S.T. Dupont

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Athos
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Messaggio da Athos »

Recuperate in due diversi mercatini con poca spesa, due Dupont Classic Laque de Chine, una con corpo laminato e cappuccio
laccato nero, l'altra interamente laccata "Gold Dust". Entrambe montano un bel pennino oro 18 Ct. F rigidouna ed M l'altra, con caricamento cartuccia/converter.
Ho letto da qualche parte (non ricordo dove) che i pennini erano prodotti dalla Pelikan per Dupont, ma non
so quanto sia certa questa notizia. Anni '80 ???
Scrivono in maniera perfetta.

Saluti a tutti
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maylota
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Messaggio da maylota »

Athos ha scritto: venerdì 29 dicembre 2023, 10:02 Ho letto da qualche parte (non ricordo dove) che i pennini erano prodotti dalla Pelikan per Dupont, ma non
so quanto sia certa questa notizia. Anni '80 ???
La prima è una Classique, la seconda variante (con la clip più lunga).
La seconda è una "porte Plume" o anche detta "La Plume Ultime" .

La Classique è nata nel 1973, subito dopo l'acquisizione di ST Dupont da parte di Gillette ed è stata la prima penna di ST Dupont. Gillette era oggettivamente ossessionata dalle penne e ritengo che che l'input di affiancare le penne agli accendini sia venuto da loro. Industrialmente ha molto senso, la tecnologia di produzione, materiali e finitura è la medesima per le loro penne ed accendini (pennino a parte)
La storia che si legge sempre, che tutto sia nato da una richiesta di Jaqueline Kennedy/Onassis che voleva una penna da affiancare all'accendino penso sia invece abbastanza una leggenda da PR come quella della macchia di inchiostro di Waterman assicuratore, ma non ho ovviamente alcuna prova.

La Porte Plume è di qualche anno più tarda ed è stata probabilmente in produzione fino all'arrivo della Gatsby (1992 circa), che ne è l'evoluzione. E' molto bella con il fusto che fa anche da sezione ed il cappuccio molto corto che si infila a baionetta all'estermità per scrivere col cappuccio calzato.

Credo che siano entrambe della fine anni 70, inizio degli anni 80. Ma con Dupont si fa sempre fatica a capirci anche perchè credo che a Faverges in Alta Savoia dove c'è la fabbrica, pensassero più ad andare a sciare che a tenere documentazione chiara dei modelli (e dei nomi).

Ancora meno si capisce dei pennini. I primi (quelli dei modelli delle foto) sono molto probabilmente di origine Pelikan anche se l'innesto cartucce è quasi uguale a Parker (quasi uguale perchè bisogna fare attenzione a non forzare). Dopo qualche anno sulla Classique i pennini sono stati sostituiti da altri simili ma più piatti e difficilmente di provenienza Pelikan, sempre con innesto Parker così come i tubolari delle Montparnasse della fine anni 80 (su questi c'è la leggenda che se li facessero o rilavorassero internamente, ma chi lo sa).
Di sicuro con l'arrivo di Olympio/Fidelio/Orpheo nel 1996 il fornitore dovrebbe essere Bock (e passano anche all'innesto tipo Pelikan).

Giusto per la cronaca, Gillette fin dall'inizio degli anni 80 era stufa marcia di ST Dupont che faceva qualità ma non soldi (erano sempre a sciare evidentemente). E nel 1987 riesce finalmente a liberarsene. Salvo poi comprarsi Waterman due mesi dopo (Gillette senza penne non sapeva stare).
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Grazie Ric. Notizie di prima mano "da bocca di druido a orecchio di druido" o ci sono riferimenti ?

Le S.T. DuPont secondo me son penne sottovalutate dagli appassionati italiani. Sono di altissima qualità, soprattutto nelle laccature. Mai vista una sbeccata
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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maylota
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Messaggio da maylota »

Ottorino ha scritto: giovedì 10 luglio 2025, 17:55 Grazie Ric. Notizie di prima mano "da bocca di druido a orecchio di druido" o ci sono riferimenti ?
Per quanto riguarda la passione per il marchio e l'attacco Dupont vecchio, che è quasi uguale ma non uguale a quello di Parker, la fonte è IL Druido (Brunori)

Per la saga Gillette/S.T. Dupont la fonte è "Resisting Hostile Takeovers - The Case of Gillette" di Rita Ricardo-Campbell (gran bel libro, per chi ama il genere)

Per quanto riguarda la storia dei vari modelli, è un mio personale ed arbitrario riassunto desunto dai (pochi) siti che si occupano in modo approfondito di S.T.Dupont, ossia:
https://penstylo.blogspot.com/p/dupont- ... y.html#d01
https://www.artbrown.com/blogs/brand-hi ... ollections
https://espaceecriture.canalblog.com/ar ... 39505.html
https://penstylo.blogspot.com/p/duponthistory.html

e di qualche thread sul forum degli appassionati di stilografiche d'oltralpe (anche se quando S.T. Dupont è stata fondata quella zona era in territorio Sabaudo, ma non credo sia il caso di fare rivendicazioni territoriali nel 2025...).

Se poi qualcuno fosse interessato a capirci qualcosa sulle edizioni speciali S.T. Dupont, questo è il miglior riassunto che io abbia trovato:
https://penstylo.blogspot.com/p/dupont- ... s.html#e05
https://penstylo.blogspot.com/p/dupont- ... esent.html

Che a leggerlo in prospettiva storica, fa capire che all'idea di "edizione speciale" o "limitata", Dupont ci è arrivata in anticipo di qualche anno rispetto a Montblanc.. Peccato solo non abbia avuto alle spalle un gruppo del lusso solido come ce lo ha avuto Montblanc.
Ottorino ha scritto: giovedì 10 luglio 2025, 17:55 Le S.T. DuPont secondo me son penne sottovalutate dagli appassionati italiani. Sono di altissima qualità, soprattutto nelle laccature. Mai vista una sbeccata
Purtroppo in Italia quasi tutti conoscono le penne della prima ondata, che sono slim e quindi vengono scartate a priori.
Le penne più recenti dalla Olympio/Fidelio in poi soffrono il paragone con Montblanc.
Quelle in mezzo (Montparnasse, St Germaine, Gatsby....), sono a mio parere il vertice raggiunto, ma per qualche motivo che mi sfugge, sono spesso snobbate.

L'altro punto è che esistono anche un po' di contraffazioni in giro: sulle Classique si nota perchè talvolta perdono le dorature ma lo si nota perchè magicamente....hanno innesto Pelikan e non Parker (fonte: ne ho una)
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Messaggio da Athos »

Wow! Enciclopedico!
Grazie!
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