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Pilot stub ....qualcosa che non va

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maumau
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Messaggio da maumau »

cinturino ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 12:55 Aggiornamento; pensa che ti ripensa la mia impressione è stata che l'alimentatore non fosse sufficientemente bagnato di inchiostro, ma perché ? Guardando il converter (con 70) mi è sembrato che l'inchiostro in qualche modo rimanesse "aggrappato" o, quantomeno, non fluisse come avrebbe dovuto. Ho deciso di provare ad additivare l'inchiostro con del sapone per piatti (Svelto)...
Ti racconto la mia esperienza con 743 pennino FA che ha patito le stesse pene, da nuova, fino a quando:
ho fatto più di un lavaggio con acqua ed una goccia sapone per piatti, usando il converter CON70 per aspirare dal pennino in modo da levare ogni residuo superficiale da pennino/alimentatore e converter poi ho messo in ammollo prolungato la penna nell'Aurora nero avendo caricato anche la penna con lo stesso inchiostro. Immagina di mettere la penna nella boccetta ed inserirla in un sacchetto chiuso in modo da non fare evaporare/concentrare l'inchiostro, dopo un paio di settimane ho caricato e scaricato la penna con lo stesso inchiostro e ripreso a scrivere e gradualmente ha preso una modalità di alimentazione corretta e bilanciata, con flusso misurato ma sufficiente (è sempre una Pilot) ed ora scrive che è un amore. Prova e fammi sapere ;)
cinturino
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Messaggio da cinturino »

La capricciosa Pilot da quando ho additivato ( oddio, sara' corretto?) l'inchiostro con lo Svelto (piatti) va benissimo, burrosa come piace a me, anzi, considerato che forse avevo un po' esagerato con il sapone ( il Waterman serenity blue aveva assunto una colorazione meno incisiva), ho deciso di cambiare e l'ho caricata con il Diamine sapphire blue. Continua ad andare benissimo, la mia idea, non so quanto corretta, e' che in qualche modo il sapone abbia agito sulle pareti del converter e che l'inchiostro, non aggrappandosi, scorra piu' fluido verso l'alimentatore, quindi flusso corretto e niente piu' incertezze di tratto e sensazione di fatica .... spero che il cambiamento sia definitivo, vi tengo informati
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Mah, secondo me era solo una questione di inchiostri troppo viscosi, da penne occidentali, che non permettevano il giusto flusso. Le giapponesi sono tutte un po’ asciutte e devi alimentarle di conseguenza.
Il converter probabilmente non c’entra, il sapone ha solo fluidificato l’inchiostro.
Quello che vedi nel converter (l’inchiostro che si aggrappa meno alle pareti) succede pari pari anche nel canale dell’alimentatore.

Già solo con la cartuccia di cortesia, probabilmente, non avresti avuto nessun problema.
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Messaggio da edis »

Faccio davvero fatica a capire il senso di immergere la penna nell' inchiostro con cui è caricata e di tenerla in ammollo due settimane...
Ho la stessa penna, i pennini stub giapponesi fanno fatica sul tratto "secco", perché nascono per gli ideogrammi, quindi altro tipo di scrittura. La mia 743 aveva esattamente lo stesso tipo di funzionamento, per risolvere il problema va aumentato il flusso. Io l' ho fatto schiacciando il pennino contro l' alimentatore.
La punta di iridio è bella grossa, nel mio caso era troppo liscia e ho dovuto procedere con micromesh (Koten e Sansenri astenetevi dal commentare :mrgreen: ).

Lo stub della capless ha richiesto lo stesso tipo di trattamento. Adesso vanno tutti e due con ogni tipo di inchiostro, certo si perde in po' di variazione di tratto, anzi proprio di chiaroscuro, è una questione di scelta. Io volevo una penna che scrivesse facilmente senza interruzioni con qualsiasi inchiostro. Aggiungere una punta di detersivo all' inchiostro diventa una soluzione nel momento in cui non si voglia snaturare il setting del pennino Pilot. Io ho preferito essere meno conservativa e avere la penna che scrivesse come piace a me.
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Messaggio da cinturino »

Devo dire che adesso con il Diamine sapphire blue va bene anche senza aggiunta di sapone ...forse e' un inchiostro che le e' piu' congeniale ....o forse, vista la malaparata -qui mi vendono- ha messo giudizio ...
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Messaggio da maumau »

edis ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 10:52 Faccio davvero fatica a capire il senso di immergere la penna nell' inchiostro con cui è caricata e di tenerla in ammollo due settimane...
.
Provo a dare una spiegazione a questa operazione che può apparire un po "contadina" :D

Il rituale magico che prende ispirazione dalla mordenzatura, fa si che gli agenti leggermente acidi dell'inchiostro a contatto prolungato nella fase di ammollo possano preparare le superfici ad un rapporto più "intimo" con l'inchiostro stesso :)

Presupposto fondamentale è che le superfici siano state abbondantemente lavate dei residui di lavorazione che non sono solo di origini solide come i cosiddetti trucioli, ma anche liquidi come i distaccanti e lubrificanti che si usano nello stampaggio...

Mio zio orafo e riparatore aveva una vaschetta in cui ammordenzava le condotte in ebanite in un bagno di inchiostro per settimane, ora è pur vero che i tempi sono passati ed i materiali cambiati, sarò un romantico, ma il rituale nel mio caso ha funzionato... oppure si è trattato di una fortuita coincidenza? :lol:
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Messaggio da Ste003 »

maumau ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 17:06 oppure si è trattato di una fortuita coincidenza? :lol:
Ci hai preso.
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Messaggio da maylota »

edis ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 10:52 La punta di iridio è bella grossa, nel mio caso era troppo liscia e ho dovuto procedere con micromesh
E' un refuso o c'è qualcosa che mi sfugge sull'effetto della micromesh su un pennino? Non dovrebbe renderlo più liscio essendo appunto "micro"?
(Ammetto la mia ignoranza sul tema in quanto anche io faccio parte della brigata anti-micromesh, a priori. ;) )
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Messaggio da edis »

maylota ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 17:19 E' un refuso o c'è qualcosa che mi sfugge sull'effetto della micromesh su un pennino? Non dovrebbe renderlo più liscio essendo appunto "micro"?
(Ammetto la mia ignoranza sul tema in quanto anche io faccio parte della brigata anti-micromesh, a priori. ;) )
Eh allora dipende da quanto sia micro, io non ho gradazioni "alliscianti", perché uso la carta vetrata per dare feedback. Chiedo agli esperti: la 2500 che "mesh" è? :mrgreen:
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Messaggio da Koten90 »

Ste003 ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 17:12
maumau ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 17:06 oppure si è trattato di una fortuita coincidenza? :lol:
Ci hai preso.
Sono d’accordo. Non conosco l’ebanite, ma permeabilità a liquidi e azione degli acidi sull’ABS e sull’oro del pennino sono sostanzialmente nulli.
L’unica cosa che mi viene da pensare è l’azione su eventuali residui, giustamente citati, di staccanti, siliconi e altri prodotti utilizzati per la produzione dell’alimentatore.
maylota ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 17:19 E' un refuso o c'è qualcosa che mi sfugge sull'effetto della micromesh su un pennino? Non dovrebbe renderlo più liscio essendo appunto "micro"?
Dipende sempre dalla grana della micromesh che utilizzi: se usi una 12000 otterrai l’effetto no-feedback, se usi una 400 (con soli 2 zeri) la grana è grossa e crea dei solchi nel metallo che si traducono in un feedback più accentuato
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Messaggio da sansenri »

maumau ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 17:06
edis ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 10:52 Faccio davvero fatica a capire il senso di immergere la penna nell' inchiostro con cui è caricata e di tenerla in ammollo due settimane...
.
Provo a dare una spiegazione a questa operazione che può apparire un po "contadina" :D

Il rituale magico che prende ispirazione dalla mordenzatura, fa si che gli agenti leggermente acidi dell'inchiostro a contatto prolungato nella fase di ammollo possano preparare le superfici ad un rapporto più "intimo" con l'inchiostro stesso :)

Presupposto fondamentale è che le superfici siano state abbondantemente lavate dei residui di lavorazione che non sono solo di origini solide come i cosiddetti trucioli, ma anche liquidi come i distaccanti e lubrificanti che si usano nello stampaggio...

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secondo me c'è del vero. L'ebanite non è cambiata per cui il metodo continua ad avere una sua validità. E comunque probabile che altri sistemi come un lavaggio prolungato possano dare effetti simili, tuttavia l'effetto dell'acido (anche se debole) è diverso. Sulla plastica la vedo più dura, eppure anche in questo caso esistono riprove di trattamenti fatti da alcuni produttori su conduttori in plastica, proprio per rendere la superficie meno lucida e più porosa, e un po' più simile come caratteristiche di bagnabilità all'ebanite (che comunque a bocce ferme, ossia entrambi materiali non trattati, sono superiori).
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Messaggio da novainvicta »

sansenri ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 18:37 ..... eppure anche in questo caso esistono riprove di trattamenti fatti da alcuni produttori su conduttori in plastica, proprio per rendere la superficie meno lucida e più porosa, e un po' più simile come caratteristiche di bagnabilità all'ebanite (che comunque a bocce ferme, ossia entrambi materiali non trattati, sono superiori).
Credo di aver letto qualcosa di specifico in un articolo scritto in merito al progetto dei conduttori per le Lamy Safari, forse pubblicato in una discussione in cui è intervenuto proprio uno degli autori. Ma forse ricordo male .....
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Messaggio da maylota »

novainvicta ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 18:55
sansenri ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 18:37 ..... eppure anche in questo caso esistono riprove di trattamenti fatti da alcuni produttori su conduttori in plastica, proprio per rendere la superficie meno lucida e più porosa, e un po' più simile come caratteristiche di bagnabilità all'ebanite (che comunque a bocce ferme, ossia entrambi materiali non trattati, sono superiori).
Credo di aver letto qualcosa di specifico in un articolo scritto in merito al progetto dei conduttori per le Lamy Safari, forse pubblicato in una discussione in cui è intervenuto proprio uno degli autori. Ma forse ricordo male .....
Si era una lunga e interessante analisi del procedimento seguito per sviluppare alimentatori in ABS con caratteristiche uguali a quelli in ebanite (e senza gli svantaggi), avevo salvato il bookmark ma punta ormai a vuoto. Non è che Esme che ha la vocazione dell'archivista ( :D ) più di me sa come recuperarlo? Non mi sembra si accessibile nemmeno tramite wiki, se ho ben cercato...
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Messaggio da mastrogigino »

maylota ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 19:19
novainvicta ha scritto: martedì 19 marzo 2024, 18:55

Credo di aver letto qualcosa di specifico in un articolo scritto in merito al progetto dei conduttori per le Lamy Safari, forse pubblicato in una discussione in cui è intervenuto proprio uno degli autori. Ma forse ricordo male .....
Si era una lunga e interessante analisi del procedimento seguito per sviluppare alimentatori in ABS con caratteristiche uguali a quelli in ebanite (e senza gli svantaggi), avevo salvato il bookmark ma punta ormai a vuoto. Non è che Esme che ha la vocazione dell'archivista ( :D ) più di me sa come recuperarlo? Non mi sembra si accessibile nemmeno tramite wiki, se ho ben cercato...
Non ho trovato il thread del forum, ma credo che il sito menzionato con tutte le informazioni super dettagliate fosse questo:

https://fountainpendesign.wordpress.com ... -function/
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Messaggio da DRJEKILL »

Comunque, io nelle diverse pilot che ho,
dotate di pennini definiti da molti utilizzatori capricciosi,
dopo qualche ricarica, non ho mai avuto problemi.
Tranne che nella 912 dove c’erano residui di ink incrostati (era una penna usata).
Penso che, come più volte consigliato dal comparto tecnico, una penna debba semplicemente fare un certo rodaggio.
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