Koten90 ha scritto: ↑martedì 3 maggio 2022, 12:25
Non si può parlare più di Hegel che di Einstein allo scientifico!
Ti è andata bene, la mia prof di storia e filosofia per filosofia non spiegava nulla, quindi nel mio caso NÈ Hegel NÈ Einstein...
E all'esame di maturità, voilà, un tema su una frase di Einstein, quella sull'eredità culturale.
Ma io non volevo sparare a zero sui docenti, ce ne sono di meravigliosi e di pessimi, come in tutte le professioni.
È il sistema scolastico che mi pare andare in una direzione sbagliata. Anche per richiesta specifica dei genitori, che spesso amano avere figli sapientini (ho assistito a confronti su quale figlio avesse fatto più tabelline...).
C'è fretta, c'è ansia, manca la riflessione che citava Platax e la formazione che citava Gaston.
C'è la paura dell'errore, che deve essere cancellato e nascosto, ma non si insegna a capirlo prima di correggerlo.
Noi che amiamo scrivere a mano, anche per un gesto "terapeutico" come diceva Monet, penso percepiamo meglio cosa possa significare prendersi il tempo per riflettere.
Far scorrere i pensieri assieme alla penna.
Tirare una riga diritta e correggere con eleganza e senza paura un errore.