assolutamente personali quindi opinabilissime.

Ho letto dell'incidente con la Calligraphy (mi dispiace), ma ho anche ammirato il tuo ripristino e, conseguentemente, la mantenuta prestazione della penna.

Come sempre il miglior augurio.....
Buona scrittura!

[fufluns]

Grazie calli1958! So sempre perfettamente che le tue note non sono critiche, ma benvenutissimi consigli. E hai ragione: il taglio della 't' mi é venuto proprio striminzito...

Un caro saluto.

[fufluns]

[...] Forse una variazione tipo :

Scrivere a penna è un gesto dell'anima prima che della mano

mi suona meglio, ma non so quanto sia corretto in italiano. [...]

Ed eccone fatta la variazione suggerita da Oscar78, che davvero non suona niente male.

La carta é un "normale" cartoncino liscio Fabriano, color crema-camoscio. L'inchiostro é uno dei miei preferiti degli ultimi tempi, il Diamine Writers Blood. É un rosso porporino molto scuro, quasi bruno, con tutte le caratteristiche tipiche dei Diamine e un colore davvero ispiratore. Assomiglia al cuoio della custodia fiorentina di Montblanc...

E il taglio della "t" continua un po' striminzito... bah...

[calli1958]

E il taglio della "t" continua un po' striminzito... bah...

Forse è la vicinanza della "d" che limita l'azione sulla "t" (peraltro il lavoro sulla "d" unito al vicino soprastante lavoro sulla "p" crea un "pochino" di affollamento in quel solo punto dello scritto, anche per effetto della doppia "l"). Penso sia immediatamente risolvibile se la stessa "ondina" anziché sopra la metti come taglio della parte ascendente della "t" (volendo anche con partenza dalla sommità della "s"). Rimane da risolvere l' "affollamento": si potrebbe iniziare la seconda e terza riga più a destra (ne risulterebbe evidenziata la "S" iniziale), in modo che la doppia "l" sia discosta dal lavoro sulla "p" (eventualmente optando per una "d" "normale" anziché "occhiellata").

Pareri personalissimi, come sempre; considerando però che ti piace scrivere può essere interessante provare soluzioni alternative per verificare cosa ti risulta preferibile (....soprattutto in virtù della lunghezza contenuta del testo!).

Buona scrittura!

[fufluns]

[…] Rimane da risolvere l' "affollamento": si potrebbe iniziare la seconda e terza riga più a destra (ne risulterebbe evidenziata la "S" iniziale), in modo che la doppia "l" sia discosta dal lavoro sulla "p" (eventualmente optando per una "d" "normale" anziché "occhiellata"). […]
Buona scrittura!

Grazie per le osservazioni. Mi sovviene anche che si potrebbe semplificare molto la discendente della “p” sul primo rigo e fiorire maggiormente la “p” iniziale del terzo rigo. Questo dovrebbe riequilibrare un poco gli affollamenti. Proverò…

[Mequbbal]

Grazie, molto bello!
Anche per me il Writer's Blood è uno degli inchiostri preferiti.

[fufluns]

Forse è la vicinanza della "d" che limita l'azione sulla "t" (peraltro il lavoro sulla "d" unito al vicino soprastante lavoro sulla "p" crea un "pochino" di affollamento in quel solo punto dello scritto, anche per effetto della doppia "l"). Penso sia immediatamente risolvibile se la stessa "ondina" anziché sopra la metti come taglio della parte ascendente della "t" (volendo anche con partenza dalla sommità della "s"). Rimane da risolvere l' "affollamento": si potrebbe iniziare la seconda e terza riga più a destra (ne risulterebbe evidenziata la "S" iniziale), in modo che la doppia "l" sia discosta dal lavoro sulla "p" (eventualmente optando per una "d" "normale" anziché "occhiellata").
[…]

Cominciamo dai buoni consigli di calli1958, primo fra tutti quelli di ingrandire il capo lettera per fare slittare un poco a destra la seconda linea onde evitare l’eccesso di affollamento tra la discendente della “p” e tutte le ascendenti della parola “della”. Grande idea!

Il tratto della “t”, avendo ora più spazio, non è più striminzito, come calli1958 aveva giustamente previsto.

Come colpo d’occhio di insieme la scritta non va male, è certamente più equilibrata delle versioni precedenti e più pulita. Però, avendo aumentato l’Interlinea per ridurre l’affollamento, il risultato finale mi sembra un po’ scolastico. Spero che la parola serva a spiegare un po’ l’impressione troppo ordinata e da quaderno che mi fa questa versione, anche se non va male.

Ve ne propongo un confronto con una versione in lingua inglese, meno pianificata, e con un interlinea molto più stretto. Trovo che tutto il testo si allacci, diventi un blocco, una cosa sola, senza pause: più una vera operetta calligrafica che un semplice esercizio ben fatto.

Domani farò un’ultima prova, ancora in italiano, con lo spazio tra le linee più stretto…

[calli1958]

Ve ne propongo un confronto con una versione in lingua inglese, meno pianificata, e con un interlinea molto più stretto. Trovo che tutto il testo si allacci, diventi un blocco, una cosa sola, senza pause: più una vera operetta calligrafica che un semplice esercizio ben fatto.

Davvero bella questa versione. Proprio un0opera calligrafica!