
Non è però una 3776 da fighi che vogliono apparire bensì da appassionati che amano l'artigianalità ed il buon scrivere.

Vedi la varietà di gusti: a me la penna sembra un po' nuda nei modelli in cui non c'èedis ha scritto: ↑mercoledì 30 luglio 2025, 18:53 Recensione davvero interessante, esaustiva che mi ha spinta a fare una ricerca sulla penna. Quando ho visto il prezzo sono svenuta, lo ammetto, mi sono rimessa in piedi or ora![]()
Non è una penna per cui spenderei quella cifra so quanto Simy si trovi bene coi pennini Platinum e quando è così vale la pena di avere un corpo penna così speciale. Quello che proprio non riesco a mandare giù è l' anellino in fondo alla sezione, ho smesso di usare le penne che ce l' hanno, vedi Pelikan. Lo so è una nevrosi, ma non riesco a sopportarlo, è come la fuga storta tra le mattonelle di una parete![]()
E' polvere argentata, non bianco
Grazie!
Anche a me fa molto europeo. Sono motivi che mi aspetto di vedere in broccati e stoffe da corte francese, non giapponese
Non ho mai avuto penne urushi.Esme ha scritto: ↑venerdì 1 agosto 2025, 11:22 Da quello che ho visto nel video, la tecnica prevede strati di urushi trasparente di finitura su tutta la superficie.
Essendo questa penna in celluloide e non in ebanite, sarebbe interessante sapere se è effettivamente così.
Anche l'urushi trasmette una sensazione tattile particolare, diversa dalla resina.
I rilievi si sentono, sebbene meno profondi di quanto appaiano alla vista. Se è, tuttavia, solo impressione o fatto, non so dirtelo.Esme ha scritto: ↑venerdì 1 agosto 2025, 11:22 Inoltre sarebbe uno strato protettivo che si rinforza con il tempo e con l'uso (motivo per cui viene utilizzato sull'ebanite, che nel clima giapponese può avere molti problemi).
Al tatto ti sembra che ci sia uniformità di superficie, o invece rilevi una diversità in corrispondenza dei decori?
Non è nemmeno necessario cambiare idea
Ma la 3776 Sakura è una maki-e, quindi urushi. (Urushi è la laccatura, fatta in molti strati; maki-e, chinkin, raden sono tre tecniche differenti con cui vengono realizzate le decorazioni.)
Quello che noi percepiamo come caldo o freddo è in realtà la minore o maggiore sottrazione di calore dalla nostra mano.
Su questo penso che tu possa essere tranquilla.
Ho appena palpato la maki-e e la shape of a heart black e hanno definitivamente superfici diverse, nonostante siano entrambe una base di resina nera. La maki-e sembra smaltata, quindi suppongo che sia la laccatura urushi
E' possibile che sia quelloEsme ha scritto: ↑venerdì 1 agosto 2025, 23:10Quello che noi percepiamo come caldo o freddo è in realtà la minore o maggiore sottrazione di calore dalla nostra mano.
Quando un materiale trasmette una sensazione "calda" significa che ha un buon potere isolante, quindi assorbe meno facilmente calore dalla nostra mano. Sentiamo invece più "freddi" i materiali con una buona conducibilità termica: quello che percepiamo è il calore che dalla nostra mano viene ceduto velocemente all'oggetto.
Può essere che essendo estate, quello che tu percepisci sia il fatto che la penna tenda a surriscaldarsi di meno a contatto con la tua mano, proprio a causa della sua minore conducibilità termica.
(Alla fine della fiera gli oggetti che abbiamo in casa, fuori dal frigo, sono tutti ugualmente a temperatura ambiente.)
La Karakusa - rispetto alla maki-e - non mi fornisce la sensazione di superficie smaltata ma è davvero difficile fare un confronto accurato, visto che ha tutta la decorazione che non mi fa percepire in modo uniforme la superficie e non ho altre celluloidi non decorate con cui poter fare un confrontoEsme ha scritto: ↑venerdì 1 agosto 2025, 23:10Su questo penso che tu possa essere tranquilla.
La polvere d'argento viene prima di tutto incollata con la lacca urushi, che poi viene fatta polimerizzare. Successivamente viene tolto il di più.
Sicuramente poi c'è almeno uno strato protettivo a riempire le decorazioni.
Quello che non so è se c'è anche uno strato protettivo sulla celluloide.
Ma è un dubbio che mi è venuto perché non ho mai visto procedimenti di laccatura della celluloide. Fosse una penna in ebanite tenderei a dare per scontata una laccatura estesa a tutta la superficie.