É Omas, ed é veramente Omas!

Nuovi modelli in arrivo o appena presentati.
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fufluns
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É Omas, ed é veramente Omas!

Messaggio da fufluns »

Dunque, é stata presentata la prima penna della nuova Omas, Omas vera, Omas di Bologna, Omas degli eredi veri, in carne ed ossa, del fondatore di Omas.

Premetto che parlo senza aver toccato con mano. Sono stato gentilmente invitato all'anteprima della Omas 150625 (questo il nome della penna che inaugura il secondo capitolo della vera Omas), che si é svolta il 17 luglio scorso a Bologna, ma vivendo in Costa Rica non ho potuto partecipare. E me ne dispiace.

Sí, credo che sarei stato contento di essere lí, testimone della rivelazione di una penna Omas che, a mio modo di vedere, é Omas al 100%, quintessenzialmente Omas, esteticamente Omas, tecnologicamente Omas, storicamente Omas. E bella come una vera Omas.

I due signori Simoni Malaguti e Malaguti Simoni (Raffaella e Gian Luca) hanno resistito alla tentazione di fare qualcosa di eclatantemente nuovo, si sono concentrati nel fare qualcosa che - ben lo sapranno - molti criticheranno perché non é abbastanza nuovo (e invece lo é), e sono riusciti nell'impresa dove tutti gli imitatori Omas, con o senza diritti, hanno clamorosamente fallito: hanno fatto una vera Omas, un concentrato di pedigree e di classe, un omaggio a se stessi e alla storia di Omas, pur facendo una penna che storicamente non s'era mai fatta.

Vogliamo vederla? Vi rimando alle fotografie della pagina ufficiale, che si chiama Omasbologna - un nome convoluto, perché immagino che tutte altre possibili versioni del nome Omas siano state abusivamente occupate per impedire a Omas di reclamare ció che é suo.

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Immagini proprietà di Raffaella Simoni Malaguti e Gian Luca Malaguti Simoni, che ne detengono i diritti e il cui copyright é riservato

La Omas 150625 é una penna nera, lunga 143 mm, con dodici faccette. Vi ricorda qualcosa? Vi aiuto ancora un po'. Ha un anello sul cappuccio, ricoperto in oro 14K, con un perfetto motivo a greca, affiancato da due anellini sottili. Ancora no? Un anello con lo stesso motivo a greca decora la sezione della penna. So che lo avete già capito, ma vi aggiungo un dettaglio che toglie ogni dubbio. La clip non é un'anonima "ruzzolina", come l'hanno montata decine di marche italiane di penne (Omas compresa) negli anni '40 e '50, ma la clip a cravatta, piena di faccette e perciò di riflessi, che fu unica di Omas e che, secondo la pagina di OmasBologna, lo stesso Armando Simoni disegnó negli anni '40. Io ne conoscevo una versione storica distinta, secondo la quale la clip fu commissionata da Simoni all'artista e designer Gio Pomodoro, ma tant'é: la Omas 150625 é, in definitiva, una Omas Paragon!

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Immagine proprietà di Raffaella Simoni Malaguti e Gian Luca Malaguti Simoni, che ne detengono i diritti e il cui copyright é riservato

Dopo dieci anni di tanto girare invano intorno al nome di Omas, facendola "risorgere" ogni volta in una declinazione più lontana dalla sua essenza, i Simoni/Malaguti/Simoni hanno fatto ció che ogni amante di Omas ha sognato per un un decennio: una splendida e perfetta Omas Paragon!

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Immagine proprietà di Raffaella Simoni Malaguti e Gian Luca Malaguti Simoni, che ne detengono i diritti e il cui copyright é riservato

Semplice? Non crediate che cosí tanto.

Innanzitutto perché il bel nero profondo della Omas 150625 non é il colore di una plastica né quello di una resina, ma piuttosto quello di un metallo resistentissimo e allo stesso tempo superleggero: il titanio. In secondo luogo perché, affinché una penna ricoperta di metallo potesse continuare ad essere quello strumento leggero che piaceva ad Armando Simoni, il titanio é stato lavorato sino ad ottenere una lamina che misura meno di un terzo di millimetro di spessore. Per darvi un'idea, nella precedente Omas realizzata in titanio, la T2 lanciata più di 20 anni fa, la lamina di titanio era spessa 1 mm.

omas-150625-1-3.jpg
Immagine proprietà di Raffaella Simoni Malaguti e Gian Luca Malaguti Simoni, che ne detengono i diritti e il cui copyright é riservato

E infine, ciliegina sulla torta, il pennino della Omas 150625 non é un nuovo pennino prodotto da "qualcuno" per questa penna, ma un vero, legittimo, originale pennino Extra (non Extra Lucens), di quelli fantastici con lo sfiato a cuoricino, prodotto negli anni '40 e conservato sinora tra i piccoli tesori che Armando Simoni aveva lasciato in eredità alla sua famiglia. Nella pagina di Omasbologna é riprodotta una fotografia dove si possono osservare una paio di bustine d'epoca - direi in carta oleata -, ognuna contenente 100 pennini Omas Extra!

omas-150625-3-3.jpg
Immagine proprietà di Raffaella Simoni Malaguti e Gian Luca Malaguti Simoni, che ne detengono i diritti e il cui copyright é riservato

Per concludere. Omas ha prodotto solamente 125 pezzi di questa straordinaria Omas del 2025 che prende il nome di 150625. Il prezzo é commisurato alla qualità e alla rarità di questa produzione, a 3200 Euro. Questo prezzo mi esclude dalla ristretta schiera dei fortunati che potranno acquistarla, ma lo dico senza rammarico. Dopo dieci anni di cose "più o meno", marchiate con una legittimità - non dico legale, ma spirituale - discutibile, questa é la prima vera Omas che ritorna al mondo delle penne. Me ne rallegro perché é una penna bella, con un disegno vintage che ha il diritto di esibirsi in questa veste perché é legittima ed originale di Omas, e perché presenta una piccola sfida tecnologica (il titanio super-sottile) alla quale ci aveva abituato la vera Omas di Bologna.

Me ne rallegro perché spero che una penna cosí bella si venda e offra alla Omas di Bologna la possibilitá di creare altre penne straordinarie nel solco della sua nobile tradizione: penne uniche e in edizione limitata, come questa 150625, ma anche linee di penne regolari, penne da uso instillate dallo stile e la raffinatezza di vere Omas.

Bentornati!
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Messaggio da sansenri »

grazie della presentazione.
Non trovo sia sbagliato che i legittimi eredi di Omas facciano una Paragon. La Paragon già allora era una penna quasi perfetta per come è stata disegnata, peccato che per malasorte i materiali con cui sono state prodotte (la celluloide moderna, e la resina di cotone) spesso non le hanno reso sufficiente merito. Passare ad un materiale straordinario che superi i problemi passati sembra quasi logico. Peccato il prezzo non per tutti.
Anch'io mi auguro che non resti solo un fiore all'occhiello di una azienda che vuole ripartire, ma il termine di paragone (un nome, un programma) per altre produzioni, un po' più abbordabili ma altrettanto desiderabili, e questa volta affidabili nel tempo.
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Messaggio da Utis »

Ma è bellissima, adoro il colore e lo stile!
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Messaggio da BLACKLETTERS »

Mi chiamo Giuseppe Nuzzo Corso, ho 32 anni, italiano orogoglioso e di professione fotografo. Ma prima ancora, sono figlio di un uomo che mi ha trasmesso la passione più nobile: l’amore per la scrittura, per la calligrafia, per il gesto lento e consapevole della stilografica. La penna, la stilografica in particolare per me, è un prolungamento naturale della mano e dello spirito. Non è un oggetto, è uno strumento d’identità.

Pur essendo molto impegnato con il mio lavoro, trovo sempre il tempo per coltivare questa passione. Sono un lettore silenzioso ma costante del blog e dei tanti spazi dedicati al mondo delle stilografiche: seguo, studio, mi informo su ciò che accade in questo universo affascinante, anche se raramente intervengo. Questa volta, però, ho sentito che l’occasione meritava una particolare attenzione.

Sono innamorato del design italiano, del savoir-faire artigianale che ha reso OMAS un simbolo. La notizia della rinascita della vera OMAS, a Bologna, dove tutto è cominciato, mi ha emozionato profondamente. Nel mio studio custodisco con cura alcune OMAS d’epoca di mio babbo, testimoni silenziose di una bellezza che non invecchia, e oggi dopo anni di tentativi più o meno riusciti ho finalmente visto tornare quel DNA autentico, fatto di eleganza, misura, ingegno e rispetto per la tradizione.

Mi sarebbe piaciuto essere presente, il 17 luglio scorso, all’evento (poco pubblicizzato - soprattutto sui canali social, che chi giovane come me è frequentatore quasi compulsivo - purtroppo ) di presentazione della OMAS 150625.
Per chi, come me, non solo scrive, ma vive la scrittura come arte, questa penna rappresenta molto più di un’edizione limitata: è un atto d’amore per la storia, un’ode al passato che sa parlare al presente. È una penna che riconosci subito come OMAS, nella linea, nella scelta dei materiali, nei dettagli che raccontano chi siamo.

Il motivo greco inciso sull’anello e sulla sezione è una firma, un codice. OMAS lo ha introdotto per prima, rendendolo un tratto distintivo che altri hanno solo potuto imitare. E poi il pennino originale Extra degli anni ’40, con lo sfiato a cuoricino… Un dettaglio struggente per chi ama la vera stilografica, e ormai rarissimo da vedere.

Avrei apprezzato ancor di più la possibilità di una versione con pennino Extra Lucens flessibile, perché da calligrafo trovo nei pennini flessibili il canale più diretto tra gesto e anima. Ma sono certo che OMAS, nel suo nuovo corso, saprà ascoltare anche questa voce.

Infine, vorrei esprimere un desiderio: poter provare e fotografare questa penna. Toccarla, scriverci, disegnarci. Raccontarla attraverso l'obiettivo così come si racconta con l’inchiostro. La OMAS 150625 è un punto di partenza, non di arrivo. E se questi primi 125 esemplari sapranno trovare la giusta risonanza, allora OMAS tornerà a essere ciò che merita: il cuore della scrittura italiana nel mondo.

Bentornata OMAS. Bentornata a casa.
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MatteoQ
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Messaggio da MatteoQ »

Perché non c'è l'emoji con la lacrimuccia, Piccardi?

:clap:
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Messaggio da Linos »

Certamente sarà una bella stilografica, certo è che la forma l'abbiamo già vista in tutte le "salse" speriamo che i materiali questa volta siano all'altezza... :angel:
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Messaggio da piccardi »

MatteoQ ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 21:24 Perché non c'è l'emoji con la lacrimuccia, Piccardi?
Chiedi agli autori di phpBB, ... io mi sono limitato ad installare quello anni fa, e ancora, visto la macchinosità dell'oggetto, rimpiango la scelta... E visto che ogni aggiornamento è un discreto bagno di sangue, ho ridotto al minimo indispensabile le aggiunte rispetto alla versione di base, dove a quanto pare detta icona non è stata presa in considerazione...

Detto questo, e per tornare in tema, questa penna è senz'altro interessante e coerente con la tradizione della produzione degli ultimi anni della Omas originale e non si può che augurare ogni bene alla rinascita dell'azienda e sperare nella prosecuzione delle attività, con penne magari meno innovative, ma più abbordabili in termini di costi.

Ma riguardo lo specifico esemplare non posso fare a meno di dire che mi sarebbe piaciuta di più senza la riproposizione della vera grecata sulla sezione, dove non è mai stata messa nei modelli originali (quelli fatti da Armando Simoni), e che ho sempre trovato un appesantimento inutile che rende l'estetica complessiva, per me, sgradevole.

Simone
PS: una precisazione storica: la vera "grecata" non è un'invenzione di Omas, è stata ripresa pari pari (diciamo pure copiata, all'epoca era normale) dalle 86XXC della Eversharp (probabilmente più note come Deco Band) che sono del 1928, cioè di quattro anni prima dell'uso della stessa da parte di Omas sulle prime Extra sfaccettate.
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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Messaggio da greciacret »

Allego la presentazione ufficiale diffusa dalla mailing list di Omas Bologna
OMAS_150625.pdf
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Messaggio da french82 »

Tutto bellissimo , a parte il prezzo ,fuori scala .
Qualche dubbio sul rivestimento in titanio che va a coprire la famigerata resina di cotone mi pare più che legittimo :roll:
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Chrisweb
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Messaggio da Chrisweb »

Penna che riprende gli stilemi di casa e non solo quelli.
Corpo in resina/titanio, portapennino collegato al serbatoio grazie al catrame, caricamento a stantuffo, barilotto e conduttore in ebanite, pennino 14k, misure perfette da signora penna.
Il prezzo forse esagerato (ma perché la penna con il fiocco di neve la regalano?), mi auguro che la vera Omas sia veramente pronta a ripartire anche con produzioni standard per le tasche di tutti, per ora chi può si goda questa stilo.
«Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica, e chi scava. Tu scavi».
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Messaggio da Santojanni »

Caro Signor Fufluns,

sono assai lieto di leggere tanto affetto tra le righe del Suo post. Ho il privilegio di conoscere il Signor Malaguti-Simoni da oltre vent’anni, un’amicizia nata sotto l’auspicio d’un progetto imprenditoriale condiviso.

Confesso l’immeritato onore di possederne una. Una delle primissime. La penna ha superato ogni mia immaginabile aspettativa, e parlo da chi ben conosce OMAS, per le ragioni poc’anzi accennate. Mi piacerebbe poterLe offrire il piacere di provarla. Se mai tornasse in Europa, La prego di volermi avvisare.

Non temo smentita nell’affermare che questa possa superarle tutte, poiché unisce un pennino assolutamente unico a un’eredità viva. Gli appunti di proprio pugno, rinvenuti accanto alle due bustine di pennini da Lei evocate, indicavano che quei pennini fossero, a suo stesso giudizio, i migliori mai prodotti. Ci piace pensare che li avesse messi da parte per un giorno speciale, per poter partecipare ancora, in qualche modo, alla vita di quella che fu, a suo modo, la sua figlia putativa: la OMAS.

Sostengo dunque, senza riserve, che la 150625 sia una penna Made in Heaven.

Ella ha colto con finezza ciò che la distingue: non un semplice strumento di scrittura, ma una dichiarazione d’identità, composta con rigore filiale e misura bolognese. La forma è familiare, eppure racchiude la novitá; la greca incisa, non impressa; la clip non una citazione, ma una dichiarazione di identitá fedele, con quella medesima cravatta sfaccettata che in un sol gesto racconta un’intera genealogia.

Ma è il materiale a sorprendere ancor prima della scrittura. Il titanio, lavorato in spessori inauditi, conserva la leggerezza delle OMAS d’un tempo, pur donando una nuova tenacia, quasi fosse un abito d’arme per un’anima antica. In mano, la penna riposa con compostezza e rivela, già a prima vista, quella quieta autorevolezza che contraddistingue le cose nate per durare.

E infine, il pennino. Non nuovo, ma antico. Un Extra degli anni Trenta col suo respiro a cuore, rimasto intonso finché, oggi, non ha trovato la sua dimora. È lui a suggellare il miracolo: perché questa penna non imita, non replica, non commemora. Essa compie ontologicamente la runascita di OMAS.

Ella ha scritto che è OMAS al cento per cento. A me pare, se possibile, qualcosa di ancor più raro: vi si avverte l’anima di Armando Simoni, che aleggia in quell’angolo di Paradiso che il Signore ha riservato a coloro che hanno reso grande la Nostra amata Italia. Lo immagino a conversare con Ferrari, con Olivetti, con Leonardo e con Toscanini, là dove l’ingegno si fa stile e lo stile si fa eternità.

150625 - Made in Heaven

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Tommaso di Santojanni
Ultima modifica di Santojanni il martedì 5 agosto 2025, 13:52, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio da francoiacc »

In anteprima annuncio anche che Omas sara' presente al Pen Show di Napoli.
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Messaggio da Santojanni »

Si, il 3 Settembre. E posso anche confermare che Gianluca Malaguti-Simoni vi parteciperá con la nuova 150625 e poi, di nuovo il 6 settembre per un incotro con gli appassionati.

sansenri ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 16:53Peccato il prezzo non per tutti. Anch'io mi auguro che non resti solo un fiore all'occhiello di una azienda che vuole ripartire, ma il termine di paragone (un nome, un programma) per altre produzioni, un po' più abbordabili ma altrettanto desiderabili, e questa volta affidabili nel tempo.
Ho avuto modo di vedere i disegni della nuova penna, concepita per essere più accessibile, la cui presentazione è prevista attorno alla Pasqua. Resterà integralmente realizzata a mano, con pennino personalizzato per ciascun acquirente, numerato, corredato da video della lavorazione e certificato d’origine recante il nome del proprietario.

Sarà senz’altro più accessibile rispetto alla 150625 della quale, peraltro, restano ormai pochissimi esemplari, e ambisce a competere, superandole, con le migliori stilografiche delle case più rinomate. I nuovi pennini saranno realizzati a mano, uno ad uno, con 32 lavorazioni distinte il che naturalmente esclude che la penna possa mai collocarsi nella fascia dell’ordinario; sarà tuttavia, senz’altro, più abbordabile rispetto alla 150625.

I macchinari per la fusione delle leghe d’oro, realizzati dal Cavalier Simoni prima del conflitto, sono stati rimessi in funzione. Verranno impiegate diverse percentuali di lega a seconda della tipologia e uso di pennino, come richiesto dal cliente, secondo quanto annotato nei Suoi quaderni.

Anche la laminazione, con variazioni di spessore lungo la foglia, sempre in funzione dell’impiego previsto, sarà eseguita sul macchinario costruito dal Cavalier Simoni, anch’esso restaurato e riportato in servizio.

Alcuni operai dell’epoca precedente al 2000, incluso l’ex capo produzione, hanno giá fatto ritorno in Via Turati.

OMAS offrirà due livelli distinti di assistenza. Si spera dall'inizio dell'anno prossimo.

Il primo prevederá la possibilità di eseguire interventi di riparazione su pressoché tutte le stilografiche prodotte fra il 1925 e il 2000, grazie alla meticolosa conservazione, da parte della famiglia, di numerosi scatoloni contenenti ampie riserve di semilavorati e ricambi originali. Ciò consentirà, laddove necessario, di ricostruire elementi mancanti secondo i disegni d’epoca, impiegando esclusivamente materiali autentici.

Il secondo livello offrirà un ricondizionamento completo: ogni OMAS, prodotta fra il 1925 e il 2000, potrà essere riportata a condizioni pari al nuovo, corredata da certificato d’origine e da garanzia di due anni.

Ad Majora!

BLACKLETTERS ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:41Mi sarebbe piaciuto essere presente, il 17 luglio scorso, all’evento (poco pubblicizzato - soprattutto sui canali social, che chi giovane come me è frequentatore quasi compulsivo - purtroppo ) di presentazione della OMAS 150625.
Con il permesso del Signor Malaguti-Simoni potrei inviarle una trascrizione della presentazione, se fosse interessato mi contatti con un PM.
BLACKLETTERS ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:41Avrei apprezzato ancor di più la possibilità di una versione con pennino Extra Lucens flessibile, perché da calligrafo trovo nei pennini flessibili il canale più diretto tra gesto e anima. Ma sono certo che OMAS, nel suo nuovo corso, saprà ascoltare anche questa voce.
Il pennino Extra Lucens cessò di essere prodotto quando i macchinari più moderni, destinati alla fusione delle leghe e alla laminazione differenziata, resero impossibile ricrearne le caratteristiche. Quegli stessi macchinari, oggi unici al mondo, sono stati con grandi difficoltà rimessi in funzione e di nuovo in suo presso Via Turati. Alcuni dei prossimi modelli disporranno di pennini realizzabili su ordinazione, secondo l’uso e lo stile richiesto dal cliente.

BLACKLETTERS ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:41Se vi fosse comodo, sarei lieto di farvela fotografare e usare, affinché possiate scriverci, disegnarci, raccontarla come merita. Con amore.
Purtroppo io abito nello Hampshire, in terra d'Albione. Se mi scriveste in privato, forse troverei il modo di agevolarvi.
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Messaggio da BLACKLETTERS »

Carissimo,
leggere il Suo aggiornamento è stato un tuffo al cuore un’emozione autentica e profonda, come poche se ne provano in questo nostro mondo fatto di ebanite, celluloide, oro e passione.

La notizia della reintroduzione dei macchinari storici per la fusione delle leghe d’oro e la laminazione differenziata, ideati dal geniale Cavalier Simoni, è semplicemente straordinaria. È come se la bottega del tempo si fosse riaperta, spalancando le sue porte al futuro ma con le mani ben piantate nella tradizione. Un gesto che non ha solo valore tecnico, ma simbolico e culturale. E sapere che quegli stessi macchinari, unici al mondo, sono tornati a vivere in Via Turati... beh, è poesia industriale allo stato puro.

Ancor più commovente, permetta, è il ritorno degli operai storici, dei maestri del passato, veri custodi di un sapere che nessun manuale potrà mai racchiudere fino in fondo. Ritrovarli oggi a capo delle lavorazioni significa che ogni nuova penna OMAS porterà con sé non solo eccellenza manifatturiera, ma anche la memoria e la mano viva di chi ha già scolpito, nel tempo, l’anima stessa di questo marchio glorioso.

Accolgo con entusiasmo, e profonda gratitudine, l’offerta di ricevere la trascrizione della presentazione: non potendovi partecipare di persona, mi sarà di conforto e di stimolo leggerne i contenuti. Sarà come sfogliare il primo capitolo di un ritorno attesissimo.

Come giovane calligrafo, amante delle stilografiche e narratore per immagini, non posso che esprimere la mia impazienza e la mia viva speranza di poter presto tenere tra le mani uno di questi nuovi strumenti: una stilografica realizzata ancora interamente a mano, col pennino personalizzato, numerato, certificato, e magari – perché no – flessibile, veramente flessibile, come l’ormai leggendario Extra Lucens con lo sfiato a cuore.

Se davvero l’azienda riuscirà nell’ambizioso intento di riportare in vita un pennino Superflex come quelli che hanno fatto la storia, e acceso interminabili discussioni tra appassionati, collezionisti, e cultori della scrittura sarebbe una rinascita epocale, e una risposta alta, orgogliosa, e degnissima a quelle realtà contemporanee che in questi anni si sono affacciate sul panorama cercando di replicare la magia della flessibilità.

Poter testare una nuova OMAS con tali caratteristiche, confrontarla con i modelli storici e con le nuove proposte internazionali, possederla, scriverci, fotografarla… sarebbe un onore e un privilegio. La bellezza di una stilografica non si misura solo dalla sua fattura, ma da ciò che riesce a evocare in chi scrive: e OMAS, in questo, è da sempre garanzia di emozione.

Vi ringrazio di cuore per ciò che state facendo. Non state solo producendo penne: state scrivendo, voi stessi, un nuovo capitolo della storia della scrittura. In Italia importantissimo..

Con infinita stima,
Giuseppe

Santojanni ha scritto: martedì 5 agosto 2025, 13:33
BLACKLETTERS ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:41Mi sarebbe piaciuto essere presente, il 17 luglio scorso, all’evento (poco pubblicizzato - soprattutto sui canali social, che chi giovane come me è frequentatore quasi compulsivo - purtroppo ) di presentazione della OMAS 150625.
Con il permesso del Signor Malaguti-Simoni potrei inviarle una trascrizione della presentazione, se fosse interessato mi contatti con un PM.
BLACKLETTERS ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:41Avrei apprezzato ancor di più la possibilità di una versione con pennino Extra Lucens flessibile, perché da calligrafo trovo nei pennini flessibili il canale più diretto tra gesto e anima. Ma sono certo che OMAS, nel suo nuovo corso, saprà ascoltare anche questa voce.
Il pennino Extra Lucens cessò di essere prodotto quando i macchinari più moderni, destinati alla fusione delle leghe e alla laminazione differenziata, resero impossibile ricrearne le caratteristiche. Quegli stessi macchinari, oggi unici al mondo, sono stati con grandi difficoltà rimessi in funzione e di nuovo in suo presso Via Turati. Alcuni dei prossimi modelli disporranno di pennini realizzabili su ordinazione, secondo l’uso e lo stile richiesto dal cliente.

BLACKLETTERS ha scritto: lunedì 4 agosto 2025, 19:41Se vi fosse comodo, sarei lieto di farvela fotografare e usare, affinché possiate scriverci, disegnarci, raccontarla come merita. Con amore.

Purtroppo io abito nello Hampshire, in terra d'Albione. Se mi scriveste in privato, forse troverei il modo di agevolarvi.
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Messaggio da Santojanni »

BLACKLETTERS ha scritto: mercoledì 6 agosto 2025, 10:26e magari – perché no – flessibile, veramente flessibile, come l’ormai leggendario Extra Lucens con lo sfiato a cuore. Se davvero l’azienda riuscirà nell’ambizioso intento di riportare in vita un pennino Superflex come quelli che hanno fatto la storia
Signor Giuseppe, é bello leggere della Sua emozione e condivido l’entusiasmo per i pennini flessibili. Mi piace cogliere l'occasione per offrire un commento da una prospettiva strettamente personale.

Possiedo alcuni cosiddetti wet noodle, tra cui alcuni vintage. Una Waterman 7 (Pink), alcune 52, una Swan Mabie Todd Eternal 4460 ed una 6241, nonché alcuni modelli moderni come la Fountain Pen Revolution Ultra Flex (con conduttore in ebanite), la MAG 650, una MB 149 Calligraphy, un Noodler’s Music Flex, e uno Standard Flex (Ahab). Nessuno, dal mio punto di vista, supera l’Extra Lucens, perché la flessibilità, intesa come massima variazione di linea, da sola, non caratterizza né la bontà di un pennino e neppure la misura della variazione di linea.

Credo conti almeno quanto, se non di più, il modo in cui tale variazione venga generata: l’elasticità della risposta, la resistenza, la cedevolezza, la precisione sotto pressione, la coerenza del tratto, e quel certo carattere che sfugge a qualunque misura tecnica.

Per dirla con Pirelli, la flessibilità senza controllo è nulla.

Sia i pennini moderni il MAG 650 FPR Ultra Flex, etc) sia i vintage (7 Pink, alcune 52, 4460, 6241, etc) pur offrendo una maggiore variazione di linea, non consentono di mantenerla con costanza lungo la linea stessa. L’eccessiva cedevolezza, l’impossibilità di applicare e modulare una pressione identica in modo uniforme lungo il tratto, e altri fattori meccanici fanno sì che i pennini capaci di mantenere una variazione costante, come altre 52, MB Calligraphy, etc), non raggiungano, in compenso, la medesima ampiezza massima di variazione.

Negli archivi OMAS e negli appunti del Cavalier Simoni si trovano annotazioni chiare delle produzioni di test di pennini flessibili, con variazioni di linea impressoinanti (annotava le misure al decimo di millimetro), ben supeiori alla variazione del mio Waterman 7 Pink, ma privi della giusta risposta e del dovuto carattere. Li scartava. Il Cavalier Simoni non inseguiva la massima variazione di linea, ma la massima variazione di linea raggiungibile con controllo.

Questo è, credo, il vero traguardo al quale miro anch’io e, ad oggi, nessuna variazione superiore a quella offerta dall'Extra Lucens mi è parsa dotata di sufficiente controllo per scrivere una lettera ad un amico o prendere un appunto senza dover modificare oltremodo la mia impugnatura o modo di scrivere.
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