Carrellata estiva di penne!
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Carrellata estiva di penne!
L'ultima puntata si era fermata alla penna n.112 un mesetto e mezzo fa: direi che è ora di andare avanti e presentarvi i nuovi arrivi.
Si parte.
113) Majohn/Moonman B25 - F
Il clone della Parker 25 mi ha subito colpito e affondato, alla prima offerta l'ho comprata; il design mi piace incredibilmente, ma non volevo avere a che fare con l'originale: l'usato e il vintage che troppo spesso sono costosi e rognosi e ancora non me la sento abbastanza "calla", come dicheno a Roma.
D'altronde non ci si può lamentare del clone: costruito bene e dotato di un pennino senza difetti: è stata la mia penna da agenda e da lavoro per un mese intero.
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"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"
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114) Baoke PM-179 - F
In una delle tante "offertissime" cinesi c'era la possibilità di prendere tre di queste penne e tre calamai di inchiostro blu-nero di Baoke per circa 3€ in totale, comprese spedizioni e quant'altro. Ho regalato due penne e due calamai ad amici e me ne sono tenuta una, visto che del marchio non avevo ancora provato niente.
Caricata col suo inchiostro è una penna da aurea mediocritas: non ha difetti, non ha pregi. La prendi e scrive. Non secca, non gocciola, non sporca; scrive normalmente, ha una forma standard e una realizzazione standard.
Alla fine l'ho portata in giro assieme alla Moonman B25 per lavoro e non me ne posso lamentare.
A quel prezzo è la penna ideale per tutti: dal neofita che vuole solo provare (è già completa di converter e con una cartuccia omaggio), all'utilizzatore che vuole avere una penna da battaglia.
In una delle tante "offertissime" cinesi c'era la possibilità di prendere tre di queste penne e tre calamai di inchiostro blu-nero di Baoke per circa 3€ in totale, comprese spedizioni e quant'altro. Ho regalato due penne e due calamai ad amici e me ne sono tenuta una, visto che del marchio non avevo ancora provato niente.
Caricata col suo inchiostro è una penna da aurea mediocritas: non ha difetti, non ha pregi. La prendi e scrive. Non secca, non gocciola, non sporca; scrive normalmente, ha una forma standard e una realizzazione standard.
Alla fine l'ho portata in giro assieme alla Moonman B25 per lavoro e non me ne posso lamentare.
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115) Wingsung 698 - Pennino Lucky 14kt F
Giuro che stavo comprando un set di panni di microfibra, quando all'improvviso il sito cinese ha richiamato la mia attenzione, mi ha preso alla gola e mi ha costretto a spingere il tasto di acquisto di questa penna, con estrema violenza e l'assoluta impossibilità di ribellarmi
40€ sono quindi finiti nelle casse cinesi, per una penna a stantuffo con pennino in oro, comprensiva di bella confezione con due converter pieni di grasso siliconico.
La penna, rinvenibile sia a marchio Wingsung che a marchio Yongsheng (a quanto pare è la stessa parola in due dialetti diversi) è comoda (ma con impugnatura troppo sottile per i miei gusti) e relativamente anonima (tranne la metalleria aggiunta), con l'unico difetto che il tappo non calza. Il pennino, un prodotto vintage che spesso viene montato su modelli moderni (ne avranno qualche magazzino pieno) è il grande punto forte della penna: preciso, bagnato il giusto e confortevolissimo data l'estrema morbidezza, che corrisponde anche ad un po' di elasticità capace di dare naturalmente un po' di carattere alla scrittura.
Per quanto mi riguarda ha pochissimo da invidiare all'SFM di Pilot o all'SF di Platinum, se non un minimo di levigatezza in meno e un tratto un po' meno sottile.
Giuro che stavo comprando un set di panni di microfibra, quando all'improvviso il sito cinese ha richiamato la mia attenzione, mi ha preso alla gola e mi ha costretto a spingere il tasto di acquisto di questa penna, con estrema violenza e l'assoluta impossibilità di ribellarmi

40€ sono quindi finiti nelle casse cinesi, per una penna a stantuffo con pennino in oro, comprensiva di bella confezione con due converter pieni di grasso siliconico.
La penna, rinvenibile sia a marchio Wingsung che a marchio Yongsheng (a quanto pare è la stessa parola in due dialetti diversi) è comoda (ma con impugnatura troppo sottile per i miei gusti) e relativamente anonima (tranne la metalleria aggiunta), con l'unico difetto che il tappo non calza. Il pennino, un prodotto vintage che spesso viene montato su modelli moderni (ne avranno qualche magazzino pieno) è il grande punto forte della penna: preciso, bagnato il giusto e confortevolissimo data l'estrema morbidezza, che corrisponde anche ad un po' di elasticità capace di dare naturalmente un po' di carattere alla scrittura.
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116) Junlai 930 "Bergoglio" - B
Ok, non ho resistito.
Mi faceva troppo ridere la mossa commerciale cinese nell'appropriarsi del lutto cattolico e quindi ne ho voluto acquistare la testimonianza. Oltre al fatto che è una penna enorme con un pennino enorme (un numero 9) e quindi non poteva sfuggire alla mia brama di penne spropositate.
Visto che è tutto fuori scala, dalla trovata commerciale alle dimensioni, ho deciso di prenderla con pennino B.
E ho sbagliato: a quanto si legge in giro se gli F e gli M sono perfetti e anche goduriosi, il B spesso soffre di problemi. Il mio per fortuna non era disallineato come capitato ad altri, ma aveva un evidentissimo "baby bottom" che ha richiesto paziente levigatura prima di scrivere a dovere.
Alla fine ho ottenuto un B bagnatissimo con una lievissima variazione di tratto tra linee orizzontali e verticali, molto piacevole (e che, ovviamente, non saprei replicare volontariamente).
Ok, non ho resistito.
Mi faceva troppo ridere la mossa commerciale cinese nell'appropriarsi del lutto cattolico e quindi ne ho voluto acquistare la testimonianza. Oltre al fatto che è una penna enorme con un pennino enorme (un numero 9) e quindi non poteva sfuggire alla mia brama di penne spropositate.
Visto che è tutto fuori scala, dalla trovata commerciale alle dimensioni, ho deciso di prenderla con pennino B.
E ho sbagliato: a quanto si legge in giro se gli F e gli M sono perfetti e anche goduriosi, il B spesso soffre di problemi. Il mio per fortuna non era disallineato come capitato ad altri, ma aveva un evidentissimo "baby bottom" che ha richiesto paziente levigatura prima di scrivere a dovere.
Alla fine ho ottenuto un B bagnatissimo con una lievissima variazione di tratto tra linee orizzontali e verticali, molto piacevole (e che, ovviamente, non saprei replicare volontariamente).
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117) Osama Montecarlo - M
Girando per il mercatino dell'antiquariato di Latina l'occhio mi è caduto su questa strana cosa. Ho visto il marchio che mi ricordava qualcosa, ho visto il pennino Schmidt, ho visto che costava 4€... e l'ho presa. Dopo bagno in acqua, pulizia, lieve lucidatura e ingrassaggio delle gomme dell'impugnatura, ormai secche, la penna ha ripreso buona vita.
Piccola, pesantissima, sbilanciata, non facilmente calzabile... ma con una impugnatura decisamente comoda che, in combinato disposto col pennino, permette una scrittura precisa, sicura e scorrevole.
La finitura in legno e il design particolare la fanno "notare in giro", quasi tutti quelli che l'hanno vista mi hanno chiesto "cosa fosse quella cosa".
Girando per il mercatino dell'antiquariato di Latina l'occhio mi è caduto su questa strana cosa. Ho visto il marchio che mi ricordava qualcosa, ho visto il pennino Schmidt, ho visto che costava 4€... e l'ho presa. Dopo bagno in acqua, pulizia, lieve lucidatura e ingrassaggio delle gomme dell'impugnatura, ormai secche, la penna ha ripreso buona vita.
Piccola, pesantissima, sbilanciata, non facilmente calzabile... ma con una impugnatura decisamente comoda che, in combinato disposto col pennino, permette una scrittura precisa, sicura e scorrevole.
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118) Paper Mate Executive - M
Nella bancarella successiva a quella in cui ho preso l'Osama di cui sopra ho trovato questo cofanetto (credo che prevedesse anche la presenza della penna a sfera) con la stilografica Paper Mate Executive; visto che come tanti ho iniziato a scrivere con le Paper Mate Replay alle scuole elementari, un moto di nostalgia ha afferrato il mio animo e ho sentito il bisogno di rinverdire i fasti (che è un modo aulico per dire che sto rimbambendo velocemente).
Ho convinto il povero venditore che, se avevo comprato la penna precedente a 4€, questa mi sarebbe dovuta costare 6€ per fare cifra tonda. Non so se alla fine il venditore abbia compreso o meno la necessità di far così, ma di sicuro ha accettato stremato dal contrattare.
Anche in questo caso dopo ammollo, pulizia e lucidatura la Executive ha ripreso a scrivere e anche a scrivere alla grande: nonostante un feedback sonoro accentuato, la penna è scorrevole, precisa e con un gran flusso di inchiostro.
Negli ultimi giorni mi ha convinto definitivamente e ha sostituito la Moonman b25 e la Baoke PM-179 come penna da agenda e da lavoro.
Nella bancarella successiva a quella in cui ho preso l'Osama di cui sopra ho trovato questo cofanetto (credo che prevedesse anche la presenza della penna a sfera) con la stilografica Paper Mate Executive; visto che come tanti ho iniziato a scrivere con le Paper Mate Replay alle scuole elementari, un moto di nostalgia ha afferrato il mio animo e ho sentito il bisogno di rinverdire i fasti (che è un modo aulico per dire che sto rimbambendo velocemente).

Ho convinto il povero venditore che, se avevo comprato la penna precedente a 4€, questa mi sarebbe dovuta costare 6€ per fare cifra tonda. Non so se alla fine il venditore abbia compreso o meno la necessità di far così, ma di sicuro ha accettato stremato dal contrattare.
Anche in questo caso dopo ammollo, pulizia e lucidatura la Executive ha ripreso a scrivere e anche a scrivere alla grande: nonostante un feedback sonoro accentuato, la penna è scorrevole, precisa e con un gran flusso di inchiostro.
Negli ultimi giorni mi ha convinto definitivamente e ha sostituito la Moonman b25 e la Baoke PM-179 come penna da agenda e da lavoro.
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119) Hongdian N7 "Peacock" - EF
Continua la mia avventurosa ricerca di tutti i modelli (ma non tutte le colorazioni...) della serie "N" di Hongdian: finalmente anche la N7 è stata presentata con la giusta offerta e finalmente l'ho comprata. E mi pento di non averlo fatto molto prima.
Esteticamente la scelta del colore (un verde-blu azzeccatissimo) e delle decorazioni la rendono originale e particolare. Le forme sono abbastanza classiche, direi Pelikan-style, e quindi per forza di cose gradevoli. La penna, per i miei gusti, è un po' sbilanciata verso il pennino, quindi la utilizzo molto meglio calzata (il che ne aumenta anche la lunghezza, cosa che mi fa sempre piacere).
Ma al di là della piacevolezza estetica, la penna scrive *DA PAURA*: il pennino è perfetto, il mio miglior EF.
Niente attriti, niente rumori, niente impuntature, scorrevolezza estrema, flusso costante, controllabilità e precisione ottime.
Sono tentatissimo di prendere anche l'altra colorazione disponibile, per averne due.
Continua la mia avventurosa ricerca di tutti i modelli (ma non tutte le colorazioni...) della serie "N" di Hongdian: finalmente anche la N7 è stata presentata con la giusta offerta e finalmente l'ho comprata. E mi pento di non averlo fatto molto prima.
Esteticamente la scelta del colore (un verde-blu azzeccatissimo) e delle decorazioni la rendono originale e particolare. Le forme sono abbastanza classiche, direi Pelikan-style, e quindi per forza di cose gradevoli. La penna, per i miei gusti, è un po' sbilanciata verso il pennino, quindi la utilizzo molto meglio calzata (il che ne aumenta anche la lunghezza, cosa che mi fa sempre piacere).
Ma al di là della piacevolezza estetica, la penna scrive *DA PAURA*: il pennino è perfetto, il mio miglior EF.
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120) Riimoo 531 - SEF
Un marchio meno noto e strano che qualcuno aveva già provato qui sul forum e che mi aveva già convinto all'acquisto a suo tempo. Ho aspettato come al solito l'offerta giusta e per 4€ e rotti è arrivata a casa questa 531 in colorazione improbabile ("Carat Rose").
La penna è veramente ben fatta, la resina sembra di ottima qualità e l'aspetto è notevolissimo, al di là del colore roseo; il materiale e la finitura sono proprio "belli da toccare", perché solidi e particolarmente levigati.
Il pennino è indicato come SEF e, in effetti, sembra avere una vaghissima morbidezza e un po' di variazione di tratto. È arrivato con lieve disallineamento, ma sono bastati 5 secondi per rimediare.
Caricata con l'Hot Pink di Karkos è stata la penna perfetta per il pride month di giugno...
Un marchio meno noto e strano che qualcuno aveva già provato qui sul forum e che mi aveva già convinto all'acquisto a suo tempo. Ho aspettato come al solito l'offerta giusta e per 4€ e rotti è arrivata a casa questa 531 in colorazione improbabile ("Carat Rose").
La penna è veramente ben fatta, la resina sembra di ottima qualità e l'aspetto è notevolissimo, al di là del colore roseo; il materiale e la finitura sono proprio "belli da toccare", perché solidi e particolarmente levigati.
Il pennino è indicato come SEF e, in effetti, sembra avere una vaghissima morbidezza e un po' di variazione di tratto. È arrivato con lieve disallineamento, ma sono bastati 5 secondi per rimediare.
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121) Hongdian D5S "Dinastia Qin" - F
Ecco un'altra penna che non volevo prendere, ma che è saltata nel carrello e non ne è più voluta uscire. A metà del suo prezzo corrente alla fine sono stato costretto a comprarla.
Se la N7 è stata una sorpresa per l'ottimo pennino, questo è ancora meglio: oh, è il mio pennino migliore in assoluto, non ce n'è per nessuno. Ha una leggerezza sulla carta che è paurosa, scrive con meno del suo peso, lascia il tratto al minimo sfioramento.
Ed è un tratto preciso, pieno, scorrevole e senza interruzioni di sorta.
La penna so che non rientra nei gusti della maggioranza, ma è realizzata benone e le finiture sono veramente belle. Inoltre, in questa versione nera, in realtà non è neanche così appariscente, se non in senso positivo.
Insomma, mi sono proprio innamorato e ora mi toccherà comprare le prossime della serie (pare che ne faranno una per ogni dinastia regnante della Cina storica).
Ecco un'altra penna che non volevo prendere, ma che è saltata nel carrello e non ne è più voluta uscire. A metà del suo prezzo corrente alla fine sono stato costretto a comprarla.
Se la N7 è stata una sorpresa per l'ottimo pennino, questo è ancora meglio: oh, è il mio pennino migliore in assoluto, non ce n'è per nessuno. Ha una leggerezza sulla carta che è paurosa, scrive con meno del suo peso, lascia il tratto al minimo sfioramento.
Ed è un tratto preciso, pieno, scorrevole e senza interruzioni di sorta.
La penna so che non rientra nei gusti della maggioranza, ma è realizzata benone e le finiture sono veramente belle. Inoltre, in questa versione nera, in realtà non è neanche così appariscente, se non in senso positivo.
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122) Pilot 78G - B (stub? italico?)
Ormai avrete capito come funziona: trovata l'offerta, mi sento in obbligo di acquistare e quindi per 5€ ho preso pure questa.
La penna, come altre Pilot che ho e ho provato, è costruita coi materiali di scarto delle penne economiche cinesi
Una plastica così brutta e ignobile non la ricordo neanche nei giocattoli di terza categoria degli anni '80, al confronto la Jinhao 82 è una navicella spaziale
Inoltre è piccola, del tutto inutilizzabile senza cappuccio e in ogni caso scomoda in mano.
Il pennino, a differenza degli altri Pilot, non è neanche così scorrevole, pur non avendo difetti visibili (o da me riconoscibili) con la lente di ingrandimento: ha un attrito sempre presente, in qualsiasi direzione. Non è fastidioso perché non pizzica né frena, però non dà quella sensazione di piacevole scorrevolezza degli altri pennini Pilot.
Per il resto però ha un bellissimo segno, mi piace molto la resa estetica della pagina dopo che ho scritto con questo pennino.
Prima o poi comprerò uno di quei corpi penna artigianali che si trovano in Cina e in cui si possono adattare i pennini Pilot perché, fino alla Pilot C74 compresa, sta roba è proprio brutta da tenere in mano
Ormai avrete capito come funziona: trovata l'offerta, mi sento in obbligo di acquistare e quindi per 5€ ho preso pure questa.
La penna, come altre Pilot che ho e ho provato, è costruita coi materiali di scarto delle penne economiche cinesi

Una plastica così brutta e ignobile non la ricordo neanche nei giocattoli di terza categoria degli anni '80, al confronto la Jinhao 82 è una navicella spaziale

Inoltre è piccola, del tutto inutilizzabile senza cappuccio e in ogni caso scomoda in mano.
Il pennino, a differenza degli altri Pilot, non è neanche così scorrevole, pur non avendo difetti visibili (o da me riconoscibili) con la lente di ingrandimento: ha un attrito sempre presente, in qualsiasi direzione. Non è fastidioso perché non pizzica né frena, però non dà quella sensazione di piacevole scorrevolezza degli altri pennini Pilot.
Per il resto però ha un bellissimo segno, mi piace molto la resa estetica della pagina dopo che ho scritto con questo pennino.
Prima o poi comprerò uno di quei corpi penna artigianali che si trovano in Cina e in cui si possono adattare i pennini Pilot perché, fino alla Pilot C74 compresa, sta roba è proprio brutta da tenere in mano

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123) Pineider Avatar UR - EF
Ogni volta che le Pineider entrano in forte sconto (in pratica ogni tre mesi) ne prendo una, perché mi piacciono esteticamente; normalmente sono sovraprezzate in maniera esorbitante, ma quando lo sconto arriva al 70% e oltre rientrano decisamente tra gli acquisti possibili (tranne la Metropolis, quella andrebbe venduta a 5€).
Avevo già una Avatar UR "Personal", ora ho preso questa UR semplice.
Devo dire che tra le quattro che ho preso è quella che scrive meglio e ne sono soddisfattissimo: comoda, bella e ben scrivente sono una bella tripletta di caratteristiche.
Il pennino è veramente molto scorrevole, privo di attrito, ma un po' poco controllabile, è facile "andare lunghi" (almeno per il mio modo di scrivere un po' furioso).
Ogni volta che le Pineider entrano in forte sconto (in pratica ogni tre mesi) ne prendo una, perché mi piacciono esteticamente; normalmente sono sovraprezzate in maniera esorbitante, ma quando lo sconto arriva al 70% e oltre rientrano decisamente tra gli acquisti possibili (tranne la Metropolis, quella andrebbe venduta a 5€).
Avevo già una Avatar UR "Personal", ora ho preso questa UR semplice.
Devo dire che tra le quattro che ho preso è quella che scrive meglio e ne sono soddisfattissimo: comoda, bella e ben scrivente sono una bella tripletta di caratteristiche.
Il pennino è veramente molto scorrevole, privo di attrito, ma un po' poco controllabile, è facile "andare lunghi" (almeno per il mio modo di scrivere un po' furioso).
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124) Hongdian N9 - Long Knife M
Ed ecco la penultima della serie "N" tra quelle che mi mancavano: nei mesi scorsi non l'avevo mai presa tanto in considerazione perché è la solita "penna a sigaro" che mi attrae molto meno degli altri modelli. Poi ho iniziato a capire che stava uscendo di produzione ed è stato tutto un tentare di recuperarla qua e là. L'avrò comprata e pagata una dozzina di volte, ritrovandomi sempre gli ordini annullati dopo qualche giorno. Alla fine sono riuscito a prenderla e, anche questa volta, mi sono pentito di non averlo fatto prima.
La penna è più o meno identica alla mia Sailor 1911 Large, solo che questa è fatta meglio in tutto e per tutto: più bella (la resina è cangiante e sbrillucciante), più solida, meno banale, più bilanciata.
Ovviamente il pennino Sailor è meglio, ma non è che il Long Knife di Hongdian faccia schifo, anzi: è un pennino divertente, una sorta di Naginata/Architect/Zoom con variazione di tratto sia sugli assi verticale/orizzontale, sia in relazione all'angolo di scrittura.
Anche questo pennino è veramente leggiadro e privo di attrito e dà una sensazione di scrittura levigata, ma "gonfia". L'inchiostro è sempre presente in abbondante quantità.
Non granché di mio gusto esteticamente, ma veramente piacevole nella scrittura.
Ed ecco la penultima della serie "N" tra quelle che mi mancavano: nei mesi scorsi non l'avevo mai presa tanto in considerazione perché è la solita "penna a sigaro" che mi attrae molto meno degli altri modelli. Poi ho iniziato a capire che stava uscendo di produzione ed è stato tutto un tentare di recuperarla qua e là. L'avrò comprata e pagata una dozzina di volte, ritrovandomi sempre gli ordini annullati dopo qualche giorno. Alla fine sono riuscito a prenderla e, anche questa volta, mi sono pentito di non averlo fatto prima.
La penna è più o meno identica alla mia Sailor 1911 Large, solo che questa è fatta meglio in tutto e per tutto: più bella (la resina è cangiante e sbrillucciante), più solida, meno banale, più bilanciata.
Ovviamente il pennino Sailor è meglio, ma non è che il Long Knife di Hongdian faccia schifo, anzi: è un pennino divertente, una sorta di Naginata/Architect/Zoom con variazione di tratto sia sugli assi verticale/orizzontale, sia in relazione all'angolo di scrittura.
Anche questo pennino è veramente leggiadro e privo di attrito e dà una sensazione di scrittura levigata, ma "gonfia". L'inchiostro è sempre presente in abbondante quantità.
Non granché di mio gusto esteticamente, ma veramente piacevole nella scrittura.
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Ci sarebbe anche la 125, ma è arrivata solo ieri e ci ho scritto solo una decina di pagine, quindi me la riservo per la prossima tornata 

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(mi riferisco al testo manoscritto) in effetti avere una Parker 25 (vera o tarocca che sia) e non usarla col cappuccio calzato è una mancanza imperdonabile di stile e anche di rispetto per il design della penna !!Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 16:24 L'ultima puntata si era fermata alla penna n.112 un mesetto e mezzo fa: direi che è ora di andare avanti e presentarvi i nuovi arrivi.
Si parte.
113) Majohn/Moonman B25 - F
Il clone della Parker 25 mi ha subito colpito e affondato, alla prima offerta l'ho comprata; il design mi piace incredibilmente, ma non volevo avere a che fare con l'originale: l'usato e il vintage che troppo spesso sono costosi e rognosi e ancora non me la sento abbastanza "calla", come dicheno a Roma.
D'altronde non ci si può lamentare del clone: costruito bene e dotato di un pennino senza difetti: è stata la mia penna da agenda e da lavoro per un mese intero.
Certo che tra tutte le penne di questa lunghissima carrellata, la B25 sembra sia quella che hai usato più di tutte o sbaglio? Io la trovo supercomoda.
Una curiosità, il pennino si smonta come quello della Parker? Com'è smontato?
Venceremos.
- Abulafia
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Carrellata estiva di penne!
Sì, scrivendolo pensavo alle recensioni che ho visto in cui dicevano che si può usare "anche calzata", mentre è evidente che è pensata per essere usata "solo calzata".maylota ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 18:31
(mi riferisco al testo manoscritto) in effetti avere una Parker 25 (vera o tarocca che sia) e non usarla col cappuccio calzato è una mancanza imperdonabile di stile e anche di rispetto per il design della penna !!
Certo che tra tutte le penne di questa lunghissima carrellata, la B25 sembra sia quella che hai usato più di tutte o sbaglio? Io la trovo supercomoda.
Una curiosità, il pennino si smonta come quello della Parker? Com'è smontato?
Le ho usate tutte un po' allo stesso modo: un paio di cariche di converter ciascuna (o una di pistone); la B25 l'ho portata di più al lavoro perché in giro tendo ad apprezzare maggiormente le penne sottili e col fusto in metallo (o quantomeno in plastica opaca), ma comunque al pari della Baoke e della Paper Mate.
Non so come si smonti il pennino Parker, non so come si smonta il pennino Moonman

A occhio sembra che vada solo tirato via, poi non so

"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"