FountainPen.it Forum

Bellissima penna, pur se impegnativa per un uso quotidiano. Peccato la scatola rivestita nella famigerata simil penne anni 90 che si sfalda col tempo.

Non mi risulta che le versioni Omas in celluloide, anche non arco, degli anni 90 oggi le compri a 500-600 euro, se non da collezionisti compiacenti in vena di sconti (ai pen show d'accordo puoi spuntare prezzi migliori, ma se compri ufficiale paghi di più). Ovviamente per esemplari perfetti (non co...

Secondo me “comanda” il pennino. Il rebbi lunghi è antecedente al rebbi corti.

Spinto dalla curiosità ho cercato sul web e interrogato chat gpt, non ho trovato nulla.
Se posso aggiungere una ulteriore richiesta di info mi piacerebbe avere notizie sull’altra rara 88 big, ovvero la versione tutta in argento, corpo e cappuccio.

Aurora e Optima degli anni 90 non hanno perso valore, anzi se si considera il valore odierno in euro hanno quasi duplicato il valore. Qui stiamo parlando di prezzi di mercato, i listini sono altra cosa. La Optima oro massiccio sta a 11 k di listino ma se la vendi puoi fare i salti se te la pagano 2...

Bellissima penna, se ho ben capito la chiamano portable ma ha le dimensioni di una penna media europea.
Unico dubbio il pennino/gruppo scrittura di derivazione Platinum, che mi fa un poco cheap.

Ciao a tutti, sono un nuovo iscritto, anche se vecchio lettore del forum... Ho da ormai tanti anni una passione per le stilografiche, che apro, smonto, lavo ed amo, con le mani macchiate e la voglia di scrivere! Non sono neanche lontanamente un esperto, ma di passione ne ho tanta! Bella descrizione...

La Hastil è un disastro. Si spezza il foracartucce, la sezione crepa, il cappuccio con l’uso si allenta.
Visto che se ne trovano in abbondanza a saldo mi domando sempre chi possa spendere 500€ per il nuovo!!
Tra le Aurora il peggio del peggio.

Quel tipo di alette si piegano subito. Se prendi qualcosa di sottile (tipo biglietto da visita) e lo infili tra una e l’altra, a una a una le raddrizzi tutte.
Già fatto con una MB 146 che ha lo stesso alimentatore. Nessun motivo per cambiarlo, dato che scrive bene.

Nel mio caso gli unici ´problemi´ me li hanno dati le penne con la chiusura a scatto. Se la femmina è in plastica (tipo Man 100 o vecchie Cartier) si allenta, se sono alette in metallo (tipo Parker 75) il rischio è si spezzino. Per queste penne direi che già dopo 1-2 anni di utilizzo il problema si ...

Ora tutto chiaro, grazie

Scusate ma non ci ho capito nulla. Che pennino è il PO? E FA?

fufluns ha scritto: ↑martedì 25 febbraio 2025, 4:30 Un piacere vedere tanta gente e tante belle penne. Ma il piacere più grande é stato rivedere Brunori! Grazie!

Brunori è stato un’istituzione a Milano. Passavo spesso da lui per comperare inchiostro o per 2 chiacchiere, sempre disponibile e competente.

Non ricordo la marca ma ho visto vari post di una copia cinese della 360 che pare sia pure meglio dell’originale come meccanica e assemblaggio.
Io dovessi sceglierne una delle 2 opterei per la 149 tutta la vita. Penna inflazionata, da duty free ma con un gran fascino.

Waterman monta cartucce proprietarie. Io con tutte le penne Waterman ho sempre usato i converter di casa madre. Ma quale è il tema? Il generico costa meno?