Un classico italiano in respiro vintage
- BLACKLETTERS
- Touchdown
- Messaggi: 51
- Iscritto il: venerdì 27 settembre 2019, 16:09
- La mia penna preferita: MONTEGRAPPA - Venere di Milo
- Il mio inchiostro preferito: Pilot Iroshizuku
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Italia
- Gender:
- Contatta:
Un classico italiano in respiro vintage
Ispirata a un modello degli anni '30, la Extra 1930 è oggi considerata la penna più rappresentativa del brand Montegrappa, talmente iconica da essere definita da alcuni “la più Montegrappa di tutte”
La forma, le proporzioni, il modo in cui occupa la mano tutto racconta un equilibrio nato da quasi un secolo di esperienza artigiana e miglioramento continuo.
La Celluloide Turtle Brown: un caleidoscopio di fascino
Questa versione tortoise brown è realizzata in celluloide Mazzucchelli, la regina dei materiali per stilografiche, amata per la sua profonda lucentezza, la consistenza calda e l’unicità cromatica di ogni esemplare, i toni bruno‑ambra e oliva si mescolano in venature naturali irradiate di luce, che ti invitano a perderti nell’evanescenza del suo pattern, come se fosse viva.
Minuterie in argento sterling e greca sul cappuccio
Ogni dettaglio della Extra 1930 incarna l’architettura estetica del Made in Italy: la fascia sul cappuccio traforata con il motivo a greca, segno distintivo di Montegrappa, e le minuterie in argento 925, lucidate a specchio, donano un sottile contrasto metallico che esalta la celluloide senza sovrastarla
Il pennino in oro 18 kt con greche vintage
Cuore pulsante della penna, offre una scrittura fluida, controllata e vibrante. Le finiture spesso includono un elegante inciso in stile greca sul pennino stesso, un richiamo ai decori originali e alla continuità storica dei primi modelli dell’azienda
Un sussurro di passato che respira con l’atto del gesto grafico.
Meccanica impeccabile e comfort tattile
L’alimentazione a stantuffo di precisione (32 denti) garantisce un flusso regolare e affidabile, mentre l’alimentatore in ebanite, (il miglior materiale per chi se ne intende un minimo di stilografiche ), assicura una flessibilità perfetta tra punto e scorrimento della penna
Con 138 mm di lunghezza, Ø 16,6 mm e 44 g di peso, è bilanciata in modo sublime nella mano: solida, armoniosa, mai stancante. Una presenza elegante, degna di un oggetto da esposizione e da uso quotidiano al tempo stesso
Una poesia della scrittura italiana
Quando la guardi, la Extra 1930 Turtle Brown ti cattura: il pattern della celluloide sembra vibrare come scaglia di tartaruga antica.
Ti perdi nei riflessi dorati, nei toni caldo‑bruni che diventano quasi melodia visiva. È quella sottile emozione estetica che trasforma un oggetto in esperienza. Ogni volta che la capovolgi, senti la storia del brand, la memoria del 1912, l’arte di Bassano del Grappa.
È una poesia scritta nella forma perfetta del Made in Italy: elegante, discreta, intensa. E se la guardi abbastanza a lungo, trasmette speranza nella maestria, nell’artigianato, nella bellezza che resiste al tempo.
La Montegrappa Extra 1930 in celluloide Turtle Brown è molto più di una stilografica:
è una testimonianza dell’arte italiana nel pieno della sua maturità. Corpo in celluloide vibrante, dettagli in argento raffinatissimi, pennino gold con greche classiche, riempimento a pistone impeccabile: tutto è pensato per suscitare stupore, rispetto e quell’inclinazione emotiva che solo un oggetto perfetto può evocare.
Possedere una Extra 1930 è avere tra le mani un pezzo di memoria italiana, un faro di bellezza che narra lusso, gesto, tradizione. È tra le più belle stilografiche prodotte in Italia: classica eppure sempre moderna, solenne eppure mai eccessiva. Scrivere con lei è come dialogare con il tempo, con l’eleganza e con la speranza che l’arte continua, sempre.
La forma, le proporzioni, il modo in cui occupa la mano tutto racconta un equilibrio nato da quasi un secolo di esperienza artigiana e miglioramento continuo.
La Celluloide Turtle Brown: un caleidoscopio di fascino
Questa versione tortoise brown è realizzata in celluloide Mazzucchelli, la regina dei materiali per stilografiche, amata per la sua profonda lucentezza, la consistenza calda e l’unicità cromatica di ogni esemplare, i toni bruno‑ambra e oliva si mescolano in venature naturali irradiate di luce, che ti invitano a perderti nell’evanescenza del suo pattern, come se fosse viva.
Minuterie in argento sterling e greca sul cappuccio
Ogni dettaglio della Extra 1930 incarna l’architettura estetica del Made in Italy: la fascia sul cappuccio traforata con il motivo a greca, segno distintivo di Montegrappa, e le minuterie in argento 925, lucidate a specchio, donano un sottile contrasto metallico che esalta la celluloide senza sovrastarla
Il pennino in oro 18 kt con greche vintage
Cuore pulsante della penna, offre una scrittura fluida, controllata e vibrante. Le finiture spesso includono un elegante inciso in stile greca sul pennino stesso, un richiamo ai decori originali e alla continuità storica dei primi modelli dell’azienda
Un sussurro di passato che respira con l’atto del gesto grafico.
Meccanica impeccabile e comfort tattile
L’alimentazione a stantuffo di precisione (32 denti) garantisce un flusso regolare e affidabile, mentre l’alimentatore in ebanite, (il miglior materiale per chi se ne intende un minimo di stilografiche ), assicura una flessibilità perfetta tra punto e scorrimento della penna
Con 138 mm di lunghezza, Ø 16,6 mm e 44 g di peso, è bilanciata in modo sublime nella mano: solida, armoniosa, mai stancante. Una presenza elegante, degna di un oggetto da esposizione e da uso quotidiano al tempo stesso
Una poesia della scrittura italiana
Quando la guardi, la Extra 1930 Turtle Brown ti cattura: il pattern della celluloide sembra vibrare come scaglia di tartaruga antica.
Ti perdi nei riflessi dorati, nei toni caldo‑bruni che diventano quasi melodia visiva. È quella sottile emozione estetica che trasforma un oggetto in esperienza. Ogni volta che la capovolgi, senti la storia del brand, la memoria del 1912, l’arte di Bassano del Grappa.
È una poesia scritta nella forma perfetta del Made in Italy: elegante, discreta, intensa. E se la guardi abbastanza a lungo, trasmette speranza nella maestria, nell’artigianato, nella bellezza che resiste al tempo.
La Montegrappa Extra 1930 in celluloide Turtle Brown è molto più di una stilografica:
è una testimonianza dell’arte italiana nel pieno della sua maturità. Corpo in celluloide vibrante, dettagli in argento raffinatissimi, pennino gold con greche classiche, riempimento a pistone impeccabile: tutto è pensato per suscitare stupore, rispetto e quell’inclinazione emotiva che solo un oggetto perfetto può evocare.
Possedere una Extra 1930 è avere tra le mani un pezzo di memoria italiana, un faro di bellezza che narra lusso, gesto, tradizione. È tra le più belle stilografiche prodotte in Italia: classica eppure sempre moderna, solenne eppure mai eccessiva. Scrivere con lei è come dialogare con il tempo, con l’eleganza e con la speranza che l’arte continua, sempre.
-
- Levetta
- Messaggi: 735
- Iscritto il: domenica 12 ottobre 2014, 19:06
- La mia penna preferita: wahl eversharp doric
- Il mio inchiostro preferito: Aurora black
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- Fp.it 霊気: 071
- Fp.it Vera: 071
- Località: Thiene (VI)
- Gender:
Un classico italiano in respiro vintage
Splendida penna (ne possiedo una bambú); e bellissime foto!
Complimenti!
Complimenti!
Cesare
- ASTROLUX
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 4684
- Iscritto il: sabato 21 aprile 2018, 12:18
- La mia penna preferita: La prossima
- Il mio inchiostro preferito: Il prossimo
- Località: Napoli
- Gender:
Un classico italiano in respiro vintage
Bellissima stilografica e magnifica presentazione.


Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
Lao Tsu
- Automedonte
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 4596
- Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
- La mia penna preferita: Aurora 88 big
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Milano
- Gender:
Un classico italiano in respiro vintage
Sono fortunato possessore della Tortoise ed anche di una Black Bamboo che ho portato in ferie ed ora mi hai fatto venire voglia di caricarla
Condivido tutto quel che dici, l’unico appunto forse lo farei ad una capienza del converter che preferirei maggiore.

Condivido tutto quel che dici, l’unico appunto forse lo farei ad una capienza del converter che preferirei maggiore.
Cesare Augusto
- BLACKLETTERS
- Touchdown
- Messaggi: 51
- Iscritto il: venerdì 27 settembre 2019, 16:09
- La mia penna preferita: MONTEGRAPPA - Venere di Milo
- Il mio inchiostro preferito: Pilot Iroshizuku
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Italia
- Gender:
- Contatta:
Un classico italiano in respiro vintage
Si vero, però praticando spesso disegno e calligrafia\, non la carico mai, praticamente porto sempre con me o in studio le boccette di inchiostro ed intingo la penna…per avere tanto flusso tutto e subito, quasi come fosse un pennello, e praticamente uso questa praticamente un po’ con tutte le stilografiche soprattutto le flex , è inusuale ma mi rilassa, mi trovo comodo e non ho mai problemi di flusso, quando sta per finire la riserva, intingo, scarico leggermente l’eccesso e vado avanti così.Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 6 agosto 2025, 10:00 Sono fortunato possessore della Tortoise ed anche di una Black Bamboo che ho portato in ferie ed ora mi hai fatto venire voglia di caricarla![]()
Condivido tutto quel che dici, l’unico appunto forse lo farei ad una capienza del converter che preferirei maggiore.
Deve essere un momento meditativo, non una corsa frenetica.
- Automedonte
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 4596
- Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
- La mia penna preferita: Aurora 88 big
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Milano
- Gender:
Un classico italiano in respiro vintage
Ecco questa è una tecnica che non avevo mai sentito ma ha sicuramente un suo fascino
Sicuramente consente di apprezzare in modo completo l’esperienza di scrittura.

Sicuramente consente di apprezzare in modo completo l’esperienza di scrittura.
Cesare Augusto
-
- Contagocce
- Messaggi: 7277
- Iscritto il: mercoledì 27 gennaio 2016, 0:43
- Fp.it Vera: 032
- Gender:
Un classico italiano in respiro vintage
è vero, è una bella penna, se si deve possedere una Montegrappa moderna, questa è una delle inevitabili per fascino
Un classico italiano in respiro vintage
Bellissima stilografica; per la pulizia delle parti in argento cosa consigliate ? Va bene la Iosso con la dovuta delicatezza ? ( mi chiedevo se, per quanto attenzione ci si metta, quel minimo di Iosso che va sulla celluloide la potesse rovinare)
- Automedonte
- Siringa Rovesciata
- Messaggi: 4596
- Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
- La mia penna preferita: Aurora 88 big
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Milano
- Gender:
Un classico italiano in respiro vintage
Finora non ho avuto necessità di pulirla, le parti in argento sulle mie extra non si scuriscono molto. Viceversa si scuriscono parecchio sulla Maya e solitamente copro la parte in celluloide con del nastro carta da imbianchino ed uso un prodotto per pulire l’argento sulle minuterie. La pasta iosso non vorrei fosse troppo invasiva.
Cesare Augusto
Un classico italiano in respiro vintage
Bella presentazione, direi giusta perché, così come la penna, ha un tocco elegiaco.
Se dovessi fare un elenco di cinque penne che considero capolavori della manifattura italiana contemporanea, la Extra 1930 di Montegrappa sarebbe sicuramente nella lista.
La sua versione, in Tartaruga, è spettacolare e non temo di essere smentito se dico che, tra le tante tartaruga/turtle/tortoiseshell disponobili sul mercato, quella di Montegrappa è la più tartaruga di tutte. Con quelle striature e trasparenze, davvero ricorda il carapace di una tartaruga, ma per fortuna non a danno di alcun animale.
Ora, é certo ciò che dice che questa celluloide l’ha fatta Mazzucchelli in quel di Varese, ma io la considero una “celluloide proprietaria “ di Montegrappa, perché a quanto io ne sappia nessun altro ne possiede neppure una barra. Per questo, così come altre celluloidi proprietarie, la Tartaruga si identifica tanto con la marca.
E siccome una risposta non è buona senza un’immagine, eccone qua una:
P.S. mi ha fatto piacere leggere che lei usa alcune delle sue stilografiche intingendone il pennino nel calamaio. Lo faccio anch’io molto spesso, perché questo mi dà modo di cambiare gli inchiostri con la massima frequenza.
Se dovessi fare un elenco di cinque penne che considero capolavori della manifattura italiana contemporanea, la Extra 1930 di Montegrappa sarebbe sicuramente nella lista.
La sua versione, in Tartaruga, è spettacolare e non temo di essere smentito se dico che, tra le tante tartaruga/turtle/tortoiseshell disponobili sul mercato, quella di Montegrappa è la più tartaruga di tutte. Con quelle striature e trasparenze, davvero ricorda il carapace di una tartaruga, ma per fortuna non a danno di alcun animale.
Ora, é certo ciò che dice che questa celluloide l’ha fatta Mazzucchelli in quel di Varese, ma io la considero una “celluloide proprietaria “ di Montegrappa, perché a quanto io ne sappia nessun altro ne possiede neppure una barra. Per questo, così come altre celluloidi proprietarie, la Tartaruga si identifica tanto con la marca.
E siccome una risposta non è buona senza un’immagine, eccone qua una:
P.S. mi ha fatto piacere leggere che lei usa alcune delle sue stilografiche intingendone il pennino nel calamaio. Lo faccio anch’io molto spesso, perché questo mi dà modo di cambiare gli inchiostri con la massima frequenza.
Un classico italiano in respiro vintage
E io a questo punto devo chiedere: quali sarebbero le altre @fufluns ? Perché non aprire un bella nuova discussione con un sondaggio al riguardo? Secondo me sarebbe molto interessante.