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Era dei Forum

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
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Abulafia
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Messaggio da Abulafia »

passavodiqua ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 0:50 Io non ho bollato nessuno.
Ritengo più caotico il gruppo telegram, dove sei anche tu.
I messaggi si intrecciano, qui è tutto più chiaro.
Poi OT e troll ci sono sempre stati e sempre ci saranno.
Semplicemente trovo l'architettura di un NG o di un forum più precisa, leggibile, elegante rispetto ad altri.
Boom!
(sono o non sono un boomer?)

😉
Considera che il tuo messaggio neanche l'avevo letto! Se guardi gli orari di invio del tuo e del mio messaggio, ci passa giusto un minuto: non avrei certo scritto il mio papiro in 60 secondi :thumbup:
piccardi ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 0:53

Direi che è più che altro un discorso da vecchi (ah, questi giovani d'oggi...).
E nota bene: io sono vecchio.

Comunque è vero, i forum sono uno strumento che richiede una modalità di interazione assai poco immediata, e più onerosa. Ci sono regole, occorre avere un minimo di struttura dei contenuti. Questo è il loro svantaggio, ma anche il loro vantaggio.

Simone
Fare discorsi da vecchio (o da giovane) non è appannaggio dei soli vecchi (o dei soli giovani): un "non ci sono più le mezze stagioni" non si nega a nessuno.

Sulla struttura del forum siamo d'accordo, il punto è che sarebbe una struttura tranquillamente compatibile con qualsiasi età, se non fosse per altre pecche.
Esme ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 1:25
Io partecipo al forum quasi esclusivamente con lo smartphone, è comodo e non mi pare che i miei post siano poco consoni al formato. ;)
Tapatalk è pessimo...

Non è lo strumento, ma il manico. 8-)

Le persone più giovani sono state spinte verso una fruizione del tempo a ingozzo, e non è colpa loro.
Sono subissate da mille incombenze, spesso inutili, e si sentono ripetere "presto che è tardi" già dall'asilo.
Io mi ricordo lunghissimi pomeriggi estivi, dove avevo tutto il tempo che volevo, anche di sdraiarmi sul prato e non fare altro che guardare le allodole.

Adesso la frenesia adulta è stata riversata addosso ai più giovani, non stupisce che non riescano ad essere riflessivi; lo vedo bene con mio figlio adolescente, che pure abbiamo difeso il più possibile da tutto ciò.
Più che il manico, le dita: con le mie è difficile anche scrivere un sms sulle tastiere degli smartphone (che, per quanto si stiano ingrandendo, per me sono sempre troppo piccoli...); ed è anche questione di occhi. Ad esempio questa piattaforma (non questo forum, tutta l'intera piattaforma) per me risulta assolutamente illeggibile nel vero senso della parola; da smartphone vedo piccole formichine con vaga apparenza di parole oppure, nel caso io allarghi la visione, mi tocca leggere parola per parola perché sullo schermo ne entrano tre (e non una riga completa). Insomma, complimenti per la vista :lol:

Tapatalk mette una pezza a questi problemi adottando la sua soluzione grafica (e soprattutto permette di gestire più forum diversi); concordo che sia pessimo, ma c'è solo quello.

Sulle considerazioni generaliste sui giovani non potremmo essere più lontani come opinioni: quelli che conosco, come detto, fanno più o meno quel che facevo io alla loro età. E se non quel che facevo io, quel che facevano i miei coetanei. Di certo non disertano i forum per mancanza generale di concentrazione, anche perché è più facile che non sappiano neanche della loro esistenza (ed è un peccato che siano rimasti al palo tecnologicamente; ci sono piattaforme che sembrano uscite direttamente da fine anni '90, questa almeno è ferma a metà anni '10, apprezzo l'impegno degli sviluppatori). :shifty:
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Messaggio da HCASTORP »

Esme ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 1:25 Le persone più giovani sono state spinte verso una fruizione del tempo a ingozzo, e non è colpa loro.
Sono subissate da mille incombenze, spesso inutili, e si sentono ripetere "presto che è tardi" già dall'asilo.
Io mi ricordo lunghissimi pomeriggi estivi, dove avevo tutto il tempo che volevo, anche di sdraiarmi sul prato e non fare altro che guardare le allodole.

Adesso la frenesia adulta è stata riversata addosso ai più giovani, non stupisce che non riescano ad essere riflessivi; lo vedo bene con mio figlio adolescente, che pure abbiamo difeso il più possibile da tutto ciò.
Condivido in pieno, d'altronde le medesime considerazioni valgono anche per noi adulti.
Io stesso al lavoro mi rendo conto che non faccio altro che "rincorrere" le scadenze, arrivando la sera stravolto e con ben poco tempo da dedicare alla riflessione in serenità.

E questo ha a che vedere con il nostro stile di vita demenziale per il quale bisogna fare tutto il più rapidamente possibile, senza neanche fermarsi per chiedersi dove si sta andando e a cosa serva.

I giovani, che non hanno esperienze differenti, si trovano travolti dalla valanga senza avere neanche un termine di paragone dato dalle esperienze del passato.

E non è che io sia molto vecchio, sono classe 73.
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Messaggio da m4nticore »

Io faccio parte di quella generazione (classe 84) che si è trovata proprio nel bel mezzo di questo tramonto.
Ricordo come fosse ieri che per ogni mio interesse (prevalentemente clan di videogiochi di simulazione militare, per i più curiosi cose da scoppiati di testa tipo https://www.youtube.com/watch?v=YgLZrR0EamM :mrgreen: ), ogni giorno facevo l'abituale capatina a circa una ventina di forum a cui ero iscritto (si c'erano i digest via email, ma non li ho mai veramente considerati e quella della visita abituale era diventata una sorta di rito per cominciare la giornata).

Mano a mano queste comunità si son spostate su piattaforme più economiche (molti dei forum che visitavo erano gestiti da privati, su spazi privati e quindi con dei costi da sostenere), agili e di facile fruizione, soprattutto in movimento. Su tutti Discord, WhatsApp e Telegram. Adesso non son più io che vado a cliccare su ogni link per leggerne le ultime novità, ma sono le ultime novità che mi bussano con insistenza (via notifiche sul cellulare). Si più comodo per uno stile di vita sempre più frenetico, si più agile, ma c'è il rischio che tra la marea di notifiche che ricevo me ne perdo qualcuna che mi interessa realmente, vuoi perché in quel momento son distratto, vuoi perché mi beccano in un momento in cui son scazzato :lol:

Secondo me i forum così come li intendiamo noi diversamente giovani resisteranno ancora per molto (magari cambieranno in forma, ma la sostanza sarà difficile da stravolgere), monotematici, dove è necessario mantenere una qualche sorta di storico delle discussioni inviate. Per tutto il resto, per adesso, c'è WhatsApp :D
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Messaggio da Esme »

Abulafia ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 2:13 Insomma, complimenti per la vista
Però questo è un problema differente rispetto all'attrazione che i forum possono esercitare sulle persone più giovani. 🙂

Non è che questa piattaforma, ad esempio, sia così arretrata rispetto ad una qualsiasi chat Instagram o WhatsApp.
Anzi, ha molti più strumenti.
È che non è una chat, e non avrebbe senso se lo fosse.
Un forum è fatto per una fruizione ragionata, più lenta e approfondita e, come veniva ricordato, per creare una raccolta di conoscenza che rimane nel tempo.
Non è il modo di fruizione che hanno le persone più giovani.

Del resto però, non è che i forum siano mai stati strumenti di comunicazione di massa.
Prima degli smartphone, le persone che accedevano al web costantemente erano molte di meno.
Anche prima, chi accedeva a un forum lo faceva per una scelta molto precisa, arrivandoci dopo una ricerca.
Le chat e i social, invece, non sono frutto di ricerca e scelta, sono oramai "imposizioni" sociali.
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Messaggio da maylota »

Oltre ai forum adesso c'è più scelta:
Facebook è caotico, spesso chiuso e non indicizzato e quindi abbastanza effimero, come i gruppi Telegram a mio parere.
Instagram ha il vantaggio di non essere prolisso, ma è più utile per stare aggiornati sulle novità che per discutere.
Youtube è indicizzato ma con troppi contenuti fuffa che ci metti le ore per capire che son solo fuffa monetizzata.
Reddit è indicizzato ed aperto, quindi le discussioni rimangono, sono veloci e qualcosa di buono c'è (a scavare....)
I gruppi whatsapp son divertenti ma è come discutere con i vecchi amici del liceo, dopo un po' sai in partenza cosa aspettarti

Poi ognuno è libero di scegliere ciò che più gli corrisponde e soprattutto le mode girano e chissà che in capo a qualche anno i forum non tornino ad essere la modalità di discussione preferita?
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Messaggio da Enbi »

Mi sento chiamato in causa perché anagraficamente sono un "gggggiovane" :D
Sinceramente io uso solo WhatsApp, qualche anno fa avevo aperto un account Instagram su istigazione di alcuni amici, ma sinceramente ho capito che è molto facile passare anche un'ora scorrendo i contenuti (il cosiddetto "scrolling") spesso molto beceri. Ho quindi tolto tutto perché mi sembrava una perdita di tempo.
Qui mi sembra diverso: si rimane focalizzati sull'argomento, ci sono dei moderatori che impediscono che le divergenze di opinioni finiscano in scontri aperti con insulti (il cosiddetto "dissing", che si vede molto sui social), le discussioni non spariscono dopo qualche tempo ma sono sempre consultabili anche dai non iscritti.
Prima di iscrivermi all'inizio della mia passione ho letto per qualche tempo le discussioni sul forum formandomi grazie ai preziosi contributi di tutti. Poi ho deciso che era il momento di partecipare attivamente, mi sono iscritto e questo ha spalancato una porta (e svuotato il mio portafoglio :lol:): il mondo delle vintage, un penshow, la costituzione di un circolo stilografico locale con già due incontri all'attivo. Insomma per me ha favorito molto la conoscenza diretta con altri appassionati e un senso di comunità vero e non solo virtuale. Dopo tutto stiamo parlando di stilografiche, strumenti analogici per eccellenza per cui non basta certo vedere foto o leggere descrizioni, ma vanno tastati con mano. Per esempio le famose "sensazioni di scrittura" e tutta la diatriba su pennini scorrevoli o non scorrevoli, rigidi o flessibili ecc. mostra come si tratti di impressioni personali e che molto dipenda dal proprio modo unico di scrivere, con quella certa inclinazione, quella certa dimensione della mano, quella certa pressione, in una infinita varietà di combinazioni tante quante sono quelle possibili nel DNA.
Enrico
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Messaggio da Esme »

Permettetemi di ritornare sul problema concentrazione e affastellamento informativo, perché da genitore lo sento molto e ne sono molto preoccupata.

La mia maestra affrontava una cosa importante al giorno.
Avevamo il tempo di assimilarla, ognuno con la propria velocità.
Si scriveva tutto, ognuno lavorava in autonomia con i propri tempi.
Chi era più veloce aveva del tempo da dedicare al disegno o alla lettura, chi necessitava di più tempo ce l'aveva.
Nel frattempo la maestra correggeva il lavoro di ognuno, dando indicazioni specifiche.

Adesso i bambini cambiano docente quasi ogni ora.
Le maestre non hanno proprio il tempo, in quell'ora devono farci stare tutto quello che avevano preventivato.
C'è pochissimo tempo per scrivere, quindi gli esercizi si fanno sui libri completando gli spazietti.
In classe si lavora poco da soli, perché non c'è poi il tempo di correggere.
Il ritmo è uniformato.
Per mettere una pezza, i bambini hanno molti compiti da fare a casa, compiti che quasi mai vengono controllati nello specifico.
Il tutto condito da "perché poi alle medie...", un'ansia da tempo che sfugge che è un macigno.

Forse sono stata fortunata io, che ho avuto una maestra eccezionale. E non voglio santificare la scuola per com'era, perchè di problemi ce n'erano eccome.
Ma, come dicevo anche prima, non è certo colpa delle generazioni dei più giovani se fanno così fatica a dedicare tempo alla riflessione e all'approfondimento.
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Messaggio da Koten90 »

Esme ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 9:47 Il tutto condito da "perché poi alle medie...",
Poi alle medie cambia la salsa, ma non il sapore: “perché poi alle superiori…”.
E alle superiori no? “Perché poi all’università…”
Poi all’università possono andarci tutti con le facoltà senza numero chiuso se ci si ritrova pieni di laureati che hanno imparato le cose a memoria come pappagalli, sono assolutamente incompetenti e vengono conditi con: “perché poi quando andrete a lavorare…”
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Messaggio da Automedonte »

Abulafia ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 2:13
Sulle considerazioni generaliste sui giovani non potremmo essere più lontani come opinioni: quelli che conosco, come detto, fanno più o meno quel che facevo io alla loro età. E se non quel che facevo io, quel che facevano i miei coetanei.
Qui mi permetto di dissentire fortemente, i giovani di oggi conducono una vita enormemente diversa da quelli fino ai primi anni 2000.

Anche senza entrare nel merito di quale sia migliore prima si viveva molto di più nel mondo reale ed all'aperto oggi invece tra social, chat e simili i giovani hanno abitudini totalmente diverse. Vedo spesso ragazzi seduti a tavola che invece di parlare si scambiano messaggi, foto e video senza neanche guardarsi in faccia, un tempo per noi maschietti i "motori" amo e soprattutto moto erano il desiderio massimo oggi preferiscono l'ultimo modello di iPhone o di computer.

Certamente è il mondo che è cambiato ed ognuno avrà la sua opinione se in meglio o in peggio, ma dire che fanno le stesse cose che facevamo noi proprio no :D
Cesare Augusto
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Messaggio da maylota »

Automedonte ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 12:25 Certamente è il mondo che è cambiato ed ognuno avrà la sua opinione se in meglio o in peggio, ma dire che fanno le stesse cose che facevamo noi proprio no :D
Qui - in parte - mi permetto di dissentire io: secondo me fanno le stesse cose, è solo cambiata la modalità.

Quel che facessi io quando ero un adolescente, penso fosse impenetrabile ai miei tanto quanto sono impenetrabili i ragazzi di oggi - ma alla fin fine era sempre lo stesso, si cercava di diventare grandi trovando una strada diversa da quelli che erano venuti prima.
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Messaggio da Esme »

Automedonte ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 12:25 senza neanche guardarsi in faccia
Questo è un punto che per chi è nato prima degli smartphone è totalmente incomprensibile, ma per i ragazzi post 2000 l'utilizzo delle chat/social è come guardarsi in faccia.
Una mia amica psicologa mi ha spiegato che lo schermo dello smartphone è percepito proprio come un rimando di sguardo, una relazione io-tu.

E questo me l'ha spiegato anche mio figlio, in uno dei rari momenti in cui ha deciso che aprirsi a un adulto potessere essere una buona cosa.
Per loro è praticamente impensabile relazionarsi con i coetanei senza passare da un social (instagram su tutti).
maylota ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 12:42 secondo me fanno le stesse cose, è solo cambiata la modalità
Vero, ma è la quantità di cose che devono fare, le aspettative e le tempistiche che non sono le stesse.
Sono continuamente sollecitati su tanti fronti, fanno fatica ad avere spazi personali.

Un esempio. Fino a una quindicina di anni fa i vari mondi scuola/casa/amici/sport erano ben separati, anche come tempistiche.
Adesso è un marasma.
I docenti mandano messaggi e incombenze nel pomeriggio e a sera, usando i registri elettronici e le classroom.
I compagni di classe, anche quelli che non sopporti, te li devi smazzare a ogni ora sulla chat di gruppo.
I tuoi amici, ma anche i conoscenti, ti tengono costantemente d'occhio sui social. Se non posti o non rispondi ti fanno il terzo grado.
Persino in ambito sportivo c'è interferenza: c'è l'ennesima chat, anche più di una. Gli allenatori ne approfittano per cambiare gli allenamenti anche all'ultimo, o per mandare avvisi a mezzanotte. Se non vai ti devi giustificare sul gruppo.
Vengono condivisi filmati della prestazione e giudizi di merito.

E se provano a sottrarsi a tutto questo, come magari siamo in grado di fare noi adulti (ma mica tanto anche noi), subiscono il biasimo e l'ostracismo, che un giovanissimo sente come una morte sociale.

Francamente io non so come avrei fatto se la mia adolescenza si fosse svolta così, continuamente in vetrina, continuamente connessa, con l'ansia di essermi persa una notifica o un cambiamento di programma postato all'ultimo.
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Messaggio da maylota »

Esme ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 13:07
E se provano a sottrarsi a tutto questo, come magari siamo in grado di fare noi adulti (ma mica tanto anche noi), subiscono il biasimo e l'ostracismo, che un giovanissimo sente come una morte sociale.

Francamente io non so come avrei fatto se la mia adolescenza si fosse svolta così, continuamente in vetrina, continuamente connessa, con l'ansia di essermi persa una notifica o un cambiamento di programma postato all'ultimo.
Assolutamente condivisibile, anche se mia mamma mi diceva sempre: "ai nostri tempi non avevamo il telefono e vivevamo meglio così".

Quello che penso è che gli adolescenti di domani finiranno per accumulare una repulsione totale per i social e l'online. Che li porterà in opposizione coi loro genitori, che verranno messi in ridicolo come fanno adesso con me se non riesco a zufolare abbastanza velocemente sul mio iphone come loro.

Speriamo solo che il luogo di ritrovo del futuro non sia una caserma o una trincea, che con l'aria che tira non è del tutto improbabile... :cry:
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Messaggio da Automedonte »

Esme ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 13:07
Questo è un punto che per chi è nato prima degli smartphone è totalmente incomprensibile, ma per i ragazzi post 2000 l'utilizzo delle chat/social è come guardarsi in faccia.
Una mia amica psicologa mi ha spiegato che lo schermo dello smartphone è percepito proprio come un rimando di sguardo, una relazione io-tu.

E questo me l'ha spiegato anche mio figlio, in uno dei rari momenti in cui ha deciso che aprirsi a un adulto potessere essere una buona cosa.
Per loro è praticamente impensabile relazionarsi con i coetanei senza passare da un social (instagram su tutti).
rte sociale.
e non ci vedete qualcosa di "innaturale" in questo?

Capisco l'uso dei social come mezzo per tenersi in contatto rapidamente quando non ci si può vedere ma usarli anche mentre si è vicini mi pare denoti una qualche forma di insicurezza, come se trincerarsi dietro ad uno schermo consenta di dire o fare cose altrimenti impensabili a viso aperto.

Una persona non la conoscerai mai bene finché non la guardi negli occhi e la frequenti di persona, i Forum che frequento da anni sono sempre stati un passaggio per poi incontrarsi, un modo per organizzare aperto al quale potevano partecipare anche nuovi soggetti che non si conoscevano ma trovavano un punto di aggregazione su argomenti condivisi.

Ovviamente non do la colpa di questo ai giovani, purtroppo è il tipo di vita della società odierna che li porta a questo, sarò un dinosauro ma preferivo quando li vedevo giocare a pallone nel cortile ad ora che sono tutti chini sul cellulare :D
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Messaggio da Enbi »

Automedonte ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 14:23 sarò un dinosauro ma preferivo quando li vedevo giocare a pallone nel cortile ad ora che sono tutti chini sul cellulare :D
...e quando imparavano a scrivere con la stilografica :angel:
Enrico
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Messaggio da Automedonte »

Enbi ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 14:27
Automedonte ha scritto: mercoledì 17 aprile 2024, 14:23 sarò un dinosauro ma preferivo quando li vedevo giocare a pallone nel cortile ad ora che sono tutti chini sul cellulare :D
...e quando imparavano a scrivere con la stilografica :angel:
a scuola che, come dicevi prima. era un momento ben distinto dal gioco ;)

Oggi il mondo è multimediale con tutti i vantaggi e gli svantaggi della cosa, io poi critico ma sono il primo che fa fatica a concentrarsi solo su una cosa: parlo al telefono ed intanto scrivo sul pc, guardo (ascolto) la televisione ed intanto navigo su internet e poi a volte esagero perché riesco a fare anche 3 cose contemporaneamente leggo un libro, fumo il sigaro e bevo un porto :lol:
Cesare Augusto
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