Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
- Mir70
- Collaboratore
- Messaggi: 1326
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2021, 21:20
- La mia penna preferita: Auretta
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Black Kiwaguro
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Settimo T.
- Gender:
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
... Forse più ombre, ma non è detto!
Non è una novità che per tutta la prima metà del novecento le penne prodotte sul suolo nipponico erano in parte una copia delle penne prodotte in occidente (Stati Uniti e Inghilterra sopratutto).
Sailor fu una delle aziende che affiancò alla loro produzione "autoctona" anche una serie di stilografiche dalla chiara (anzi chiarissima) ispirazione americana.
Nel mio vagabondare tra le pagine dei blog in lingua giapponese e nelle aste online, mi sono imbattuto più volte anche in boccette di inchiostro dalle forme decisamente molto, troppo simili a quelle in uso da Waterman’s. Boccette prodotte da chi ? Sailor ! Nessuna sorpresa, hanno copiato penne, perché non anche i calamai.
Una di queste boccette era rimasta inspiegabilmente incollata al carrello durante un mio acquisto (per una manciata di euro, fortunatamente) e ora è tra le mie mani.
Esteticamente è tutt’altro che perfetta e manca del tappo, ma d’altro canto è una prima versione delle boccette che sono state realizzate nel tempo e, cosa più importante, è la scusa che ha dato il via a questa discussione.
Sailor è dai primi anni venti del novecento che produce inchiostri per le proprie penne. Da quello che ho potuto visionare, i primi calamai giapponesi avevano forme classiche e molto comuni per la maggior parte dei produttori, generalmente boccette a base tonda con bordature sulla superficie di appoggio e nella zona superiore dove il vetro inizia a rastremarsi per formare il collo.
da un catalogo del 1926 - fonte blog "Ameba"
Il calamaio in mio possesso è una copia della boccetta “TIP-FILL” di Waterman’s realizzata da T.J. Piazzoli nel 1936 (vedere a proposito la monografia di Giorgio "Musicus" sul TIP-FILL ).
Calamaio per inchiostro colore nero. Il tappo (mancante) non è con chiusura a vite ma ad incastro con sughero. Anno: seconda metà anni trenta circa.
Vista dall'alto.
Sul fondo esterno è possibile intravedere il logo Sailor, in una riga più in basso e spostato a destra la parola Ink, più sotto ancora e in posizione centrata il quantitativo di inchiostro contenuto 1 oz.
Vista a calamaio coricato.
Altre viste.
Riproposizione dal vero di una vecchia pubblicità: stesso calamaio e medesima stilografica.
Le "istruzioni" per l'utilizzo del calamaio in posizione reclinata.
Continua...
Non è una novità che per tutta la prima metà del novecento le penne prodotte sul suolo nipponico erano in parte una copia delle penne prodotte in occidente (Stati Uniti e Inghilterra sopratutto).
Sailor fu una delle aziende che affiancò alla loro produzione "autoctona" anche una serie di stilografiche dalla chiara (anzi chiarissima) ispirazione americana.
Nel mio vagabondare tra le pagine dei blog in lingua giapponese e nelle aste online, mi sono imbattuto più volte anche in boccette di inchiostro dalle forme decisamente molto, troppo simili a quelle in uso da Waterman’s. Boccette prodotte da chi ? Sailor ! Nessuna sorpresa, hanno copiato penne, perché non anche i calamai.
Una di queste boccette era rimasta inspiegabilmente incollata al carrello durante un mio acquisto (per una manciata di euro, fortunatamente) e ora è tra le mie mani.
Esteticamente è tutt’altro che perfetta e manca del tappo, ma d’altro canto è una prima versione delle boccette che sono state realizzate nel tempo e, cosa più importante, è la scusa che ha dato il via a questa discussione.
Sailor è dai primi anni venti del novecento che produce inchiostri per le proprie penne. Da quello che ho potuto visionare, i primi calamai giapponesi avevano forme classiche e molto comuni per la maggior parte dei produttori, generalmente boccette a base tonda con bordature sulla superficie di appoggio e nella zona superiore dove il vetro inizia a rastremarsi per formare il collo.
da un catalogo del 1926 - fonte blog "Ameba"
Il calamaio in mio possesso è una copia della boccetta “TIP-FILL” di Waterman’s realizzata da T.J. Piazzoli nel 1936 (vedere a proposito la monografia di Giorgio "Musicus" sul TIP-FILL ).
Calamaio per inchiostro colore nero. Il tappo (mancante) non è con chiusura a vite ma ad incastro con sughero. Anno: seconda metà anni trenta circa.
Vista dall'alto.
Sul fondo esterno è possibile intravedere il logo Sailor, in una riga più in basso e spostato a destra la parola Ink, più sotto ancora e in posizione centrata il quantitativo di inchiostro contenuto 1 oz.
Vista a calamaio coricato.
Altre viste.
Riproposizione dal vero di una vecchia pubblicità: stesso calamaio e medesima stilografica.
Le "istruzioni" per l'utilizzo del calamaio in posizione reclinata.
Continua...
Mirko
- Mir70
- Collaboratore
- Messaggi: 1326
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2021, 21:20
- La mia penna preferita: Auretta
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Black Kiwaguro
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Settimo T.
- Gender:
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Ora arriva la parte più interessante e forse più intrigante di questi calamai.
In un materiale promozionale di Sailor databile tra il 1937 e 1938, compaiono due numeri riferibili a due brevetti.
Il brevetto nr. 66319 fa riferimento al disegno di un calamaio a poligoni che, suggestione o meno, sembra il progenitore del calamaio TIP-FILL di Waterman’s / Piazzoli e dello stesso calamaio di Sailor che ne ricalca le fattezze.
Evidente è anche la possibilità di coricare su di un fianco la boccetta.
Ancora più interessante però sono le date presenti sul brevetto di Sailor:
Registrazione : 21 Maggio 1935
Applicazione : 20 Dicembre 1934
Domanda : 1934 , numero 9272
Questo è un estratto rielaborato del lato destro in zona centrale, per capire come sono indicate le date. Il numero di brevetto è quelli indicato in alto a destra in grassetto.
Le date sembrerebbero essere antecedenti di quasi un anno (una decina di mesi) rispetto al brevetto presentato da Piazzoli in una forma molto più elaborata ( qui il brevetto di Piazzoli) .
L’applicazione e la registrazione risultano anche di poco antecedenti al qui il brevetto di Larsen . Questo per dire che lo stile a forme poligonali era molto probabilmente “nell’aria”.
Dopodiché nel 1936 Sailor ottiene il brevetto nr. 71094 per il suo calamaio che risulterà essere una copia spudorata del calamaio De Lux TIP-FILL di Larsen monografia di Giorgio "Musicus".
I brevetti Sailor possono essere scaricati qui
Sul finire del 1939, inizio 1940 Sailor “aggiorna” il brevetto nr. 66319 con il brevetto nr. 83606, questa volta sì copia uno a uno del brevetto Tip-Fill di Piazzoli del 1936
Questo calamaio in stile Watermsn's fu utilizzato a partire dalla metà degli anni trenta fino almeno a tutti gli anni cinquanta, con una rivisitazione nel tempo dell’etichetta e, in ultimo, della denominazione dell’inchiostro.
Dismessa la serie di inchiostri "DIA INK", Sailor introdurrà la serie “SUPER GRADE”, mantenendo per un certo tempo questa forma per il calamaio.
Continua...
In un materiale promozionale di Sailor databile tra il 1937 e 1938, compaiono due numeri riferibili a due brevetti.
Il brevetto nr. 66319 fa riferimento al disegno di un calamaio a poligoni che, suggestione o meno, sembra il progenitore del calamaio TIP-FILL di Waterman’s / Piazzoli e dello stesso calamaio di Sailor che ne ricalca le fattezze.
Evidente è anche la possibilità di coricare su di un fianco la boccetta.
Ancora più interessante però sono le date presenti sul brevetto di Sailor:
Registrazione : 21 Maggio 1935
Applicazione : 20 Dicembre 1934
Domanda : 1934 , numero 9272
Questo è un estratto rielaborato del lato destro in zona centrale, per capire come sono indicate le date. Il numero di brevetto è quelli indicato in alto a destra in grassetto.
Le date sembrerebbero essere antecedenti di quasi un anno (una decina di mesi) rispetto al brevetto presentato da Piazzoli in una forma molto più elaborata ( qui il brevetto di Piazzoli) .
L’applicazione e la registrazione risultano anche di poco antecedenti al qui il brevetto di Larsen . Questo per dire che lo stile a forme poligonali era molto probabilmente “nell’aria”.
Dopodiché nel 1936 Sailor ottiene il brevetto nr. 71094 per il suo calamaio che risulterà essere una copia spudorata del calamaio De Lux TIP-FILL di Larsen monografia di Giorgio "Musicus".
I brevetti Sailor possono essere scaricati qui
Sul finire del 1939, inizio 1940 Sailor “aggiorna” il brevetto nr. 66319 con il brevetto nr. 83606, questa volta sì copia uno a uno del brevetto Tip-Fill di Piazzoli del 1936
Questo calamaio in stile Watermsn's fu utilizzato a partire dalla metà degli anni trenta fino almeno a tutti gli anni cinquanta, con una rivisitazione nel tempo dell’etichetta e, in ultimo, della denominazione dell’inchiostro.
Dismessa la serie di inchiostri "DIA INK", Sailor introdurrà la serie “SUPER GRADE”, mantenendo per un certo tempo questa forma per il calamaio.
Continua...
Ultima modifica di Mir70 il lunedì 14 luglio 2025, 23:30, modificato 1 volta in totale.
Mirko
- Mir70
- Collaboratore
- Messaggi: 1326
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2021, 21:20
- La mia penna preferita: Auretta
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Black Kiwaguro
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Settimo T.
- Gender:
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Un diamante è per sempre... o quasi.
Se si presta attenzione, si può notare che le etichette degli inchiostri della serie “DIA INK” oltre che riportare questa denominazione in caratteri occidentali, riportano anche la dicitura in caratteri giapponesi :
(nota: nell'ultima etichetta si intravede il numero di brevetto 83606 già menzionato)
Tradotto è la serie degli inchiostri “Diamante”, nome scelto molto probabilmente per esaltare e richiamare le sfaccettature delle boccette.
Qualche riga sopra è stato menzionato il brevetto Sailor nr. 71094 per il calamaio in stile De Lux Tip-Fill di Larsen. Ed eccolo qui…
Fonte: blog Ameba
Anche per questa boccetta l’inchiostro è quello della serie DIA INK.
Però l’inchiostro DIAMANTE, su questa boccetta Sailor, ricorda un altro calamaio identico per forma e per nome dell'inchiostro , già menzionato da Musicus in una sua monografia (verso il fondo del post)
Il calamaio dello stesso tipo e produttore di quello indicato da Giorgio "Musicus" e affianco un ritaglio dell'estratto del brevetto.
E’ fondata a Torino nel 1920 la Fabbrica Italiana Matite Fratelli Bossi & Co, abbreviata F.I.M.
Nel 1927 la F.I.M. si fonde con la “Augusto Bo” (a sua volta fondata nel 1838 come fabbrica di inchiostri) e la nuova società mantiene l’acronimo F.I.M. ma cambiando la ragione sociale in “Fabbrica Inchiostri Matite di Augusto Bo” (con varie altre abbreviazioni FIM BO e BO FIM).
Della Augusto Bo Fabbrica Inchiostri Matite si trova un brevetto nr. 14354 del 1927 (domanda presentata il 17 marzo dello stesso anno), che ha per oggetto proprio un calamaio in stile Sailor/De Lux Tip-Fill. Qui il link che riporta al brevetto completo.
E concludo dicendo che è curioso che la copia italiana dell’originale americano sia invece più simile, anche nell’etichetta e nel nome dell'inchiostro, alla copia giapponese, quasi che il calamaio italiano sia copia della copia dell’originale.
Vien da pensare che gli italiani copiano anche dai giapponesi.
Fine.
Se si presta attenzione, si può notare che le etichette degli inchiostri della serie “DIA INK” oltre che riportare questa denominazione in caratteri occidentali, riportano anche la dicitura in caratteri giapponesi :
(nota: nell'ultima etichetta si intravede il numero di brevetto 83606 già menzionato)
Tradotto è la serie degli inchiostri “Diamante”, nome scelto molto probabilmente per esaltare e richiamare le sfaccettature delle boccette.
Qualche riga sopra è stato menzionato il brevetto Sailor nr. 71094 per il calamaio in stile De Lux Tip-Fill di Larsen. Ed eccolo qui…
Fonte: blog Ameba
Anche per questa boccetta l’inchiostro è quello della serie DIA INK.
Però l’inchiostro DIAMANTE, su questa boccetta Sailor, ricorda un altro calamaio identico per forma e per nome dell'inchiostro , già menzionato da Musicus in una sua monografia (verso il fondo del post)
Il calamaio dello stesso tipo e produttore di quello indicato da Giorgio "Musicus" e affianco un ritaglio dell'estratto del brevetto.
E’ fondata a Torino nel 1920 la Fabbrica Italiana Matite Fratelli Bossi & Co, abbreviata F.I.M.
Nel 1927 la F.I.M. si fonde con la “Augusto Bo” (a sua volta fondata nel 1838 come fabbrica di inchiostri) e la nuova società mantiene l’acronimo F.I.M. ma cambiando la ragione sociale in “Fabbrica Inchiostri Matite di Augusto Bo” (con varie altre abbreviazioni FIM BO e BO FIM).
Della Augusto Bo Fabbrica Inchiostri Matite si trova un brevetto nr. 14354 del 1927 (domanda presentata il 17 marzo dello stesso anno), che ha per oggetto proprio un calamaio in stile Sailor/De Lux Tip-Fill. Qui il link che riporta al brevetto completo.
E concludo dicendo che è curioso che la copia italiana dell’originale americano sia invece più simile, anche nell’etichetta e nel nome dell'inchiostro, alla copia giapponese, quasi che il calamaio italiano sia copia della copia dell’originale.
Vien da pensare che gli italiani copiano anche dai giapponesi.
Fine.
Mirko
- RisottoPensa
- Stantuffo
- Messaggi: 2214
- Iscritto il: mercoledì 19 aprile 2023, 20:26
- La mia penna preferita: Pelikan m625
- Il mio inchiostro preferito: Robert Oster Bondi Blue
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Roma
- Gender:
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Che bello, davvero un peccato che le copie delle copie non si facciano più nei tempi odierni.
Magari i produttori cinesi riportino questi design vintage anche nelle bocce comuni invece di copiare i rettangoli e i quadrati attuali
Magari i produttori cinesi riportino questi design vintage anche nelle bocce comuni invece di copiare i rettangoli e i quadrati attuali

❄️ 🐻❄️ ❄️
- Esme
- Collaboratore
- Messaggi: 5198
- Iscritto il: lunedì 31 maggio 2021, 16:33
- La mia penna preferita: Aurora 98
- Il mio inchiostro preferito: Herbin Poussièr de Lune
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Varese
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Caspita, interessante questo intreccio di brevetti.
Chissà chi veramente ha copiato chi...
Chissà chi veramente ha copiato chi...
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
- piccardi
- Fp.it Admin
- Messaggi: 16106
- Iscritto il: domenica 23 novembre 2008, 18:17
- La mia penna preferita: Troppe...
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- FountainPen.it 500 Forum n.: 001
- Arte Italiana FP.IT M: 001
- Fp.it ℵ: 001
- Fp.it 霊気: 001
- Località: Firenze
- Contatta:
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Grazie Mirko,
davvero molto interessante, i brevetti sono una fonte primaria di informazioni storiche, li aggiungerei anche volentieri a quelli del wiki ma ... peccato che il giapponese mi sia un pelino ostico.
Simone
davvero molto interessante, i brevetti sono una fonte primaria di informazioni storiche, li aggiungerei anche volentieri a quelli del wiki ma ... peccato che il giapponese mi sia un pelino ostico.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
- Mir70
- Collaboratore
- Messaggi: 1326
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2021, 21:20
- La mia penna preferita: Auretta
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Black Kiwaguro
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Settimo T.
- Gender:
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Magari...RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 14 luglio 2025, 23:54 Magari i produttori cinesi riportino questi design vintage anche nelle bocce comuni invece di copiare i rettangoli e i quadrati attuali![]()

In alcuni (direi per il 99%) casi è facile saperlo, in altri vai a saperlo !
Mirko
- Mir70
- Collaboratore
- Messaggi: 1326
- Iscritto il: sabato 11 dicembre 2021, 21:20
- La mia penna preferita: Auretta
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Black Kiwaguro
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Settimo T.
- Gender:
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Sì, la lingua è un grosso ostacolo in questi casi. Tra l'altro, in molti vecchi documenti, erano talvolta usati una tipologia di caratteri simili a quelli presenti nei timbri/sigilli (quelli con il caratteristico inchiostro rosso), che non sono per nulla facili da capire.
Se può interessare, lascio qualche dettaglio in più sui brevetti citati. Forse sarebbe utile inseriti nel wiki anche solo per le immagini riportate (o forse no, vedete voi, non voglio spingere nessuno a fare cose se non interessano).
A meno di qualche errore di traduzione (sono tutti dati che si trovano nel foglio del brevetto):
Brevetto nr. 66319
- Registrazione: 21 Maggio 1935
- Applicazione: 20 Dicembre 1934
- Domanda: nr. 9272 del 1934
- Pubblicazione: 11 Luglio 1935
Brevetto nr. 71094
- Registrazione: 20 Maggio 1936
- Applicazione: 21 Gennaio 1936
- Domanda: nr. 444 del 1936
- Pubblicazione: 7 Luglio 1936
Brevetto nr. 83606
- Registrazione: 13 Marzo 1940
- Applicazione: 4 Ottobre 1939
- Domanda: nr. 4194 del 1939
- Pubblicazione: 1 Maggio 1940
P.S. i traduttori automatici non sono molto affidabili in questi casi, meglio fare tutto a mano
Ultima modifica di Mir70 il martedì 15 luglio 2025, 16:31, modificato 1 volta in totale.
Mirko
-
- Levetta
- Messaggi: 615
- Iscritto il: mercoledì 25 settembre 2024, 9:54
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Cagliari
Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre

Davvero interessante!
Grazie