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La corretta impugnatura della penna

Inviato: lunedì 22 aprile 2024, 21:19
da calli1958
RisottoPensa ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 18:35
Tripode credo che si traduca in " tre piedi " ma contestualmente è perché l'oggetto ( la penna ) tocca la superficie ( dita ) in tre punti , non perché si usano tre dita.

Per dinamica si può ipotizzare la libertà di movimento delle dita senza usare la mano.
Usando la presa laterale il movimento della penna è vincolato dal pollice e quindi anche dalla mano.

Ovviamente essendo traduzioni dall'inglese ( chi mai ha la necessità di inventare nomi per le cose ) avranno significati presenti solo nella lingua originale.
Sono d'accordo; il mio intervento voleva più che altro essere un "pungolo" relativamente all'uso delle dita (non che sia vietato, ma solo poco efficace e limitante. Naturalmente ognuno fa come gli riesce meglio, ci mancherebbe!)

La corretta impugnatura della penna

Inviato: martedì 23 aprile 2024, 1:02
da Esme
Koten90 ha scritto: domenica 21 aprile 2024, 19:32 Teoricamente dovrebbe essere così
calli1958 ha scritto: lunedì 22 aprile 2024, 21:11 In effetti in calligrafia le dita "non dovrebbero" muoversi
Grazie per i riscontri.
Ed ecco spiegato perché la calligrafia non fa per me... :)
In caso di scrittura di grandi dimensioni capisco la necessità di spostare il braccio, come scrivere su una lavagna.

La corretta impugnatura della penna

Inviato: martedì 23 aprile 2024, 7:36
da Silvia1974
Mi sono messa a controllare anche io come impugno la penna. Tripode dinamica, pare, con una strana tendenza a tenere il mignolo un po’ in avanti, come stabilizzatore per avere maggiore controllo. Ricordo bene che un millennio fa non lo tenevo così, quel dito, poi un giorno per istinto l’ho spostato in fuori anziché tenerlo chiuso verdo il palmo e.. non riesco più a riportarcelo. È un po’ meno comodo tenerlo rigido ma controllo bene la scrittura. Non so se sono solo io oppure è comune