Pressione ideale su pennini flessibili.

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Pressione ideale su pennini flessibili.

Messaggio da pbon »

Ho iniziato a misurare la pressione qualche mese fa, forse 1 anno fa. Non ricordo quando ho iniziato.

Ho misurato 6 o 7 pennini che ho avuto e ho solo pennini flessibili, e ho anche misurato i pennini da intinzione. Penso che 200-250 grammi per flettere 1mm è qualcosa di accettabile per me, però preferisco meno pressione.

Per me, premere 600 grammi è tanto, perchè inceppi la penna sulla carta (uso prevalentemente carta cinese economica) e rischi di trascinare le fibre della carta quel minimo da perforare la pagina.

Se premo 400 grammi circa, mi pare già eccessivo e la pressione sulla carta mi impedisce di fare movimenti laterali e sono costretto a seguire una linea retta. Meno pressione mi permette di gestire meglio il movimento laterale.

Mi sono confrontato con altre persone online che hanno percezioni differenti e alcuni dicono che i pennini flessibili sono inutilizzabili perché si muovono incontrollati.

Non so voi, però io ho iniziato coi disegni usando il tablet digitale, e sul tablet hai questa penna con i livelli di pressione e praticamente sono incontrollabili all'inizio. Perché hai la punta caricata con una molla dentro la penna, e quindi finisci ad avere linee incontrollate che spandono e contraggono. Allora mi sono abituato a fare meno pressione o esercitarmi a fare linee diritte e uniformi che è abbastanza tedioso ma più o meno ci sono riuscito. Appena ho usato il pennino da stilografica ho apprezzato subito i vantaggi, le sensazioni tattili sono molte di più e anche più facili da interpretare, ho trovato tutto più semplice dato che ottengo risposta dalla carta e dal materiale del pennino, quindi ho trovato semplice adattare la mia pressione dato l'ammontare di sensazioni ben maggiore comparato a quello che ho esperito usando il tablet digitale.

Sto notando pertanto il legame tra percezione tattile, controllo motorio e feedback sensoriale che sono legati a preferenze personali, abitudine e addestramento. Per quello che mi riguarda 200 grammi pressione è accettabile ma preferisco se il pennino si divarica con meno. Oltre i 400 perdo controllo. Oltre 600 per me è esagerato e inutilizzabile.

Questa domanda è per chi usa pennini flessibili: a che punto la pressione comincia a diventare un ostacolo per i movimenti laterali? Condividete le vostre percezioni, sono soggettive. Mi interessano le vostre opinioni qualsiasi esse siano.
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Messaggio da Enbi »

pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 12:03 Questa domanda è per chi usa pennini flessibili: a che punto la pressione comincia a diventare un ostacolo per i movimenti laterali? Condividete le vostre percezioni, sono soggettive. Mi interessano le vostre opinioni qualsiasi esse siano.
Posto che non ho mai calcolato i grammi di pressione che esercito quando scrivo, con i pennini veramente flessibili concentro la pressione sui tratti verticali o al massimo obliqui dall'alto in basso.

Con quelli meno flessibili mi sento un po' più sicuro a premere, però credo che molto dipenda dalla finitura della punta: un vero extrafine su un flessibile vintage è diverso dalla punta senza iridio di un pennino da intingimento, e un'altro caso ancora è quello di punte più spesse (fini e medi). Una punta più spessa mi permette più agio nello scrivere ma al tempo stesso si notano meno le variazioni di tratto, se vado a cercare il super-extrafine chiaramente metto in difficoltà le carte più porose.

Importante è specificare che io non sono né un disegnatore né un calligrafo, con i flessibili mi diverto a scrivere in giapponese imitando la calligrafia con pennello, dunque faccio tratti brevi e quello che mi interessa non è la variazione massima, ma che le due estremità del tratto differiscano abbastanza e che la flessione avvenga in modo armonico e continuo, senza "scatti".
Enrico
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Messaggio da pbon »

Enbi ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 12:58 Posto che non ho mai calcolato i grammi di pressione che esercito quando scrivo, con i pennini veramente flessibili concentro la pressione sui tratti verticali o al massimo obliqui dall'alto in basso.

Con quelli meno flessibili mi sento un po' più sicuro a premere, però credo che molto dipenda dalla finitura della punta: un vero extrafine su un flessibile vintage è diverso dalla punta senza iridio di un pennino da intingimento, e un'altro caso ancora è quello di punte più spesse (fini e medi). Una punta più spessa mi permette più agio nello scrivere ma al tempo stesso si notano meno le variazioni di tratto, se vado a cercare il super-extrafine chiaramente metto in difficoltà le carte più porose.

Importante è specificare che io non sono né un disegnatore né un calligrafo, con i flessibili mi diverto a scrivere in giapponese imitando la calligrafia con pennello, dunque faccio tratti brevi e quello che mi interessa non è la variazione massima, ma che le due estremità del tratto differiscano abbastanza e che la flessione avvenga in modo armonico e continuo, senza "scatti".
Certo, sono buone osservazioni le tue. Ho quantificato i grammi solo perché ho iniziato a misurarli e in genere hai ragione e il pennino da disegno è certamente più adatto a fare linee diritte o si inceppa nella carta. Viene consigliato pertanto di ruotare il foglio se vuoi fare linee in altre direzioni e non "combattere contro il pennino" e invece assecondarlo. Sono buoni consigli, non lo nego. Ma la mia exp personale mi ha portato a ritenere i pennini stilografici altrettanto validi e più funzionali perché con essi posso fare linee flesse in molte direzioni e anche "all'insù" nel senso andando contro pressione (non so se mi spiego). Non sto consigliando di usare questi pennini in modo inappropriato, descrivo solo le possibili funzionalità che sono certamente maggiori comparato ai pennini da disegno tipo zebra G.

Quindi grazie dela tua exp personale, io trovo che la punta "iridio" o comunque fatta di metallo molto resistente mi viene comoda. La punta iridio è resistente e scorrevole allo stesso tempo ed in molte occasioni è altrettanto fine comparata al pennino da disegno, eccetto il maru che è una linea ben più fine della media. Però molte penne stilografiche possono tranquillamente raggiungere la performance di zebra G e superarla, si staccano di netto.

Insomma sembra che il sistema stilografico abbia un certo potenziale. Non sono pochi quelli che l'hanno notato, in molte comunità asiatiche collezionavano l'inchiostro chou kuro nelle cartucce per riempire calamai svuotandole dentro. Poi usavano le pilot flessibili tipo 912 che ha pennino fantastico per disegnare. Io invece ho la falcon/elabo che è altrettanto interessante.

insomma, il potenziale artistico delle stilografiche è stato notato e quindi io direi che posso fare comparazoini anche prendendo in esame i pennini da intinzione, reso comunque noto che conosco i limiti di entrambi i sistemi
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Messaggio da Enbi »

pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 13:52 Ma la mia exp personale mi ha portato a ritenere i pennini stilografici altrettanto validi e più funzionali perché con essi posso fare linee flesse in molte direzioni e anche "all'insù" nel senso andando contro pressione (non so se mi spiego). Non sto consigliando di usare questi pennini in modo inappropriato, descrivo solo le possibili funzionalità che sono certamente maggiori comparato ai pennini da disegno tipo zebra G.
No non ti spieghi con questo "flettere all'insù" :D . Intendi girare il pennino di 180 gradi e andare dal basso verso l'alto? (molto faticoso per il polso ma immagino si possa fare) Fare una curva verso l'alto esercitando pressione? (più fattibile, ma nella parte terminale della curva bisogna comunque rilasciare la pressione altrimenti si buca il foglio).
pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 13:52 Quindi grazie dela tua exp personale, io trovo che la punta "iridio" o comunque fatta di metallo molto resistente mi viene comoda. La punta iridio è resistente e scorrevole allo stesso tempo ed in molte occasioni è altrettanto fine comparata al pennino da disegno, eccetto il maru che è una linea ben più fine della media. Però molte penne stilografiche possono tranquillamente raggiungere la performance di zebra G e superarla, si staccano di netto.
Prego. Sul fatto che la punta in "iridio" (o quello che è, io lo chiamo così perché è troppo lungo scrivere ogni volta "materiale di riporto") renda la scrittura molto più agevole con me sfondi una porta aperta. Ovviamente a certe vette di sottigliezza è possibile arrivare solo con i classici pennini da intingimento che non hanno questa punta e perciò hanno tratti di partenza più sottili. Siccome a me tutta questa sottigliezza non serve, vivo bene con i pennini da stilografica :)
Cosa intendi quando dici che alcuni pennini per stilografica possono raggiungere e superare zebraG? Intendi per flessibilità o per spessore del tratto di partenza?
Non ho mai provato zebraG, ma ho provato alcuni di quelli famosi tra i calligrafi (blue pumpkin, rose) ed in effetti hanno una sottigliezza di tratto invidiabile senza pressione. Sono anche quelli più sensibili alla pressione: credo che andando con il tuo metodo di misurazione ci vogliano 150 grammi di pressione massimo. Questo da un lato è molto utile a calligrafi con mano esperta, dall'altro mi ha fatto combinare non pochi pasticci, sicuramente sono pennini specialistici, da usare mooolto lentamente e con calma, allenandosi a dosare la pressione al grammo.
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Messaggio da sansenri »

ricordo che c'è stato chi abbia misurato la pressione sui flessibili, mi par di ricordare che il buon Piccardi stesso in qualche altro messaggio diceva "un pennino che ha bisogno di 400g per flettere non è un pennino flessibile".
Non ho mai tentato di misurare la pressione, ma io sono uno che preme poco per cui anche con pennini semi-flessibili variazione di tratto ne ottengo davvero poca. Per me non è improbabile che anche 200g sia troppo. L'ideale per me è qualcosa come alcuni pennini flessibili sulle Waterman 52 (e anche lì varia da pennino a pennino, quindi non è una garanzia).
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Messaggio da Roland »

Un pennino dirà sempre quando è al limite di flessibilità. Te lo dice chiaro e tondo perché oppone una resistenza marcata che la tua mano sente. Certo se scrivi come un martello pneumatico non c'è limite che tenga e sfonderai tutti i pennini (flessibili, o chiodi) che siano.

Poi se vuoi andare in giro scrivendo collegandoti a un dinamometro portatile fai pure. :D
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Messaggio da pbon »

Roland ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 14:54 Un pennino dirà sempre quando è al limite di flessibilità. Te lo dice chiaro e tondo perché oppone una resistenza marcata che la tua mano sente. Certo se scrivi come un martello pneumatico non c'è limite che tenga e sfonderai tutti i pennini (flessibili, o chiodi) che siano.

Poi se vuoi andare in giro scrivendo collegandoti a un dinamometro portatile fai pure. :D
Hai ragione ma dipende dai materiali. Io non sono esperto come altri su questo forum però ho solo penne flessibili, nel senso che non ho mai preso penne rigide per ora eccetto platinum preppy. Più o meno penso che la tua regola funziona per oro e metallo normale ma non sul titanio che invece potrebbe non renderti noto con una chiara sensazione tattile se sta per piegarsi o no. Invece oro e metallo normale fanno quello che hai detto
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Enbi ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 14:23 No non ti spieghi con questo "flettere all'insù" :D . Intendi girare il pennino di 180 gradi e andare dal basso verso l'alto? (molto faticoso per il polso ma immagino si possa fare) Fare una curva verso l'alto esercitando pressione? (più fattibile, ma nella parte terminale della curva bisogna comunque rilasciare la pressione altrimenti si buca il foglio).
ho ftto una gif perché è difficile da spiegare e ho avuto qualche difficoltà mentre tenevo il cellulare, praticamente posso flettere in direzione opposta anche se qua lo dimostro male e ho difficoltà a muovermi. Grazie delle info in ogni caso

Ps. Clicca sulla gif per vedere
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Messaggio da Enbi »

pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 17:49 Hai ragione ma dipende dai materiali. Io non sono esperto come altri su questo forum però ho solo penne flessibili, nel senso che non ho mai preso penne rigide per ora eccetto platinum preppy.
Scusa però leggendo questo ho pensato che compri penne di gomma come quelle che fa Visconti :D
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Sono i pennini a essere rigidi o flessibili semmai ;)
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pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 18:00 ho ftto una gif perché è difficile da spiegare e ho avuto qualche difficoltà mentre tenevo il cellulare, praticamente posso flettere in direzione opposta anche se qua lo dimostro male e ho difficoltà a muovermi. Grazie delle info in ogni caso
Grazie mille, ora è tutto chiaro!
Questa cosa potrebbe essere un po' pericolosa sia per il pennino che per la carta... e comunque si può fare agevolmente solo con carte molto lisce o pennini dalla punta molto scorrevole.
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Enbi ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 14:23
Cosa intendi quando dici che alcuni pennini per stilografica possono raggiungere e superare zebraG? Intendi per flessibilità o per spessore del tratto di partenza?
Zebra G è apprezzato per ritorno elastico deciso, tratto fine ed è anche rigido a sufficienza per essere affidabile, ha punta scorrevole ed è ben tagliato con ottimo controllo qualità (8 su dieci saranno perfetti), buona compatibilità con quasi tutti i tipi di inchiostro, durata abbastanza lunga.

Queste qualità sono sorpassate da molti pennini stilografici incluso il tratto fine e il ritorno elastico. Ma ritorno elastico è più una questione di preferenze e bisogni, per esempio il leonardt principal ef ha uno snapback più morbido e rilassato, gillot 303 è rilassato. Non è che un pennino deve per forza rimbalzare, quindi considero questo parametro una cosa che va a preferenza, non è positivo o negativo è semplicemente una caratteristica.

invece su qualsiasi cosa che può rendere zebra G eccellente tipo variabilità del tratto o linea fine, il pennino stilografico fa altrettanto bene se non meglio.
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Messaggio da pbon »

Enbi ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 18:08 Grazie mille, ora è tutto chiaro!
Questa cosa potrebbe essere un po' pericolosa sia per il pennino che per la carta... e comunque si può fare agevolmente solo con carte molto lisce o pennini dalla punta molto scorrevole.
Si, penso di aver capito in che modo potrebbe essere "pericoloso" nel senso che mi prendo un rischio e potrei flettere male, ma ho confidenza con questo pennino ed è molto resistente agli abusi. Una volta ho preso i due rebbi con le dita e li ho tirati veramente tanto per allargare il pennino dato che volevo correggere la punta. Ma è semplicemente stra-robusto e i rebbi rimbalzano nel punto di partenza e non c'è niente da fare. Me l'hanno venduo troppo "teso" per i miei gusti e quindi l'ho aggiustato a mano ed è stato veramente difficile proprio perché è molto più resistente ad abusi di un pennino normale.

non lo farei con il pennino sulla pilot elabo e non lo faccio di norma, ma fidati ho confidenza e "mano leggera" quindi non penso ci siano problemi
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pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 18:12 Si, penso di aver capito in che modo potrebbe essere "pericoloso" nel senso che mi prendo un rischio e potrei flettere male, ma ho confidenza con questo pennino ed è molto resistente agli abusi. Una volta ho preso i due rebbi con le dita e li ho tirati veramente tanto per allargare il pennino dato che volevo correggere la punta. Ma è semplicemente stra-robusto e i rebbi rimbalzano nel punto di partenza e non c'è niente da fare. Me l'hanno venduo troppo "teso" per i miei gusti e quindi l'ho aggiustato a mano ed è stato veramente difficile proprio perché è molto più resistente ad abusi di un pennino normale.

non lo farei con il pennino sulla pilot elabo e non lo faccio di norma, ma fidati ho confidenza e "mano leggera" quindi non penso ci siano problemi
Wow, hai un pennino in vibranio :o
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pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 18:08 invece su qualsiasi cosa che può rendere zebra G eccellente tipo variabilità del tratto o linea fine, il pennino stilografico fa altrettanto bene se non meglio.
Capisco, se ci aggiungiamo poi che una stilografica non devi inzupparla ogni riga che scrivi e che il pennino da stilografica a meno di danni gravi si consuma mooolto lentamente (pensa a quante vintage arrivano fino a noi con pennini perfettamente funzionanti), è assolutamente meglio la stilografica :thumbup:
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pbon ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 18:00
Enbi ha scritto: mercoledì 30 luglio 2025, 14:23 No non ti spieghi con questo "flettere all'insù" :D . Intendi girare il pennino di 180 gradi e andare dal basso verso l'alto? (molto faticoso per il polso ma immagino si possa fare) Fare una curva verso l'alto esercitando pressione? (più fattibile, ma nella parte terminale della curva bisogna comunque rilasciare la pressione altrimenti si buca il foglio).
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Ps. Clicca sulla gif per vedere

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non capisco l'utilità di "flettere al contrario" è un movimento "sbagliato" nel senso di innaturale, quando si scrive la pressione si mette sulle discendenti per ottenere variazione di tratto.
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