Nemmeno io sono un'esperta ma ti dico per come ho percepito alcuni pennini nell'usarli.
Un "soft" è fatto in una lega meno rigida. Quando si scrive, lo si sente un poco più cedevole, come se si scrivesse su una carta più morbida ma - in questo caso - è il pennino a essere morbido. Non si ha variazione di tratto a meno di voler fare molta pressione. Il materiale ha un ritorno lento alla su forma di partenza. "Lento" in termini di quanto uno scrive veloce. Non è che vedi una deformazione, semplicemente lo percepisci nei tratti in cui stacchi il pennino dalla carta.
Pilot ha dei soft in qualcuno di quei modelli con un numero come nome. Io, se no sbaglio, avevo provato quello della 742 (non ce la posso fare a ricordare i numeri di Pilot, mi dispiace)
Un pennino molleggiato o elastico è un pennino che ha un grado di cedevolezza inferiore a un soft ma ha un ritorno scattante. Di nuovo non si ha variazione di tratto - a meno di fare molta pressione. La sensazione di scrittura è meno morbida rispetto a un soft ma più "dinamica". Se ti è mai capitato di usare penne a sfera clicker, alcune hanno il refill che rientra e rimbalza fuori mentre si scrive, lo si può assimilare a qualcosa del genere ma fatto in modo cercato (nelle penne a sfera è di solito un difetto se rimbalzano mentre scrivi

)
Pennini elastici sono, per esempio, i Sailor da 21k (Pro Gear senza lo "slim").
Per complicare il tutto ci sono anche i soft elastic. Più morbidi di un elastico e più scattanti di un tipico soft. Più cedevoli rispetto all'esperienza con un elastico e arzilli nel rientro. Un pennino del genere è quello della Pilot Falcon, bellissimo pennino.
Sempre di Pilot, il pennino FA è chiamato semi-flex. E' il più morbido tra questi. Non c'è una variazione di tratto naturale a meno di avere la mano pesante ma, se sei una persona che scrive di getto, è molto più facile che si verifichi. E' un pennino soft, non "spinge" in su per tornare alla sua forma originale come un elastico.
A oggi non troverai nessuno che vuole chiamare "flex" un pennino moderno. Il Pilot FA è quanto di più vicino tu possa avere a un flex ma ne è molto lontano.
Pennini flex moderni si trovano, però, nel mondo delle penne a intinzione. Zebra G, Brause Rose, Brause Blue Pumpkin sono tutti pennini flex moderni. Sono molto morbidi, si hanno variazioni di tratto alla minima pressione. Specificamente i pennini da intinzione non sono fatti per il lungo termine. La flessibilità è data più dal ricercare un materiale sottile ed elastico più che da una lega cedevole. E non hanno tipping (l'iridio in punta). Mordono molto la carta e vanno usati per vergare lentamente più che per scrivere (Zebra G è usato molto nell'illustrazione per enfatizzare i contorni dei disegni).
Il Rose di Brause è probabilmente il più flessibile di tutti e non ci si riesce a scrivere normalmente. Lo si usa per fare calligrafia, per scrivere molto lentamente intingendo di frequente.
Jowo produce dei pennini che chiama "elastic" ma sono molto rigidi rispetto a quelli che ti ho nominato sopra. Quindi, anche nei semplici pennini elastici possono esserci parecchie zone di grigio. Si tratta di pennini indubbiamente più molleggiato - appunto - nell'utilizzo ma nulla di paragonabile ai Saloir 21k.
Poi tieni presente che sono tutte definizioni che hanno molto a che vedere con esperienze soggettive e marketing. Non penso che esistano delle definizioni davvero obiettivabili. Per qualcuno, il Pilot FA potrebbe non essere considerabile nemmeno semi-flex, se ha abitudine a usare i flessibili vintage. Io non ho questa abitudine, quindi lo considero tale
