Ripristino ebanite (Conway Stewart 388)

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Callimaco
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Ripristino ebanite (Conway Stewart 388)

Messaggio da Callimaco »

Ciao a tutti, sto iniziando il mio primo restauro di una penna e ho deciso di iniziare da una Conway Stewart 388 (perchè mi piaceva molto e perchè ho trovato un ottimo tutorial sul wiki!).

Per cominciare, l'inserto in ebanite che blocca il fermaglio si è schiarito e vorrei riportarlo al suo colore originale. Ho letto in alcuni thread che dovrebbero funzionare un "bagno" in acqua e ammoniaca o un trattamento con prodotti a base di soda caustica tipo Fornet.

Posso chiedere qualche consiglio ai più esperti? Non vorrei fare danni proprio a questa penna così graziosa!
Mi confermate che sono due trattamenti entrambi validi? Io sarei orientato sull'ammoniaca ma accetto suggerimenti.
Devo adottare particolari precauzioni?

Ecco qualche foto, se possono essere utili.
20200219_094232.jpg
20200219_105956.jpg
Grazie in anticipo a chi avrà voglia di aiutarmi!

Prossimo passaggio: sostituire il sacchetto dell'inchiostro. Non vedo l'ora!

Callimaco
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Mai usato l'ammoniaca, ma Fornet e simili sono sicuramente efficaci. Meglio chiaramente smontare le parti da trattare per ché sono prodotti piuttosto aggressivi ed è meglio evitare di metterli a contatto con metallo ed altre parti. Lascia agire la schiuma abbastanza a lungo e poi preparati ad un certo lavoro per eliminare le parti alterate con olio di gomito, panno e Iosso o simili.
NB non tutti i tipi di ebanite reagiscono allo stesso modo: alcune risultano praticamente già lucide dopo l'azione del Fornet; altre necessitano di una lucidatura abbastanza lunga
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Callimaco
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Messaggio da Callimaco »

Grazie molte! Non avendo a disposizione il Fornet ma la soda caustica, che dovrebbe costituirne il principio attivo, vorrei provare direttamente con questa seguendo le dosi indicate qui: http://www.fountainpen.it/Pulizia_dell% ... a_caustica

Vi farò sapere come va!
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maylota
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Messaggio da maylota »

Callimaco ha scritto: venerdì 21 febbraio 2020, 15:05
Vi farò sapere come va!
Come è andata?
Sto provando a sistemare anche io una Conway Stewart 388, con lo stesso problema all'inserto in ebanite che blocca il fermaglio e l'esperienza mi sarebbe utile.

Ho anche un altro problema: la sezione è scolorita (in un buffo modo quasi a "macchia di leopardo", non so se si vede bene dalle foto)
IMG_0898.JPG
IMG_0899.JPG
Per questo non c'è niente da fare vero?
Grazie
Venceremos.
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Messaggio da Linos »

Dalla mia poca esperienza ho capito che dal Fornet è meglio stare alla larga, le poche volte che ho usato quel prodotto mi ha tolto un poco di ossido ma mi ha anche lasciato una superfice tutta porosa che per lisciarla con la Iosso ho dovuto usare una eccessiva dose di olio di gomito, a quel punto tanto vale usare solo le paste abrasive, può darsi che l'ebanite che ho trattato io avesse dei problemi, questo non lo posso sapere.
Usando solo la pasta, la superficie diventa molto scura e traspare l'ombra del marrone tipica dell'ebano. :wave:
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lucawm
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Messaggio da lucawm »

Funziona bene per le parti in ebanite ossidate un bel tuffo in una soluzione di soda caustica per un certo tempo, da un'ora in su e poi una bella lucidata con pasta Iosso. Testato su penne intere da parte di molti, me compreso.
Concentrazione delle soluzioni e tempi sono meglio descritti sul Wiki: https://www.fountainpen.it/Pulizia_dell ... a_caustica
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PeppePipes
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Messaggio da PeppePipes »

Cerco di mettere qualche punto fermo sulla questione del ripristino del colore dell'ebanite; naturalmente non sono il Vangelo, quindi ci può essere sicuramente chi è di vedute diverse.
La prima cosa da dire è che non tutta l'ebanite è uguale: ci possono essere quindi sensibili differenze sia nell'attitudine ad ossidarsi, sia in quella a tornare lucida.
L'opacizzazione, l'ingiallimento dell'ebanite dipendono da un'alterazione superficiale del materiale: quindi il primo punto è che per ottenere il colore originale o si asporta la parte di materiale alterato o si usa una vernice apposita (ne parlerò più avanti).
Qui siamo ad un primo fondamentale bivio: se la superficie dell'ebanite è liscia, come quella delle parti della Conway Stewart mostrata, la cosa più veloce è quella di utilizzare un abrasivo sempre più sottile sino ad arrivare alla lucidatura finale. Va fatta logicamente attenzione nel seguire le curve della superficie, altrimenti, tanto per fare un esempio, la zona immediatamente sotto il labbro del puntale non verrà ravvivata; abrasivi in pasta possano agevolare questo compito, ma si riesce con un minimo di accortezza ad assecondare le curve anche con carta abrasiva, micro mesh esimili.
Le cose si complicano assai se sull'ebanite ci sono scritte o decori molto superficiali; caso tipico le "onde" sulle vecchie Waterman e su molte altre penne coeve. In questo caso l'abrasione uniforme della superficie, seppur limitata meno di 1/10 mm potrebbe comprometterne gravemente la leggibilità. In questi casi, fatta salva la vernice, occorre affidarsi ad un'abrasione di tipo chimico, che agisca quindi nelle "gole" di scritte e decori come sulle parti più "elevate". Per quella che è la mia esperienza i risultati migliori li ho ottenuti coi prodotti per la pulizia dei forni domestici. Va però detto che qui la qualità dell'ebanite gioca un ruolo veramente fondamentale: in alcuni casi, lasciato agire il prodotto, con poche passate di straccio ed una lucidatura si torna al nero dell'ebanite nuova; in altri occorre iniziare un estenuante serie di passate di straccio e Iosso o simili che lasceranno infiniti residui giallastri sul panno utilizzato. L'utilizzo di uno spazzolino da denti con la pasta lucidante può essere d'aiuto ma non evita l'obbligo di utilizzare dosi industriali di olio di gomito. Una volta riconquistato il colore nero una passata con grasso al silicone o di vaselina ben tirato può dare un tocco finale di brillantezza alla penna.
Affrontiamo ora il capitolo vernice. E' reperibile su almeno un sito americano una vernice specifica per l'ebanite (forse con un pò di fatica riuscirei a trovare qualche riferimento). Prima premessa: costa piuttosto cara, complici le spese accessorie, ma per chi fa riparazioni è una risorsa da non sottovalutare. L'aspetto finale è veramente naturale e del tutto simile a quello dell'ebanite "fresca"; ha un buon potere coprente e con due passate nasconde tutto; si stende con facilità: se si usa un pennello morbido è difficile che restino tracce delle passate; se si usa l'aerografo, meglio ancora.
Detto ciò, personalmente non la uso mai se il problema è solo quello di ravvivare il colore: preferisco farmi il mazzo ma non "barare". La trovo invece il toccasana quando c'è da nascondere un'incollatura, un rifacimento che restano visibili.
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Messaggio da bisguillo »

Mini appunto sul Fornet.
Quello attualmente in commercio non serve a molto
perchè hanno cambiato la formula ed hanno tolto la
soda caustica, che sarebbe proprio l'elemento che
servirebbe.
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Messaggio da maxpop 55 »

bisguillo ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 11:53 Mini appunto sul Fornet.
Quello attualmente in commercio non serve a molto
perchè hanno cambiato la formula ed hanno tolto la
soda caustica, che sarebbe proprio l'elemento che
servirebbe.
P
Confermo, purtroppo è vero, ho 3 confezioni da buttare, non servono e mia moglie preferisce l'uso di prodotti naturali per pulire il forno .
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da Linos »

Una soluzione definitiva c'è, il Nero Inferno, serve per tingere pellame di scarpe e borse, non fa spessore non macchia non si toglie più nemmeno con un miracolo, provate su di un pezzo di plastica o ebanite che non usate più, io ho provato per curiosità su di un rottame è lì da un paio di anni e non c'è viraggio di sorta, più lo strofini e più diventa lucido.
Scusate la foto, oggi c'è un tempo cupo e non riesco a fare una foto decente, come sempre :D

PS, non usatelo sulla celluloide :wave:
Allegati
DSC01028.JPG
Ultima modifica di Linos il venerdì 23 ottobre 2020, 14:22, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da maylota »

PeppePipes ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 11:20 Cerco di mettere qualche punto fermo sulla questione del ripristino del colore dell'ebanite; naturalmente non sono il Vangelo, quindi ci può essere sicuramente chi è di vedute diverse.
Grazie e grazie anche a tutti gli altri intervenuti!

Adesso finalmente mi è chiaro e posso (provare a) sistemarla senza l'incubo di fare i soliti disastri.
Penso che proverò la via "meccanica", previo acquisto di qualche abrasivo come indicato, di cui non sono al momento fornito - l'unico che utilizzo di solito è il dentifricio ma non credo sia adatto in questo caso, vero?

Se viene una cosa decente, cercherò di mandare la foto :D
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Messaggio da PeppePipes »

maylota ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 14:16
PeppePipes ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 11:20 Cerco di mettere qualche punto fermo sulla questione del ripristino del colore dell'ebanite; naturalmente non sono il Vangelo, quindi ci può essere sicuramente chi è di vedute diverse.
Grazie e grazie anche a tutti gli altri intervenuti!

Adesso finalmente mi è chiaro e posso (provare a) sistemarla senza l'incubo di fare i soliti disastri.
Penso che proverò la via "meccanica", previo acquisto di qualche abrasivo come indicato, di cui non sono al momento fornito - l'unico che utilizzo di solito è il dentifricio ma non credo sia adatto in questo caso, vero?

Se viene una cosa decente, cercherò di mandare la foto :D
Il dentifricio ha un'azione abrasiva talmente blanda che ti dovresti prendere qualche anno di tempo prima di veder tornare nera la parte.
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Messaggio da maylota »

PeppePipes ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 16:35
maylota ha scritto: venerdì 23 ottobre 2020, 14:16

Grazie e grazie anche a tutti gli altri intervenuti!

Adesso finalmente mi è chiaro e posso (provare a) sistemarla senza l'incubo di fare i soliti disastri.
Penso che proverò la via "meccanica", previo acquisto di qualche abrasivo come indicato, di cui non sono al momento fornito - l'unico che utilizzo di solito è il dentifricio ma non credo sia adatto in questo caso, vero?

Se viene una cosa decente, cercherò di mandare la foto :D
Il dentifricio ha un'azione abrasiva talmente blanda che ti dovresti prendere qualche anno di tempo prima di veder tornare nera la parte.
Alla fine, per paura di fare i miei soliti disastri con mesh e prodotti vari, ho provato col dentifricio per vedere cosa succedeva.

Ho spazzolato la sezione (e il tappo del cappuccio che è anche lui in ebanite) con parodontax e spazzolino elettrico a potenza max. Prima "a secco", poi con un pochino di acqua e poi con olio di oliva (l'unico che avevo) - per fare un po' di prove. Circa 5 minuti ogni volta. Risultato:

Prima:
IMG_0897 2.JPG

Dopo:
IMG_0933.JPG

Devo dire che per le mie necessità, ha funzionato benissimo. L'effetto sul tappo del cappuccio è stato praticamente perfetto (per me):
IMG_0937.JPG
Purtroppo non ho fatto la foto del "prima" - era comunque marrone.

Spero a qualcuno possa essere utile la mia esperienza.
Sul fusto non mi fidavo molto di me stesso e lo spazzolino l'ho invece passato poco, un minuto o forse anche meno. L'unico problema è che il dentifricio lascia le superfici un po' opache e quindi alla fine l'ho dovuta un po' lucidare.
La cosa che invece non ho capito è se è meglio usare il dentifricio a secco, con l'acqua o con l'olio. L'unica cosa che ho notato è che con l'acqua fa troppa schiuma.
Venceremos.
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