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Il primo giorno di un neofita.

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Kelly71
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Il primo giorno di un neofita.

Messaggio da Kelly71 »

Posso farti una domanda?

visto che ti definisci una "neofita" domando se hai avuto modo di confrontarti con un ventaglio di penne con cui avresti potuto cominciare (kaweko, twisbi,Platinum, lamy...) e hai scelto le cinesi oppure hai proprio deciso di cominciare dalle cinesi ?

e se proprio hai deciso di cominciare dalle cinesi come mai? per il prezzo?
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Polemarco
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Messaggio da Polemarco »

Anche io ho cominciato con le cinesi.
Per il loro costo infimo (adesso un po’ meno) e per la loro sacrificabilita’.
Poi ho fatto da matti.

Ot: Abulafia è il nome del computer de “Il pendolo di Foucault”
Roland
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Il primo giorno di un neofita.

Messaggio da Roland »

L’impugnatura triangolare aiuta, come la clip della Capless (e cloni), a perdere il vizio di far rotolare la penna in mano mentre si scrive. Parlo per esperienza


Altroché aiuto, è una tortura. Perfino la Parker che vendeva le 75 con la sezione triangolare dava la possibilità di ruotare il pennino per una migliore posizione ergonomica .Impari a non ruotare la penna perché il pennino a un certo punto non scrive più e te ne accorrgi. Ma imporre la sezione triangolare a qualcuno è una tortura ergonomica pura e semplice.
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Abulafia
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Messaggio da Abulafia »

Koten90 ha scritto: mercoledì 21 febbraio 2024, 5:35
Dai ci si vede nella sezione Calligrafia ;) ti spaccio un video tutorial breve che ho seguito il mese scorso per imparare lo Spencerian (a.k.a. corsivo americano, a.k.a. “Business writing”)
https://m.youtube.com/watch?v=Ax2Tyv44G ... lhbA%3D%3D
E parte 2
https://m.youtube.com/watch?v=ONuX2JFQT ... =7&pp=iAQB

L’ho trovato molto semplice da imparare e sufficientemente veloce da scrivere (come giustamente mi ha detto qualcuno, “è fatto per quello!”), adatto a qualsiasi penna o matita.
Grazie!
Gli do subito un'occhiata.
Koten90 ha scritto: mercoledì 21 febbraio 2024, 5:35
Trovo che sia un’eccellente scelta per iniziare per 3 motivi:
  • Costa poco
  • Con 10€ puoi comprare un pennino di altra taglia e sostituirlo a quello che hai in 30 secondi (lavaggio mani compreso)
  • L’impugnatura triangolare aiuta, come la clip della Capless (e cloni), a perdere il vizio di far rotolare la penna in mano mentre si scrive. Parlo per esperienza
Più o meno gli stessi ragionamenti che ho fatto io.
Ma con calma.
Come dicevo ieri altrove:

-nel breve termine mi diverto con quel che ho e con quello in arrivo, al massimo comprerò qualche inchiostro;
-nel medio termine vedrò di prendere qualche penna occidentale/giapponese, per curiosità.
-nel lungo periodo siamo tutti morti (cit. Keynes).
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Messaggio da Abulafia »

Kelly71 ha scritto: mercoledì 21 febbraio 2024, 12:38 Posso farti una domanda?

visto che ti definisci una "neofita" domando se hai avuto modo di confrontarti con un ventaglio di penne con cui avresti potuto cominciare (kaweko, twisbi,Platinum, lamy...) e hai scelto le cinesi oppure hai proprio deciso di cominciare dalle cinesi ?

e se proprio hai deciso di cominciare dalle cinesi come mai? per il prezzo?
Come scritto nella presentazione ho passato un annetto a leggere e vedere di tutto prima di comprare la mia prima penna e quindi sì, conoscevo bene l'esistenza dei prodotti di Lamy, Kaweco, TWSBI, Platinum e compagnia, ma...

...ho proprio deciso di cominciare con le cinesi: il prezzo ha influito relativamente.
L'idea della stilografica, oltre che per migliorare le mie condizioni di scrittura, è partita già in nuce con l'idea di farne una piccola raccolta, una impropria collezione.
Già colleziono altro e di solito sono indirizzato sempre su prodotti sovietici, cinesi, indiani o comunque verso prodotti di larga produzione, larghissimo consumo e poco lusso (che tendenzialmente allargano il tiro a USA e Giappone), quindi vorrei seguire la scia.

Comprerò anche qualcosa di europeo-americano-giapponese, ma più in là e tanto per curiosità/completezza della panoramica.
Anche se mi verrà mai in mente di spendere qualcosa in più, credo che lo farò in primis per prodotti cinesi.

Insomma, non è solo un "cominciare", vorrei anche "continuare" e magari "finire" con quel tipo di prodotti.
Polemarco ha scritto: mercoledì 21 febbraio 2024, 14:05 Anche io ho cominciato con le cinesi.
Per il loro costo infimo (adesso un po’ meno) e per la loro sacrificabilita’.
Poi ho fatto da matti.

Ot: Abulafia è il nome del computer de “Il pendolo di Foucault”
Come detto sopra l'impatto del prezzo è sicuramente rilevante, ma abbastanza marginale, nel mio caso.
Ho proprio una propensione per quel tipo di prodotto, sono strade meno battute che mi affascinano di più.

E sì, "Abulafia" viene (anche) dal Pendolo, che è uno dei miei libri preferiti :D
Roland ha scritto: mercoledì 21 febbraio 2024, 19:36
L’impugnatura triangolare aiuta, come la clip della Capless (e cloni), a perdere il vizio di far rotolare la penna in mano mentre si scrive. Parlo per esperienza


Altroché aiuto, è una tortura. Perfino la Parker che vendeva le 75 con la sezione triangolare dava la possibilità di ruotare il pennino per una migliore posizione ergonomica .Impari a non ruotare la penna perché il pennino a un certo punto non scrive più e te ne accorrgi. Ma imporre la sezione triangolare a qualcuno è una tortura ergonomica pura e semplice.
Per adesso, che sono all'inizio-inizio, propendo più per il fatto che l'impugnatura obbligatoria sia una benedizione più che una tortura :angel:
D'altronde pure utilizzando le biro la mia scelta trentennale era ricaduta sulle Staedtler Noris Stick proprio perché, con l'impugnatura poligonale, riuscivo ad evitare di girare troppo la penna nella mano.
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Messaggio da Abulafia »

Esme ha scritto: martedì 20 febbraio 2024, 23:50
Abulafia ha scritto: martedì 20 febbraio 2024, 21:31 Minipenna cinese anonima con fusto ricoperto in legno.
[...]
Sarei proprio curioso di scoprirne il produttore.
Non penso riuscirai a scoprire qualcosa di specifico al di là che è asiatica.
I pennini "genius iridium" sono della stessa tipologia dei pennini IPG (iridium point germany), cioè pennini generici che poco hanno a che fare sia con la Germania che con l'iridio in punta.
Di pennini "genius" se ne trovano anche con il logo del fiore a cinque petali della Hero, ma non è molto rilevante.
Qualcuno su FPN sosteneva fossero prodotti a Taiwan, ma non so da dove avessero preso l'informazione.

I pennini IPG e similari sono pennini economici ma che spesso scrivono in modo adeguato, soprattutto quando l'alimentatore è decente.
Se la penna ti è comoda, goditela! 🙂
Se non altro abbiamo un nome commerciale: sui lidi elettronici dell'amazzonia la minipenna ha un marchio, "SIPLIV" e perfino un modello, il "B43"; ovviamente non sarà il nome del reale produttore e allo stesso modello di penna si potranno ricondurre altri mille marchi e codici (forse più marchi che codici, per esperienza i prodotti cinesi condividono spesso lo stesso codice anche con marchi e distributori differenti), ma è giù qualcosa. Mi sembrava brutto che rimanesse totalmente figlia di genitori ignoti e stavo quasi per chiamarla "Diotallevi".

Con questo nome ho trovato un po' di recensioni in giro per il web, per lo più straniere, in cui l'opinione più o meno unanime è che scrive bene, molto più di quanto ci si aspettasse. Se non altro, pur neofita, non sono totalmente pazzo (o non sono totalmente solo nella mia pazzia :D ).
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Messaggio da Esme »

Beh, ma allora non è anonima! 🙂
In effetti Sipliv credo sia più il distributore, visto che in amazzonia vende anche Jinhao. Ma hai ragione, con i marchi cinesi è difficile racapezzarsi.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Sarò più entusiasta di incoraggiare il pensiero fuori dagli schemi quando ci saranno prove di un pensiero all'interno di essi." [sir Terry Pratchett]
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