Esme ha scritto: ↑domenica 5 novembre 2023, 17:39
Come fai a ricordarti il costo (e anche l'anno) senza ricordarti qualche particolare più specifico della penna?

Cioè, non è una critica, è proprio che io i prezzi li dimentico all'istante...
Versavo in condizioni economiche disastrose, fu la prima volta che pagai una penna tanto, e la cifra mi restò nella capoccia. Era un regalo speciale per una persona speciale (allora). Ricordo tante cose di quella sera, il negozio in cui la presi (una cartolibreria che poi ha chiuso), il simpatico gestore attempato e paciocco, il freddo dell'inverno imminente (si era a ridosso di Natale). Ma per le marche non avevo davvero testa, erano dettagli che neanche badavo; per esempio usavo con gran piacere risme da 60gr che erano impenetrabili quasi da ogni flusso, e non saprei dire se fossero Clairfontaine o di qualche altro produttore (che potrebbe essere persino sparito, in questi anni).
Rigurado l'anno... eh, fu un anno memorabile per vari motivi. Poi, conservo ancora la ricevuta della raccomandata con cui spedii la penna
mastrogigino ha scritto: ↑domenica 5 novembre 2023, 13:38Con qualche indizio in più mi accontento di mezzo milione....
Piccola o grande?
A stantuffo o cartucce?
Italiana o estera?
In metallo o "resina/plastica " ?
Cappuccio a vite o a pressione?
Eh, 'na parola! Ma ci provo:
- dimensioni gestibili, generalmente cilindrica (quindi escluderei forme a sigaro o "originali" come le sopra proposte Waterman Ici, Aurora Ypsilon/Style), se non canno alla grande poteva corrispondere a una Waterman Emisphere, forse un pochettino più lunga e larga
- darei per certo che fosse a cartucce
- non saprei dire, per il motivo di sui sopra (la marca non l'ho neanche letta, probabilmente)
- ricordo che non era pesante, escluderei il metallo... Forse alluminio? Non so. I colori vivaci potevano in effetti essere laccatura
- a pressione. Ne sono certo perché allora i tappi a vite erano impensabili per le mie limitatissime esperienze e se fossi incappato in uno di questi di sicuro mi sarebbe rimasto impresso
alfredop ha scritto: ↑domenica 5 novembre 2023, 13:54
Possibile fosse una penna laccata?
In questo caso potrebbe essere una Waterman o anche una Dupont.
Possibile per la laccatura. Quale Dupoint poteva avere quei colori e costare 70.000 lire?
sansenri ha scritto: ↑domenica 5 novembre 2023, 13:51predominante viola, ma quindi non monocolore, a più colori? striata?
Striata no, direi più "maculata"; e sì, più colori, di cui predominava o il viola o un blu che vi si avvicinava. O forse era un solo motivo, fatto di macchie viola, e lo sfondo di un altro colore uniforme? Boh!
Escluderei la Sheaffer, perché non ricordo trasparenze o semitrasparenze...
per 70.000 lire comunque immagino il pennino fosse d'oro
Mmm, non credo, 70.000 non erano molti a quel tempo, ti ci compravi un paio di scarpe di marca... Però non posso essere certo.
sansenri ha scritto: ↑domenica 5 novembre 2023, 13:51occhio a far promesse che su fp.it qualcuno che azzecca c'è quasi sempre...
Finché non mi si accende la lampadina che mi fa dire "È questa!" non posso confermare nulla, quindi posso tenermi il milione U.U